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Lamberto Caravita – Sguardi di donna
Sguardi di donna, questo il titolo della mostra si costituisce di una serie di lavori sul tema del ritratto: volti che ci osservano interrogativi, che si osservano curiosi, che dialogano tra loro.
Comunicato stampa
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Caravita rivolge sempre molta attenzione allo spazio e anche in questa sua nuova mostra allestita presso la galleria comunale “ArteIncontro” a Conselice (RA) da sabato 21 febbraio a domenica 1 marzo 2009, coinvolge il luogo espositivo, rileggendolo attraverso una serie di rimandi che ne sottolineano la sua natura minimale.
Sguardi di donna, questo il titolo della mostra si costituisce di una serie di lavori sul tema del ritratto: volti che ci osservano interrogativi, che si osservano curiosi, che dialogano tra loro.
Sulla parete difronte all’ingresso, sono collocate le opere dove, attraverso ripetizioni ritmiche, geometriche stilizzazioni e cromatismi, vengono sperimentati materiali diversi: intonaco, acrilico e combustioni pirografiche su legno, tecnica che contradistingue da anni il lavoro di Caravita.
Sulle pareti laterali, a sinistra, in un rimando ipnotico di sguardi, è l’installazione dal titolo “affascinante”, 12 ritratti modulari, dipinti in bianco e nero, in estrema separazione dei toni, realizzati in acrilico su tavola e coperti da lastre di PVC-Onduline neutro e semitrasparente, su cui compare la scritta in foglia d’oro che dà il titolo all’installazione.
Nella parete di destra, 12 grandi volti femminili dipinti in bianco e nero, sempre coperti da lastre di PVC-Onduline sulle quali sono stati dipinti fiori dai colori perlacei, irridescenti, ora geometrici ora più naturalistici, in un intento di omaggiare il fascino femminile.
In queste opere, Caravita intende rivisitare il lavoro che il grafico polacco Roman Cieslewicz eseguì nel 1965 per il calendario allegato alla rivista Vogue America.
Scrive Silvia Golfera nella sua presentazione: “Lo sguardo è un ponte fra interiorità ed esteriorità. Rispecchia e disvela insieme. Lo sguardo della sfinge, per eccellenza impenetrabile, è paradossalmente quello che più di ogni altro svela il mistero e riconduce l’interlocutore alla propria verità.
A questo rimandano i ritratti di Lamberto Caravita, la cui fissità, che ostinatamente si contrappone allo spettatore, finisce paradossalmente col risucchiarlo, riportando ciascuno di noi a quel personale, profondo mistero che ci alberga. La stessa fissità che inavvertitamente ci riconduce al senso dell’identità, della permanenza, dell’essenza che sottostà alla superficiale illusione del mutamento. L’identità che si cela nei molti. Non ‘Sguardi’, ma “Sguardo” potrebbe in realtà titolarsi questa collezione di ritratti, opere realizzate su tavola e PVC, incise in pirografia e dipinte ad acrilico”.
Sguardi di donna, questo il titolo della mostra si costituisce di una serie di lavori sul tema del ritratto: volti che ci osservano interrogativi, che si osservano curiosi, che dialogano tra loro.
Sulla parete difronte all’ingresso, sono collocate le opere dove, attraverso ripetizioni ritmiche, geometriche stilizzazioni e cromatismi, vengono sperimentati materiali diversi: intonaco, acrilico e combustioni pirografiche su legno, tecnica che contradistingue da anni il lavoro di Caravita.
Sulle pareti laterali, a sinistra, in un rimando ipnotico di sguardi, è l’installazione dal titolo “affascinante”, 12 ritratti modulari, dipinti in bianco e nero, in estrema separazione dei toni, realizzati in acrilico su tavola e coperti da lastre di PVC-Onduline neutro e semitrasparente, su cui compare la scritta in foglia d’oro che dà il titolo all’installazione.
Nella parete di destra, 12 grandi volti femminili dipinti in bianco e nero, sempre coperti da lastre di PVC-Onduline sulle quali sono stati dipinti fiori dai colori perlacei, irridescenti, ora geometrici ora più naturalistici, in un intento di omaggiare il fascino femminile.
In queste opere, Caravita intende rivisitare il lavoro che il grafico polacco Roman Cieslewicz eseguì nel 1965 per il calendario allegato alla rivista Vogue America.
Scrive Silvia Golfera nella sua presentazione: “Lo sguardo è un ponte fra interiorità ed esteriorità. Rispecchia e disvela insieme. Lo sguardo della sfinge, per eccellenza impenetrabile, è paradossalmente quello che più di ogni altro svela il mistero e riconduce l’interlocutore alla propria verità.
A questo rimandano i ritratti di Lamberto Caravita, la cui fissità, che ostinatamente si contrappone allo spettatore, finisce paradossalmente col risucchiarlo, riportando ciascuno di noi a quel personale, profondo mistero che ci alberga. La stessa fissità che inavvertitamente ci riconduce al senso dell’identità, della permanenza, dell’essenza che sottostà alla superficiale illusione del mutamento. L’identità che si cela nei molti. Non ‘Sguardi’, ma “Sguardo” potrebbe in realtà titolarsi questa collezione di ritratti, opere realizzate su tavola e PVC, incise in pirografia e dipinte ad acrilico”.
21
febbraio 2009
Lamberto Caravita – Sguardi di donna
Dal 21 febbraio al primo marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEINCONTRO
Conselice, Piazza Felice Foresti, 2, (Ravenna)
Conselice, Piazza Felice Foresti, 2, (Ravenna)
Orario di apertura
sabato e domenica ore 10/12-16/18,30 anche mercoledì 25/02 ore 16-18,30
Vernissage
21 Febbraio 2009, ore 17.30
Autore
Curatore