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L’Arte della Decrescita
Un evento che coinvolge numerosi artisti alle prese con materiali di recupero e con il riutilizzo di oggetti scartati dalla frenetica attività post-moderna. Riciclare diventa per gli artisti un modo quotidiano di vedere le cose. Partendo da ciò che gli altri hanno scartato, l’artista interpreta ciò che è stato rifiutato come preziosa risorsa, se ne appropria, ingloba, trasforma.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il gruppo AE, Arte Entropia Zero, organizza per domenica 17 maggio, presso la Cà Verde di Sant'Ambrogio di Valpolicella, dalla mattina alla sera (dalle 10 alle 10) un'iniziativa dal titolo L'arte della decrescita, con il patrocinio dei Comuni di San Pietro in Cariano, Negrar e Sant'Ambrogio di Valpolicella. Un evento che coinvolge numerosi artisti alle prese con materiali di recupero e molte associazioni attive sul territorio, oltre a proporre dibattiti, presentazioni di libri, laboratori per bambini, performance di danza e pittura e uno spettacolo di percussioni con il gruppo di15 elementi i Forteza.
L'evento è stato pensato per dar voce a una tendenza che si pone l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto dell'attività umana sulla natura e sull'ambiente, in linea con il concetto di sostenibilità e con l'idea di un'altra economia: pacifica, sostenibile e conviviale. Tante sono le proposte in fase di elaborazione e le idee che rivalutano atteggiamenti e modelli abbandonati nel corso della storia. Facendo i conti con la realtà si capisce che è stato gettato al vento un patrimonio antico e importante, che l'umanità degli anni 2000 è ancora in tempo a recuperare e far proprio per la salvezza di una prospettiva altrimenti a rischio.
L'iniziativa si articola in un evento artistico che ruota attorno al riciclo, al riutilizzo di rifiuti ed oggetti scartati dalla frenetica attività post-moderna, e ovviamente attorno al concetto dell'arte di arrangiarsi. Riciclare diventa per gli artisti un modo quotidiano di vedere le cose. Partendo da ciò che gli altri hanno scartato, l'artista interpreta ciò che è stato rifiutato come preziosa risorsa, se ne appropria, ingloba, trasforma. Gli artisti coinvolti sono molti, in ordine alfabetico: Aere, Bagni, Bertucco, Brentegani, Bressan, Brombin, Bussola, Castellani, Cavaioni, Claroquesi, Corrà, Cristini, Danzi, Dentamaro, Espinoza, Gottoli, Lufer, Magalini, Marengo, Marilus, Mariposa, Peruch, Olivieri, Poiana, Quarella, Scarpa (mutoid planb), Tagetto, Tarasco, Tinto, Totola, Zampini e la poesia di Luigi Pedilarco.
Anche l'arte sceglie con questo evento di dire la sua, declinando non più la ricerca estetica fine a se stessa ma l'interazione tra l'artista, la sua arte e le necessità della vita. Con questa manifestazione il gruppo AE, Arte Entropia Zero, ha infatti invitato gli artisti a rapportarsi all'ambiente in cui vivono e a sviscerare il legame tra il mondo reale e un mondo meno reale, quello che vorremmo, un mondo in cui una coesistenza equilibrata e condivisa tra la specie umana e l'infinita varietà di forme di vita che animano l'ecosistema Terra è possibile, un mondo che sta nelle nostre teste ma che ha sempre più bisogno di agganci credibili, sia culturalmente sia eticamente, per tornare a essere realtà, prima che il pianeta reagisca alla nostra usura in modo imprevedibile e ingovernabile.
In questa direzione vanno il recupero, l'utilizzo delle potenzialità esistenti sul territorio, il riuso degli oggetti buttati via e scartati ancora prima della loro fine da una società consumistica e in corsa perenne. Per ridare vita a un'ampia gamma di oggetti eliminati da un sistema di consumo malato cronico e rimetterli in circolazione " travestiti” da opere artistiche, e ridurre il consumo di energia. Così facendo gli artisti evidenziano le potenzialità di un oggetto/rifiuto ampliando la visuale dei punti di vista possibili. Un esercizio di fantasia che riqualifica un'enorme quantità di cose, attraverso le quali il passato si trasforma in futuro.
Così l'arte si muove in direzione di un mondo passibile di un miglioramento negli equilibri sempre più precari tra uomo e ambiente, attraverso un comportamento individuale che si dimostra voler superare lo schema sociale attualmente diffuso del “comprare, usare, consumare e buttare”.
L'aspetto artistico in questo caso si fonde perfettamente con un pensiero collettivo, che abbraccia aspettative di cambiamento a 360 gradi: artisti, artigiani, associazioni, piccole aziende, comitati si incontrano in un unico luogo per discutere sul concetto della Decrescita, ossia di quella scelta culturale che educa e indica mete finora inosservate o peggio escluse dall'ambizione umana. Idee piccole e grandi che trasformano nel profondo la propria vita, e che condivise possono trasformare la vita di tutti.
Decrescita è un termine coniato da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia, per indicare un sistema economico basato su principi ecologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati esclusivamente alla crescita economica, che si rivela non più sostenibile per il pianeta. Con la teoria della Decrescita si indica allora la necessità e l'urgenza di un'inversione di tendenza rispetto al modello dominante dello sviluppo e della crescita illimitati. Un'inversione di tendenza che si rende necessaria per il semplice motivo che l'attuale modello di sviluppo è ecologicamente insostenibile, ingiusto ed incompatibile con la pace nel mondo, oltreché foriero, anche all'interno dei paesi ricchi, di perdita di autonomia, alienazione, aumento delle disuguaglianze e dell'insicurezza. La decrescita non è una ricetta ma semmai un segno, un cartello stradale che indica un nuovo percorso. Un percorso che conduce verso un nuovo immaginario, un nuovo orizzonte, che viene ribadito anche tramite l'espressione artistica.
La giornata del 17 maggio 2009 vuole introdurre questi elementi di riflessione sia tramite l'arte che tramite il coinvolgimento delle realtà locali già attente a queste tematiche, nella speranza di farne crescere le motivazioni originali e di trasformare l'impegno culturale in azioni mirate a soddisfare queste esigenze.
La giornata prevede allora anche l'introduzione e la presentazione del libro valori democratici. La politica spirituale di Gandhi attraverso le parole del suo discepolo di Vinoba Bhave (Gabrielli Editori). Vinoba Bhave (1895 1982) fu il diretto discepolo e prosecutore del pensiero e dell'azione del Maestro Mahatma Gandhi. Vinoba è noto a livello mondiale perché fu il fondatore del movimento rivoluzionario nonviolento Bhoodan. Percorrendo tutta l'India a piedi per più di tredici anni, Vinoba raccolse milioni di acri in dono per i "senza terra" e migliaia di villaggi si strutturarono secondo le regole d'oro della convivenza comunitaria. Durante questo apostolato verso i poveri espose il suo messaggio che attualizza il pensiero del Maestro Gandhi per rapportarlo ai problemi del dopo indipendenza indiana. Questi discorsi sono ora stati trascritti e tradotti in questo libro, dove Vinoba propone mezzi nonviolenti e di elevato contenuto spirituale per la soluzione dei problemi della società. Anche di quella italiana, nell'intento dei curatori, per avviare un dibattito serio e costruttivo sulla riforma del "fare politica" nel nostro Paese, secondo gli ideali della nonviolenza.
Dalle ore 16.00 è in programma una chiacchierata con Maddalena Maistri (Assessore all'Ecologia del Comune di Negrar), Adriano Francescon (Segretario provinciale Associazione Difesa Consumatori), Francesco Badalini (moderatore e coordinatore Movimento per la Decrescita), Andrea Bersaglio (Movimento Nazionale della Decrescita), Luca Salvi (Banca etica e nuovi stili di vita), Andrea Tronchin (Presidente dell'Associazione El Selese, Distretto di Economia Solidale della provincia di Verona, che parlerà degli SCEC -Solidarietà ChE Cammina- come soluzione alla crisi), Carlo Reggiani (Gruppo Beppe Grillo di Villafranca, che interverrà sulla decrescita nella politica).
Sono inoltre coinvolti e partecipano alla giornata gruppi ed associazioni impegnate sul territorio: Comitato Futura Fumane, Comitato Valpolicella 2000, Associazione Man Fatto, Associazione Il Carpino, Associazione Tam Tam, Associazione Ergo, Circolo Legambiente Fagiani nel mondo, Tirta, Comitato Assolago, Salvapolicella Onlus, Comitato Salviamo Garda, Associazione Nour, Progetto Ecologia CPT (Centro Territoriale Permanente), Associazione Casa di Ramia (Centro Interculturale delle donne), Associazione Gruppo Grotte Falchi (G.E.S. Falchi), Il Fantacirco di Mastrobottiglia e gli Ecogiochi House di Renato Toffali.
La giornata prevede anche uno spettacolo di percussioni con il gruppo di15 elementi i Forteza; un laboratorio per bambini a cura di Sandro dalle Pezze, artista speleologo che propone giochi ludici di sperimentazione e arte, dal titolo Quando i sassi parlano; una performance de Gli artigiani del riciclo, ovvero gli Atomic circus di Verona e Treviso, Damiano Brognara e Maurizio Zanolli con le sue latte; una performance di danza a cura di Betty Appolloni (VN Rito VN Movimento) e una performance etico-pittorica di Zanolli Maurizio.
L'evento è stato pensato per dar voce a una tendenza che si pone l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto dell'attività umana sulla natura e sull'ambiente, in linea con il concetto di sostenibilità e con l'idea di un'altra economia: pacifica, sostenibile e conviviale. Tante sono le proposte in fase di elaborazione e le idee che rivalutano atteggiamenti e modelli abbandonati nel corso della storia. Facendo i conti con la realtà si capisce che è stato gettato al vento un patrimonio antico e importante, che l'umanità degli anni 2000 è ancora in tempo a recuperare e far proprio per la salvezza di una prospettiva altrimenti a rischio.
L'iniziativa si articola in un evento artistico che ruota attorno al riciclo, al riutilizzo di rifiuti ed oggetti scartati dalla frenetica attività post-moderna, e ovviamente attorno al concetto dell'arte di arrangiarsi. Riciclare diventa per gli artisti un modo quotidiano di vedere le cose. Partendo da ciò che gli altri hanno scartato, l'artista interpreta ciò che è stato rifiutato come preziosa risorsa, se ne appropria, ingloba, trasforma. Gli artisti coinvolti sono molti, in ordine alfabetico: Aere, Bagni, Bertucco, Brentegani, Bressan, Brombin, Bussola, Castellani, Cavaioni, Claroquesi, Corrà, Cristini, Danzi, Dentamaro, Espinoza, Gottoli, Lufer, Magalini, Marengo, Marilus, Mariposa, Peruch, Olivieri, Poiana, Quarella, Scarpa (mutoid planb), Tagetto, Tarasco, Tinto, Totola, Zampini e la poesia di Luigi Pedilarco.
Anche l'arte sceglie con questo evento di dire la sua, declinando non più la ricerca estetica fine a se stessa ma l'interazione tra l'artista, la sua arte e le necessità della vita. Con questa manifestazione il gruppo AE, Arte Entropia Zero, ha infatti invitato gli artisti a rapportarsi all'ambiente in cui vivono e a sviscerare il legame tra il mondo reale e un mondo meno reale, quello che vorremmo, un mondo in cui una coesistenza equilibrata e condivisa tra la specie umana e l'infinita varietà di forme di vita che animano l'ecosistema Terra è possibile, un mondo che sta nelle nostre teste ma che ha sempre più bisogno di agganci credibili, sia culturalmente sia eticamente, per tornare a essere realtà, prima che il pianeta reagisca alla nostra usura in modo imprevedibile e ingovernabile.
In questa direzione vanno il recupero, l'utilizzo delle potenzialità esistenti sul territorio, il riuso degli oggetti buttati via e scartati ancora prima della loro fine da una società consumistica e in corsa perenne. Per ridare vita a un'ampia gamma di oggetti eliminati da un sistema di consumo malato cronico e rimetterli in circolazione " travestiti” da opere artistiche, e ridurre il consumo di energia. Così facendo gli artisti evidenziano le potenzialità di un oggetto/rifiuto ampliando la visuale dei punti di vista possibili. Un esercizio di fantasia che riqualifica un'enorme quantità di cose, attraverso le quali il passato si trasforma in futuro.
Così l'arte si muove in direzione di un mondo passibile di un miglioramento negli equilibri sempre più precari tra uomo e ambiente, attraverso un comportamento individuale che si dimostra voler superare lo schema sociale attualmente diffuso del “comprare, usare, consumare e buttare”.
L'aspetto artistico in questo caso si fonde perfettamente con un pensiero collettivo, che abbraccia aspettative di cambiamento a 360 gradi: artisti, artigiani, associazioni, piccole aziende, comitati si incontrano in un unico luogo per discutere sul concetto della Decrescita, ossia di quella scelta culturale che educa e indica mete finora inosservate o peggio escluse dall'ambizione umana. Idee piccole e grandi che trasformano nel profondo la propria vita, e che condivise possono trasformare la vita di tutti.
Decrescita è un termine coniato da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia, per indicare un sistema economico basato su principi ecologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati esclusivamente alla crescita economica, che si rivela non più sostenibile per il pianeta. Con la teoria della Decrescita si indica allora la necessità e l'urgenza di un'inversione di tendenza rispetto al modello dominante dello sviluppo e della crescita illimitati. Un'inversione di tendenza che si rende necessaria per il semplice motivo che l'attuale modello di sviluppo è ecologicamente insostenibile, ingiusto ed incompatibile con la pace nel mondo, oltreché foriero, anche all'interno dei paesi ricchi, di perdita di autonomia, alienazione, aumento delle disuguaglianze e dell'insicurezza. La decrescita non è una ricetta ma semmai un segno, un cartello stradale che indica un nuovo percorso. Un percorso che conduce verso un nuovo immaginario, un nuovo orizzonte, che viene ribadito anche tramite l'espressione artistica.
La giornata del 17 maggio 2009 vuole introdurre questi elementi di riflessione sia tramite l'arte che tramite il coinvolgimento delle realtà locali già attente a queste tematiche, nella speranza di farne crescere le motivazioni originali e di trasformare l'impegno culturale in azioni mirate a soddisfare queste esigenze.
La giornata prevede allora anche l'introduzione e la presentazione del libro valori democratici. La politica spirituale di Gandhi attraverso le parole del suo discepolo di Vinoba Bhave (Gabrielli Editori). Vinoba Bhave (1895 1982) fu il diretto discepolo e prosecutore del pensiero e dell'azione del Maestro Mahatma Gandhi. Vinoba è noto a livello mondiale perché fu il fondatore del movimento rivoluzionario nonviolento Bhoodan. Percorrendo tutta l'India a piedi per più di tredici anni, Vinoba raccolse milioni di acri in dono per i "senza terra" e migliaia di villaggi si strutturarono secondo le regole d'oro della convivenza comunitaria. Durante questo apostolato verso i poveri espose il suo messaggio che attualizza il pensiero del Maestro Gandhi per rapportarlo ai problemi del dopo indipendenza indiana. Questi discorsi sono ora stati trascritti e tradotti in questo libro, dove Vinoba propone mezzi nonviolenti e di elevato contenuto spirituale per la soluzione dei problemi della società. Anche di quella italiana, nell'intento dei curatori, per avviare un dibattito serio e costruttivo sulla riforma del "fare politica" nel nostro Paese, secondo gli ideali della nonviolenza.
Dalle ore 16.00 è in programma una chiacchierata con Maddalena Maistri (Assessore all'Ecologia del Comune di Negrar), Adriano Francescon (Segretario provinciale Associazione Difesa Consumatori), Francesco Badalini (moderatore e coordinatore Movimento per la Decrescita), Andrea Bersaglio (Movimento Nazionale della Decrescita), Luca Salvi (Banca etica e nuovi stili di vita), Andrea Tronchin (Presidente dell'Associazione El Selese, Distretto di Economia Solidale della provincia di Verona, che parlerà degli SCEC -Solidarietà ChE Cammina- come soluzione alla crisi), Carlo Reggiani (Gruppo Beppe Grillo di Villafranca, che interverrà sulla decrescita nella politica).
Sono inoltre coinvolti e partecipano alla giornata gruppi ed associazioni impegnate sul territorio: Comitato Futura Fumane, Comitato Valpolicella 2000, Associazione Man Fatto, Associazione Il Carpino, Associazione Tam Tam, Associazione Ergo, Circolo Legambiente Fagiani nel mondo, Tirta, Comitato Assolago, Salvapolicella Onlus, Comitato Salviamo Garda, Associazione Nour, Progetto Ecologia CPT (Centro Territoriale Permanente), Associazione Casa di Ramia (Centro Interculturale delle donne), Associazione Gruppo Grotte Falchi (G.E.S. Falchi), Il Fantacirco di Mastrobottiglia e gli Ecogiochi House di Renato Toffali.
La giornata prevede anche uno spettacolo di percussioni con il gruppo di15 elementi i Forteza; un laboratorio per bambini a cura di Sandro dalle Pezze, artista speleologo che propone giochi ludici di sperimentazione e arte, dal titolo Quando i sassi parlano; una performance de Gli artigiani del riciclo, ovvero gli Atomic circus di Verona e Treviso, Damiano Brognara e Maurizio Zanolli con le sue latte; una performance di danza a cura di Betty Appolloni (VN Rito VN Movimento) e una performance etico-pittorica di Zanolli Maurizio.
17
maggio 2009
L’Arte della Decrescita
17 maggio 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CA’ VERDE
Sant'ambrogio Di Valpolicella, Case Sparse Ca' Verde, 37010, (Verona)
Sant'ambrogio Di Valpolicella, Case Sparse Ca' Verde, 37010, (Verona)
Vernissage
17 Maggio 2009, dalle 10 alle 10
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