Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’Arte come sogno al tempo del virus
Sogno come metafora della vita e simbolo del tempo che fugge. Uno dei generi più antichi della pittura riletto anche in chiave contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da L. Pirandello, “Uno, nessuno e centomila”:
“La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest’albero, respiro tremulo di foglie nuove. Sono quest’albero. Albero, nuvola; domani libro o vento; il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo”.
Mostra D’arte : “L’arte come sogno al tempo del virus”
“In questo momento di tempo sospeso ( per coronavirus ) i disturbi particolarmente diffusi della psiche, che si manifestano per mezzo di sogni ricorrenti o piuttosto di incubi, possono essere re-indirizzati verso la lettura psicologica e gli esercizi di consapevolezza che puntino a “ri-definire” alcune porzioni dei loro contenuti o a modificare le emozioni che evocano. L’esistenza di una dimensione inconscia nell’animo umano, ha da sempre – più o meno – influenzato i linguaggi espressivi delle arti visive.
L’idea di rimozione, è una sorta di autocensura della psiche, a riconoscere, far emergere, dare significati a ricordi, fantasie, desideri e pulsioni del passato; tali elementi continuano ad agire segretamente e profondamente dentro l’essere umano, ma restano preclusi alla coscienza. Elementi che si manifestano nei momenti di minor controllo della ragione : nei sogni, visioni, ma anche attraverso gli atti mancati, i lapsus, i caratteri originali di atteggiamenti e del linguaggio sia verbale sia artistico-grafico. La scelta apparentemente inspiegabile a livello comunicativo di immagini, contesti, intrecci, lontani dalla realtà esperibile - ricondotta all’ inconscio - produce ricchi repertori di elementi dal valore analogico e simbolico; in particolare il linguaggio artistico, nell’abbandono dell’ispirazione artistica, con i suoi continui scarti semantici, mette in atto le potenzialità visionarie e talora allucinatorie del sogno e dell’immaginario quali realtà sostitutive. Alcuni artisti sperimenteranno le potenzialità dell’inconscio creando situazioni segnate da ansie, angosce, incubi, fobie oppure dall’immagine conturbante del doppio, albergante in personalità multiple. L’abbandono dei legami comunicativi del linguaggio e l’assunzione dei suoi valori evocativi, associativi, correlativi, simbolici e metaforici, produrrà un’arte pronta ad accettare la sfida comunicativa con lo spettatore, impegnandolo a penetrare in profondità l’individualità di ogni artista. Al di là degli esiti molto diversi, sarà interessante esaminare quali espedienti espressivi gli artisti partecipanti metteranno in campo non solo per presentare la loro esperienza, ma anche in qualche modo per farla rivivere allo spettatore”.
( Giugno 2020, Docente di Storia Dell’ Arte, Prof.ssa Livia Compagnoni )
“La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest’albero, respiro tremulo di foglie nuove. Sono quest’albero. Albero, nuvola; domani libro o vento; il libro che leggo, il vento che bevo. Tutto fuori, vagabondo”.
Mostra D’arte : “L’arte come sogno al tempo del virus”
“In questo momento di tempo sospeso ( per coronavirus ) i disturbi particolarmente diffusi della psiche, che si manifestano per mezzo di sogni ricorrenti o piuttosto di incubi, possono essere re-indirizzati verso la lettura psicologica e gli esercizi di consapevolezza che puntino a “ri-definire” alcune porzioni dei loro contenuti o a modificare le emozioni che evocano. L’esistenza di una dimensione inconscia nell’animo umano, ha da sempre – più o meno – influenzato i linguaggi espressivi delle arti visive.
L’idea di rimozione, è una sorta di autocensura della psiche, a riconoscere, far emergere, dare significati a ricordi, fantasie, desideri e pulsioni del passato; tali elementi continuano ad agire segretamente e profondamente dentro l’essere umano, ma restano preclusi alla coscienza. Elementi che si manifestano nei momenti di minor controllo della ragione : nei sogni, visioni, ma anche attraverso gli atti mancati, i lapsus, i caratteri originali di atteggiamenti e del linguaggio sia verbale sia artistico-grafico. La scelta apparentemente inspiegabile a livello comunicativo di immagini, contesti, intrecci, lontani dalla realtà esperibile - ricondotta all’ inconscio - produce ricchi repertori di elementi dal valore analogico e simbolico; in particolare il linguaggio artistico, nell’abbandono dell’ispirazione artistica, con i suoi continui scarti semantici, mette in atto le potenzialità visionarie e talora allucinatorie del sogno e dell’immaginario quali realtà sostitutive. Alcuni artisti sperimenteranno le potenzialità dell’inconscio creando situazioni segnate da ansie, angosce, incubi, fobie oppure dall’immagine conturbante del doppio, albergante in personalità multiple. L’abbandono dei legami comunicativi del linguaggio e l’assunzione dei suoi valori evocativi, associativi, correlativi, simbolici e metaforici, produrrà un’arte pronta ad accettare la sfida comunicativa con lo spettatore, impegnandolo a penetrare in profondità l’individualità di ogni artista. Al di là degli esiti molto diversi, sarà interessante esaminare quali espedienti espressivi gli artisti partecipanti metteranno in campo non solo per presentare la loro esperienza, ma anche in qualche modo per farla rivivere allo spettatore”.
( Giugno 2020, Docente di Storia Dell’ Arte, Prof.ssa Livia Compagnoni )
20
giugno 2020
L’Arte come sogno al tempo del virus
Dal 20 al 30 giugno 2020
arte contemporanea
Location
ARTHEKA 32
Lido di Ostia, Via Sartena, 30, (RM)
Lido di Ostia, Via Sartena, 30, (RM)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19
Vernissage
20 Giugno 2020, ore 18
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini