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L’angolo del dandy
La mostra ricostruisce il profilo dei quattro personaggi (Karen Blixen, Luigi Ontani, Erik Satie, Luchino Visconti) con particolare attenzione ad alcuni aspetti meno noti della loro personalità/attività/produzione e prevede settimane “monografiche” con eventi ispirati a ciascun personaggio
e al linguaggio artistico che lo caratterizza (Letteratura, Arti figurative, Musica, Cinema)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Casina delle Civette, espressione dei gusti raffinati ed esclusivi del principe Giovanni Torlonia
(1873-1938), ospita dal 4 aprile al 6 maggio 2012 Karen Blixen, Luigi Ontani, Erik Satie, Luchino
Visconti, quattro grandi personalità europee del mondo delle arti che per la loro opera, le loro scelte e
soprattutto il loro stile di vita rientrano nella categoria dei Grandi Dandies.
La mostra L’angolo del dandy - promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dall’Associazione Culturale La coda dell’occhio -
ricostruisce il profilo dei quattro personaggi con particolare attenzione ad alcuni aspetti meno noti della loro
personalità/attività/produzione e prevede settimane “monografiche” con eventi ispirati a ciascun personaggio
e al linguaggio artistico che lo caratterizza (Letteratura, Arti figurative, Musica, Cinema).
L’angolo del dandy propone anche una riflessione sul dandismo come filosofia esistenziale e gesto
estetico-etico.
La mostra si svolge nella Dipendenza della Casina delle Civette e nell’allestimento richiama il titolo: ognuno
dei quattro dandies dispone di un angolo personalizzato che ha come icona una delle vetrate della Casina
delle Civette.
Il 3 aprile, giorno dell’inaugurazione della mostra, si darà il via anche alla settimana dedicata a Karen Blixen.
La scrittrice Sandra Petrignani, autrice del libro La scrittrice abita qui (ed. Neri Pozza) dedicato alle
case delle grandi scrittrici del 900, racconterà la sua visita alla casa-museo della scrittrice danese (ore
17,00). La cura della mostra è di Tiziana Gazzini e Maria Grazia Massafra, supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura.
Karen Blixen (1885-1962)- I fiori del dandy
Vetrata-icona: Balcone delle rose - Rose, farfalle e nastri (Paolo Paschetto, 1920)
La famosa scrittrice danese conosciuta dal grande pubblico grazie a film come La mia Africa o Il pranzo
di Babette e dal pubblico dei lettori per le sue raccolte di racconti come Sette Storie Gotiche, Racconti
d’inverno, ecc. non è invece altrettanto nota per il suo talento nella creazione di bellissime, personalissime
composizioni floreali con cui decorava la sua casa di Rungstedlund vicino Copenhagen. Composizioni floreali
che tuttora vengono riproposte nella casa-museo di Karen Blixen attingendo al Giardino di fiori da taglio
appositamente realizzato dalla scrittrice sul retro della casa.
Questo angolo riprodurrà l’atmosfera di un interno di Rungstedlund dando evidenza a un tavolo d’epoca con
al centro una composizione floreale direttamente ispirata al modo di disporre i fiori creato da Karen Blixen.
Non mancheranno testi e immagini per approfondire questo aspetto inedito di Karen Blixen, il cui dandismo
si esprimeva anche attraverso opere d’arte che duravano la vita di un mazzo di fiori recisi.
Durante il periodo della mostra saranno presentate diverse composizioni floreali ispirate allo “stile Blixen”.
Luigi Ontani (1943) – La trasparenza del dandy
Vetrata-icona: Stanza dei ciclamini - I pavoni (Umberto Bottazzi, 1912)
L’Angolo di Luigi Ontani presenta gli studi per le vetrate d’arte create dall’artista per il Palazzo dei Capitani
della Montagna, sede del Comune di Vergato (Bologna), suo paese natale. Le vetrate per Vergato sono state
realizzate dal laboratorio Vetrate d’arte Giuliani a cui si deve anche il restauro delle vetrate della Casina delle
Civette. Sono, inoltre, in mostra gli acquarelli preparatori di Ontani per le vetrate del suo studio nel Villino
RomAmor di Grizzana Morandi.
Come tutti i Grandi Dandies, Ontani formula la sua storia e fonda la sua avventura sull’ambiguità dell’identità
e della maschera. Per lui, la maschera di “scena” e la foggia della quotidianità forniscono ugualmente
prospettive all’arte. A conferma, alcune immagini dal suo guardaroba.
In mostra anche l’ErmEstetica PavonDante, un’alta scultura in ceramica che conferma il pavone come una
delle icone-guida nell’opera di Ontani e il legame dell’artista con le arti applicate.
Erik Satie (1866 – 1925) – L’armadio del dandy
Vetrata-icona: Stanza delle civette - La finestra delle civette (Duilio Cambellotti, 1918)
L’Angolo di dimensioni più ridotte è dedicato a Erik Satie, il musicista francese che viveva negli anni di
Montmartre in una stanza talmente piccola da essere da lui stesso soprannominata le placard, l’armadio.
Attraverso una serie d’immagini dei diversi “stati” del placard, un viaggio tra i paradossi estetici, esistenziali
e non solo musicali di un uomo che ha portato per vent’anni lo stesso vestito e quando pioveva proteggeva
l’ombrello sotto la giacca e che era un grande camminatore notturno.
Durante la settimana Satie, l’angolo si trasformerà in una mini sala-concerto dove ogni giorno, alla stessa
ora, il maestro Carlo Benedetti eseguirà al piano i venti brevi brani della raccolta Sports et Divertissements:
durata complessiva, quindici minuti.
Luchino Visconti (1906 – 1976) – L’economia del dandy
Vetrata- icona: Bagno degli ospiti – Il Lago del cigno (Laboratorio Picchiarini, 1914 ca)
Attraverso immagini e testimonianze, solitudine aristocratica e grandezza della visione wagneriana, intimità
di dettagli d’interni e sfarzo regale di costumi e memorie, si ricostruisce il rapporto critico di Visconti
con l’economia (o l’anti-economia) della messa in scena (gli eccessi produttivi per film come Senso, Il
Gattopardo, Gruppo di famiglia in un interno, Ludwig, ecc.).
L' Angolo Visconti visualizza e approfondisce anche la figura di Ludwig II di Baviera, molto cara al grande
regista, sottolineando come grandi progetti apparentemente visionari e considerati anti-economici al
momento della loro realizzazione (i Castelli di Ludwig, i film di Visconti) si dimostrino, invece, nel tempo
lungo investimenti produttivi.
L'Angolo Visconti ospita anche altre personalità a buon diritto nell'area del dandismo, come Coco Chanel, che
nel '36 a Parigi lo iniziò al cinema e alla politica, o come Mario Praz, il grande anglista figura d'ispirazione per
il protagonista di Gruppo di famiglia in un interno.
Ludwig II di Baviera sarà presente in mostra con la sua divisa ufficiale. Un manichino indossa il costume
realizzato dalla sartoria Tirelli che con il costumista Piero Tosi ha “vestito” tutti i grandi film di Visconti.
(1873-1938), ospita dal 4 aprile al 6 maggio 2012 Karen Blixen, Luigi Ontani, Erik Satie, Luchino
Visconti, quattro grandi personalità europee del mondo delle arti che per la loro opera, le loro scelte e
soprattutto il loro stile di vita rientrano nella categoria dei Grandi Dandies.
La mostra L’angolo del dandy - promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-
Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dall’Associazione Culturale La coda dell’occhio -
ricostruisce il profilo dei quattro personaggi con particolare attenzione ad alcuni aspetti meno noti della loro
personalità/attività/produzione e prevede settimane “monografiche” con eventi ispirati a ciascun personaggio
e al linguaggio artistico che lo caratterizza (Letteratura, Arti figurative, Musica, Cinema).
L’angolo del dandy propone anche una riflessione sul dandismo come filosofia esistenziale e gesto
estetico-etico.
La mostra si svolge nella Dipendenza della Casina delle Civette e nell’allestimento richiama il titolo: ognuno
dei quattro dandies dispone di un angolo personalizzato che ha come icona una delle vetrate della Casina
delle Civette.
Il 3 aprile, giorno dell’inaugurazione della mostra, si darà il via anche alla settimana dedicata a Karen Blixen.
La scrittrice Sandra Petrignani, autrice del libro La scrittrice abita qui (ed. Neri Pozza) dedicato alle
case delle grandi scrittrici del 900, racconterà la sua visita alla casa-museo della scrittrice danese (ore
17,00). La cura della mostra è di Tiziana Gazzini e Maria Grazia Massafra, supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura.
Karen Blixen (1885-1962)- I fiori del dandy
Vetrata-icona: Balcone delle rose - Rose, farfalle e nastri (Paolo Paschetto, 1920)
La famosa scrittrice danese conosciuta dal grande pubblico grazie a film come La mia Africa o Il pranzo
di Babette e dal pubblico dei lettori per le sue raccolte di racconti come Sette Storie Gotiche, Racconti
d’inverno, ecc. non è invece altrettanto nota per il suo talento nella creazione di bellissime, personalissime
composizioni floreali con cui decorava la sua casa di Rungstedlund vicino Copenhagen. Composizioni floreali
che tuttora vengono riproposte nella casa-museo di Karen Blixen attingendo al Giardino di fiori da taglio
appositamente realizzato dalla scrittrice sul retro della casa.
Questo angolo riprodurrà l’atmosfera di un interno di Rungstedlund dando evidenza a un tavolo d’epoca con
al centro una composizione floreale direttamente ispirata al modo di disporre i fiori creato da Karen Blixen.
Non mancheranno testi e immagini per approfondire questo aspetto inedito di Karen Blixen, il cui dandismo
si esprimeva anche attraverso opere d’arte che duravano la vita di un mazzo di fiori recisi.
Durante il periodo della mostra saranno presentate diverse composizioni floreali ispirate allo “stile Blixen”.
Luigi Ontani (1943) – La trasparenza del dandy
Vetrata-icona: Stanza dei ciclamini - I pavoni (Umberto Bottazzi, 1912)
L’Angolo di Luigi Ontani presenta gli studi per le vetrate d’arte create dall’artista per il Palazzo dei Capitani
della Montagna, sede del Comune di Vergato (Bologna), suo paese natale. Le vetrate per Vergato sono state
realizzate dal laboratorio Vetrate d’arte Giuliani a cui si deve anche il restauro delle vetrate della Casina delle
Civette. Sono, inoltre, in mostra gli acquarelli preparatori di Ontani per le vetrate del suo studio nel Villino
RomAmor di Grizzana Morandi.
Come tutti i Grandi Dandies, Ontani formula la sua storia e fonda la sua avventura sull’ambiguità dell’identità
e della maschera. Per lui, la maschera di “scena” e la foggia della quotidianità forniscono ugualmente
prospettive all’arte. A conferma, alcune immagini dal suo guardaroba.
In mostra anche l’ErmEstetica PavonDante, un’alta scultura in ceramica che conferma il pavone come una
delle icone-guida nell’opera di Ontani e il legame dell’artista con le arti applicate.
Erik Satie (1866 – 1925) – L’armadio del dandy
Vetrata-icona: Stanza delle civette - La finestra delle civette (Duilio Cambellotti, 1918)
L’Angolo di dimensioni più ridotte è dedicato a Erik Satie, il musicista francese che viveva negli anni di
Montmartre in una stanza talmente piccola da essere da lui stesso soprannominata le placard, l’armadio.
Attraverso una serie d’immagini dei diversi “stati” del placard, un viaggio tra i paradossi estetici, esistenziali
e non solo musicali di un uomo che ha portato per vent’anni lo stesso vestito e quando pioveva proteggeva
l’ombrello sotto la giacca e che era un grande camminatore notturno.
Durante la settimana Satie, l’angolo si trasformerà in una mini sala-concerto dove ogni giorno, alla stessa
ora, il maestro Carlo Benedetti eseguirà al piano i venti brevi brani della raccolta Sports et Divertissements:
durata complessiva, quindici minuti.
Luchino Visconti (1906 – 1976) – L’economia del dandy
Vetrata- icona: Bagno degli ospiti – Il Lago del cigno (Laboratorio Picchiarini, 1914 ca)
Attraverso immagini e testimonianze, solitudine aristocratica e grandezza della visione wagneriana, intimità
di dettagli d’interni e sfarzo regale di costumi e memorie, si ricostruisce il rapporto critico di Visconti
con l’economia (o l’anti-economia) della messa in scena (gli eccessi produttivi per film come Senso, Il
Gattopardo, Gruppo di famiglia in un interno, Ludwig, ecc.).
L' Angolo Visconti visualizza e approfondisce anche la figura di Ludwig II di Baviera, molto cara al grande
regista, sottolineando come grandi progetti apparentemente visionari e considerati anti-economici al
momento della loro realizzazione (i Castelli di Ludwig, i film di Visconti) si dimostrino, invece, nel tempo
lungo investimenti produttivi.
L'Angolo Visconti ospita anche altre personalità a buon diritto nell'area del dandismo, come Coco Chanel, che
nel '36 a Parigi lo iniziò al cinema e alla politica, o come Mario Praz, il grande anglista figura d'ispirazione per
il protagonista di Gruppo di famiglia in un interno.
Ludwig II di Baviera sarà presente in mostra con la sua divisa ufficiale. Un manichino indossa il costume
realizzato dalla sartoria Tirelli che con il costumista Piero Tosi ha “vestito” tutti i grandi film di Visconti.
03
aprile 2012
L’angolo del dandy
Dal 03 aprile al 06 maggio 2012
Location
CASINA DELLE CIVETTE – VILLA TORLONIA
Roma, Via Nomentana, 70, (Roma)
Roma, Via Nomentana, 70, (Roma)
Biglietti
Biglietto unico integrato Casina delle Civette e Mostra € 4.00 intero; € 3,00 ridotto. Biglietto unico integrato Casina delle Civette, Casino Nobile e Mostra €
10,00 intero; € 8,00 ridotto
Orario di apertura
Orari: 9.00-19. Chiuso il lunedì; la biglietteria chiude 45 minuti prima
Vernissage
3 Aprile 2012, ore 15.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Curatore