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Lantanio, nascosto nella terra
Collettiva internazionale d’arte contemporanea. Il Lantanio è un elemento chimico scoperto nel 1839, è un elemento leggero, metallico, di colore bianco-argento, malleabile e duttile: è anche molto tenero. Il Lantanio è uno di quegli elementi chiamati “terre rare” e il suo nome deriva dal greco
Comunicato stampa
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il Lantanio è un elemento chimico scoperto nel 1839, è un elemento leggero, metallico, di colore bianco-argento, malleabile e duttile: è anche molto tenero. Il Lantanio è uno di quegli elementi chiamati “terre rare” e il suo nome deriva dal greco: lanthanon ,"sono nascosto".
Questo elemento e la terra in generale diventa metafora per approfondire tematiche interessanti legate all’arte, ma anche all’uomo, all’artista e alla sua posizione all’interno della società contemporanea.
Le radici degli alberi affondano nel terreno e lì cercano nutrimento. La terra dona la vita e il sostentamento ad essa, ma anche stabilità ed equilibrio.
L’uomo è come l’albero: ha bisogno di equilibrio, di nutrimento, di andare a ricercare in profondità qualcosa di speciale, di raro che possa permettergli di crescere ed evolversi verso il cielo di far fiorire le proprie idee e la propria personalità, senza tuttavia astrarlo dalla realtà a cui è ancorato.
L’arte risponde a questa esigenza naturale dell’uomo: è nutrimento dell’anima e della mente, è una merce rara e preziosa la cui comprensione è data solo a chi con impegno è in grado di scavare dentro di se per entrare in contatto con la propria umanità.
Il cammino che porta l’uomo ad evolversi parte dalla scoperta della propria individualità per poi inoltrarsi nella propria natura esistenziale. E’ fondamentale tornare alle origini (alla radice) come avevano capito anche Picasso e gli altri artisti primitivisti. Durante tale periodo nato dalla scoperta delle sculture africane e dell’Oceania, gli artisti riuscirono a comprendere che una forma semplice è in grado di tradurre concettualmente il reale.
Questo percorso di analisi della realtà porta in una dimensione personale, magica e anche erotica. Gli artisti giungono a tale dimensione comprendendo che l’arte non deve più imitare ma trascrivere, anche in maniera soggettiva e personale.
L’arte diventa quindi un mezzo efficace di riflessione in grado di spingerci verso un’ analisi approfondita di noi stessi. Verso un sentiero sentiero tracciato su di una montagna in grado di condurci dal mondo fisico a quello metafisico attraverso il fuoco della psiche.
L’arte come la terra rappresenta lo spazio umano quello attorno al quale ruotano tutte le possibilità. Per ritornare alle origini dobbiamo dirigerci verso il centro, verso il nucleo andare al di là della forma e del colore, comprendere che per tradurre una forma si possono utilizzare segni che non hanno una relazione con essa, cercare il tesoro che si cela sotto la superficie, il nostro Lantanio quella parte rara e nascosta che ci permettere di evolvere di far sgorgare emozioni, pensieri, passioni e azioni.
Scavare nel bacino che comprende tutti gli elementi e i principi a cui attingere, per crescere e trasformarli in qualcosa di concreto, reale, solido, lavorare con metodo e disciplina per dare un senso a noi stessi, alla nostra vita. Prendere coscienza del funzionamento delle cose, di noi stessi della ciclicità della vita.
Arte e terra due parole accomunate da un terzo termine: creatività.
Dalla terra nasce la vita. La terra è il punto di partenza per la crescita dell’io, per dare un senso alla realtà per darle una forma concreta, lo stesso procedimento compiuto dagli artisti per comunicare con le loro creazioni artistiche.
Attraverso questo viaggio nel profondo potremmo scoprire dove affondano le nostre radici, da dove veniamo, ma anche solamente fermarci ed osservare e assaporare le emozioni scaturite dall’osservazione delle opere d’arte e crescere....verso il cielo.
Questo elemento e la terra in generale diventa metafora per approfondire tematiche interessanti legate all’arte, ma anche all’uomo, all’artista e alla sua posizione all’interno della società contemporanea.
Le radici degli alberi affondano nel terreno e lì cercano nutrimento. La terra dona la vita e il sostentamento ad essa, ma anche stabilità ed equilibrio.
L’uomo è come l’albero: ha bisogno di equilibrio, di nutrimento, di andare a ricercare in profondità qualcosa di speciale, di raro che possa permettergli di crescere ed evolversi verso il cielo di far fiorire le proprie idee e la propria personalità, senza tuttavia astrarlo dalla realtà a cui è ancorato.
L’arte risponde a questa esigenza naturale dell’uomo: è nutrimento dell’anima e della mente, è una merce rara e preziosa la cui comprensione è data solo a chi con impegno è in grado di scavare dentro di se per entrare in contatto con la propria umanità.
Il cammino che porta l’uomo ad evolversi parte dalla scoperta della propria individualità per poi inoltrarsi nella propria natura esistenziale. E’ fondamentale tornare alle origini (alla radice) come avevano capito anche Picasso e gli altri artisti primitivisti. Durante tale periodo nato dalla scoperta delle sculture africane e dell’Oceania, gli artisti riuscirono a comprendere che una forma semplice è in grado di tradurre concettualmente il reale.
Questo percorso di analisi della realtà porta in una dimensione personale, magica e anche erotica. Gli artisti giungono a tale dimensione comprendendo che l’arte non deve più imitare ma trascrivere, anche in maniera soggettiva e personale.
L’arte diventa quindi un mezzo efficace di riflessione in grado di spingerci verso un’ analisi approfondita di noi stessi. Verso un sentiero sentiero tracciato su di una montagna in grado di condurci dal mondo fisico a quello metafisico attraverso il fuoco della psiche.
L’arte come la terra rappresenta lo spazio umano quello attorno al quale ruotano tutte le possibilità. Per ritornare alle origini dobbiamo dirigerci verso il centro, verso il nucleo andare al di là della forma e del colore, comprendere che per tradurre una forma si possono utilizzare segni che non hanno una relazione con essa, cercare il tesoro che si cela sotto la superficie, il nostro Lantanio quella parte rara e nascosta che ci permettere di evolvere di far sgorgare emozioni, pensieri, passioni e azioni.
Scavare nel bacino che comprende tutti gli elementi e i principi a cui attingere, per crescere e trasformarli in qualcosa di concreto, reale, solido, lavorare con metodo e disciplina per dare un senso a noi stessi, alla nostra vita. Prendere coscienza del funzionamento delle cose, di noi stessi della ciclicità della vita.
Arte e terra due parole accomunate da un terzo termine: creatività.
Dalla terra nasce la vita. La terra è il punto di partenza per la crescita dell’io, per dare un senso alla realtà per darle una forma concreta, lo stesso procedimento compiuto dagli artisti per comunicare con le loro creazioni artistiche.
Attraverso questo viaggio nel profondo potremmo scoprire dove affondano le nostre radici, da dove veniamo, ma anche solamente fermarci ed osservare e assaporare le emozioni scaturite dall’osservazione delle opere d’arte e crescere....verso il cielo.
30
settembre 2017
Lantanio, nascosto nella terra
Dal 30 settembre al 14 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
OTTOVOLARTE
Firenze, Via Santa Reparata, 8/a, (Firenze)
Firenze, Via Santa Reparata, 8/a, (Firenze)
Orario di apertura
lunedi-venerdi: 9,30-12 14,30-19
Sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
30 Settembre 2017, h 18:00
Autore
Curatore