Lalla Lippi, nata nel 1935, è stretta parente del noto ed indimenticabile pittore versiliese Giuseppe Viner. Ha frequentato la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e fa parte del Gruppo ArCa (Artisti Casentinesi). Di lei hanno scritto, tra gli altri, Amedeo Lanci, Massimo Mazzoni, Vittorio Vettori e Lodovico Gierut. Ha esposto in varie sedi – spesso col Gruppo di cui fa parte – a Firenze, Arezzo, Marina di Pietrasanta, Bibbiena.
L’esposizione che s’intitola “L’Umanità”, raccoglie sette disegni su carta di un percorso in cui l’artista, sempre attenta ad interpretare gli accadimenti del quotidiano esistere, accentra l’attenzione sul ‘numero sette’, vale a dire la nascita dell’Umanità, e con l’Umanità l’egoismo, il rimpianto, la brutalità e la vita nei momenti più rilevanti: l’adolescenza con il primo amore, il cavallo, la maturità con la coppia e l’ultimo volo, come ritorno alla Luce dopo l’esperienza umana.
La mostra qualitativamente buona, si inserisce sul percorso attivato dall’Archivio artistico-documentario Gierut (dedicato alla memoria della scultrice, pittrice e poetessa Marta Gierut, scomparsa prematuramente), che si concreta periodicamente con piccole ma valide personali e collettive, di autori sia versiliesi, sia provenienti da varie parti della penisola, ma anche oltre. La sede stessa presso il Bar ‘da Norma’, contribuisce all’attivazione di un insolito e democratico “punto di incontro”, proprio per la pluralità di presenze espositive e di pubblico.