Le opere esposte rappresentano i punti salienti di una ricerca geometricamente orientata, che copre un arco temporale di 15 anni. La ricerca prende avvio dalle suggestioni scaturite dalle forme geometriche piane le quali divengono poi archetipi dell'inconscio collettivo, un "patrimonio ereditario di possibilità rappresentative" (Jung).
Sotto l'insegna dello scambio artistico e del dialogo tra linguaggi creativi, si inseriscono i versi della poetessa Alice Serrao, i quali non sono una semplice didascalia delle opere pittoriche ma un nuovo moto creativo che interseca i quadri e confluisce altrove, in sempre nuovi labirinti di significato.