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Laboratorio Saccardi – Dioniso in città
Per il secondo manifesto del progetto Opera Viva Barriera di Milano, Laboratorio Saccardi ci parla della diversità come Grande Altro irriducibile, incommensurabile, come linguaggio alieno e a tratti incomprensibile, proveniente al tempo stesso dal passato più arcaico e dal futuro prossimo
Comunicato stampa
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Dioniso, divinità della mitologia greca, è colui che scardina ogni ostacolo, principe e mendicante, forza vitale
e istintiva, tragico e comico è il simbolo della diversità.
Dioniso in città è l’opera degli artisti palermitani Laboratorio Saccardi (Vincenzo Profeta e Marco
Leone Barone), creata per il secondo manifesto del progetto Opera Viva Barriera di Milano, progetto
che nel 2018 si ispira allo scrittore e antropologo Chad Oliver e all’incontro tra mondi diversi.
L’opera di Laboratorio Saccardi ci parla della diversità come Grande Altro (secondo la definizione di
Slavoj Žižek) irriducibile, incommensurabile, come linguaggio alieno e a tratti incomprensibile,
proveniente al tempo stesso dal passato più arcaico e dal futuro prossimo. Un grande e orgoglioso
viso africano ci osserva, con la fronte coperta da quello che sembra un antico elmo o un casco futuristico.
Sullo sfondo, l’architettura del Teatro Politeama di Palermo con il suo strano gusto tra asburgico e assiro-
babilonese; attorno, un’aria fosca e lampeggiante che sa di epica.
E subito affiorano alla mente i versi della Profezia (1965) di Pier Paolo Pasolini, contenuta in Alì dagli Occhi
Azzurri, disamina lucida di un processo storico, sociale ed economico che coinvolge popoli diversi a
confronto, civiltà differenti e agli antipodi: “Essi sempre umili / essi sempre deboli / essi sempre timidi / essi
sempre infimi / essi sempre colpevoli / essi sempre sudditi / essi sempre piccoli, / essi che non vollero mai
sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare, / essi che vissero come assassini sotto terra, essi che
vissero come banditi / in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo, / essi che si
costruirono leggi fuori dalla legge, / essi che si adattarono a un mondo sotto il mondo…”.
Il futuro prefigurato da Pasolini è adesso, è ora: anzi, è già passato. La diversità accede improvvisamente al
territorio di una mitografia non consolatoria, ma ostinata a leggere il presente italiano nelle sue pieghe più
sommerse.
Laboratorio Saccardi è formato da Vincenzo Profeta (Palermo 1977) e Marco Barone (Palermo 1978), artisti
capaci di esprimersi con differenti linguaggi (dalla pittura, al video, alla fotografia, alla poesia visiva) nel
segno di un dichiarato intento ludico e dissacratorio, artisti abituati da anni a cortocircuitare, terremotare,
dinamitare le logiche e le pratiche culturali dell’arte contemporanea mainstream. Il loro lavoro verte
principalmente su due temi: l’irrisione dello star-system dell’arte e l’irrisione dell’intellettuale. Tutto parte dalla
conoscenza profonda della storia dell’arte da cui traggono inesauribili spunti per poi applicarli in tutti i loro
lavori, senza risparmiare nessuno.
Numerose le mostre personali sia in musei che in gallerie tra le quali: 56 Henry, New York; z2o Sara Zanin,
Roma; Van Gelder Gallery, Amsterdam; GAM di Palermo, ma soprattutto le opere pubbliche come il
“Monumento a Franco e Ciccio”, progetto di inclusione sociale e raccolta fondi a Palermo, quartiere
Sant’Anna al Capo e “Anima Mundi”, Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani del
Borremans, quartiere Capo alla Guilla di Palermo. Tra le collettive ricordiamo la 9° Shangai Biennial,
Museum of Contemporary Art of Shanghai, “Praestigium Contemporary Artists from Italy”, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, “Italia Ora” a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Hendrik Christian Andersen,
Roma; “Passaggi in Sicilia”, Museo d’arte contemporanea Palazzo Belmonte Riso, Palermo; “Passport#2”,
Cantieri culturali della Zisa, Palermo. I lavori di Laboratorio Saccordi sono presenti infine in molte collezioni
pubbliche e private come la Collezione “Farnesina giovani” del Ministero degli affari esteri di Roma, la
Collezione permanente museo d’arte contemporanea Palazzo Belmonte Riso di Palermo, la Collezione
museo d’arte contemporanea della GAM di Palermo e la Collezione Fondazione Pio Alferano e Virginia
Ippolito.
e istintiva, tragico e comico è il simbolo della diversità.
Dioniso in città è l’opera degli artisti palermitani Laboratorio Saccardi (Vincenzo Profeta e Marco
Leone Barone), creata per il secondo manifesto del progetto Opera Viva Barriera di Milano, progetto
che nel 2018 si ispira allo scrittore e antropologo Chad Oliver e all’incontro tra mondi diversi.
L’opera di Laboratorio Saccardi ci parla della diversità come Grande Altro (secondo la definizione di
Slavoj Žižek) irriducibile, incommensurabile, come linguaggio alieno e a tratti incomprensibile,
proveniente al tempo stesso dal passato più arcaico e dal futuro prossimo. Un grande e orgoglioso
viso africano ci osserva, con la fronte coperta da quello che sembra un antico elmo o un casco futuristico.
Sullo sfondo, l’architettura del Teatro Politeama di Palermo con il suo strano gusto tra asburgico e assiro-
babilonese; attorno, un’aria fosca e lampeggiante che sa di epica.
E subito affiorano alla mente i versi della Profezia (1965) di Pier Paolo Pasolini, contenuta in Alì dagli Occhi
Azzurri, disamina lucida di un processo storico, sociale ed economico che coinvolge popoli diversi a
confronto, civiltà differenti e agli antipodi: “Essi sempre umili / essi sempre deboli / essi sempre timidi / essi
sempre infimi / essi sempre colpevoli / essi sempre sudditi / essi sempre piccoli, / essi che non vollero mai
sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare, / essi che vissero come assassini sotto terra, essi che
vissero come banditi / in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo, / essi che si
costruirono leggi fuori dalla legge, / essi che si adattarono a un mondo sotto il mondo…”.
Il futuro prefigurato da Pasolini è adesso, è ora: anzi, è già passato. La diversità accede improvvisamente al
territorio di una mitografia non consolatoria, ma ostinata a leggere il presente italiano nelle sue pieghe più
sommerse.
Laboratorio Saccardi è formato da Vincenzo Profeta (Palermo 1977) e Marco Barone (Palermo 1978), artisti
capaci di esprimersi con differenti linguaggi (dalla pittura, al video, alla fotografia, alla poesia visiva) nel
segno di un dichiarato intento ludico e dissacratorio, artisti abituati da anni a cortocircuitare, terremotare,
dinamitare le logiche e le pratiche culturali dell’arte contemporanea mainstream. Il loro lavoro verte
principalmente su due temi: l’irrisione dello star-system dell’arte e l’irrisione dell’intellettuale. Tutto parte dalla
conoscenza profonda della storia dell’arte da cui traggono inesauribili spunti per poi applicarli in tutti i loro
lavori, senza risparmiare nessuno.
Numerose le mostre personali sia in musei che in gallerie tra le quali: 56 Henry, New York; z2o Sara Zanin,
Roma; Van Gelder Gallery, Amsterdam; GAM di Palermo, ma soprattutto le opere pubbliche come il
“Monumento a Franco e Ciccio”, progetto di inclusione sociale e raccolta fondi a Palermo, quartiere
Sant’Anna al Capo e “Anima Mundi”, Chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani del
Borremans, quartiere Capo alla Guilla di Palermo. Tra le collettive ricordiamo la 9° Shangai Biennial,
Museum of Contemporary Art of Shanghai, “Praestigium Contemporary Artists from Italy”, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, “Italia Ora” a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Hendrik Christian Andersen,
Roma; “Passaggi in Sicilia”, Museo d’arte contemporanea Palazzo Belmonte Riso, Palermo; “Passport#2”,
Cantieri culturali della Zisa, Palermo. I lavori di Laboratorio Saccordi sono presenti infine in molte collezioni
pubbliche e private come la Collezione “Farnesina giovani” del Ministero degli affari esteri di Roma, la
Collezione permanente museo d’arte contemporanea Palazzo Belmonte Riso di Palermo, la Collezione
museo d’arte contemporanea della GAM di Palermo e la Collezione Fondazione Pio Alferano e Virginia
Ippolito.
30
maggio 2018
Laboratorio Saccardi – Dioniso in città
Dal 30 maggio al 25 giugno 2018
arte contemporanea
Location
PIAZZA BOTTESINI
Torino, Piazza Giovanni Bottesini, (Torino)
Torino, Piazza Giovanni Bottesini, (Torino)
Vernissage
30 Maggio 2018, ore 18.30
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Curatore