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L’Ambiguità
collettiva in villa
Comunicato stampa
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Carola Bonfili, Shit & Shine, 2006, Courtesy Galleria Extraspazio, Roma
La scultura di grandi dimensioni rappresenta, con un tocco di teatralità, un paesaggio ancestrale: un’imbarcazione che veleggia fiera in cima ad alte onde. A guardarla bene, la scena tradisce una sostanziale ambiguità, insinua un dubbio: la nave non è in cima alle onde ma forse si è incagliata in alto, tra rocce o ghiacciai. L’installazione è completata da un video ispirato al luogo, all’ambiente in cui è immersa.
Goldi e Chiari, Ninfee, 2005, Courtesy delle artiste
Uno spirito ludico e giocoso percorre tutta la ricerca di Goldi e Chiari. Ispirazione di questo lavoro è uno dei quadri simbolo del plein air impressionista, le “Ninfee” di Monet, ma l’acqua stagnante è disseminata di rifiuti urbani e le eleganti ninfee sono costruite con sacchetti di plastica da supermercato.
Daniele Jost, Cultivar-of-gethsemane, 2006 , Courtesy Gall. Altri Lavori In Corso,Roma
Una pianta mutante: dalle sue radici esce petrolio che ne trasforma la linfa in sostanze aggressive per industrie e macchine da Guerra. Le immagini che Daniele Jost crea uniscono reale a fantastico, vita urbana a paesaggi romantici, congegni artificiali a prodotti naturali e vitali. La natura amica rivela aspetti patologici di un presente incontrollabile
Matteo Peretti, Baciami tutta III, 2005
Nell’opera di Matteo Peretti l’ambiguità è interna al concetto di donna. Ammantata da una pelle argentata che ne esalta le forme longilinee e l’aspetto di idolo irraggiungibile è allo stesso tempo rivestita, come un cioccolatino, nella carta dei baci Perugina che la trasforma in oggetto di consumo.
Silvia Zagni , Lo stercorario,2006, Performance
L’artista sarà vestita con un mantello di ceramica bianca che riproduce lo scarabeo stercorario mentre spinge una grande palla di vesti e stracci bianchi. Sia il vestito che la sfera saranno dotati di radio microfoni che amplificheranno i rumori del cuore, del respiro e dello sfregamento. Nel percorso la palla dello stercorario si trasforma in elemento cosmico rimandando al mito egizio in cui lo scarabeo simboleggia il movimento del Sole che con la sua luce illumina e toglie le ombre al mondo.
La scultura di grandi dimensioni rappresenta, con un tocco di teatralità, un paesaggio ancestrale: un’imbarcazione che veleggia fiera in cima ad alte onde. A guardarla bene, la scena tradisce una sostanziale ambiguità, insinua un dubbio: la nave non è in cima alle onde ma forse si è incagliata in alto, tra rocce o ghiacciai. L’installazione è completata da un video ispirato al luogo, all’ambiente in cui è immersa.
Goldi e Chiari, Ninfee, 2005, Courtesy delle artiste
Uno spirito ludico e giocoso percorre tutta la ricerca di Goldi e Chiari. Ispirazione di questo lavoro è uno dei quadri simbolo del plein air impressionista, le “Ninfee” di Monet, ma l’acqua stagnante è disseminata di rifiuti urbani e le eleganti ninfee sono costruite con sacchetti di plastica da supermercato.
Daniele Jost, Cultivar-of-gethsemane, 2006 , Courtesy Gall. Altri Lavori In Corso,Roma
Una pianta mutante: dalle sue radici esce petrolio che ne trasforma la linfa in sostanze aggressive per industrie e macchine da Guerra. Le immagini che Daniele Jost crea uniscono reale a fantastico, vita urbana a paesaggi romantici, congegni artificiali a prodotti naturali e vitali. La natura amica rivela aspetti patologici di un presente incontrollabile
Matteo Peretti, Baciami tutta III, 2005
Nell’opera di Matteo Peretti l’ambiguità è interna al concetto di donna. Ammantata da una pelle argentata che ne esalta le forme longilinee e l’aspetto di idolo irraggiungibile è allo stesso tempo rivestita, come un cioccolatino, nella carta dei baci Perugina che la trasforma in oggetto di consumo.
Silvia Zagni , Lo stercorario,2006, Performance
L’artista sarà vestita con un mantello di ceramica bianca che riproduce lo scarabeo stercorario mentre spinge una grande palla di vesti e stracci bianchi. Sia il vestito che la sfera saranno dotati di radio microfoni che amplificheranno i rumori del cuore, del respiro e dello sfregamento. Nel percorso la palla dello stercorario si trasforma in elemento cosmico rimandando al mito egizio in cui lo scarabeo simboleggia il movimento del Sole che con la sua luce illumina e toglie le ombre al mondo.
08
luglio 2006
L’Ambiguità
Dall'otto al 09 luglio 2006
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
VILLA TONDA
Orbetello, Via Del Fiordaliso, 10, (Grosseto)
Orbetello, Via Del Fiordaliso, 10, (Grosseto)
Vernissage
8 Luglio 2006, ore 19
Autore
Curatore