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L’arte del collezionare. La raccolta Mario Scaglia. Dipinti e sculture, medaglie e placchette da Pisanello a Ceruti
Una raccolta varia, imprevedibile e preziosa che prosegue il percorso di indagine sul tema del collezionismo privato.
Comunicato stampa
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L’incontro con un restauratore milanese, negli anni della prima giovinezza, segna in modo determinante la passione di Mario Scaglia per il mondo dell’arte, e in particolare per le opere d’arte antica. Negli anni Sessanta l’imprenditore milanese inizia a formare la sua raccolta di cui oggi, a quarant’anni di distanza, una raffinata selezione è esposta al Museo Poldi Pezzoli, dal 30 ottobre 2007 al 30 marzo 2008, nella mostra L’ARTE DEL COLLEZIONARE. La raccolta Mario Scaglia. Dipinti e sculture, medaglie e placchette da Pisanello a Ceruti.
La mostra costituisce la quinta tappa di un percorso che, dopo le rassegne dedicate alle opere del Museo Jacquemart-André di Parigi, del Principe del Liechtenstein, della famiglia Borromeo Arese e dei dipinti ottocenteschi scelti da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, indaga le diverse sfaccettature del collezionismo privato. Un progetto che esprime, ancora una volta, l’identità del Museo Poldi Pezzoli. La passione per l’arte, la ricerca dell’eccellenza e l’impegno civico verso il patrimonio artistico sono gli elementi che hanno ispirato le scelte di Poldi Pezzoli e che oggi guidano il nuovo corso espositivo della casa-museo. Un progetto che si traduce nell’esposizione di raccolte rivelatrici di un modello virtuoso di collezionismo, realizzate da coloro che accanto alla qualità delle opere hanno scelto l’impegno in favore del patrimonio artistico della collettività.
Brillante imprenditore nel settore metalmeccanico, Mario Scaglia, già Presidente dell’Accademia Carrara dal 1982 al 1993, è attualmente Presidente dell’Associazione per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMEC) di Bergamo.
La sua raccolta si propone all’attenzione del pubblico con una mostra varia, imprevedibile e preziosa. La conoscenza ravvicinata dell’artefice del progetto collezionistico e della sua personalità ha consentito di portare alla luce una raccolta molto originale, in cui spiccano prevalentemente due filoni: l’amore per l’arte lombarda e la predilezione per il manufatto di piccole dimensioni ma di squisita fattura. Opere scelte in modo attento e mai convenzionale da un amatore che ha rinnovato costantemente la sua collezione, all’insegna della curiosità e del diletto.
Curata da Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, e da Francesco Frangi, Professore di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Cremona, la mostra si snoda in un percorso espositivo, scandito in tre sezioni, che propone circa 90 pezzi tra dipinti, sculture, medaglie e placchette.
Una presenza insolita nella mostra è costituita da un particolare manufatto d’arte: la placchetta. Opere spesso sconosciute alla maggior parte del pubblico, ma fortemente amate da Mario Scaglia. Composta, nella sua interezza, da oltre 500 esemplari, la raccolta di questi piccoli oggetti in bronzo rappresenta la più importante collezione oggi conservata in mani private, sia in Italia che all’estero. Un insieme di opere degno di rivaleggiare con le più rinomate raccolte pubbliche presenti al Louvre, a Washington, a Firenze.
La placchetta, nata in epoca rinascimentale, è un rilievo di piccole dimensioni, ottenuta da una matrice incisa da cui si possono ricavare diverse tirature, in modo analogo a quanto accade per le incisioni. Diversamente dalle medaglie, quasi sempre associate a un personaggio e a un evento definito, le placchette sono ispirate a soggetti “liberi” e quindi possono avere carattere sacro, profano, ornamentale, mitologico, simbolico o letterario. Questo particolare manufatto d’arte non veniva prodotto con una funzione precisa ma in relazione agli usi più diversi e curiosi: ad esempio come pomo da spada, ornamento di cappelli e cinturoni o come placca decorativa per mobili. Inoltre la placchetta poteva essere utilizzata anche come strumento di documentazione e diffusione di intagli antichi su gemma e cammei che, troppo preziosi e fragili nella versione originale, potevano uscire solo raramente dalle collezioni di appartenenza.
Rinascimento prezioso: il dialogo fra le arti, la prima sezione, riunisce e confronta opere appartenenti a diverse espressioni artistiche quali: dipinti, sculture, placchette e medaglie. Esposto in prima assoluta il Cristo benedicente di Andrea Previtali (1470/80 -1528) affiancato dal prezioso bassorilievo in legno di pero, ad opera dei fratelli Del Maino, che raffigura l’Adorazione dei magi. Arricchiscono l’esposizione le medaglie e le placchette in bronzo di importantissimi artisti quali Pisanello (1385 -1455), Moderno (1467-1528), Riccio (1470ca -1532).
Il percorso prosegue, in una sorta di stanza delle meraviglie, con il tema della rarità e della preziosità degli oggetti di piccolo formato. Qui placchette e medaglie dialogano con piccoli ritratti dal Cinquecento al Settecento, per lo più su rame o su tavola fra i quali spicca il Ritratto del conte Carl Gustav Tessin di Pietro Longhi (1701-1785). Impreziosiscono la sezione i colori e le atmosfere dei paesaggi del primo Seicento romano, quasi tutti inediti.
I pittori della realtà, l’ultima sezione della mostra, è dedicata a un nucleo di capolavori dei maggiori esponenti del naturalismo lombardo. Da Giovanni Battista Moroni (1520 ca - 1579) a Evaristo Baschenis (1617 - 1677), da Vittore Ghislandi detto Fra Galgario (1655 -1743) al bresciano Giacomo Ceruti (1698 - 1767). Ritratti e nature morte si propongono al pubblico con la loro capacità di raccontare le diverse manifestazioni della realtà, senza alcun tono enfatico.
Attività didattiche: per tutta la durata della mostra sono in programma visite guidate, incontri a tema e attività per i più piccoli.
Catalogo: Silvana Editoriale (www.silvanaeditoriale.it)
La mostra è realizzata con il sostegno di Banca Regionale Europea e di Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia.
La mostra si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e con il patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano - Cultura, e in collaborazione con l’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli.
Sponsor tecnici: Jlt - Siaci, Larusmiani, Silvana Editoriale, Unifor, Vivaticket
La mostra costituisce la quinta tappa di un percorso che, dopo le rassegne dedicate alle opere del Museo Jacquemart-André di Parigi, del Principe del Liechtenstein, della famiglia Borromeo Arese e dei dipinti ottocenteschi scelti da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, indaga le diverse sfaccettature del collezionismo privato. Un progetto che esprime, ancora una volta, l’identità del Museo Poldi Pezzoli. La passione per l’arte, la ricerca dell’eccellenza e l’impegno civico verso il patrimonio artistico sono gli elementi che hanno ispirato le scelte di Poldi Pezzoli e che oggi guidano il nuovo corso espositivo della casa-museo. Un progetto che si traduce nell’esposizione di raccolte rivelatrici di un modello virtuoso di collezionismo, realizzate da coloro che accanto alla qualità delle opere hanno scelto l’impegno in favore del patrimonio artistico della collettività.
Brillante imprenditore nel settore metalmeccanico, Mario Scaglia, già Presidente dell’Accademia Carrara dal 1982 al 1993, è attualmente Presidente dell’Associazione per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMEC) di Bergamo.
La sua raccolta si propone all’attenzione del pubblico con una mostra varia, imprevedibile e preziosa. La conoscenza ravvicinata dell’artefice del progetto collezionistico e della sua personalità ha consentito di portare alla luce una raccolta molto originale, in cui spiccano prevalentemente due filoni: l’amore per l’arte lombarda e la predilezione per il manufatto di piccole dimensioni ma di squisita fattura. Opere scelte in modo attento e mai convenzionale da un amatore che ha rinnovato costantemente la sua collezione, all’insegna della curiosità e del diletto.
Curata da Andrea Di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli, e da Francesco Frangi, Professore di Storia dell’Arte Moderna dell’Università di Cremona, la mostra si snoda in un percorso espositivo, scandito in tre sezioni, che propone circa 90 pezzi tra dipinti, sculture, medaglie e placchette.
Una presenza insolita nella mostra è costituita da un particolare manufatto d’arte: la placchetta. Opere spesso sconosciute alla maggior parte del pubblico, ma fortemente amate da Mario Scaglia. Composta, nella sua interezza, da oltre 500 esemplari, la raccolta di questi piccoli oggetti in bronzo rappresenta la più importante collezione oggi conservata in mani private, sia in Italia che all’estero. Un insieme di opere degno di rivaleggiare con le più rinomate raccolte pubbliche presenti al Louvre, a Washington, a Firenze.
La placchetta, nata in epoca rinascimentale, è un rilievo di piccole dimensioni, ottenuta da una matrice incisa da cui si possono ricavare diverse tirature, in modo analogo a quanto accade per le incisioni. Diversamente dalle medaglie, quasi sempre associate a un personaggio e a un evento definito, le placchette sono ispirate a soggetti “liberi” e quindi possono avere carattere sacro, profano, ornamentale, mitologico, simbolico o letterario. Questo particolare manufatto d’arte non veniva prodotto con una funzione precisa ma in relazione agli usi più diversi e curiosi: ad esempio come pomo da spada, ornamento di cappelli e cinturoni o come placca decorativa per mobili. Inoltre la placchetta poteva essere utilizzata anche come strumento di documentazione e diffusione di intagli antichi su gemma e cammei che, troppo preziosi e fragili nella versione originale, potevano uscire solo raramente dalle collezioni di appartenenza.
Rinascimento prezioso: il dialogo fra le arti, la prima sezione, riunisce e confronta opere appartenenti a diverse espressioni artistiche quali: dipinti, sculture, placchette e medaglie. Esposto in prima assoluta il Cristo benedicente di Andrea Previtali (1470/80 -1528) affiancato dal prezioso bassorilievo in legno di pero, ad opera dei fratelli Del Maino, che raffigura l’Adorazione dei magi. Arricchiscono l’esposizione le medaglie e le placchette in bronzo di importantissimi artisti quali Pisanello (1385 -1455), Moderno (1467-1528), Riccio (1470ca -1532).
Il percorso prosegue, in una sorta di stanza delle meraviglie, con il tema della rarità e della preziosità degli oggetti di piccolo formato. Qui placchette e medaglie dialogano con piccoli ritratti dal Cinquecento al Settecento, per lo più su rame o su tavola fra i quali spicca il Ritratto del conte Carl Gustav Tessin di Pietro Longhi (1701-1785). Impreziosiscono la sezione i colori e le atmosfere dei paesaggi del primo Seicento romano, quasi tutti inediti.
I pittori della realtà, l’ultima sezione della mostra, è dedicata a un nucleo di capolavori dei maggiori esponenti del naturalismo lombardo. Da Giovanni Battista Moroni (1520 ca - 1579) a Evaristo Baschenis (1617 - 1677), da Vittore Ghislandi detto Fra Galgario (1655 -1743) al bresciano Giacomo Ceruti (1698 - 1767). Ritratti e nature morte si propongono al pubblico con la loro capacità di raccontare le diverse manifestazioni della realtà, senza alcun tono enfatico.
Attività didattiche: per tutta la durata della mostra sono in programma visite guidate, incontri a tema e attività per i più piccoli.
Catalogo: Silvana Editoriale (www.silvanaeditoriale.it)
La mostra è realizzata con il sostegno di Banca Regionale Europea e di Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia.
La mostra si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e con il patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano - Cultura, e in collaborazione con l’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli.
Sponsor tecnici: Jlt - Siaci, Larusmiani, Silvana Editoriale, Unifor, Vivaticket
29
ottobre 2007
L’arte del collezionare. La raccolta Mario Scaglia. Dipinti e sculture, medaglie e placchette da Pisanello a Ceruti
Dal 29 ottobre 2007 al 06 aprile 2008
arte antica
arte moderna
arte moderna
Location
MUSEO POLDI PEZZOLI
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Milano, Via Alessandro Manzoni, 12, (Milano)
Biglietti
Ingresso: € 8 ; ridotto: € 5,50
Orario di apertura
Martedì - domenica h. 10.00 - 18.00. Lunedì chiuso
Vernissage
29 Ottobre 2007, ore 18.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore