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Lanfranco Radi – Caleidoscopio Naturae
Una mostra allestita a Palazzo Trinci, permette di conoscere l’emozionante e magistrale opera pittorica di Lanfranco Radi, che proprio negli anni Sessanta restaurò lo splendido palazzo di Foligno. Molto conosciuto e apprezzato come progettista di architetture, disegnatore botanico, Radi ha ideato nel 1959 l’HumorFest e la celebre mostra Lo Spazio dell’Immagine (1967). Lanfranco Radi fu artista schivo e riservato, e quella curata da Michela Morelli è la prima mostra che ne documenta l’intero itinerario creativo
Comunicato stampa
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VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DI UN ARTISTA
A FOLIGNO, IN UNA MOSTRA, L'ARTE DI UN GRANDE MAESTRO E CREATIVO UMBRO DEL
NOVECENTO.
Una mostra allestita a Palazzo Trinci, permette di conoscere l’emozionante e magistrale opera
pittorica di Lanfranco Radi, che proprio negli anni Sessanta restaurò lo splendido palazzo di
Foligno. Molto conosciuto e apprezzato come progettista di architetture, disegnatore botanico,
Radi ha ideato nel 1959 l'HumorFest e la celebre mostra Lo Spazio dell'Immagine (1967).
Lanfranco Radi fu artista schivo e riservato, e quella curata da Michela Morelli è la prima mostra
che ne documenta l'intero itinerario creativo.
Organizzata dall’associazione Ekphrasis. Cenacolo d’Arte e curata da Michela Morelli,
Caleidoscopio Naturae mette in mostra per la prima volta circa quaranta opere tra disegni e dipinti
di Lanfranco Radi, noto architetto folignate, che, a partire dagli anni Sessanta, si dedicò con
costanza e notevoli risultati alla pittura.
Lanfranco Radi (Foligno, 1932 – 2006) è stato un creativo a tutto tondo: architetto, disegnatore,
illustratore botanico e satirico, pittore e designer. La creatività è stata il veicolo della ricerca
esistenziale di Radi: i disegni di progetto, l’arte e gli oggetti che amava creare furono strumenti di
conoscenza consapevole, mai improvvisata. A Foligno, dove ha sempre lavorato e vissuto, ha
lasciato un’eredità umana, culturale e artistica preziosa e feconda, apprezzata in modo unanime e
affettuoso dalla comunità dei suoi concittadini. “Generoso utopista” (come lo ha raccontato
Giovanni Picuti), con lo sguardo lucidamente critico sul presente, sensibile ai temi della difesa
dell’ambiente e della memoria storica, l’impegno civile e culturale di Radi ha conquistato traguardi
importanti, come la riscoperta dell’ala medievale di Palazzo Trinci (1962-1963) e il restauro
dell’antica abbazia benedettina di Sassovivo. A Palazzo Trinci Radi ha ideato e allestito con Gino
Marotta, intorno al celebre Ambiente spaziale a luce nera di Lucio Fontana (1949), Lo Spazio
dell’Immagine (1967), entrata nella storia delle più importanti mostre d’arte italiana degli anni
Sessanta. All’antica tradizione dei torchi folignati Radi ha contribuito con due volumi di sue
illustrazioni botaniche, Hortus Celatus (1996) e Hortus Mirabilisc (1999), raffinate edizioni d’arte
ancora oggi ricercate tra i cultori delle belle letture.
Nel decennale dalla sua morte, Palazzo Trinci ospita l’opera pittorica di Radi, ed è un momento
straordinario per conoscere Lanfranco, perché egli visse il suo talento artistico con umiltà e
riservatezza, esponendo al pubblico solo in rare occasioni. Sereno nell’indole e nell’esistenza, mite
e schiva, Radi si è sempre dedicato con amore, genio, talento e rigore alla pittura. I suoi quadri,
commoventi e di grande temperamento artistico, eredi della ricerca di Giacomo Balla sull’arte
totale e la filosofia del colore, sodali con il linguaggio cinetico e ritmico di Piero Dorazio,
accompagnano le emozioni e l’immaginazione verso proiezioni siderali del creato o dentro infiniti
microcosmi.
La mostra, patrocinata dal Comune di Foligno, dall’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di
Perugia, dall’Accademia Fulginia e dalle associazioni Orfini – Numeister e Demetria
Eventsmanagement di Foligno, è corredata da un catalogo curato da Michela Morelli edito da Il
Formichiere di Foligno in cui i testi della curatrice e di Fabio Marcelli, delineano con rigore il profilo
di Lanfranco Radi pittore ed il contesto in cui questa sua opera si è sviluppata.
L’associazione Ekphrasis. Cenacolo d’Arte è nata in seno al dipartimento di Storia dell’Arte
dell’Università degli Studi di Perugia come associazione di studenti ed ex-studenti del suddetto
Ateneo al fine di mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti. Attiva sul territorio umbro dal 2009 ha
organizzato, in collaborazione con enti pubblici e privati (tra i quali Università degli Studi di
Perugia, Comune di Perugia, Forum Regionale dei Giovani Umbria etc.), diversi eventi culturali tra
i quali mostre, laboratori, seminari, cineforum e conferenze a carattere nazionale ed internazionale
(info: https://www.facebook.com/ekphrasis.it/ ).
A FOLIGNO, IN UNA MOSTRA, L'ARTE DI UN GRANDE MAESTRO E CREATIVO UMBRO DEL
NOVECENTO.
Una mostra allestita a Palazzo Trinci, permette di conoscere l’emozionante e magistrale opera
pittorica di Lanfranco Radi, che proprio negli anni Sessanta restaurò lo splendido palazzo di
Foligno. Molto conosciuto e apprezzato come progettista di architetture, disegnatore botanico,
Radi ha ideato nel 1959 l'HumorFest e la celebre mostra Lo Spazio dell'Immagine (1967).
Lanfranco Radi fu artista schivo e riservato, e quella curata da Michela Morelli è la prima mostra
che ne documenta l'intero itinerario creativo.
Organizzata dall’associazione Ekphrasis. Cenacolo d’Arte e curata da Michela Morelli,
Caleidoscopio Naturae mette in mostra per la prima volta circa quaranta opere tra disegni e dipinti
di Lanfranco Radi, noto architetto folignate, che, a partire dagli anni Sessanta, si dedicò con
costanza e notevoli risultati alla pittura.
Lanfranco Radi (Foligno, 1932 – 2006) è stato un creativo a tutto tondo: architetto, disegnatore,
illustratore botanico e satirico, pittore e designer. La creatività è stata il veicolo della ricerca
esistenziale di Radi: i disegni di progetto, l’arte e gli oggetti che amava creare furono strumenti di
conoscenza consapevole, mai improvvisata. A Foligno, dove ha sempre lavorato e vissuto, ha
lasciato un’eredità umana, culturale e artistica preziosa e feconda, apprezzata in modo unanime e
affettuoso dalla comunità dei suoi concittadini. “Generoso utopista” (come lo ha raccontato
Giovanni Picuti), con lo sguardo lucidamente critico sul presente, sensibile ai temi della difesa
dell’ambiente e della memoria storica, l’impegno civile e culturale di Radi ha conquistato traguardi
importanti, come la riscoperta dell’ala medievale di Palazzo Trinci (1962-1963) e il restauro
dell’antica abbazia benedettina di Sassovivo. A Palazzo Trinci Radi ha ideato e allestito con Gino
Marotta, intorno al celebre Ambiente spaziale a luce nera di Lucio Fontana (1949), Lo Spazio
dell’Immagine (1967), entrata nella storia delle più importanti mostre d’arte italiana degli anni
Sessanta. All’antica tradizione dei torchi folignati Radi ha contribuito con due volumi di sue
illustrazioni botaniche, Hortus Celatus (1996) e Hortus Mirabilisc (1999), raffinate edizioni d’arte
ancora oggi ricercate tra i cultori delle belle letture.
Nel decennale dalla sua morte, Palazzo Trinci ospita l’opera pittorica di Radi, ed è un momento
straordinario per conoscere Lanfranco, perché egli visse il suo talento artistico con umiltà e
riservatezza, esponendo al pubblico solo in rare occasioni. Sereno nell’indole e nell’esistenza, mite
e schiva, Radi si è sempre dedicato con amore, genio, talento e rigore alla pittura. I suoi quadri,
commoventi e di grande temperamento artistico, eredi della ricerca di Giacomo Balla sull’arte
totale e la filosofia del colore, sodali con il linguaggio cinetico e ritmico di Piero Dorazio,
accompagnano le emozioni e l’immaginazione verso proiezioni siderali del creato o dentro infiniti
microcosmi.
La mostra, patrocinata dal Comune di Foligno, dall’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di
Perugia, dall’Accademia Fulginia e dalle associazioni Orfini – Numeister e Demetria
Eventsmanagement di Foligno, è corredata da un catalogo curato da Michela Morelli edito da Il
Formichiere di Foligno in cui i testi della curatrice e di Fabio Marcelli, delineano con rigore il profilo
di Lanfranco Radi pittore ed il contesto in cui questa sua opera si è sviluppata.
L’associazione Ekphrasis. Cenacolo d’Arte è nata in seno al dipartimento di Storia dell’Arte
dell’Università degli Studi di Perugia come associazione di studenti ed ex-studenti del suddetto
Ateneo al fine di mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti. Attiva sul territorio umbro dal 2009 ha
organizzato, in collaborazione con enti pubblici e privati (tra i quali Università degli Studi di
Perugia, Comune di Perugia, Forum Regionale dei Giovani Umbria etc.), diversi eventi culturali tra
i quali mostre, laboratori, seminari, cineforum e conferenze a carattere nazionale ed internazionale
(info: https://www.facebook.com/ekphrasis.it/ ).
25
giugno 2016
Lanfranco Radi – Caleidoscopio Naturae
Dal 25 giugno al 18 settembre 2016
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA CITTA’ – PALAZZO TRINCI
Foligno, Piazza Della Repubblica, (Perugia)
Foligno, Piazza Della Repubblica, (Perugia)
Biglietti
Ingresso mostra 3,00 €
Ingresso mostra + complesso Museale Palazzo Trinci 6,00 €
Orario di apertura
Tutti i giorni tranne i lunedì non festivi 10:00 – 13:00 e 15:00 – 19:00
Vernissage
25 Giugno 2016, h 10
Autore
Curatore