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L’alba del giorno nuovo
Arte e solidarietà: 8 artiste per l’8 marzo. Oltre alle opere inserite nella mostra, ogni artista infatti devolverà un proprio lavoro alla meritoria associazione Associazione “Varese Con Te”, che aiuta e cura a domicilio i malati terminali di tumore.
Comunicato stampa
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Arte & Solidarietà: 8 giovani artiste per l’8 marzo potrebbe essere il titolo alternativo per
questa esposizione, nata con la collaborazione del Comune di Varese e del Soroptimist Club
Varese.
“L’alba del giorno nuovo” è il titolo scelto per dare una speranza in tante direzioni, non solo
per le giovani artiste convocate tra le più motivate nella ricerca in una eccellente multiformità
espressiva, ma perché l’8 marzo arrivi anche con una intenzione di solidarietà per dare un aiuto
alla meritoria associazione “Varese Con Te”.Oltre alle opere in esposizione, c’è la disponibilità da
parte delle artiste di un’opera a quotazione più limitata da offrire per aiutare i volontari di questa
importante associazione che cura a domicilio i malati terminali.
Esiste oggi l’arte “al femminile” e “al maschile”? Di certo la risposta è negativa; “l’altra metà del
cielo” ha scardinato la ristretta visione culturale-artistica dei secoli passati, in un confronto che
vuole ritessere nel “nuovo” le trame dell’arte. Nell’espressione dei diversi mondi creativi,
nell’evoluzione dell’arte giovane nella provincia di Varese, dall’Alto Milanese alla vicina Svizzera,
ciò che si vuole indagare e cercare nelle innumerevoli forme dello sguardo artistico al femminile,
è la donna come libera protagonista accanto all’uomo, entrambi narratori della propria proiezione
culturale, in rappresentazioni-simbolo trasversali alle diverse culture del mondo.
E l’opera artistica, tout court, ancora una volta è chiamata ad esprimere la realtà in maniera
universale, superando ogni barriera: il dirompente giovane linguaggio dell’arte contemporanea ha
oggi più che mai il compito di affermare una migliore comprensione del nostro tempo.
Francesca Anastasi usa una tecnica mista particolare, misteriosa e inquietante, “mixando” colori acrilici con molteplici
materiali, scarti di metallo o di legno, sabbia e stoffe, in dinamicità e mutabilità visive.
Alessandra Brambilla, velatura su velatura, dilata con tessiture di luce le superfici cromatiche piene di interrogazioni
irrisolte, graffiate in mille varianti di soggettività autobiografiche inquiete.
Gabriela Carbognani Hess riverbera pensieri e memorie nei caratteri di una calligrafia-scrittura che deborda, oltre i
confini della carta antica, all’opaco sasso e al trasparente plexiglas dileguandosi oltre.
Nicoletta Magnani vive in una coinvolgente dicotomia pittorica, tra l’emergere scontornato della forma corporea
femminile e le vibrazioni derivate da una sorta di frattali, con frastagliature proiettate all’infinito.
Elisabetta Pieroni figlia d’arte, è assuefatta a lavorare con "la terra", che riesce a manipolare in una manualità
sviluppata nei soggetti prediletti, le piante e le case, innescando magie di vita e interiorità.
Elena Rizzardi e l’arte tessile, entro la quale si libera la sua fantasia lirica: le gradazioni cromatiche negli equilibri di
armonizzazioni non-formali, sottolineano illusioni ottiche, sospese tra realtà e apparenza.
Alessia Tortoreto svela un’architettura in cui convergono elementi portanti, spesso tridimensionali, tracce di
un’interiorità che trasforma il reale ‘oltre l’immagine’ in giochi combinatori del polimaterico.
Simona Zonca trasforma la composizione silente con colori sconcertanti che si insinuano in rappresentazioni
fantasmatiche, dove tutto si accende all’improvviso in un misterioso scenario vuoto.
questa esposizione, nata con la collaborazione del Comune di Varese e del Soroptimist Club
Varese.
“L’alba del giorno nuovo” è il titolo scelto per dare una speranza in tante direzioni, non solo
per le giovani artiste convocate tra le più motivate nella ricerca in una eccellente multiformità
espressiva, ma perché l’8 marzo arrivi anche con una intenzione di solidarietà per dare un aiuto
alla meritoria associazione “Varese Con Te”.Oltre alle opere in esposizione, c’è la disponibilità da
parte delle artiste di un’opera a quotazione più limitata da offrire per aiutare i volontari di questa
importante associazione che cura a domicilio i malati terminali.
Esiste oggi l’arte “al femminile” e “al maschile”? Di certo la risposta è negativa; “l’altra metà del
cielo” ha scardinato la ristretta visione culturale-artistica dei secoli passati, in un confronto che
vuole ritessere nel “nuovo” le trame dell’arte. Nell’espressione dei diversi mondi creativi,
nell’evoluzione dell’arte giovane nella provincia di Varese, dall’Alto Milanese alla vicina Svizzera,
ciò che si vuole indagare e cercare nelle innumerevoli forme dello sguardo artistico al femminile,
è la donna come libera protagonista accanto all’uomo, entrambi narratori della propria proiezione
culturale, in rappresentazioni-simbolo trasversali alle diverse culture del mondo.
E l’opera artistica, tout court, ancora una volta è chiamata ad esprimere la realtà in maniera
universale, superando ogni barriera: il dirompente giovane linguaggio dell’arte contemporanea ha
oggi più che mai il compito di affermare una migliore comprensione del nostro tempo.
Francesca Anastasi usa una tecnica mista particolare, misteriosa e inquietante, “mixando” colori acrilici con molteplici
materiali, scarti di metallo o di legno, sabbia e stoffe, in dinamicità e mutabilità visive.
Alessandra Brambilla, velatura su velatura, dilata con tessiture di luce le superfici cromatiche piene di interrogazioni
irrisolte, graffiate in mille varianti di soggettività autobiografiche inquiete.
Gabriela Carbognani Hess riverbera pensieri e memorie nei caratteri di una calligrafia-scrittura che deborda, oltre i
confini della carta antica, all’opaco sasso e al trasparente plexiglas dileguandosi oltre.
Nicoletta Magnani vive in una coinvolgente dicotomia pittorica, tra l’emergere scontornato della forma corporea
femminile e le vibrazioni derivate da una sorta di frattali, con frastagliature proiettate all’infinito.
Elisabetta Pieroni figlia d’arte, è assuefatta a lavorare con "la terra", che riesce a manipolare in una manualità
sviluppata nei soggetti prediletti, le piante e le case, innescando magie di vita e interiorità.
Elena Rizzardi e l’arte tessile, entro la quale si libera la sua fantasia lirica: le gradazioni cromatiche negli equilibri di
armonizzazioni non-formali, sottolineano illusioni ottiche, sospese tra realtà e apparenza.
Alessia Tortoreto svela un’architettura in cui convergono elementi portanti, spesso tridimensionali, tracce di
un’interiorità che trasforma il reale ‘oltre l’immagine’ in giochi combinatori del polimaterico.
Simona Zonca trasforma la composizione silente con colori sconcertanti che si insinuano in rappresentazioni
fantasmatiche, dove tutto si accende all’improvviso in un misterioso scenario vuoto.
08
marzo 2008
L’alba del giorno nuovo
Dall'otto al 16 marzo 2008
arte contemporanea
Location
SALA VERATTI
Varese, Via Carlo Giuseppe Veratti, 20, (Varese)
Varese, Via Carlo Giuseppe Veratti, 20, (Varese)
Orario di apertura
martedì-domenica 10.30-12.30 / 14.30–18.30
Vernissage
8 Marzo 2008, ore 16.30
Autore
Curatore