Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’argenteria di casa Spinola
La collaborazione con il Sovrano Militare Ordine di Malta, in particolare con il Balì Frà John Edward Critien, Conservatore delle raccolte d’arte dell’Ordine, che per la prima volta ha concesso un prestito così consistente del suo patrimonio, permette di presentare al pubblico l’intero nucleo di argenti, pressoché totalmente inedito, appartenuti al marchese Paolo Spinola, donatore insieme al fratello Franco allo Stato della secolare dimora familiare di Pellicceria, grazie a loro oggi Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La collaborazione con il Sovrano Militare Ordine di Malta, in particolare con il Balì Frà John Edward Critien, Conservatore delle raccolte d’arte dell’Ordine, che per la prima volta ha concesso un prestito così consistente del suo patrimonio, permette di presentare al pubblico l’intero nucleo di argenti, pressoché totalmente inedito, appartenuti al marchese Paolo Spinola, donatore insieme al fratello Franco allo Stato della secolare dimora familiare di Pellicceria, grazie a loro oggi Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
Fu per volontà di Paolo che l’argenteria della famiglia, che come il resto del patrimonio è risultato di accrescimenti dovuti ai vari passaggi ereditari, fu donata all’Ordine di Malta nel 1958, e da allora torna ora per la prima volta nel Palazzo di Pellicceria, ricomponendo il legame tra la dimora e uno dei più prestigiosi elementi del suo arredo, e completando, con uno dei tasselli più significativi, la testimonianza della civiltà dell’abitare dell’aristocrazia genovese nei secoli d’oro della Repubblica, che la Galleria offre grazie alla conservazione dei suoi ambienti e arredi storici.
Il consistente nucleo, che si presenta dopo un accurato restauro eseguito da Francesca Olcese, è costituito quasi esclusivamente da argenteria da tavola e si caratterizza per essere nella sua quasi totalità segnato dal punzone Torretta, che contraddistingue la produzione genovese.
La data che per lo più accompagna quel punzone, e la presenza su moltissimi pezzi delle iniziali di appartenenza, colloca la maggior parte dei manufatti tra la metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e permette di ricondurli ai diversi proprietari del palazzo.
Si individuano così, tra i pezzi più antichi, alcuni riconducibili a Francesco Maria Spinola, figlio di Maddalena Doria, alla quale si deve la determinante ristrutturazione del palazzo a inizio Settecento; le iniziali “PF” suggeriscono invece la proprietà di Paolo Francesco Spinola, raffinato e attento acquirente di oggetti d’arte che a Roma colse anche l’opportunità di farsi ritrarre da Angelica Kauffmann e che probabilmente acquisì il grande vassoio di Valadier e commissionò i pezzi più aggiornati ai dettami del nuovo stile neoclassico. Oltre alle loro iniziali, quelle “GS”, di Giacomo Spinola o ancora “US”, da riferire a Ugo Spinola, documentano la formazione del nucleo attraverso eredità, doti, committenze dei proprietari della dimora di Pellicceria, e le ricerche nell’archivio conservato nel palazzo condotte da Matteo Moretti hanno documentato la formazione anche di questo ambito del patrimonio attraverso il succedersi delle generazioni, testimoniando però anche l’incidenza delle consistenti fusioni, per scelta dei proprietari, desiderosi di procurarsi metallo per commissionare nuovi argenti o perché pressati dagli eventi storici, dal dominio asburgico del 1747 ai venti rivoluzionari di fine secolo, evidenziando di conseguenza la rilevanza del nucleo pervenuto all’Ordine, preziosa parte di quell’ingente patrimonio.
E’ infine evidente che, esponendo centinaia di argenti punzonati Torretta databili lungo oltre un secolo, la mostra si pone come una straordinaria e rara occasione per la conoscenza e l’approfondimento dell’evoluzione stilistica dell’argenteria genovese dal pieno barocco al neoclassico. Inoltre, trattandosi di tutti gli elementi dell’apparecchiatura della tavola, l’analisi delle tipologie e del loro mutare è preziosa materia per lo studio dell’evoluzione di gusti ed usi della tavola. Li ricostruisce Farida Simonetti, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, nel catalogo edito dalla Sagep Editori grazie al fondamentale contributo di Magda Pedrini, analizzando centrotavola, decine di piatti, zuppiere e legumiere, i bauli colmi della ricca posateria, riprodotti in catalogo grazie alla campagna fotografica di Daria Vinco, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria. Oltre agli argenti per la tavola, non mancano caffettiere e zuccheriere ed eleganti vassoi che dobbiamo immaginare al centro del salottiero rito del caffè, così come i candelieri e le lucerne nei diversi ambienti della casa che nell’argento trovavano il leit motiv dell’arredo.
Il catalogo si conclude con un contributo di Frà John Edward Critien dedicato a un altro importante lascito al Sovrano Militare Ordine di Malta da parte della contessa Valeria Rossi di Montelera, in cui si confronta il nucleo di secolare formazione familiare degli Spinola con una più moderna collezione antiquariale nell’ambito delle raccolte d’arte del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Fu per volontà di Paolo che l’argenteria della famiglia, che come il resto del patrimonio è risultato di accrescimenti dovuti ai vari passaggi ereditari, fu donata all’Ordine di Malta nel 1958, e da allora torna ora per la prima volta nel Palazzo di Pellicceria, ricomponendo il legame tra la dimora e uno dei più prestigiosi elementi del suo arredo, e completando, con uno dei tasselli più significativi, la testimonianza della civiltà dell’abitare dell’aristocrazia genovese nei secoli d’oro della Repubblica, che la Galleria offre grazie alla conservazione dei suoi ambienti e arredi storici.
Il consistente nucleo, che si presenta dopo un accurato restauro eseguito da Francesca Olcese, è costituito quasi esclusivamente da argenteria da tavola e si caratterizza per essere nella sua quasi totalità segnato dal punzone Torretta, che contraddistingue la produzione genovese.
La data che per lo più accompagna quel punzone, e la presenza su moltissimi pezzi delle iniziali di appartenenza, colloca la maggior parte dei manufatti tra la metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e permette di ricondurli ai diversi proprietari del palazzo.
Si individuano così, tra i pezzi più antichi, alcuni riconducibili a Francesco Maria Spinola, figlio di Maddalena Doria, alla quale si deve la determinante ristrutturazione del palazzo a inizio Settecento; le iniziali “PF” suggeriscono invece la proprietà di Paolo Francesco Spinola, raffinato e attento acquirente di oggetti d’arte che a Roma colse anche l’opportunità di farsi ritrarre da Angelica Kauffmann e che probabilmente acquisì il grande vassoio di Valadier e commissionò i pezzi più aggiornati ai dettami del nuovo stile neoclassico. Oltre alle loro iniziali, quelle “GS”, di Giacomo Spinola o ancora “US”, da riferire a Ugo Spinola, documentano la formazione del nucleo attraverso eredità, doti, committenze dei proprietari della dimora di Pellicceria, e le ricerche nell’archivio conservato nel palazzo condotte da Matteo Moretti hanno documentato la formazione anche di questo ambito del patrimonio attraverso il succedersi delle generazioni, testimoniando però anche l’incidenza delle consistenti fusioni, per scelta dei proprietari, desiderosi di procurarsi metallo per commissionare nuovi argenti o perché pressati dagli eventi storici, dal dominio asburgico del 1747 ai venti rivoluzionari di fine secolo, evidenziando di conseguenza la rilevanza del nucleo pervenuto all’Ordine, preziosa parte di quell’ingente patrimonio.
E’ infine evidente che, esponendo centinaia di argenti punzonati Torretta databili lungo oltre un secolo, la mostra si pone come una straordinaria e rara occasione per la conoscenza e l’approfondimento dell’evoluzione stilistica dell’argenteria genovese dal pieno barocco al neoclassico. Inoltre, trattandosi di tutti gli elementi dell’apparecchiatura della tavola, l’analisi delle tipologie e del loro mutare è preziosa materia per lo studio dell’evoluzione di gusti ed usi della tavola. Li ricostruisce Farida Simonetti, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, nel catalogo edito dalla Sagep Editori grazie al fondamentale contributo di Magda Pedrini, analizzando centrotavola, decine di piatti, zuppiere e legumiere, i bauli colmi della ricca posateria, riprodotti in catalogo grazie alla campagna fotografica di Daria Vinco, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria. Oltre agli argenti per la tavola, non mancano caffettiere e zuccheriere ed eleganti vassoi che dobbiamo immaginare al centro del salottiero rito del caffè, così come i candelieri e le lucerne nei diversi ambienti della casa che nell’argento trovavano il leit motiv dell’arredo.
Il catalogo si conclude con un contributo di Frà John Edward Critien dedicato a un altro importante lascito al Sovrano Militare Ordine di Malta da parte della contessa Valeria Rossi di Montelera, in cui si confronta il nucleo di secolare formazione familiare degli Spinola con una più moderna collezione antiquariale nell’ambito delle raccolte d’arte del Sovrano Militare Ordine di Malta.
04
dicembre 2012
L’argenteria di casa Spinola
Dal 04 dicembre 2012 al 10 marzo 2013
arti decorative e industriali
Location
GALLERIA NAZIONALE DI PALAZZO SPINOLA
Genova, Piazza Di Pellicceria, 1, (Genova)
Genova, Piazza Di Pellicceria, 1, (Genova)
Biglietti
intero € 4,00
cumulativo Palazzo Spinola e Palazzo Reale intero € 6,50
ridotto (tra 18 e 24 anni) € 2,00
cumulativo Palazzo Spinola e Palazzo Reale ridotto € 3,25
minori di 18 anni e maggiori di 65 anni gratuito
Orario di apertura
da martedì a sabato: 8.30-19.30
domenica e festivi: 13.30-19.30
lunedì chiuso
Vernissage
4 Dicembre 2012, ore 17.30
Curatore