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Lapo Simeoni – Laboratorio oceanico
Lapo Simeoni traduce la sua ricerca e l’osservazione degli oceani in opere che esplorano i legami e la sedimentazione,strutturano un atlante di rimandi, mettendo in relazione scenari estesi in macroscala e riflessi del tessuto della città con l’interazione con il Tevere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Siamo lieti di annunciare il programma curato da Camilla Boemio, in collaborazione con AAC Platform, sviluppato al Museo Orto Botanico di Roma, farà parte del programma esteso e parallelo di Climate Justice for a Living Ocean curato da Ocean Archive— un network di eventi autonomi che si svolgeranno il 28 Settembre, 2019. Questi eventi previsti in varie Istituzioni internazionali sono parallele al lancio di Ocean Archive, una piattaforma digitale per la ricerca collaborativa sull'oceano, in occasione del quinto rapporto di valutazione sull'oceano e la criosfera dell'IPCC.
Il programma al Museo Orto Botanico prevede la realizzazione di installazioni site-specific, performances sul suono, dibattiti tesi a sviluppare un senso di comunità esteso, relativo alla difesa dell’ambiente con un fulcro all’ideazione di un nuovo linguaggio sull'oceano, che coinvolga l’arte contemporanea, i cambiamenti strutturali, la scienza e si spera, anche del divertimento in uno dei musei più interessanti della capitale diretto dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza.
La parte del programma specifico al Museo Orto Botanico si compone attraverso la personale di Lapo Simeoni. L’artista traduce la sua ricerca e l'osservazione degli oceani in opere che esplorano i legami e la sedimentazione,strutturano un atlante di rimandi, mettendo in relazione scenari estesi in macroscala e riflessi del tesutto della città con l’interazione con il Tevere.
L’artista esplora una nuova dimensione dell'ecosistema; strutturando una narrazione fluida nella quale prende forma un percorso che si snoda tra le serre del Museo Orto Botanico con tre installazioni pensate appositamente per il progetto: la serra tropicale con Ophelia project + climate alarm signals, la .serra Corsini con Human history + Water cycle + climate change e la sala Bonsai con Tevere river findings / un installazione che si basa sul ritrovamento dei resti di scarto del fiume + video photo reportage e l’interazione con gli studenti e le persone interessate a collaborare nel ritrovare i materiali che riflettono il paesaggio del fiume Tevere, anche affiancando la fase di realizzazione dell’installazione con un lavoro progressivo nel quale il senso di comunità e di collaborazione saranno le basi stesse dell’opera.
Le ultime opere di Simeoni sono sostenute da una vasta gamma di connessioni personali, di frammenti del linguaggio scritto generati durante l'esecuzione dell'opera stessa, alla quale annette l'uso di materiali riciclabili e forme astratte con le quali il suo progetto genera il suo slancio, evolvendosi secondo una logica visiva-concettuale propria e riconoscibile. Condivide un codice, un allineamento che mette in gioco nel processo di significazione rispetto ai convenzionali arbitrari tra parola e immagine o forma, creando un'apprensione materiale e sensoriale con lo spazio.
Domenica 29 Settembre nel pomeriggio sono previste le performances sonore dal titolo "Pulsazioni subacquee" dell’emergente artista e musicista Giorgio Staffolani che si realizeranno nel pomeriggio di Domenica 29 Settembre in tre sessioni di venti minuti ognuna, dalle ore tre alle sei.
Staffolani inizia da una riflessione sulla brutalità del suono emesso dai "rifiuti galleggianti", decidendo di rielaborarne ritmicamente il paesaggio sonoro, amplificando musicalmente il problema dell'inquinamento che sta contaminando le nostre acque. Il suono prodotto dagli oggetti di uso comune viene decontestualizzato e fatto ascoltare dal dentro amplificando il punto di vista dell'acqua. Le dinamiche ritmiche fatte di causalità, micro scontri, sfregamenti,(impatti che si creano tra un ramo di legno circondato da bottiglie di plastica e bottiglie di vetro), verranno riproposte utilizzando un set di percussioni. La rielaborazione musicale del rifiuto acquatico verrà così restituito e purificato attraverso il suono. Il suono del rifiuto, da vita ad uno "scarto di suono", memoria gestuale fattasi segno. L'aspetto geografico del problema, viene trasmutato in una geografia di gesti nusicali, volti a ricreare momenti di sospensione, di apnea e di risalita, proprio come un bottiglia in balia delle onde.
Maggiori informazioni ed integrazioni relative alle attività nel museo, le immagini delle installazioni, o/e alle bio degli artisti, curatori, ed ulteriori relative alle collaborazioni, saranno quasi giornalmente inserite nel blog http://aniconics.wordpress.com
Il programma al Museo Orto Botanico prevede la realizzazione di installazioni site-specific, performances sul suono, dibattiti tesi a sviluppare un senso di comunità esteso, relativo alla difesa dell’ambiente con un fulcro all’ideazione di un nuovo linguaggio sull'oceano, che coinvolga l’arte contemporanea, i cambiamenti strutturali, la scienza e si spera, anche del divertimento in uno dei musei più interessanti della capitale diretto dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza.
La parte del programma specifico al Museo Orto Botanico si compone attraverso la personale di Lapo Simeoni. L’artista traduce la sua ricerca e l'osservazione degli oceani in opere che esplorano i legami e la sedimentazione,strutturano un atlante di rimandi, mettendo in relazione scenari estesi in macroscala e riflessi del tesutto della città con l’interazione con il Tevere.
L’artista esplora una nuova dimensione dell'ecosistema; strutturando una narrazione fluida nella quale prende forma un percorso che si snoda tra le serre del Museo Orto Botanico con tre installazioni pensate appositamente per il progetto: la serra tropicale con Ophelia project + climate alarm signals, la .serra Corsini con Human history + Water cycle + climate change e la sala Bonsai con Tevere river findings / un installazione che si basa sul ritrovamento dei resti di scarto del fiume + video photo reportage e l’interazione con gli studenti e le persone interessate a collaborare nel ritrovare i materiali che riflettono il paesaggio del fiume Tevere, anche affiancando la fase di realizzazione dell’installazione con un lavoro progressivo nel quale il senso di comunità e di collaborazione saranno le basi stesse dell’opera.
Le ultime opere di Simeoni sono sostenute da una vasta gamma di connessioni personali, di frammenti del linguaggio scritto generati durante l'esecuzione dell'opera stessa, alla quale annette l'uso di materiali riciclabili e forme astratte con le quali il suo progetto genera il suo slancio, evolvendosi secondo una logica visiva-concettuale propria e riconoscibile. Condivide un codice, un allineamento che mette in gioco nel processo di significazione rispetto ai convenzionali arbitrari tra parola e immagine o forma, creando un'apprensione materiale e sensoriale con lo spazio.
Domenica 29 Settembre nel pomeriggio sono previste le performances sonore dal titolo "Pulsazioni subacquee" dell’emergente artista e musicista Giorgio Staffolani che si realizeranno nel pomeriggio di Domenica 29 Settembre in tre sessioni di venti minuti ognuna, dalle ore tre alle sei.
Staffolani inizia da una riflessione sulla brutalità del suono emesso dai "rifiuti galleggianti", decidendo di rielaborarne ritmicamente il paesaggio sonoro, amplificando musicalmente il problema dell'inquinamento che sta contaminando le nostre acque. Il suono prodotto dagli oggetti di uso comune viene decontestualizzato e fatto ascoltare dal dentro amplificando il punto di vista dell'acqua. Le dinamiche ritmiche fatte di causalità, micro scontri, sfregamenti,(impatti che si creano tra un ramo di legno circondato da bottiglie di plastica e bottiglie di vetro), verranno riproposte utilizzando un set di percussioni. La rielaborazione musicale del rifiuto acquatico verrà così restituito e purificato attraverso il suono. Il suono del rifiuto, da vita ad uno "scarto di suono", memoria gestuale fattasi segno. L'aspetto geografico del problema, viene trasmutato in una geografia di gesti nusicali, volti a ricreare momenti di sospensione, di apnea e di risalita, proprio come un bottiglia in balia delle onde.
Maggiori informazioni ed integrazioni relative alle attività nel museo, le immagini delle installazioni, o/e alle bio degli artisti, curatori, ed ulteriori relative alle collaborazioni, saranno quasi giornalmente inserite nel blog http://aniconics.wordpress.com
28
settembre 2019
Lapo Simeoni – Laboratorio oceanico
Dal 28 settembre al 30 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
MUSEO ORTO BOTANICO
Roma, Largo Cristina Di Svezia, 24, (Roma)
Roma, Largo Cristina Di Svezia, 24, (Roma)
Biglietti
Museo Orto Botanico / Roma
contattare la biglietteria tel: 39 0649917107
Solo la vernice è gratuita per coloro che hanno ricevuto l'invito, e confermato
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-18.30
Vernissage
28 Settembre 2019, Dalle 16.30 alle 18.30
Domenica 29 Settembre pomeriggio performances sonore alle ore 15, 16, e 18 (durata ognuna di venti minuti)
Sito web
Editore
......
Ufficio stampa
AAC
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini