Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
L’Arte della Retorica
Una Mostra Collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte è una continua modulazione retorica. Per riconoscere un'opera di valore estetico, infatti, è necessario qualcosa che l’occhio non può discernere – un'atmosfera teorica, una conoscenza della storia dell’arte, una confidenza in particolari strutture e parole: un cono d'ombra che intercede tra noi e l'oggetto, caricandolo di attendibilità. In un certo senso, la riconoscibilità di un capolavoro nasce da un intenso dialogo, all'interno di noi stessi, tra regole storicamente definite, emozione e logica.
La contemporaneità sembra, a questo modo, disconoscere la dimensione sensibile, trasformandosi sempre più in una riflessione tautologica sul proprio statuto e sui propri mezzi e manifestando così la propria natura filosofica.
Questo inarrestabile progresso teoretico non si trascinerà fino ad una inconcepibile morte dell'arte. Allo stesso modo, la pratica estetica non si risolverà in una compiuta e consapevole definizione dei propri limiti e del proprio raggio d'azione.
Resiste una possibilità, al di là dell'arte tradizionalmente intesa e del movimento dialettico delle avanguardie, di un'arte post-storica libera dai condizionamenti teorici? Il linguaggio dell'arte può continuare a significare, a prescindere dal discorso sotterraneo, inconsciamente condiviso, che lo informa storicamente? Riuscire a recuperare e ad analizzare le modalità che il linguaggio utilizza per funzionare all'interno di una produzione artistica, spogliandole dei rapporti con la tradizione, potrebbe aiutarci a comprendere la reale potenzialità non soltanto della nostra immaginazione, ma soprattutto della nostra capacità di comunicazione e del nostro rapporto con gli altri e con il mondo.
La contemporaneità sembra, a questo modo, disconoscere la dimensione sensibile, trasformandosi sempre più in una riflessione tautologica sul proprio statuto e sui propri mezzi e manifestando così la propria natura filosofica.
Questo inarrestabile progresso teoretico non si trascinerà fino ad una inconcepibile morte dell'arte. Allo stesso modo, la pratica estetica non si risolverà in una compiuta e consapevole definizione dei propri limiti e del proprio raggio d'azione.
Resiste una possibilità, al di là dell'arte tradizionalmente intesa e del movimento dialettico delle avanguardie, di un'arte post-storica libera dai condizionamenti teorici? Il linguaggio dell'arte può continuare a significare, a prescindere dal discorso sotterraneo, inconsciamente condiviso, che lo informa storicamente? Riuscire a recuperare e ad analizzare le modalità che il linguaggio utilizza per funzionare all'interno di una produzione artistica, spogliandole dei rapporti con la tradizione, potrebbe aiutarci a comprendere la reale potenzialità non soltanto della nostra immaginazione, ma soprattutto della nostra capacità di comunicazione e del nostro rapporto con gli altri e con il mondo.
07
novembre 2012
L’Arte della Retorica
Dal 07 novembre al 07 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
HOTEL MERCURE
Torino, Via Nizza, 11, (Torino)
Torino, Via Nizza, 11, (Torino)
Orario di apertura
avvisare sempre via telefono
Vernissage
7 Novembre 2012, h 18.30
Sito web
artedellaretorica.wordpress.com
Autore
Curatore