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Larry Rivers
In questa mostra sono esposte 23 opere, datate dal 1955 al 2002, eseguite in varie tecniche, dall’olio al pastello, all’acquerello
Comunicato stampa
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Il 5 Maggio 2005 si inaugura al Gabbiano una mostra personale di Larry Rivers. E’ la seconda dopo quella del novembre 1992, organizzata per celebrare i venticinque anni di attivita’ della galleria.
LARRY RIVERS nasce a New York, nel Bronx, nel 1925 e muore nell'agosto 2002. A quindici anni intraprende la carriera di sassofonista jazz.
Alla pittura si avvicina per la prima volta nel 1944, quando un suonatore di jazz gli mostra un quadro di Braque, che rappresenta un violino.
A diciannove anni Rivers diventa pittore, il che non gli impedisce di continuare a suonare. Il suo lavoro, del resto, sara’ caratterizzato dal suo eclettismo. Nelle tele convergono la storia del suo paese, le contraddizionisociali, il cinema, il jazz, il teatro, la letteratura e molto di piu’.
"In un suo modo unico e inedito Larry Rivers è il solo artista della New York contemporanea che sia anche un “performance artist”. Un pittore che fa il pittore che suona il sassofono, che recita poemi, che vive in pubblico e in gruppo al centro della bellezza frenetica di New York, in una espansione senza limite degli anni sessanta che - anche per lui come per quasi tutti gli artisti americani della sua generazione - sono al centro della sua storia. Sono al centro, gli anni sessanta, ma Larry Rivers continua a crescere e continua a cambiare”, scrive Furio Colombo nel saggio di introduzione al catalogo della mostra del '92. E continua "E' una pittura sonora, quella di Larry Rivers. E benché in apparenza quello che il visitatore vede, e il possessore di cataloghi constata, sono "solo" quadri, questo è, in realtà, l'album vissuto, interpretato, parlato, suonato e dipinto da uno degli Artisti che più hanno segnato la vita americana e quella parte del mondo che ancora chiamiamo "occidente". Criticamente Larry Rivers è considerato in America un ponte fra l'espressionismo astratto - a cui ha pagato un inevitabile tributo soprattutto all'inizio della sua carriera - e la Pop Art. "
Nel suo intervento per lo stesso catalogo Achille Bonito Oliva traccia fra l'altro un parallelo tra Larry Rivers e la musica: "Ha trovato sicuramente le matrici di un'operazione trasmutativa dalla musica alla pittura nel dada e nella pop-art. Come la musica ha una sorgente fisica del suono, così l'immagine parte dal fisico splendore della superficie bidimensionale che non ha profondità o punti oscuri per lo sguardo. Sulla ferma compattezza della superficie il musicista-pittore intreccia il suo linguaggio astratto e figurativo mediante un processo di addensamento, tipico della sua musica, che non lascia vuoti ma tende sempre al fraseggio."
In Italia Rivers è anche noto per aver eseguito una serie di ritratti di Primo Levi, presentati a Torino nel 1988, acquistati da Gianni Agnelli e diventati proprietà del quotidiano "La Stampa". Rivers non conobbe mai Levi, ma lesse i suoi libri con passione, si occupo’ dell'olocausto, e gli dedico’ i tre ritratti
In questa mostra sono esposte 23 opere, datate dal 1955 al 2002, eseguite in varie tecniche, dall'olio al pastello, all'acquerello.
Di piccole e grandi dimensioni, vanno dai trenta centimetri a un metro e mezzo. I soggetti sono vari: autoritratti, ritratti di figli, amici, musicisti come Miles Davis e numerosi riferimenti al mondo del cinema da Charlie Chaplin, a Fred Astaire, Humphrey Bogart, James Dean, Sean Connery, John Travolta, Harrison Ford.
LARRY RIVERS nasce a New York, nel Bronx, nel 1925 e muore nell'agosto 2002. A quindici anni intraprende la carriera di sassofonista jazz.
Alla pittura si avvicina per la prima volta nel 1944, quando un suonatore di jazz gli mostra un quadro di Braque, che rappresenta un violino.
A diciannove anni Rivers diventa pittore, il che non gli impedisce di continuare a suonare. Il suo lavoro, del resto, sara’ caratterizzato dal suo eclettismo. Nelle tele convergono la storia del suo paese, le contraddizionisociali, il cinema, il jazz, il teatro, la letteratura e molto di piu’.
"In un suo modo unico e inedito Larry Rivers è il solo artista della New York contemporanea che sia anche un “performance artist”. Un pittore che fa il pittore che suona il sassofono, che recita poemi, che vive in pubblico e in gruppo al centro della bellezza frenetica di New York, in una espansione senza limite degli anni sessanta che - anche per lui come per quasi tutti gli artisti americani della sua generazione - sono al centro della sua storia. Sono al centro, gli anni sessanta, ma Larry Rivers continua a crescere e continua a cambiare”, scrive Furio Colombo nel saggio di introduzione al catalogo della mostra del '92. E continua "E' una pittura sonora, quella di Larry Rivers. E benché in apparenza quello che il visitatore vede, e il possessore di cataloghi constata, sono "solo" quadri, questo è, in realtà, l'album vissuto, interpretato, parlato, suonato e dipinto da uno degli Artisti che più hanno segnato la vita americana e quella parte del mondo che ancora chiamiamo "occidente". Criticamente Larry Rivers è considerato in America un ponte fra l'espressionismo astratto - a cui ha pagato un inevitabile tributo soprattutto all'inizio della sua carriera - e la Pop Art. "
Nel suo intervento per lo stesso catalogo Achille Bonito Oliva traccia fra l'altro un parallelo tra Larry Rivers e la musica: "Ha trovato sicuramente le matrici di un'operazione trasmutativa dalla musica alla pittura nel dada e nella pop-art. Come la musica ha una sorgente fisica del suono, così l'immagine parte dal fisico splendore della superficie bidimensionale che non ha profondità o punti oscuri per lo sguardo. Sulla ferma compattezza della superficie il musicista-pittore intreccia il suo linguaggio astratto e figurativo mediante un processo di addensamento, tipico della sua musica, che non lascia vuoti ma tende sempre al fraseggio."
In Italia Rivers è anche noto per aver eseguito una serie di ritratti di Primo Levi, presentati a Torino nel 1988, acquistati da Gianni Agnelli e diventati proprietà del quotidiano "La Stampa". Rivers non conobbe mai Levi, ma lesse i suoi libri con passione, si occupo’ dell'olocausto, e gli dedico’ i tre ritratti
In questa mostra sono esposte 23 opere, datate dal 1955 al 2002, eseguite in varie tecniche, dall'olio al pastello, all'acquerello.
Di piccole e grandi dimensioni, vanno dai trenta centimetri a un metro e mezzo. I soggetti sono vari: autoritratti, ritratti di figli, amici, musicisti come Miles Davis e numerosi riferimenti al mondo del cinema da Charlie Chaplin, a Fred Astaire, Humphrey Bogart, James Dean, Sean Connery, John Travolta, Harrison Ford.
05
maggio 2005
Larry Rivers
Dal 05 maggio al 05 giugno 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL GABBIANO
Roma, Via Della Frezza, 51, (Roma)
Roma, Via Della Frezza, 51, (Roma)
Autore