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Lamberto Teotino – omicidioumano
La mostra di Spazio Symphonia, omicidioumano, parte dal filo conduttore dei lavori precedenti soprattutto nella riproduzione di ambienti freddi, asettici, chirurgici.
Comunicato stampa
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Lamberto Teotino nasce a Napoli nel 1974. Vive e lavora a Vicenza.
La sua formazione artistica si svolge all’Accademia di Belle Arti di Venezia e in questa città partecipa, nel 1993, alla sua prima collettiva alla Fondazione Bevilacqua la Masa. Nella stessa sede, nel 1997, partecipa a “Ubik” il corpo specchio di un’epoca a cura di Aurora Fonda e, nello stesso anno, alla collettiva Emergenza: nuove immagini under 28 alla Lomec di Vicenza a cura di Luca Massimo Barbero. Seguono le collettive Andiamo al Piazzo, Palazzo Gromo Losa di Prarolo, Biella 1998, Non è la Masa, Big Club, Padova 2002. Nel 2003 partecipa, con BnD Studio di Milano, alle fiere Miart di Milano, Fiac di Parigi e Artissima di Torino. La collaborazione con BnD lo porta, l’anno successivo, alle fiere Fiac, Borsa Valori di Vicenza, Art Brussels e Miart.
Il 2004 è l’anno della sua prima personale alla galleria BnD Studio. Si tratta di un lavoro fotografico di grande impatto emotivo in cui i toni freddi del metallo, il bianco delle pareti e la rosea fragilità della carne si caricano di modificazione e contaminazione. Stare appesi, sospesi, formando un equilibrio tra mente e corpo mentre le mani cercano punti di appoggio, sostegni per non affondare, continuare ad esistere.
Teotino lavora sulla fotografia con il supporto del computer e del digitale.
La mostra di Spazio Symphonia, omicidioumano, parte dal filo conduttore dei lavori precedenti soprattutto nella riproduzione di ambienti freddi, asettici, chirurgici. Ciò che si aggiunge è uno stato di tensione stratificato e un continuo movimento tellurico di sospensione emotiva. L’uso del bianco, del verde acido, di una maniglia metallica sporcata da una macchia rossa, pura simulazione di sangue umano, ci trascinano in un’atmosfera adrenalinica che ricalca comunque il senso di pericolo, transitorietà, sospetto, instabilità e precarietà che accompagnano il cammino di un uomo e di tutti gli uomini. Nelle fotografie di Teotino c’è un forte senso estetizzante e un pathos che respira appena tra indizi e sguardi da voyeur. “omicidioumano si propone da antipasto… Ambienti, materiali ed oggetti di gusto tipicamente retrò si macchiano di sangue digitale che, sotto forma grafica di texture, inscenano un dramma artificioso.”
Nell’opera di Teotino il tempo sembra immobilizzarsi, il senso metafisico permea una rappresentazione teatrale in cui il dramma umano è il punto cardinale. C’è un’ impronta di fantascienza, di esperimenti genetici, di estraneità artificiosa. Una domanda aperta che l’arte di Teotino pone e ripropone in forma di ipotesi, sospesa tra congetture e curiosità.
La sua formazione artistica si svolge all’Accademia di Belle Arti di Venezia e in questa città partecipa, nel 1993, alla sua prima collettiva alla Fondazione Bevilacqua la Masa. Nella stessa sede, nel 1997, partecipa a “Ubik” il corpo specchio di un’epoca a cura di Aurora Fonda e, nello stesso anno, alla collettiva Emergenza: nuove immagini under 28 alla Lomec di Vicenza a cura di Luca Massimo Barbero. Seguono le collettive Andiamo al Piazzo, Palazzo Gromo Losa di Prarolo, Biella 1998, Non è la Masa, Big Club, Padova 2002. Nel 2003 partecipa, con BnD Studio di Milano, alle fiere Miart di Milano, Fiac di Parigi e Artissima di Torino. La collaborazione con BnD lo porta, l’anno successivo, alle fiere Fiac, Borsa Valori di Vicenza, Art Brussels e Miart.
Il 2004 è l’anno della sua prima personale alla galleria BnD Studio. Si tratta di un lavoro fotografico di grande impatto emotivo in cui i toni freddi del metallo, il bianco delle pareti e la rosea fragilità della carne si caricano di modificazione e contaminazione. Stare appesi, sospesi, formando un equilibrio tra mente e corpo mentre le mani cercano punti di appoggio, sostegni per non affondare, continuare ad esistere.
Teotino lavora sulla fotografia con il supporto del computer e del digitale.
La mostra di Spazio Symphonia, omicidioumano, parte dal filo conduttore dei lavori precedenti soprattutto nella riproduzione di ambienti freddi, asettici, chirurgici. Ciò che si aggiunge è uno stato di tensione stratificato e un continuo movimento tellurico di sospensione emotiva. L’uso del bianco, del verde acido, di una maniglia metallica sporcata da una macchia rossa, pura simulazione di sangue umano, ci trascinano in un’atmosfera adrenalinica che ricalca comunque il senso di pericolo, transitorietà, sospetto, instabilità e precarietà che accompagnano il cammino di un uomo e di tutti gli uomini. Nelle fotografie di Teotino c’è un forte senso estetizzante e un pathos che respira appena tra indizi e sguardi da voyeur. “omicidioumano si propone da antipasto… Ambienti, materiali ed oggetti di gusto tipicamente retrò si macchiano di sangue digitale che, sotto forma grafica di texture, inscenano un dramma artificioso.”
Nell’opera di Teotino il tempo sembra immobilizzarsi, il senso metafisico permea una rappresentazione teatrale in cui il dramma umano è il punto cardinale. C’è un’ impronta di fantascienza, di esperimenti genetici, di estraneità artificiosa. Una domanda aperta che l’arte di Teotino pone e ripropone in forma di ipotesi, sospesa tra congetture e curiosità.
12
gennaio 2005
Lamberto Teotino – omicidioumano
Dal 12 gennaio al 19 febbraio 2005
giovane arte
Location
SPAZIO SYMPHONIA
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Milano, Corso Giacomo Matteotti, 5, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
12 Gennaio 2005, ore 18
Autore