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Lamberto Lambertini – Nolimetangere | Opere Incompiute
Nolimetangere/opere incompiute, 7 opere e altre minori, più un’installazione video. L’apertura della mostra è prevista per giovedì 9 giugno alle 19.30, alla presenza dell’artista e del gallerista Luigi Solito.
«L’incompiuto in sé porta apertura», sostiene l’artista, così come le opere d’arte.
Comunicato stampa
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Il regista e artista visivo Lamberto Lambertini torna con una mostra personale presso lo Spazio Nea di Napoli, dal 9 giugno al 30 luglio 2016.
Nolimetangere/opere incompiute, ovvero 7 opere e altre minori, più un'installazione video. L'apertura della mostra è prevista per giovedì 9 giugno alle 19.30, alla presenza dell'artista e del gallerista Luigi Solito.
«L’incompiuto in sé porta apertura», sostiene l’artista, così come le opere d’arte, che si costruiscono a partire da due linee e da due punti apparentemente inconciliabili: il finito e l’infinito, il reale e il potenziale, quello che è e quello che non è ancora. «Una doppia narrazione a due voci, l’artista e la modella, l’uomo e la sua amata, una trasparente e decifrabile, l’altra insondabile e oscura».
Secondo Antonio Monroy, i suoi quadri «mostrano un’attenta formulazione d’immagine e, per via forse della tecnica compositiva mista, una libera, anzi liberatoria, modalità del fare». Nel suo lavoro, continua Monroy «ho sempre trovato un’affinità nell’elaborazione del pensiero e della visualizzazione, che sia l’invenzione di una scena filmica o la creazione di un quadro. Succede con ciò che ha a che fare con la memoria e con il sogno».
«Lamberto Lambertini ci ha portato da Parigi un saggio del suo nebuloso enchiridion di decalcomanie, iridiscenti mimesi, vulnerazione di immagini paralizzate dal tempo e dalla memoria, di ricalchi e nefelotipie, articolazioni di dettagli e atomi da remote aree storiche, dell’arte, del costume, della vita e della morte». (Emilio Villa)
«Donne e piaceri, come pensieri vissuti alla ricerca del favoloso, e sempre in una dimensione di unicità senza ricordi in cui l’artista interviene per strati della conoscenza, che offrono la chiave per affrontare la leggenda. I colori che pure nella dimensione della materia intervengono come velo di un desiderio inespresso, sono parte di una ultima produzione dove Lambertini non detta né spazio né tempo, e nell’incompiuta dimensione del non toccare, si produce un atto d’amore verso se e gli altri. Il dono lo accettiamo, colmi di infinito, avvolti dai profumi al sandalo e dalla luce di un patrimonio immaginifico di cui l’artista è artefice». (Gianni Nappa)
Le foto delle opere sono di Aniello Barone
Note autobiografiche
Interrompo gli studi di Medicina. Parigi. Assistente di Lucio Del Pezzo. Roma. Grafico del Teatro Argentina. Scrivo e dirigo originali radiofonici per la RAI (Proust, Sade, Casanova, Diabolik e Eva Kant, Passeggiate per Napoli e Contorni). Fondo una Compagnia Teatrale con Peppe e Concetta Barra (Peppe & Barra, Senza Mani e Senza Piedi, Sempresì, ovvero il Segreto per essere Felici, il Matrimonio di Vicenzella, la Festa del Principe, i Fantasmi di Monsignor Perrelli, la Cantata dei Pastori, Flik e Flok, ovvero Convulsioni a Vapore nel Teatro di Petito). Due film. A Calcutta (Vrindavan Film Studios) con Enzo De Caro. A Napoli (Fuoco su di Me) con Omar Sharif. Per l’editore Colonnese, due libri (l’Opera Favolosa del principe di Sansevero) e (Sono nata a Procida, Memoria Impossibile di Concetta Barra). Con la Società Dante Alighieri, un progetto cinematografico per una lettura integrale della Divina Commedia (Maratona Infernale, Montagna Infinita, Senza Principio Senza Fine), mia la voce e la regia. Cento film, ventuno ore di proiezione, da cui l’esposizione di cento quadri per i cento canti (Dante 100%) a Roma, Palazzo Firenze. L’ultima personale (Tempo Ritrovato) con la Fondazione Morra a Napoli.
Nolimetangere/opere incompiute, ovvero 7 opere e altre minori, più un'installazione video. L'apertura della mostra è prevista per giovedì 9 giugno alle 19.30, alla presenza dell'artista e del gallerista Luigi Solito.
«L’incompiuto in sé porta apertura», sostiene l’artista, così come le opere d’arte, che si costruiscono a partire da due linee e da due punti apparentemente inconciliabili: il finito e l’infinito, il reale e il potenziale, quello che è e quello che non è ancora. «Una doppia narrazione a due voci, l’artista e la modella, l’uomo e la sua amata, una trasparente e decifrabile, l’altra insondabile e oscura».
Secondo Antonio Monroy, i suoi quadri «mostrano un’attenta formulazione d’immagine e, per via forse della tecnica compositiva mista, una libera, anzi liberatoria, modalità del fare». Nel suo lavoro, continua Monroy «ho sempre trovato un’affinità nell’elaborazione del pensiero e della visualizzazione, che sia l’invenzione di una scena filmica o la creazione di un quadro. Succede con ciò che ha a che fare con la memoria e con il sogno».
«Lamberto Lambertini ci ha portato da Parigi un saggio del suo nebuloso enchiridion di decalcomanie, iridiscenti mimesi, vulnerazione di immagini paralizzate dal tempo e dalla memoria, di ricalchi e nefelotipie, articolazioni di dettagli e atomi da remote aree storiche, dell’arte, del costume, della vita e della morte». (Emilio Villa)
«Donne e piaceri, come pensieri vissuti alla ricerca del favoloso, e sempre in una dimensione di unicità senza ricordi in cui l’artista interviene per strati della conoscenza, che offrono la chiave per affrontare la leggenda. I colori che pure nella dimensione della materia intervengono come velo di un desiderio inespresso, sono parte di una ultima produzione dove Lambertini non detta né spazio né tempo, e nell’incompiuta dimensione del non toccare, si produce un atto d’amore verso se e gli altri. Il dono lo accettiamo, colmi di infinito, avvolti dai profumi al sandalo e dalla luce di un patrimonio immaginifico di cui l’artista è artefice». (Gianni Nappa)
Le foto delle opere sono di Aniello Barone
Note autobiografiche
Interrompo gli studi di Medicina. Parigi. Assistente di Lucio Del Pezzo. Roma. Grafico del Teatro Argentina. Scrivo e dirigo originali radiofonici per la RAI (Proust, Sade, Casanova, Diabolik e Eva Kant, Passeggiate per Napoli e Contorni). Fondo una Compagnia Teatrale con Peppe e Concetta Barra (Peppe & Barra, Senza Mani e Senza Piedi, Sempresì, ovvero il Segreto per essere Felici, il Matrimonio di Vicenzella, la Festa del Principe, i Fantasmi di Monsignor Perrelli, la Cantata dei Pastori, Flik e Flok, ovvero Convulsioni a Vapore nel Teatro di Petito). Due film. A Calcutta (Vrindavan Film Studios) con Enzo De Caro. A Napoli (Fuoco su di Me) con Omar Sharif. Per l’editore Colonnese, due libri (l’Opera Favolosa del principe di Sansevero) e (Sono nata a Procida, Memoria Impossibile di Concetta Barra). Con la Società Dante Alighieri, un progetto cinematografico per una lettura integrale della Divina Commedia (Maratona Infernale, Montagna Infinita, Senza Principio Senza Fine), mia la voce e la regia. Cento film, ventuno ore di proiezione, da cui l’esposizione di cento quadri per i cento canti (Dante 100%) a Roma, Palazzo Firenze. L’ultima personale (Tempo Ritrovato) con la Fondazione Morra a Napoli.
09
giugno 2016
Lamberto Lambertini – Nolimetangere | Opere Incompiute
Dal 09 giugno al 30 luglio 2016
arte contemporanea
Location
SPAZIO NEA
Napoli, via Costantinopoli, 53, (Napoli)
Napoli, via Costantinopoli, 53, (Napoli)
Orario di apertura
da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 2.00 am
Vernissage
9 Giugno 2016, ore 19:30
Autore