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L’anima delle cose
Cinque artisti versiliesi, Brunello Baldi, Lorenzo D’Angiolo, Flavio del Pistoia, Mariano Domenici e Renzo Maggi, si confrontano sulla vitalità creativa e il lavoro inteso come arte. Ovvero non solo come mera produzione delle cose dettata dalla necessità di ricchezza. Ma come essa stessa si dimostri rivelatrice d’una possibilità di bellezza insopprimibile dall’orizzonte delle nostre vite
Comunicato stampa
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Da sabato 5 dicembre 2015 a lunedì 11 gennaio 2016 in Versilia il Palazzo Mediceo di
Seravezza (Lu), Patrimonio Mondiale Unesco, ospita la mostra “L’anima delle cose” curata
da Giuseppe Cordoni e realizzata dalla Fondazione Terre Medicee e Comune di
Seravezza con il sostegno di sponsor privati. Cinque artisti versiliesi, Brunello Baldi,
Lorenzo D’Angiolo, Flavio del Pistoia, Mariano Domenici e Renzo Maggi, si confrontano
sulla vitalità creativa e il lavoro inteso come arte. Ovvero non solo come mera produzione
delle cose dettata dalla necessità di ricchezza. Ma come essa stessa si dimostri rivelatrice
d’una possibilità di bellezza insopprimibile dall’orizzonte delle nostre vite. Anzi,
proprio il lavoro d’ogni autentico artista s’afferma come una nuova visione della realtà.
Sono quattro pittori e uno scultore a fornirci questa loro visione. Al centro di essa, è lo
scultore Renzo Maggi con una ricerca classica e magistrale dove il suo lavoro sul marmo
dell’Altissimo attinge alle risorse del mito. L’anima del tramonto caratterizza, invece, la
ricerca di Brunello Baldi. Fotografo della realtà, il pittore evoca il volto delle cose che sono
o sono state. Testimoni attendibili del nostro viaggio, si rivestono di quel colore di gioia
con cui davvero avremmo voluto viverle, nell’inquieto e fugace equilibrio con cui la
memoria ritorna a rivederle. Le fantasmatiche figure-personaggi di Flavio Del Pistoia ci si
inoltrano in una ressa di volti sempre sospesa in un aura chissà se chimerica o reale.
L’alba è raccontata dalle lignee lignee, complesse “costruzioni” di Mariano Domenici
che ci riportano alla desolata concretezza d’un presente che, irto di drammatiche
contraddizioni, è diventato ormai cieco e incapace di cogliere la gioia d’ogni albero
terrestre nel transito delle stagioni. Infine un’idea di mistica meridiana solarità si
squaderna dalle grandi tele di Lorenzo D’Angiolo. Una paziente, finissima tessitura
cromatica ce ne ricama, raggio dopo raggio, l’abbagliante splendore. Conducendosi
così per mano verso quell’Anima della Luce che significativamente chiude
quest’organico e così variato percorso espositivo. “Siamo felici di ospitare a Palazzo
Mediceo questa interessante mostra dedicata ad alcune delle figure più significative
dell’attuale panorama artistico versiliese – ha detto Ettore Neri sindaco di Seravezza -
capaci di proporre con le loro opere un linguaggio in cui il lavoro dell’artista diventa una
presa di coscienza del mondo in cui viviamo proprio in virtù d’una paziente e raffinata
artigianalità”. Mi piace ricordare – ha aggiunto Riccardo Biagi assessore alla cultura –
come il prof. Cordoni, curatore di questa mostra, dedichi da anni una sua indagine
sistematica sul territorio toscano, dando vita eventi espositivi itineranti di notevole
interesse che già in passato hanno coinvolto, in una fattiva collaborazione, Il Museo
Piaggio (Pontedera), Palazzo Medici Riccardi (Firenze) con il nostro Palazzo Mediceo”.
La mostra è aperta ad ingresso gratuito dal giovedì alla domenica e tutti i giorni festivi
dalle ore 15 alle 19. Informazioni: Fondazione Terre Medicee tel. 0584.757443, sito web:
www.terremedicee.it
Ufficio stampa ILogo: www.ilogo.it Fabrizio Lucarini, mobile 3407612178
Seravezza (Lu), Patrimonio Mondiale Unesco, ospita la mostra “L’anima delle cose” curata
da Giuseppe Cordoni e realizzata dalla Fondazione Terre Medicee e Comune di
Seravezza con il sostegno di sponsor privati. Cinque artisti versiliesi, Brunello Baldi,
Lorenzo D’Angiolo, Flavio del Pistoia, Mariano Domenici e Renzo Maggi, si confrontano
sulla vitalità creativa e il lavoro inteso come arte. Ovvero non solo come mera produzione
delle cose dettata dalla necessità di ricchezza. Ma come essa stessa si dimostri rivelatrice
d’una possibilità di bellezza insopprimibile dall’orizzonte delle nostre vite. Anzi,
proprio il lavoro d’ogni autentico artista s’afferma come una nuova visione della realtà.
Sono quattro pittori e uno scultore a fornirci questa loro visione. Al centro di essa, è lo
scultore Renzo Maggi con una ricerca classica e magistrale dove il suo lavoro sul marmo
dell’Altissimo attinge alle risorse del mito. L’anima del tramonto caratterizza, invece, la
ricerca di Brunello Baldi. Fotografo della realtà, il pittore evoca il volto delle cose che sono
o sono state. Testimoni attendibili del nostro viaggio, si rivestono di quel colore di gioia
con cui davvero avremmo voluto viverle, nell’inquieto e fugace equilibrio con cui la
memoria ritorna a rivederle. Le fantasmatiche figure-personaggi di Flavio Del Pistoia ci si
inoltrano in una ressa di volti sempre sospesa in un aura chissà se chimerica o reale.
L’alba è raccontata dalle lignee lignee, complesse “costruzioni” di Mariano Domenici
che ci riportano alla desolata concretezza d’un presente che, irto di drammatiche
contraddizioni, è diventato ormai cieco e incapace di cogliere la gioia d’ogni albero
terrestre nel transito delle stagioni. Infine un’idea di mistica meridiana solarità si
squaderna dalle grandi tele di Lorenzo D’Angiolo. Una paziente, finissima tessitura
cromatica ce ne ricama, raggio dopo raggio, l’abbagliante splendore. Conducendosi
così per mano verso quell’Anima della Luce che significativamente chiude
quest’organico e così variato percorso espositivo. “Siamo felici di ospitare a Palazzo
Mediceo questa interessante mostra dedicata ad alcune delle figure più significative
dell’attuale panorama artistico versiliese – ha detto Ettore Neri sindaco di Seravezza -
capaci di proporre con le loro opere un linguaggio in cui il lavoro dell’artista diventa una
presa di coscienza del mondo in cui viviamo proprio in virtù d’una paziente e raffinata
artigianalità”. Mi piace ricordare – ha aggiunto Riccardo Biagi assessore alla cultura –
come il prof. Cordoni, curatore di questa mostra, dedichi da anni una sua indagine
sistematica sul territorio toscano, dando vita eventi espositivi itineranti di notevole
interesse che già in passato hanno coinvolto, in una fattiva collaborazione, Il Museo
Piaggio (Pontedera), Palazzo Medici Riccardi (Firenze) con il nostro Palazzo Mediceo”.
La mostra è aperta ad ingresso gratuito dal giovedì alla domenica e tutti i giorni festivi
dalle ore 15 alle 19. Informazioni: Fondazione Terre Medicee tel. 0584.757443, sito web:
www.terremedicee.it
Ufficio stampa ILogo: www.ilogo.it Fabrizio Lucarini, mobile 3407612178
05
dicembre 2015
L’anima delle cose
Dal 05 dicembre 2015 all'undici gennaio 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO MEDICEO
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Seravezza, viale A. Amadei, (Lucca)
Orario di apertura
dal giovedì alla domenica e tutti i giorni festivi dalle ore 15 alle 19
Vernissage
5 Dicembre 2015, h 17
Ufficio stampa
ILOGO
Autore
Curatore