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Lamberto Teotino – suspensi equilibrioprecario
Essere appeso ad un filo è una costante e quotidiana posizione precaria, prenderne atto ne determina il ruolo provvisorio e per tanto la possibilità di scelta, in cui la nostra identità cerca di aggrapparsi, e di non cedere alle ricorrenti difficoltà
Comunicato stampa
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…Stare appeso ti permette di controllare in ogni caso sia il corpo sia la mente, è la consapevolezza del precario, uno stadio ibrido, in cui la carne è carnosa, e cerca di contaminare e irretire l’ultimo appiglio disponibile…
suspensi equilibrioprecario genera eroi, esseri ibridi, costretti ad aggrapparsi con autorità e sdegno.
Sforzi atletici per non staccare la “presa” di coscienza, in cui ciò che accade è sintomo di un percorso identitario in continua trasformazione; in questi casi è importante non muoversi troppo e dosare le energie, per evitare il precoce invecchiamento della pelle.
Essere appeso ad un filo è una costante e quotidiana posizione precaria, prenderne atto ne determina il ruolo provvisorio e per tanto la possibilità di scelta, in cui la nostra identità cerca di aggrapparsi, e di non cedere alle ricorrenti difficoltà.
suspensi equilibrioprecario genera nuova carne, permette al corpo di modificarsi, di contaminarsi e di rivestirsi d’esperienze, ci spinge verso il basso per sostenerci verso l’alto.
Avere un appoggio non concerne stabilità, ma propone una chiave di lettura, in cui l’equilibrio precario ma-nifesta tutto il desiderio d’affermazione assoluta: per essere appesi ad un filo non occorre essere sospesi.
Il modo naturale, con il quale la realtà sintetica ci permette di apprendere il senso di possibilità è impressionante, e ci spinge verso nuove soluzioni; c’è chi si crea paranoie contemporanee in vista dell’igiene, c’è chi s’immerge nell’identità di altri per sentirsi più importante e c’è chi non sa stare a galla.
Posizioni precarie insomma, ma importanti perché sobillano l’interesse, creano dei punti d’appoggio e propongono una fattibile pedana di sostegno, in cui le nostre identità attingono la possibilità di risultare più interessanti.
suspensi equilibrioprecario è un progetto che include esperienze personali, in cui il corpo gioca con se stesso e tutto compita alla perfezione: lo sforzo atletico è un elemento importante e fondamentale per la lettura dell’operato.
…risulta stremante, toglie energie sia fisiche sia mentali, ma ti dona pesi e misure; è come calcolarsi il risultato della contaminazione. Il pericolo è appassionante e permette di realizzare idee, lo stimolo si traduce in performance, e il trapezista di un circo ne conosce il sapore.
suspensi equilibrioprecario accarezza l’idea di precipitare nel vuoto.
“Sono Appeso e non realizzo, ho male alla carne (devo farcela!), l’esigenza di un appoggio risulta necessaria e la stanchezza affiora quanto la sensazione che la pelle possa cedere e sfoderarsi o rimanere contemporaneamente appiccicata.
Elementi post/umani sottolineano la cultura alienante, il sapore di bianco penetra nella polpa dei tessuti, ed i materiali comunicano e contaminano il sapere. Un confine sottile dunque, elastico e transitorio, per offrire prestazioni convincenti.
suspensi equilibrioprecario e saremo fatti dello stesso materiale delle cose, un nuovo materiale, a norma ed Universale.
Lamberto Teotino
suspensi equilibrioprecario genera eroi, esseri ibridi, costretti ad aggrapparsi con autorità e sdegno.
Sforzi atletici per non staccare la “presa” di coscienza, in cui ciò che accade è sintomo di un percorso identitario in continua trasformazione; in questi casi è importante non muoversi troppo e dosare le energie, per evitare il precoce invecchiamento della pelle.
Essere appeso ad un filo è una costante e quotidiana posizione precaria, prenderne atto ne determina il ruolo provvisorio e per tanto la possibilità di scelta, in cui la nostra identità cerca di aggrapparsi, e di non cedere alle ricorrenti difficoltà.
suspensi equilibrioprecario genera nuova carne, permette al corpo di modificarsi, di contaminarsi e di rivestirsi d’esperienze, ci spinge verso il basso per sostenerci verso l’alto.
Avere un appoggio non concerne stabilità, ma propone una chiave di lettura, in cui l’equilibrio precario ma-nifesta tutto il desiderio d’affermazione assoluta: per essere appesi ad un filo non occorre essere sospesi.
Il modo naturale, con il quale la realtà sintetica ci permette di apprendere il senso di possibilità è impressionante, e ci spinge verso nuove soluzioni; c’è chi si crea paranoie contemporanee in vista dell’igiene, c’è chi s’immerge nell’identità di altri per sentirsi più importante e c’è chi non sa stare a galla.
Posizioni precarie insomma, ma importanti perché sobillano l’interesse, creano dei punti d’appoggio e propongono una fattibile pedana di sostegno, in cui le nostre identità attingono la possibilità di risultare più interessanti.
suspensi equilibrioprecario è un progetto che include esperienze personali, in cui il corpo gioca con se stesso e tutto compita alla perfezione: lo sforzo atletico è un elemento importante e fondamentale per la lettura dell’operato.
…risulta stremante, toglie energie sia fisiche sia mentali, ma ti dona pesi e misure; è come calcolarsi il risultato della contaminazione. Il pericolo è appassionante e permette di realizzare idee, lo stimolo si traduce in performance, e il trapezista di un circo ne conosce il sapore.
suspensi equilibrioprecario accarezza l’idea di precipitare nel vuoto.
“Sono Appeso e non realizzo, ho male alla carne (devo farcela!), l’esigenza di un appoggio risulta necessaria e la stanchezza affiora quanto la sensazione che la pelle possa cedere e sfoderarsi o rimanere contemporaneamente appiccicata.
Elementi post/umani sottolineano la cultura alienante, il sapore di bianco penetra nella polpa dei tessuti, ed i materiali comunicano e contaminano il sapere. Un confine sottile dunque, elastico e transitorio, per offrire prestazioni convincenti.
suspensi equilibrioprecario e saremo fatti dello stesso materiale delle cose, un nuovo materiale, a norma ed Universale.
Lamberto Teotino
18
febbraio 2004
Lamberto Teotino – suspensi equilibrioprecario
Dal 18 febbraio al 10 maggio 2004
giovane arte
Location
BND TOMASORENOLDIBRACCO CONTEMPORARYARTVISION
Milano, Via Pietro Calvi, 18/1, (Milano)
Milano, Via Pietro Calvi, 18/1, (Milano)
Orario di apertura
Da martedì a sabato dalle 10:00 alle 19:30
Vernissage
18 Febbraio 2004, ore 18.30
Autore