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Ladislas Kijno – Variazioni sui Bronzi di Riace
La mostra è composta da 65 opere in acrilico su cartone prodotte dall’artista negli anni 80
Comunicato stampa
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Si inaugura domenica 9 dicembre alle ore 18,00 alla Sala Bianca della Reggia di Caserta in collaborazione con il Comune di Caserta, il Comune di Bellona e con il contributo dell’Alfa Romeo, la personale di Ladislas Kinjo “Variazioni sui Bronzi di Riace”, curata da Vincenzo Mazzarella e con il coordinamento scientifico di Giovanna Petrenga e Lucia Bellofatto.
La mostra è composta da 65 opere in acrilico su cartone prodotte dall’artista negli anni 80.
Ladislas Kijno nasce a Varsavia nel 1921 da padre polacco e madre francese “è considerato l’ultimo dei grandi pittori fiamminghi. La fiamma che arde in lui illumina l’arte contemporanea, forse dopo Turner il cielo non è mai stato tanto infuocato. Kijno probabilmente è il solo artista contemporaneo a trascendere quasi tutte le correnti confluenti nel mare delle idee. Questa moltiplicazione di fenomeni ha sconvolto, da oltre mezzo secolo, il concetto stesso dell’arte” (Henri Kreà, scrittore e giornalista).
Si trasferisce nel 1925 in Francia a Noeux-les-Mines dove trascorre la sua infanzia. Dal 1932 al 1942 compie gli studi classici ad Arras senza trascurare il disegno e, malgrado alcuni lunghi soggiorni in sanatorio nell’Alta Savoia, porta avanti delle ricerche in campo filosofico alla Facoltà di Lilla con Jean Grenier.
Decide di consacrarsi definitivamente alla pittura nel 1948 anno in cui, a Parigi, stringe amicizia con Germane Richier e Renè de Solier. Da questo momento sperimenta la tecnica del “papier froissè” a partire dalle sue gouaches ed orienta il suo lavoro verso un modello seriale.
Tra i lavori principali si ricordano la serie “Signes et gestes” realizzata tra il 1959 ed il 1962 in rapporto con il jazz e la guerra d’Algeria e la serie del Vietnam dal 1964.
Nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia con trenta tele dal titolo “Thèâtre de Neruda”e da questo momento si moltiplicano le sue mostre in Italia.
Dopo la cerimonia inaugurale della mostra seguirà sul vestibolo superiore del Palazzo Reale un defilè di moda.
La mostra è composta da 65 opere in acrilico su cartone prodotte dall’artista negli anni 80.
Ladislas Kijno nasce a Varsavia nel 1921 da padre polacco e madre francese “è considerato l’ultimo dei grandi pittori fiamminghi. La fiamma che arde in lui illumina l’arte contemporanea, forse dopo Turner il cielo non è mai stato tanto infuocato. Kijno probabilmente è il solo artista contemporaneo a trascendere quasi tutte le correnti confluenti nel mare delle idee. Questa moltiplicazione di fenomeni ha sconvolto, da oltre mezzo secolo, il concetto stesso dell’arte” (Henri Kreà, scrittore e giornalista).
Si trasferisce nel 1925 in Francia a Noeux-les-Mines dove trascorre la sua infanzia. Dal 1932 al 1942 compie gli studi classici ad Arras senza trascurare il disegno e, malgrado alcuni lunghi soggiorni in sanatorio nell’Alta Savoia, porta avanti delle ricerche in campo filosofico alla Facoltà di Lilla con Jean Grenier.
Decide di consacrarsi definitivamente alla pittura nel 1948 anno in cui, a Parigi, stringe amicizia con Germane Richier e Renè de Solier. Da questo momento sperimenta la tecnica del “papier froissè” a partire dalle sue gouaches ed orienta il suo lavoro verso un modello seriale.
Tra i lavori principali si ricordano la serie “Signes et gestes” realizzata tra il 1959 ed il 1962 in rapporto con il jazz e la guerra d’Algeria e la serie del Vietnam dal 1964.
Nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia con trenta tele dal titolo “Thèâtre de Neruda”e da questo momento si moltiplicano le sue mostre in Italia.
Dopo la cerimonia inaugurale della mostra seguirà sul vestibolo superiore del Palazzo Reale un defilè di moda.
09
dicembre 2007
Ladislas Kijno – Variazioni sui Bronzi di Riace
Dal 09 dicembre 2007 all'otto febbraio 2008
arte contemporanea
Location
REGGIA DI CASERTA
Caserta, Viale Douhet, 22, (Caserta)
Caserta, Viale Douhet, 22, (Caserta)
Vernissage
9 Dicembre 2007, ore 18
Autore
Curatore