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La vita dalla mia finestra
La mostra è la seconda stesura di un progetto espositivo che riflette sull’esperienza attuale degli artisti che sono nati nel territorio del Caucaso sotto il regime sovietico e che stanno rapidamente perdendo ogni legame con il passato socialista.
Comunicato stampa
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La Laura Bulian Gallery è lieta di annunciare la mostra La vita dalla mia finestra, a cura di Andrey Misiano. La mostra è la seconda stesura di un progetto espositivo che riflette sull'esperienza attuale degli artisti che sono nati nel territorio del Caucaso sotto il regime sovietico e che stanno rapidamente perdendo ogni legame con il passato socialista. In primo luogo tutti i partecipanti alla mostra - Babi Badalov (Lerik, Azerbaidjan, 1959), Lusine Djanyan (Ganja, Azerbaijan, 1981), Aslan Gaisumov (Grozny, Russia, 1991), Musay Gaivoronskiy (Dagestan, Russia, 1987) , Taus Makhacheva (Mosca, Russia, 1983), Koka Ramishvili (Tblisi, Georgia, 1959) - condividono la medesima consapevolezza problematica della posizione che occupano nel mondo a seguito dei conflitti che caratterizzano il nuovo ordine internazionale. Al centro dell’esposizione troviamo vicende di persone che, in un modo o nell'altro, hanno sperimentato la fine della Storia e che ora continuano a esistere in un mondo diviso e globalizzato.
Nel contempo persiste il ricordo della vita sovietica e dei primi decenni successivi al crollo dell'URSS - memorie che adesso riaffiorano in una prospettiva storica estremamente contraddittoria. Da una parte, nell'ambiente accademico e artistico si sta sviluppando una prassi di analisi, revisione e demistificazione del progetto sovietico. Dall'altra, a livello politico, i regimi instauratisi negli ex territori sovietici speculano a fini elettorali sui ricordi legati agli aspetti positivi della vita in epoca socialista, sfruttandoli per mettere una toppa ai loro profani programmi ideologici. Per farla breve, è difficile dire in quale forma ritorni oggi il passato sovietico; quel che è evidente tuttavia è che tutte le speranze legate a quell'epoca sono rimaste irrealizzate e continuano a esistere in uno spazio indeterminato.
Il titolo della mostra rimanda a un noto lavoro di uno dei partecipanti al progetto, La guerra dalla mia finestra di Koka Ramishvili. L'artista ha documentato gli avvenimenti della guerra civile in Georgia nel 1991-1993 direttamente dalla propria finestra. E la sensazione complessa e contraddittoria che scaturisce dall'"impossibilità di sentirsi a casa" è uno dei temi principali di questa esposizione. Al crollo dell'Unione Sovietica hanno fatto seguito una serie di conflitti armati, tra cui le due guerre cecene che sono al centro della riflessione artistica di Aslan Gaisumov. A sua volta, Lusine Djanyan torna con le sue opere al ricordo e alle conseguenze del conflitto in Nagorno-Karabach, a causa del quale moltissime famiglie armene e azere sono state costrette ad abbandonare il proprio paese natale.
Ma la mostra non si limita agli strascichi dei conflitti armati. La storia e la cultura del proprio popolo e la ricerca di una verità millenaria sono temi centrali per gli artisti daghestani Taus Makhacheva e Musay Gaivoronskiy. Dal canto suo, Babi Badalov si concentra sull'esperienza di un individuo che si è visto costretto a lasciare la propria casa a causa di circostanze politiche inestricabilmente legate al diritto che ogni essere umano ha di autodeterminarsi - un tema particolarmente scottante nella situazione socio-culturale odierna del Caucaso.
La contrapposizione rispetto al proprio presente, oppure un dialogo complesso e assorto con la contemporaneità assumono in questi artisti le forme più svariate. Comune resta il contesto antropologico che i partecipanti alla mostra analizzano e tematizzano nelle loro opere. In ultima istanza, ciascun lavoro esposto offre allo spettatore la possibilità di condividere con gli artisti quelle intuizioni squisitamente personali che affondano le loro radici nelle varie circostanze sociali o negli avvenimenti delle loro biografie individuali. In tal modo, l'esperienza soggettiva dei partecipanti al progetto riporta in superficie una serie di problematiche sia artistiche che umane che attendono ancora di essere affrontate compiutamente.
Babi Badalov was born in 1959 in Lerik, Azerbaïdjan. He lives and works in Paris, France.
Selected shows since 2009:
2016 Babi Badalov. Bonjour Je Suis Réfugié Politique, Ephemeropterae –Summer performance series, Tyssen-Bornemisza Art Contemporary-Augarten, Vienna, Austria; Gwangju Biennale 2016 -The Eighth Climate (What Does Art Do?), Gwangju Biennale, Gwangju, Republic of Korea; Incorporated! Les Ateliers de Rennes - contemporary art biennale, Curated by François Piron, Rennes and Brittany, France; Babi Badalov. For the wall, for the world, Palais de Tokyo, Paris, France
2015 The fourth prose, curated by Marco Scotini, Laura Bulian Gallery, Milan, Italy; 6th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; Migrant Poetry, Nice, France.
2014 Report on the Construction of a Spaceship Module, New York, USA.
2013 Jakarta Biennale 2013, Jakarta, Indonesia.
2012 Adaptation,Prague, Czech Republic; curated by Sara Raza, Maraya Art Centre- Barjeel Art Foundation, Sharjah, UAE.
2011 The Journey to the East, Krakow, Poland; Vestfossen, Norway.
2010 Manifesta European Biennial of Contemporary Art, Murcia, Spain; Watchmen, Liars, Dreamers (Erudition concrete 3), Paris, France -Tranzitdisplay, Prague, Czech Republic; curated by Viktor Misiano, MuHKA Museum voor Hedendaagse Kunst Antwerpen, Antwerp, Belgium; Babi Badalov. My Life Report In Paris, Prague, Czech Republic.
2009 Tbilisi, Georgia; Centre for Visual Introspection, Bucharest; Billek VIlla, Prague, Czech Republic.
Lusine Djanyan was born in 1981 in the city of Kirovabad (now the city of Ganja), Azerbaijan. She lives and works in Russia. She was member of the Pussy Riot group with whom she conducted art actions and performances.
Selected exhibitions since 2010:
2014 Action in art!, Köttinspektionen, Uppsala, Sweden; White circle, Museum CODE, Bergen, Norway; Mordovlag, Kunsthall Stavanger, Norway.
2012 I International Kiev Biennale ARSENALE - Oleg Kulik's project Apocalypse and Renaissance, Kiev, Ukraine; Pussy Riot and the Russian Tradition of Art Rebellion, Installation The White Ring in collaboration with Alexei Knedlyakovsky at MeetFactory International Centre of Contemporary Art, Prague, Czech Republic; Resistance FOREVER, Cultural Center of the Labour Party, Buenos Aires, Argentina.
2010 From the opposite, Contemporary Art Center Winzavod, Moscow, Russia; Stop! Who's Going?, II International Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; My Favorite Toys, project of the Moscow Museum of Modern Art, ARTPLAY Design Center, Moscow, Russia.
Aslan Gaisumov was born in 1991 in Grozny, Russia. He lives and works in Grozny. He graduated from the Institute of Contemporary Art, Moscow in 2012.
Selected exhibitions since 2011:
2016 People of No Consequence, M HKA, Antwerp, Belgium - solo show; Uncertain States, Academy of Arts, Berlin, Germany; winner of Innovation Prize, Russia
2015 Memory Belongs to the Stones, Kromus + Zink, Berlin, Germany – solo show; When You Ride in a Chechen Cart, Sing a Chechen Song, Contemporary Art Center, Grozny, Russia – solo show; Lines of Tangency, Museum of Fine Arts MSK, Gent, Belgium; Glasstress Gotika 56th Venice Biennale, Venice, Italy; Austeria, BWA SOKOL Gallery of Contemporary Art, Nowy Sącz, Poland; The World in 2015, Ullens Center for Contemporary Art, Beijing, China.
2014 Burning News: Recent Art from Russia, Hayward Gallery, London, U.K.; winner of Future Generation Art Prize, Ukraine.
2013 5th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia
2012 I Am Who I Am, Kunst im Tunnel, Dusseldorf, Germany; 3rd Moscow International Biennale for Young Art, Moscow, Russia.
2011Untitled (War), Winzavod Center for Contemporary Art, Moscow, Russia - solo show
Musa (Musay) Gaivoronskiy was born in Kaspiysk, the Republic of Dagestan, in 1987. He lives and works in Kaspiysk.
Selected exhibitions since 2011:
2013 Addiction and Temptation, North Caucasus Biennale of Contemporary Art, First Gallery, Kaspiysk; Hand in Art, State Museum of Oriental Art, Maykop, The Republic of Adygeya; A Drawing of Russia 2013, 5th Tomsk All-Russian Triennial; Festival des Ailes et l’e space , MILSET Science Photo Contest, Toulouse, France (first place, Aeronautics and Space).
2012 Mount Kaspiy. The Contemporary Art of Dagestan, First Gallery, Dagestan (mobile exhibition project)
2011 Touch, First Gallery, Dagestan - solo show; Untitled (Native Foreigners), Garage Museum of Contemporary Art, Moscow, Russia.
Taus Makhacheva was born in 1983, in Moscow, Russia. She lives and works in Makhachkala, Russia.
Selected exhibitions since 2009:
2016 Museum ON/ OFF, Centre Pompidou, Paris, France; 11th Shanghai Biennial, Shanghai; winner of the Kandinsky Prize, Russia
2015 (In)sidenotes, Uppsala Konstmuseum, Uppsala, Sweden- solo show; 6th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; winner of the Moscow Biennale Art Foundation Prize, Russia; Too Early, Too Late. Middle East and Modernity, curated by Marco Scotini, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna
2014 A Walk, A Dance, A Ritual, Galerie für Zeitgenössische Kunst, Leipzig, Germany – solo show; Untitled... (Native Foreigners), Garage Museum of Contemporary Art, Moscow, Russia; winner of the Future of Europe Prize, Germany
2013 History Demands to be Continued, Union of Artists Exhibition Hall, Makhachkala, Russia – solo show; 11th Sharjah Biennial, Sharjah, UAE
2012 7th Liverpool Biennial, Liverpool, U.K.
2011 4th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; Affirmative Action (mimesis), curated by Marco Scotini, Laura Bulian Gallery, Milan, Italy –solo show; winner of the Innovation Prize 2011
2010 History of Russian Video Art, Volume 3, curated by Antonio Geusa, Moscow Museum of Modern Art, Moscow, Russia; Affirmative Actions, curated by Alexey Maslyaev, Panopticon Inutero, Moscow, Russia;
Zones of Estrangement, curated by Marina Fomenko, Land of Tomorrow, Lexington, USA; Time, Forward?, curated by Arseniy Zhilyaev, Souz factory, Moscow, Russia; Intimate Capital, II Moscow international biennale for young art Qui Vive? Proekt_Fabrika, Moscow, Russia
2009 Aluminium, curated by Leyla Akhundzadeh, 4 International Biennale of Contemporary Art, Baku, Azerbaijan; Duration: London, Candid Arts Trust, London, UK; Let me think!, curated by Stanislav Shuripa, Red October factory, 3 Moscow Biennale of Contemporary Art, parallel program, Moscow, Russia; Really?, curated by Alexander Sokolov, Artplay, 3 Moscow biennale of contemporary art, parallel program, Moscow, Russia; Topography of happiness: Russian wedding end of XIX – beginning of XXI century, curated by Olga Sosnina, State Museum Tsaritsino, Moscow, Russia; My love My friends, Moscow Museum of Modern Art, Moscow, Russia; We will take the lead from now on, Voronezh centre for contemporary arts, Voronezh, Russia; Art of young artists, Dagestan Museum of Fine Arts, Makhachkala, Russia
Koka Ramishvili was born in 1956, in Tbilisi, Georgia. He lives and works in Geneva, Switzerland.
Selected exhibitions since 2009:
2016 Independent Organism II, Häusler Contemporary Zürich, Switzerland – solo show
2015 Aeroland, Galerie Laurence Bernard, Geneva, Switzerland – solo show
2014 Radiance, Häusler Contemporary Zürich, Switzerland – solo show; Echolot, Stiftung Binz39, Zürich, Switzerland; Prix de la Fondation Irène Reymond, Lausanne, Switzerland; Bourse d’aide à la création, Ville de Genéve, Geneva, Switzerland
2013 Perforated Screen, Artra Galery, Milano, Italy– solo show; Temperamente auf Papier II, Häusler Contemporary Zürich, Switzerland; Trait Papier II, CCA, Yverdon, Switzerland; The Collection as a Character, M HKA, Antwerp, Belgium
2012 (HN+SPK)/FMAC=excerpt-fragments d'une collection, Fédération des associations d'artistes en lien avec les arts visuels, Geneva, Switzerland; Migrasophia, Maraya Art Centre, Sharjah, UAE; A Window on the World, Museo Cantonale d’Arte and Museo d’Arte, Lugano, Switzerland – solo show
2011 Back to the future, Mitterand+Sanz, Zurich, Switzerland; To see The Dimensions, Konsthalle, Lund, Sweden – solo show
2010 Teaching Photography, Museum Folkwang Essen, Germany; Lonely at the Top #4, Museum voor Hedendaagse Kunst Antwerpen, Antwerp, Belgium
2009 53nd International Art Exhibition Venice Biennale, Venice, Italy
Nel contempo persiste il ricordo della vita sovietica e dei primi decenni successivi al crollo dell'URSS - memorie che adesso riaffiorano in una prospettiva storica estremamente contraddittoria. Da una parte, nell'ambiente accademico e artistico si sta sviluppando una prassi di analisi, revisione e demistificazione del progetto sovietico. Dall'altra, a livello politico, i regimi instauratisi negli ex territori sovietici speculano a fini elettorali sui ricordi legati agli aspetti positivi della vita in epoca socialista, sfruttandoli per mettere una toppa ai loro profani programmi ideologici. Per farla breve, è difficile dire in quale forma ritorni oggi il passato sovietico; quel che è evidente tuttavia è che tutte le speranze legate a quell'epoca sono rimaste irrealizzate e continuano a esistere in uno spazio indeterminato.
Il titolo della mostra rimanda a un noto lavoro di uno dei partecipanti al progetto, La guerra dalla mia finestra di Koka Ramishvili. L'artista ha documentato gli avvenimenti della guerra civile in Georgia nel 1991-1993 direttamente dalla propria finestra. E la sensazione complessa e contraddittoria che scaturisce dall'"impossibilità di sentirsi a casa" è uno dei temi principali di questa esposizione. Al crollo dell'Unione Sovietica hanno fatto seguito una serie di conflitti armati, tra cui le due guerre cecene che sono al centro della riflessione artistica di Aslan Gaisumov. A sua volta, Lusine Djanyan torna con le sue opere al ricordo e alle conseguenze del conflitto in Nagorno-Karabach, a causa del quale moltissime famiglie armene e azere sono state costrette ad abbandonare il proprio paese natale.
Ma la mostra non si limita agli strascichi dei conflitti armati. La storia e la cultura del proprio popolo e la ricerca di una verità millenaria sono temi centrali per gli artisti daghestani Taus Makhacheva e Musay Gaivoronskiy. Dal canto suo, Babi Badalov si concentra sull'esperienza di un individuo che si è visto costretto a lasciare la propria casa a causa di circostanze politiche inestricabilmente legate al diritto che ogni essere umano ha di autodeterminarsi - un tema particolarmente scottante nella situazione socio-culturale odierna del Caucaso.
La contrapposizione rispetto al proprio presente, oppure un dialogo complesso e assorto con la contemporaneità assumono in questi artisti le forme più svariate. Comune resta il contesto antropologico che i partecipanti alla mostra analizzano e tematizzano nelle loro opere. In ultima istanza, ciascun lavoro esposto offre allo spettatore la possibilità di condividere con gli artisti quelle intuizioni squisitamente personali che affondano le loro radici nelle varie circostanze sociali o negli avvenimenti delle loro biografie individuali. In tal modo, l'esperienza soggettiva dei partecipanti al progetto riporta in superficie una serie di problematiche sia artistiche che umane che attendono ancora di essere affrontate compiutamente.
Babi Badalov was born in 1959 in Lerik, Azerbaïdjan. He lives and works in Paris, France.
Selected shows since 2009:
2016 Babi Badalov. Bonjour Je Suis Réfugié Politique, Ephemeropterae –Summer performance series, Tyssen-Bornemisza Art Contemporary-Augarten, Vienna, Austria; Gwangju Biennale 2016 -The Eighth Climate (What Does Art Do?), Gwangju Biennale, Gwangju, Republic of Korea; Incorporated! Les Ateliers de Rennes - contemporary art biennale, Curated by François Piron, Rennes and Brittany, France; Babi Badalov. For the wall, for the world, Palais de Tokyo, Paris, France
2015 The fourth prose, curated by Marco Scotini, Laura Bulian Gallery, Milan, Italy; 6th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; Migrant Poetry, Nice, France.
2014 Report on the Construction of a Spaceship Module, New York, USA.
2013 Jakarta Biennale 2013, Jakarta, Indonesia.
2012 Adaptation,Prague, Czech Republic; curated by Sara Raza, Maraya Art Centre- Barjeel Art Foundation, Sharjah, UAE.
2011 The Journey to the East, Krakow, Poland; Vestfossen, Norway.
2010 Manifesta European Biennial of Contemporary Art, Murcia, Spain; Watchmen, Liars, Dreamers (Erudition concrete 3), Paris, France -Tranzitdisplay, Prague, Czech Republic; curated by Viktor Misiano, MuHKA Museum voor Hedendaagse Kunst Antwerpen, Antwerp, Belgium; Babi Badalov. My Life Report In Paris, Prague, Czech Republic.
2009 Tbilisi, Georgia; Centre for Visual Introspection, Bucharest; Billek VIlla, Prague, Czech Republic.
Lusine Djanyan was born in 1981 in the city of Kirovabad (now the city of Ganja), Azerbaijan. She lives and works in Russia. She was member of the Pussy Riot group with whom she conducted art actions and performances.
Selected exhibitions since 2010:
2014 Action in art!, Köttinspektionen, Uppsala, Sweden; White circle, Museum CODE, Bergen, Norway; Mordovlag, Kunsthall Stavanger, Norway.
2012 I International Kiev Biennale ARSENALE - Oleg Kulik's project Apocalypse and Renaissance, Kiev, Ukraine; Pussy Riot and the Russian Tradition of Art Rebellion, Installation The White Ring in collaboration with Alexei Knedlyakovsky at MeetFactory International Centre of Contemporary Art, Prague, Czech Republic; Resistance FOREVER, Cultural Center of the Labour Party, Buenos Aires, Argentina.
2010 From the opposite, Contemporary Art Center Winzavod, Moscow, Russia; Stop! Who's Going?, II International Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; My Favorite Toys, project of the Moscow Museum of Modern Art, ARTPLAY Design Center, Moscow, Russia.
Aslan Gaisumov was born in 1991 in Grozny, Russia. He lives and works in Grozny. He graduated from the Institute of Contemporary Art, Moscow in 2012.
Selected exhibitions since 2011:
2016 People of No Consequence, M HKA, Antwerp, Belgium - solo show; Uncertain States, Academy of Arts, Berlin, Germany; winner of Innovation Prize, Russia
2015 Memory Belongs to the Stones, Kromus + Zink, Berlin, Germany – solo show; When You Ride in a Chechen Cart, Sing a Chechen Song, Contemporary Art Center, Grozny, Russia – solo show; Lines of Tangency, Museum of Fine Arts MSK, Gent, Belgium; Glasstress Gotika 56th Venice Biennale, Venice, Italy; Austeria, BWA SOKOL Gallery of Contemporary Art, Nowy Sącz, Poland; The World in 2015, Ullens Center for Contemporary Art, Beijing, China.
2014 Burning News: Recent Art from Russia, Hayward Gallery, London, U.K.; winner of Future Generation Art Prize, Ukraine.
2013 5th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia
2012 I Am Who I Am, Kunst im Tunnel, Dusseldorf, Germany; 3rd Moscow International Biennale for Young Art, Moscow, Russia.
2011Untitled (War), Winzavod Center for Contemporary Art, Moscow, Russia - solo show
Musa (Musay) Gaivoronskiy was born in Kaspiysk, the Republic of Dagestan, in 1987. He lives and works in Kaspiysk.
Selected exhibitions since 2011:
2013 Addiction and Temptation, North Caucasus Biennale of Contemporary Art, First Gallery, Kaspiysk; Hand in Art, State Museum of Oriental Art, Maykop, The Republic of Adygeya; A Drawing of Russia 2013, 5th Tomsk All-Russian Triennial; Festival des Ailes et l’e space , MILSET Science Photo Contest, Toulouse, France (first place, Aeronautics and Space).
2012 Mount Kaspiy. The Contemporary Art of Dagestan, First Gallery, Dagestan (mobile exhibition project)
2011 Touch, First Gallery, Dagestan - solo show; Untitled (Native Foreigners), Garage Museum of Contemporary Art, Moscow, Russia.
Taus Makhacheva was born in 1983, in Moscow, Russia. She lives and works in Makhachkala, Russia.
Selected exhibitions since 2009:
2016 Museum ON/ OFF, Centre Pompidou, Paris, France; 11th Shanghai Biennial, Shanghai; winner of the Kandinsky Prize, Russia
2015 (In)sidenotes, Uppsala Konstmuseum, Uppsala, Sweden- solo show; 6th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; winner of the Moscow Biennale Art Foundation Prize, Russia; Too Early, Too Late. Middle East and Modernity, curated by Marco Scotini, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna
2014 A Walk, A Dance, A Ritual, Galerie für Zeitgenössische Kunst, Leipzig, Germany – solo show; Untitled... (Native Foreigners), Garage Museum of Contemporary Art, Moscow, Russia; winner of the Future of Europe Prize, Germany
2013 History Demands to be Continued, Union of Artists Exhibition Hall, Makhachkala, Russia – solo show; 11th Sharjah Biennial, Sharjah, UAE
2012 7th Liverpool Biennial, Liverpool, U.K.
2011 4th Moscow Biennale of Contemporary Art, Moscow, Russia; Affirmative Action (mimesis), curated by Marco Scotini, Laura Bulian Gallery, Milan, Italy –solo show; winner of the Innovation Prize 2011
2010 History of Russian Video Art, Volume 3, curated by Antonio Geusa, Moscow Museum of Modern Art, Moscow, Russia; Affirmative Actions, curated by Alexey Maslyaev, Panopticon Inutero, Moscow, Russia;
Zones of Estrangement, curated by Marina Fomenko, Land of Tomorrow, Lexington, USA; Time, Forward?, curated by Arseniy Zhilyaev, Souz factory, Moscow, Russia; Intimate Capital, II Moscow international biennale for young art Qui Vive? Proekt_Fabrika, Moscow, Russia
2009 Aluminium, curated by Leyla Akhundzadeh, 4 International Biennale of Contemporary Art, Baku, Azerbaijan; Duration: London, Candid Arts Trust, London, UK; Let me think!, curated by Stanislav Shuripa, Red October factory, 3 Moscow Biennale of Contemporary Art, parallel program, Moscow, Russia; Really?, curated by Alexander Sokolov, Artplay, 3 Moscow biennale of contemporary art, parallel program, Moscow, Russia; Topography of happiness: Russian wedding end of XIX – beginning of XXI century, curated by Olga Sosnina, State Museum Tsaritsino, Moscow, Russia; My love My friends, Moscow Museum of Modern Art, Moscow, Russia; We will take the lead from now on, Voronezh centre for contemporary arts, Voronezh, Russia; Art of young artists, Dagestan Museum of Fine Arts, Makhachkala, Russia
Koka Ramishvili was born in 1956, in Tbilisi, Georgia. He lives and works in Geneva, Switzerland.
Selected exhibitions since 2009:
2016 Independent Organism II, Häusler Contemporary Zürich, Switzerland – solo show
2015 Aeroland, Galerie Laurence Bernard, Geneva, Switzerland – solo show
2014 Radiance, Häusler Contemporary Zürich, Switzerland – solo show; Echolot, Stiftung Binz39, Zürich, Switzerland; Prix de la Fondation Irène Reymond, Lausanne, Switzerland; Bourse d’aide à la création, Ville de Genéve, Geneva, Switzerland
2013 Perforated Screen, Artra Galery, Milano, Italy– solo show; Temperamente auf Papier II, Häusler Contemporary Zürich, Switzerland; Trait Papier II, CCA, Yverdon, Switzerland; The Collection as a Character, M HKA, Antwerp, Belgium
2012 (HN+SPK)/FMAC=excerpt-fragments d'une collection, Fédération des associations d'artistes en lien avec les arts visuels, Geneva, Switzerland; Migrasophia, Maraya Art Centre, Sharjah, UAE; A Window on the World, Museo Cantonale d’Arte and Museo d’Arte, Lugano, Switzerland – solo show
2011 Back to the future, Mitterand+Sanz, Zurich, Switzerland; To see The Dimensions, Konsthalle, Lund, Sweden – solo show
2010 Teaching Photography, Museum Folkwang Essen, Germany; Lonely at the Top #4, Museum voor Hedendaagse Kunst Antwerpen, Antwerp, Belgium
2009 53nd International Art Exhibition Venice Biennale, Venice, Italy
19
ottobre 2017
La vita dalla mia finestra
Dal 19 ottobre 2017 al 02 marzo 2018
arte contemporanea
Location
LAURA BULIAN GALLERY
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 10, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Piranesi, 10, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15-19
Vernissage
19 Ottobre 2017, h 18.30
Autore
Curatore