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L’âme. Omaggio a Renato Caccioppoli
A cinquanta anni dalla morte di Renato Caccioppoli, lo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande intende realizzare, a partire da un’idea di Roberto Gramiccia e con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma, un evento espositivo per ricordare questo straordinario personaggio della cultura e dell’arte del nostro Novecento.
Comunicato stampa
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A cinquanta anni dalla morte di Renato Caccioppoli, lo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande intende realizzare, a partire da un’idea di Roberto Gramiccia e con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma, un evento espositivo per ricordare questo straordinario personaggio della cultura e dell’arte del nostro Novecento.
Renato Caccioppoli è stata una figura di intellettuale fra le più luminose del Novecento. Matematico di straordinario valore, antifascista, pianista di rara capacità, raffinatissimo cinefilo, amante della letteratura, delle arti visive e di qualsiasi espressione di “libero pensiero”; soleva sostenere che un buon matematico non può non essere prima di tutto un poeta. Per il suo aspetto filiforme e le sue qualità morali e intellettuali, André Gide lo defini l’âme, da qui il titolo della mostra. Si narra, fra i mille aneddoti sulla sua figura, di come fosse il primo a ricevere in Italia una copia di Aspettando Godot e a farsene entusiasta e autorevole sostenitore e diffusore. La sua vita che si svolse a Napoli (dove era nato nel 1904), presso la cui Università insegnò per molti anni, fu inquieta e turbolenta come capita spesso agli spiriti geniali e impazienti (fu nipote di un altro massimo impaziente, Michail Bakunin). L’esistenza di questa creatura potente e fragile nello stesso tempo finirà per sua stessa mano il 9 gennaio del 1959. Fino ad oggi a parte un film, Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, e uno o due libri, nulla lo ricorda.
E’ per tali motivi che questa iniziativa intende contribuire anzitutto a interrompere il silenzio che avvolge la figura di questo grande uomo, e raggiungere, poi, due altri scopi almeno: il primo è quello di cogliere e sfruttare gli straordinari stimoli liberati dalla sua vita e dal suo insegnamento; il secondo è dimostrare che – oggi soprattutto, nel tempo dell’omologazione tecnocratica e telecratica - ésprit de finesse ed ésprit de geometrie possono alimentarsi l’uno dell’altro a vantaggio dell’intera umanità, come Caccioppoli ha abbondantemente dimostrato. Su questa linea e in questo spirito hanno lavorato gli artisti che hanno reso possibile questa piccola impresa
Renato Caccioppoli è stata una figura di intellettuale fra le più luminose del Novecento. Matematico di straordinario valore, antifascista, pianista di rara capacità, raffinatissimo cinefilo, amante della letteratura, delle arti visive e di qualsiasi espressione di “libero pensiero”; soleva sostenere che un buon matematico non può non essere prima di tutto un poeta. Per il suo aspetto filiforme e le sue qualità morali e intellettuali, André Gide lo defini l’âme, da qui il titolo della mostra. Si narra, fra i mille aneddoti sulla sua figura, di come fosse il primo a ricevere in Italia una copia di Aspettando Godot e a farsene entusiasta e autorevole sostenitore e diffusore. La sua vita che si svolse a Napoli (dove era nato nel 1904), presso la cui Università insegnò per molti anni, fu inquieta e turbolenta come capita spesso agli spiriti geniali e impazienti (fu nipote di un altro massimo impaziente, Michail Bakunin). L’esistenza di questa creatura potente e fragile nello stesso tempo finirà per sua stessa mano il 9 gennaio del 1959. Fino ad oggi a parte un film, Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, e uno o due libri, nulla lo ricorda.
E’ per tali motivi che questa iniziativa intende contribuire anzitutto a interrompere il silenzio che avvolge la figura di questo grande uomo, e raggiungere, poi, due altri scopi almeno: il primo è quello di cogliere e sfruttare gli straordinari stimoli liberati dalla sua vita e dal suo insegnamento; il secondo è dimostrare che – oggi soprattutto, nel tempo dell’omologazione tecnocratica e telecratica - ésprit de finesse ed ésprit de geometrie possono alimentarsi l’uno dell’altro a vantaggio dell’intera umanità, come Caccioppoli ha abbondantemente dimostrato. Su questa linea e in questo spirito hanno lavorato gli artisti che hanno reso possibile questa piccola impresa
20
novembre 2009
L’âme. Omaggio a Renato Caccioppoli
Dal 20 novembre al 10 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE CONTEMPORANEA PINO CASAGRANDE
Roma, Via Degli Ausoni, 7a, (Roma)
Roma, Via Degli Ausoni, 7a, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì- venerdì ore 17-20
Sabato su appuntamento
Vernissage
20 Novembre 2009, ore 19.00
Autore
Curatore