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Lara Nickel / Franco Rasma / Nicola Toffolini
L’omaggio della pittrice americana Lara Nickel al genio di Jannis Kounellis, gli eleganti disegni di Nicola Toffolini, le visioni oniriche di Franco Rasma: Fondazione 107 presenta tre mostre personali in cui la comprensione del contemporaneo passa attraverso le tecniche di pittura e scultura.
Comunicato stampa
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Fondazione 107 prosegue le celebrazioni dei primi dieci anni di attività espositiva ed è lieta di annunciare un ricco autunno segnato da tre mostre personali. Un trittico articolato e ideale in cui le tecniche della pittura, del disegno e della scultura ridisegneranno lo spazio espositivo consegnando al visitatore nuovi strumenti per avvicinarlo alla complessità del contemporaneo.
La sala centrale ospita "12 Cavalli - Omaggio a Jannis Kounellis", prima personale europea della pittrice americana Lara Nickel (Albuquerque, New Mexico, USA, 1985). Il progetto è un omaggio a "Senza titolo (12 cavalli)", installazione che nel 1969 Jannis Kounellis presentò presso la galleria L’Attico di Roma: lì il Maestro dell’Arte Povera espose, legati alle pareti, dodici cavalli vivi,orchestrando un’operazione radicale e sovversiva. A cinquant’anni di distanza, Nickel omaggia quel gesto con la pittura e in particolare con dodici dipinti a grandezza naturale di cavalli su fondo bianco che vengono esposti appoggiati al pavimento e perpendicolari alle pareti. Completamente trasformato in una dimensione labirintica, lo spazio invita lo spettatore a ripensare sia le peculiarità del mezzo pittorico sia la figura del cavallo, animale nobile da sempre protagonista della storia dell’arte.
"Tra un picnic e il caos" è invece il solo project di Nicola Toffolini (Udine, 1975) in cui l’artista espone una profonda riflessione sul disegno. I lavori di Toffolini sono conosciuti per la precisione analitica e maniacale con la quale il segno solca la carta, espressione di uno sforzo fisico di natura performativa. Tali lavori connettono il visitatore con la sfera temporale e con quella dedizione al lavoro che è capace di mutare in pura alienazione. Il grande corridoio di Fondazione 107 si trasforma dunque in una sezione del sottosuolo, ed il visitatore avrà la sensazione di camminare attraverso un solco tracciato nel terreno, circondato dalle opere dell’artista in totale immersione. Toffolini ha come soggetti favoriti le forme naturali e le sue opere scavano la crosta terrestre rivelandone un mondo sconosciuto: in esso il disegno si impone attraverso complesse immagini dal respiro sia narrativo sia architettonico.
Con orgoglio, Fondazione 107 dedica infine un progetto espositivo al Maestro Franco Rasma (Borgomanero, NO, 1943), autore, sin dagli anni Settanta, di un linguaggio artistico personalissimo e da sempre presentato attraverso il ciclo "Mehr Licht" ("più luce"). Ispirandosi a quella che sembra essere stata l’ultima frase pronunciata in vita da Johann Wolfgang von Goethe, Rasma orchestra una produzione raffinatissima, scissa tra pittura e scultura, e presentata in questa occasione con un allestimento che strizza l’occhio ai musei antropologici che raccontano le civiltà antiche. Autentiche protagoniste della mostra sono le sculture realizzate in cemento, materiale coriaceo e industriale, abbozzi di teste umane sulle quali si innestano forme simboliche di fiori, forbici, rami e case. I dipinti si materializzano invece attraverso elementi imprendibili, sono la luce e l’ombra a dividersi lo spazio dando vita ad atmosfere impalpabili. Soggetti cari all’artista sono i labirinti, gli alberi invasi dal vento, le scale che conducono in luoghi remoti, i cavalli in corsa selvaggia materializzati dalla polvere e dal vento, i gatti dalle sembianze canine con le code che disegnano nell’aria il simbolo dell’infinito. In Rasma rinveniamo le atmosfere di J.R.R.Tolkien, e del suo "Signore degli anelli", capolavoro fantasy scritto tra il 1937 e il 1949.
L’autunno di 107 vede protagoniste pittura e scultura, celebra il segno e il disegno: in un’era di crisi e incertezze, forse sono le tecniche più tradizionali ad agevolare la comprensione delle criticità contemporanee. È un mistero che chiediamo di dipanare ad artisti di generazioni differenti, ma tutti straordinari nella scrittura di una narrazione densa e coerente.
La sala centrale ospita "12 Cavalli - Omaggio a Jannis Kounellis", prima personale europea della pittrice americana Lara Nickel (Albuquerque, New Mexico, USA, 1985). Il progetto è un omaggio a "Senza titolo (12 cavalli)", installazione che nel 1969 Jannis Kounellis presentò presso la galleria L’Attico di Roma: lì il Maestro dell’Arte Povera espose, legati alle pareti, dodici cavalli vivi,orchestrando un’operazione radicale e sovversiva. A cinquant’anni di distanza, Nickel omaggia quel gesto con la pittura e in particolare con dodici dipinti a grandezza naturale di cavalli su fondo bianco che vengono esposti appoggiati al pavimento e perpendicolari alle pareti. Completamente trasformato in una dimensione labirintica, lo spazio invita lo spettatore a ripensare sia le peculiarità del mezzo pittorico sia la figura del cavallo, animale nobile da sempre protagonista della storia dell’arte.
"Tra un picnic e il caos" è invece il solo project di Nicola Toffolini (Udine, 1975) in cui l’artista espone una profonda riflessione sul disegno. I lavori di Toffolini sono conosciuti per la precisione analitica e maniacale con la quale il segno solca la carta, espressione di uno sforzo fisico di natura performativa. Tali lavori connettono il visitatore con la sfera temporale e con quella dedizione al lavoro che è capace di mutare in pura alienazione. Il grande corridoio di Fondazione 107 si trasforma dunque in una sezione del sottosuolo, ed il visitatore avrà la sensazione di camminare attraverso un solco tracciato nel terreno, circondato dalle opere dell’artista in totale immersione. Toffolini ha come soggetti favoriti le forme naturali e le sue opere scavano la crosta terrestre rivelandone un mondo sconosciuto: in esso il disegno si impone attraverso complesse immagini dal respiro sia narrativo sia architettonico.
Con orgoglio, Fondazione 107 dedica infine un progetto espositivo al Maestro Franco Rasma (Borgomanero, NO, 1943), autore, sin dagli anni Settanta, di un linguaggio artistico personalissimo e da sempre presentato attraverso il ciclo "Mehr Licht" ("più luce"). Ispirandosi a quella che sembra essere stata l’ultima frase pronunciata in vita da Johann Wolfgang von Goethe, Rasma orchestra una produzione raffinatissima, scissa tra pittura e scultura, e presentata in questa occasione con un allestimento che strizza l’occhio ai musei antropologici che raccontano le civiltà antiche. Autentiche protagoniste della mostra sono le sculture realizzate in cemento, materiale coriaceo e industriale, abbozzi di teste umane sulle quali si innestano forme simboliche di fiori, forbici, rami e case. I dipinti si materializzano invece attraverso elementi imprendibili, sono la luce e l’ombra a dividersi lo spazio dando vita ad atmosfere impalpabili. Soggetti cari all’artista sono i labirinti, gli alberi invasi dal vento, le scale che conducono in luoghi remoti, i cavalli in corsa selvaggia materializzati dalla polvere e dal vento, i gatti dalle sembianze canine con le code che disegnano nell’aria il simbolo dell’infinito. In Rasma rinveniamo le atmosfere di J.R.R.Tolkien, e del suo "Signore degli anelli", capolavoro fantasy scritto tra il 1937 e il 1949.
L’autunno di 107 vede protagoniste pittura e scultura, celebra il segno e il disegno: in un’era di crisi e incertezze, forse sono le tecniche più tradizionali ad agevolare la comprensione delle criticità contemporanee. È un mistero che chiediamo di dipanare ad artisti di generazioni differenti, ma tutti straordinari nella scrittura di una narrazione densa e coerente.
19
ottobre 2019
Lara Nickel / Franco Rasma / Nicola Toffolini
Dal 19 ottobre al primo dicembre 2019
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE 107
Torino, Via Andrea Sansovino, 234, (Torino)
Torino, Via Andrea Sansovino, 234, (Torino)
Biglietti
Intero 8 euro, ridotto 5 euro
Orario di apertura
Da giovedì a domenica ore 14 - 19
Vernissage
19 Ottobre 2019, Dalle 17 alle 20
Sito web
Autore
Curatore