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La Via Internazionale
La scuola internazionale Ambrit Rome School apre le porte all’arte. La scuola internazionale Ambrit Rome School apre le porte all’arte. Per la prima volta, il direttore dell’istituto il Prof. Bernard C. Mullane e collezionista di arte contemporanea, riceve la comunità artistica residente, e Roma, sua città di adozione, con la mostra “La Via Internazionale”. in esposizione opere di pittura, fotografia, scultura, video e installazione. Nove gli artisti rappresentati.
Comunicato stampa
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La scuola internazionale Ambrit Rome School apre le porte all’arte. Per la prima volta, il direttore dell’istituto il Prof. Bernard C. Mullane e collezionista di arte contemporanea, riceve la comunità artistica residente, e Roma, sua città di adozione, con la mostra “La Via Internazionale”. Dal 25 al 30 maggio in esposizione opere di pittura, fotografia, scultura, video e installazione. Nove gli artisti rappresentati.
“Le opere sono legate dal filo sottile del vivere in una società multi-culturale - dice l’organizzatrice della mostra Emanuela Ricciardi - dove mondi lontanissimi tra loro diventano parte di un quotidiano condiviso e l’esperienza di ciascuno arricchisce quella collettiva.”
“Una mostra che rappresenta diverse culture,” afferma il Prof. Bernard C. Mullane, “riflette la communita’ globale della scuola Ambrit Rome, con ragazzi di 50 nazionalita’.”
Pause lunghe, di grande respiro, grandi emozioni, nelle foto di Patrizio Rubcic e Sergio Bertoli.
Ancora calma, nell’avanzare lento e maestoso della mandria di vacche sacre lungo la spiaggia bianca appena lambita dal mare, nel video di Hans-Hermann Koopmann.
Lunghe, le strade d’America, nelle foto di Lavinia Nannini, rese quasi astratte dall’acquerello dai colori forti e vibranti.
Susan Fenton veste e sveste le sue modelle lasciandole sempre fuori contesto sole, intime, misteriose.
Martin Figura si muove all’interno dei musei, scivola, inosservato e blocca sulle sue grandi tavole bianche immagini del pubblico che ammira le opere d’arte esposte.
Loredana Bolena, l’unica scultrice presente nella mostra, si è lasciata affascinare dalle foto di Rubcic e Bertoli e ha voluto creare sculture in terracotta policroma che ne richamano il silenzio e ne rinforzano il messaggio.
Carla Basagni artista figurativa ed astratta allo stesso tempo, traccia con mano sicura immagini che lasciano incerti e che sollecitano il pensiero in modo inusuale.
Michael Caton ama osservare ciò che si muove e si ferma intorno a lui lasciando a chi osserva, decidere la destinazione.
“Organizzare una mostra, - dice Emanuela Ricciardi - è sempre una pausa di riflessione che incomincia nel momento in cui si scelgono i lavori degli artisti. Svolto questo compito, il silenzio cessa, le immagini dialogano. L’eco rimbalza, le voci si chiamano.”
The international school Ambrit Rome opens its doors to the art world. For the first time the Director, Prof. Bernard C. Mullane, will host the resident artist community from Rome, his “adopted” city, with an exhibit “The International Way”. From the 25th to the 30th of May, works of painting, photography, sculpture, video and installation will be on view. Nine artists will be represented.
The unifying element is life in our multicultural society,” declares the exhibit’s organizer, Emanuela Ricciardi, “where worlds that are worlds apart become our everyday life and our individual experiences enrich the collective experience.”
“An exhibit that presents different cultures,” according to Prof. Mullane, “mirrors the global community of the school with students from 50 different countries.
Long quiet breaths in the photos by Patrizio Rubcic and Sergio Bertoli.
More calm, as a herd of holy cows advances on a white beach gently lapped by the sea, in Hans-Hermann Koopmann’s video.
Long, the American roads in Lavinia Nannini’s photographs, rendered almost abstract by the vibrant hues of her water colours.
Susan Fenton dresses and undresses her models. She leaves them alone, out of context, mysterious, intimate.
Martin Figura moves inside museums. He floats unobserved and captures the public on his huge white canvases as they admire the works of art. Suddenly, you are drawn in, and you too become part of the painting.
Loredana Bolena is the only sculptor represented in this show. She allowed herself to be swept away by Rubcic and Bertoli’s images and decided to create painted terracotta sculptures that echo with their silence and reinforce their message.
Carla Basagni, a figurative and yet very abstract painter. She traces images, with a very powerful gesture, that leave us uncertain. Thought is stimulated in an unusual way.
Michael Caton loves to observe what moves and what stays still around him. He lets you decide where it is all going.
“Organizing a show,” says Emanuela Ricciardi, “requires long quiet moments of reflection beginning with the selection of the artists’ works. Once this is completed, the silence stops, the images begin a dialogue. Echoes bounce, voices call to one another.”
Organized by the Association Arte & Città
“Le opere sono legate dal filo sottile del vivere in una società multi-culturale - dice l’organizzatrice della mostra Emanuela Ricciardi - dove mondi lontanissimi tra loro diventano parte di un quotidiano condiviso e l’esperienza di ciascuno arricchisce quella collettiva.”
“Una mostra che rappresenta diverse culture,” afferma il Prof. Bernard C. Mullane, “riflette la communita’ globale della scuola Ambrit Rome, con ragazzi di 50 nazionalita’.”
Pause lunghe, di grande respiro, grandi emozioni, nelle foto di Patrizio Rubcic e Sergio Bertoli.
Ancora calma, nell’avanzare lento e maestoso della mandria di vacche sacre lungo la spiaggia bianca appena lambita dal mare, nel video di Hans-Hermann Koopmann.
Lunghe, le strade d’America, nelle foto di Lavinia Nannini, rese quasi astratte dall’acquerello dai colori forti e vibranti.
Susan Fenton veste e sveste le sue modelle lasciandole sempre fuori contesto sole, intime, misteriose.
Martin Figura si muove all’interno dei musei, scivola, inosservato e blocca sulle sue grandi tavole bianche immagini del pubblico che ammira le opere d’arte esposte.
Loredana Bolena, l’unica scultrice presente nella mostra, si è lasciata affascinare dalle foto di Rubcic e Bertoli e ha voluto creare sculture in terracotta policroma che ne richamano il silenzio e ne rinforzano il messaggio.
Carla Basagni artista figurativa ed astratta allo stesso tempo, traccia con mano sicura immagini che lasciano incerti e che sollecitano il pensiero in modo inusuale.
Michael Caton ama osservare ciò che si muove e si ferma intorno a lui lasciando a chi osserva, decidere la destinazione.
“Organizzare una mostra, - dice Emanuela Ricciardi - è sempre una pausa di riflessione che incomincia nel momento in cui si scelgono i lavori degli artisti. Svolto questo compito, il silenzio cessa, le immagini dialogano. L’eco rimbalza, le voci si chiamano.”
The international school Ambrit Rome opens its doors to the art world. For the first time the Director, Prof. Bernard C. Mullane, will host the resident artist community from Rome, his “adopted” city, with an exhibit “The International Way”. From the 25th to the 30th of May, works of painting, photography, sculpture, video and installation will be on view. Nine artists will be represented.
The unifying element is life in our multicultural society,” declares the exhibit’s organizer, Emanuela Ricciardi, “where worlds that are worlds apart become our everyday life and our individual experiences enrich the collective experience.”
“An exhibit that presents different cultures,” according to Prof. Mullane, “mirrors the global community of the school with students from 50 different countries.
Long quiet breaths in the photos by Patrizio Rubcic and Sergio Bertoli.
More calm, as a herd of holy cows advances on a white beach gently lapped by the sea, in Hans-Hermann Koopmann’s video.
Long, the American roads in Lavinia Nannini’s photographs, rendered almost abstract by the vibrant hues of her water colours.
Susan Fenton dresses and undresses her models. She leaves them alone, out of context, mysterious, intimate.
Martin Figura moves inside museums. He floats unobserved and captures the public on his huge white canvases as they admire the works of art. Suddenly, you are drawn in, and you too become part of the painting.
Loredana Bolena is the only sculptor represented in this show. She allowed herself to be swept away by Rubcic and Bertoli’s images and decided to create painted terracotta sculptures that echo with their silence and reinforce their message.
Carla Basagni, a figurative and yet very abstract painter. She traces images, with a very powerful gesture, that leave us uncertain. Thought is stimulated in an unusual way.
Michael Caton loves to observe what moves and what stays still around him. He lets you decide where it is all going.
“Organizing a show,” says Emanuela Ricciardi, “requires long quiet moments of reflection beginning with the selection of the artists’ works. Once this is completed, the silence stops, the images begin a dialogue. Echoes bounce, voices call to one another.”
Organized by the Association Arte & Città
25
maggio 2009
La Via Internazionale
Dal 25 al 30 maggio 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
AMBRIT SCHOOL ROME
Roma, Via Filippo Tajani, 50, (Roma)
Roma, Via Filippo Tajani, 50, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00
Vernissage
25 Maggio 2009, ore 18
Autore