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La vocazione dei fuori-legge
Un omaggio a Testori e al suo intuito da critico, mecenate e scopritore di nuovi talenti, attraverso la ricerca di quattro artisti irregolari e fuori dal comune come la prosa del grande letterato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ci sono artisti che “non hanno parenti”, non hanno “stazioni di cultura” in cui mostrino
di “aver sostato”; non hanno “consiglieri”, hanno la “vocazione e il cammino dei fuorilegge;
da intendersi, qui, anche, e soprattutto, come fuori-legge estetica e formale”:
sono parole di Giovanni Testori, scritte per Luca Crocicchi, uno dei quattro protagonisti di
questa esposizione, che dalla prima sede ai Chiostri di Voltorre approda allo Spazio heart.
Ed è proprio questo il filo conduttore della mostra: la storia di artisti senza schemi,
che non avevano (e non hanno) “legami, rapporti”, “vicinanze”, per citare ancora Testori,
che negli anni Ottanta li sostenne con il fervore che contraddistingue la sua prosa e il suo
approccio, straordinariamente personale, alla critica d’arte.
Pur partendo da una conoscenza profonda e attenta della storia, Testori ha sempre interpretato
l’arte, da Courbet ai giovani emergenti, senza inciampare in condizionamenti,
codici precostituiti, punti di vista già percorsi. Autonomo nel pensiero, forte nelle prese di
posizione, veemente nell’eloquio, egli ha saputo interpretare l’arte scardinando i luoghi
comuni, scavando nel torbido di un mondo che troppo spesso non premia chi davvero
merita, eludendo le regole del mercato, in costante ricerca di novità, sincerità e passione.
Un approccio certamente individuale e soggettivo, che scardina di fatto le regole canoniche
della letteratura storico-artistica, che si permette di ignorare artisti ovunque osannati
(o addirittura già entrati nella storia) per dedicarsi ad altri scelti con un istinto senza
freni, assecondando una tendenza personale, difesa senza compromessi.
Tra i giovani pittori da lui sostenuti negli anni Ottanta e Novanta ne abbiamo scelti quattro;
quattro artisti fuori-legge, quattro outsider che ancora oggi, pur avendo, come è
normale che sia, cambiato negli anni il loro stile ed evoluto il loro linguaggio, sono rimasti
estranei al sistema, fuori dagli schemi, irrispettosi delle regole e poco inclini ai
condizionamenti.
La mostra indaga – in un dialogo serrato e ricco di spunti di riflessione – il loro passato
e il loro presente, presentando opere sia del periodo apprezzato da Testori che della loro
produzione più recente. Un’esposizione, dunque, dai molteplici livelli di lettura, che racconta
similitudini e differenze di quattro artisti dal passato comune ma dalle personalità
assai diverse, ma che indaga anche l’evoluzione stilistica di ciascuno di loro, per
scoprire come, pur affondando le radici in un terreno comune, quello fertilissimo dell’entourage
testoriano, essi abbiano poi scelto strade assai personali, evolvendo il proprio
linguaggio in percorsi sorprendenti.
di “aver sostato”; non hanno “consiglieri”, hanno la “vocazione e il cammino dei fuorilegge;
da intendersi, qui, anche, e soprattutto, come fuori-legge estetica e formale”:
sono parole di Giovanni Testori, scritte per Luca Crocicchi, uno dei quattro protagonisti di
questa esposizione, che dalla prima sede ai Chiostri di Voltorre approda allo Spazio heart.
Ed è proprio questo il filo conduttore della mostra: la storia di artisti senza schemi,
che non avevano (e non hanno) “legami, rapporti”, “vicinanze”, per citare ancora Testori,
che negli anni Ottanta li sostenne con il fervore che contraddistingue la sua prosa e il suo
approccio, straordinariamente personale, alla critica d’arte.
Pur partendo da una conoscenza profonda e attenta della storia, Testori ha sempre interpretato
l’arte, da Courbet ai giovani emergenti, senza inciampare in condizionamenti,
codici precostituiti, punti di vista già percorsi. Autonomo nel pensiero, forte nelle prese di
posizione, veemente nell’eloquio, egli ha saputo interpretare l’arte scardinando i luoghi
comuni, scavando nel torbido di un mondo che troppo spesso non premia chi davvero
merita, eludendo le regole del mercato, in costante ricerca di novità, sincerità e passione.
Un approccio certamente individuale e soggettivo, che scardina di fatto le regole canoniche
della letteratura storico-artistica, che si permette di ignorare artisti ovunque osannati
(o addirittura già entrati nella storia) per dedicarsi ad altri scelti con un istinto senza
freni, assecondando una tendenza personale, difesa senza compromessi.
Tra i giovani pittori da lui sostenuti negli anni Ottanta e Novanta ne abbiamo scelti quattro;
quattro artisti fuori-legge, quattro outsider che ancora oggi, pur avendo, come è
normale che sia, cambiato negli anni il loro stile ed evoluto il loro linguaggio, sono rimasti
estranei al sistema, fuori dagli schemi, irrispettosi delle regole e poco inclini ai
condizionamenti.
La mostra indaga – in un dialogo serrato e ricco di spunti di riflessione – il loro passato
e il loro presente, presentando opere sia del periodo apprezzato da Testori che della loro
produzione più recente. Un’esposizione, dunque, dai molteplici livelli di lettura, che racconta
similitudini e differenze di quattro artisti dal passato comune ma dalle personalità
assai diverse, ma che indaga anche l’evoluzione stilistica di ciascuno di loro, per
scoprire come, pur affondando le radici in un terreno comune, quello fertilissimo dell’entourage
testoriano, essi abbiano poi scelto strade assai personali, evolvendo il proprio
linguaggio in percorsi sorprendenti.
15
gennaio 2017
La vocazione dei fuori-legge
Dal 15 gennaio al 19 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
HEART SPAZIO VIVO
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Vimercate, Via Trezzo, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 e in occasione degli eventi in calendario
Vernissage
15 Gennaio 2017, ore 17.30
Autore
Curatore