Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lamberto Pignotti / Antonino Bove – Alla ricerca dei sogni perduti
IL GABBIANO arte contemporanea della Spezia (via N. Ricciardi 15) presenta come ultima mostra dell’anno, con inaugurazione sabato 28 novembre, alle ore 18.00, “Alla ricerca dei sogni perduti” di Lamberto Pignotti e Antonino Bove.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Seduzioni e incantamenti, illogicità e paradossi spazio-temporali secondo la grammatica tipica dei sogni, è quanto traspare dalle composizioni poetico-visive realizzate a quattro mani da Lamberto Pignotti (Firenze 1926), poeta e saggista, uno dei maggiori protagonisti dell'intensa stagione della Poesia Visiva, e Antonino Bove (Palermo 1945), artista multimediale da decenni impegnato in una peculiare ricerca sulla materializzazione dei sogni. Nel 2003 è co-fondatore a Viareggio della associazione culturale BAU.
Ideatore della fantomatica Società degli Onironauti e inventore di un suggestivo Oniroscopio Fisicizzatore, Bove ha combinato immagini oniriche enigmatiche e affascinanti sulle quali Pignotti è intervenuto interagendo con notevole sintonia, inserendovi suoi versi evocativi di un poema concepito appositamente. Dalla metà degli anni '50, Pignotti si è imposto con ironia e arguzia come uno dei più originali e graffianti studiosi del rapporto fra parola e immagine, soprattutto in relazione alla comunicazione visiva nella società di massa. Tra i padri fondatori della Poesia Visiva, aderente al Gruppo '63, l'autore ha aperto nuove strade alla poesia sperimentale internazionale. Dai '70, Bove si è occupato invece del rapporto tra arte e scienza, della persistenza della memoria e del mito dell'immortalità. L'artista ha creato, nella sfera della meta-genetica, installazioni e sculture vive (arte vivente) utilizzando organismi unicellulari come il lievito, alghe marine, meduse, anguille.
TESTO CRITICO di Vittore Baroni
Seduzioni e incantamenti, illogicità e paradossi, alterazioni e frammentazioni spazio-temporali secondo la grammatica allegorica e universale tipica dei sogni, è quanto traspare dalle composizioni verbovisuali realizzate a quattro mani, in collaborazione differita ma anche sincretica, da Lamberto Pignotti (Firenze, 1926), poeta e saggista, uno dei maggiori protagonisti dell'intensa stagione della Poesia Visiva, e Antonino Bove (Palermo, 1945), autore multimediale dedito al connubio tra arte e scienza, da decenni impegnato in una peculiare ricerca sulla materializzazione dei sogni. Fondatore di una fantomatica Società degli Onironauti e inventore di apparecchiature improbabili quali l’Oniroscopio Fisicizzatore, Bove ha allestito un intrigante teatro onirico, combinando immagini enigmatiche estrapolate dalle proprie sperimentazioni e tracce di una memoria artistica comune e condivisa. Pignotti è quindi intervenuto sui collage, interagendo con notevole sintonia ed inserendovi suoi versi evocativi e pertinenti schegge di un poema concepito appositamente, in una perfetta fusione della poetica dei due autori.
Dalla metà degli anni '50, Pignotti si è imposto, con ironia e arguzia, come uno dei più originali e graffianti studiosi del rapporto fra parola e immagine, soprattutto in relazione alla comunicazione visiva nella società di massa. Tra i padri fondatori della Poesia Visiva, aderente al Gruppo '63, l’autore ha aperto nuove strade alla poesia sperimentale esaminando le più diverse dinamiche tra segni e codici linguistici nei diversi media. Dai ’70, Bove si è occupato invece di fenomeni para-scientifici come la levitazione, la reificazione dei sogni e il mito dell’immortalità. Cofondatore a Viareggio nel 2003 dell’associazione culturale BAU, l’artista ha creato nella sfera della meta-genetica installazioni e sculture vive, utilizzando organismi unicellulari quali il lievito, i batteri e anche alghe marine, meduse, anguille, tacchini.
Forti di queste formidabili pratiche ed esperienze, Pignotti e Bove hanno dato forma nella serie di opere in mostra ad un clima fantastico e visionario, con ibridazioni inusitate e accostamenti sorprendenti in una recherche che non mira semplicemente ad esplicitare simbologie e associazioni oniriche, ma vuole spingersi piuttosto all’interno di aree inesplorate della dimensione sogno, per interiorizzarne l’energia, per liberare nuovi archetipi e figure chiave, per incontrare non tanto freudianamente se stessi bensì l’altro, l’arcano e ineffabile, tra malinconiche fantasmagorie e incongrui ribaltamenti di senso (in una vita sempre più razionale e tecnologica). E se fossero i personaggi dell'arte, dipinti e scolpiti, a sognare la realtà di noi umani?
Vittore Baroni
Ideatore della fantomatica Società degli Onironauti e inventore di un suggestivo Oniroscopio Fisicizzatore, Bove ha combinato immagini oniriche enigmatiche e affascinanti sulle quali Pignotti è intervenuto interagendo con notevole sintonia, inserendovi suoi versi evocativi di un poema concepito appositamente. Dalla metà degli anni '50, Pignotti si è imposto con ironia e arguzia come uno dei più originali e graffianti studiosi del rapporto fra parola e immagine, soprattutto in relazione alla comunicazione visiva nella società di massa. Tra i padri fondatori della Poesia Visiva, aderente al Gruppo '63, l'autore ha aperto nuove strade alla poesia sperimentale internazionale. Dai '70, Bove si è occupato invece del rapporto tra arte e scienza, della persistenza della memoria e del mito dell'immortalità. L'artista ha creato, nella sfera della meta-genetica, installazioni e sculture vive (arte vivente) utilizzando organismi unicellulari come il lievito, alghe marine, meduse, anguille.
TESTO CRITICO di Vittore Baroni
Seduzioni e incantamenti, illogicità e paradossi, alterazioni e frammentazioni spazio-temporali secondo la grammatica allegorica e universale tipica dei sogni, è quanto traspare dalle composizioni verbovisuali realizzate a quattro mani, in collaborazione differita ma anche sincretica, da Lamberto Pignotti (Firenze, 1926), poeta e saggista, uno dei maggiori protagonisti dell'intensa stagione della Poesia Visiva, e Antonino Bove (Palermo, 1945), autore multimediale dedito al connubio tra arte e scienza, da decenni impegnato in una peculiare ricerca sulla materializzazione dei sogni. Fondatore di una fantomatica Società degli Onironauti e inventore di apparecchiature improbabili quali l’Oniroscopio Fisicizzatore, Bove ha allestito un intrigante teatro onirico, combinando immagini enigmatiche estrapolate dalle proprie sperimentazioni e tracce di una memoria artistica comune e condivisa. Pignotti è quindi intervenuto sui collage, interagendo con notevole sintonia ed inserendovi suoi versi evocativi e pertinenti schegge di un poema concepito appositamente, in una perfetta fusione della poetica dei due autori.
Dalla metà degli anni '50, Pignotti si è imposto, con ironia e arguzia, come uno dei più originali e graffianti studiosi del rapporto fra parola e immagine, soprattutto in relazione alla comunicazione visiva nella società di massa. Tra i padri fondatori della Poesia Visiva, aderente al Gruppo '63, l’autore ha aperto nuove strade alla poesia sperimentale esaminando le più diverse dinamiche tra segni e codici linguistici nei diversi media. Dai ’70, Bove si è occupato invece di fenomeni para-scientifici come la levitazione, la reificazione dei sogni e il mito dell’immortalità. Cofondatore a Viareggio nel 2003 dell’associazione culturale BAU, l’artista ha creato nella sfera della meta-genetica installazioni e sculture vive, utilizzando organismi unicellulari quali il lievito, i batteri e anche alghe marine, meduse, anguille, tacchini.
Forti di queste formidabili pratiche ed esperienze, Pignotti e Bove hanno dato forma nella serie di opere in mostra ad un clima fantastico e visionario, con ibridazioni inusitate e accostamenti sorprendenti in una recherche che non mira semplicemente ad esplicitare simbologie e associazioni oniriche, ma vuole spingersi piuttosto all’interno di aree inesplorate della dimensione sogno, per interiorizzarne l’energia, per liberare nuovi archetipi e figure chiave, per incontrare non tanto freudianamente se stessi bensì l’altro, l’arcano e ineffabile, tra malinconiche fantasmagorie e incongrui ribaltamenti di senso (in una vita sempre più razionale e tecnologica). E se fossero i personaggi dell'arte, dipinti e scolpiti, a sognare la realtà di noi umani?
Vittore Baroni
28
novembre 2015
Lamberto Pignotti / Antonino Bove – Alla ricerca dei sogni perduti
Dal 28 novembre 2015 al 07 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
IL GABBIANO ARTE CONTEMPORANEA
La Spezia, Via Nino Ricciardi, 15, (La Spezia)
La Spezia, Via Nino Ricciardi, 15, (La Spezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato 17-20
Vernissage
28 Novembre 2015, ore 18.00
Autore