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L’arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis #1
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis a cura di Francesco Bernardelli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis
Sabato 5 febbraio, Teatro, ore 17
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis
a cura di Francesco Bernardelli
James Lee Byars, Wide White Space, Antwerpen 18 april-7 mei 1969 (1969), 32'30"
Daniel Buren (1971), 5'40"
Le prime importanti mostre personali presso la galleria Wide White Space di Anversa di due figure che hanno segnato la scena artistica degli ultimi quarant’anni.
Ingresso gratuito
James Lee Byars, Wide White Space, Antwerpen 18 april-7 mei 1969 (1969), bianco e nero, sonoro, 32'30"
Diretta testimonianza documentaria realizzata durante la mostra personale di James Lee Byars (Detroit, 1932 – Il Cairo, 1997) alla Wide White Space Gallery, ad Anversa (fra l'aprile e il maggio 1969), il filmato mostra l'artista americano, con il corpo completamente coperto da un particolare abito bianco, intento a raccontare all'intervistatore Walter Van Dijck il senso della propria ricerca artistica, nonché la presenza e il significato che gli abiti possono avere, la bellezza dei "Paesaggi naturali in una situazione urbana", il ruolo dei musei e l'idea che una mostra possa essere intesa come traduzione delle proprie idee. Byars è ritratto intento al lavoro e alternato a immagini di altri partecipanti a una sua azione: una processione pubblica che si sviluppa lungo le strade di Anversa e dentro la galleria. Nel film Byars entra nei dettagli del proprio lavoro, descrivendo i propri interessi nei confronti dello Shintoismo e della poesia, le difficoltà e possibilità del linguaggio, la propria fascinazione nei confronti degli aeroplani, i suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti, il progetto World Question Center e la propria peculiare storia di vita.
Daniel Buren (1971), bianco e nero, sonoro, 5'40"
Il breve documentario è incentrato sulla seconda mostra personale tenuta da celebre artista francese Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938) presso la Wide White Space Gallery di Anversa (dal titolo Travail in situ, 11 maggio – 5 giugno 1971). Alcune vedute esterne della strada dove si trovava la galleria (la Schildersstraat, nel centro della città) sono alternate a momenti in cui Buren racconta il proprio lavoro. Le note strisce verticali che caratterizzano il lavoro dell’artista francese, mostrano l’evidente natura di intervento a metà fra invisibilità e forte presenza. Lo scrittore e giornalista Georges Adé pone una serie di precise domande a Buren riguardanti la natura e le caratteristiche del suo lavoro, soprattutto riguardo alle modalità con cui esso si relaziona all'ambiente circostante.
Sabato 5 febbraio, Teatro, ore 17
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis
a cura di Francesco Bernardelli
James Lee Byars, Wide White Space, Antwerpen 18 april-7 mei 1969 (1969), 32'30"
Daniel Buren (1971), 5'40"
Le prime importanti mostre personali presso la galleria Wide White Space di Anversa di due figure che hanno segnato la scena artistica degli ultimi quarant’anni.
Ingresso gratuito
James Lee Byars, Wide White Space, Antwerpen 18 april-7 mei 1969 (1969), bianco e nero, sonoro, 32'30"
Diretta testimonianza documentaria realizzata durante la mostra personale di James Lee Byars (Detroit, 1932 – Il Cairo, 1997) alla Wide White Space Gallery, ad Anversa (fra l'aprile e il maggio 1969), il filmato mostra l'artista americano, con il corpo completamente coperto da un particolare abito bianco, intento a raccontare all'intervistatore Walter Van Dijck il senso della propria ricerca artistica, nonché la presenza e il significato che gli abiti possono avere, la bellezza dei "Paesaggi naturali in una situazione urbana", il ruolo dei musei e l'idea che una mostra possa essere intesa come traduzione delle proprie idee. Byars è ritratto intento al lavoro e alternato a immagini di altri partecipanti a una sua azione: una processione pubblica che si sviluppa lungo le strade di Anversa e dentro la galleria. Nel film Byars entra nei dettagli del proprio lavoro, descrivendo i propri interessi nei confronti dello Shintoismo e della poesia, le difficoltà e possibilità del linguaggio, la propria fascinazione nei confronti degli aeroplani, i suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti, il progetto World Question Center e la propria peculiare storia di vita.
Daniel Buren (1971), bianco e nero, sonoro, 5'40"
Il breve documentario è incentrato sulla seconda mostra personale tenuta da celebre artista francese Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938) presso la Wide White Space Gallery di Anversa (dal titolo Travail in situ, 11 maggio – 5 giugno 1971). Alcune vedute esterne della strada dove si trovava la galleria (la Schildersstraat, nel centro della città) sono alternate a momenti in cui Buren racconta il proprio lavoro. Le note strisce verticali che caratterizzano il lavoro dell’artista francese, mostrano l’evidente natura di intervento a metà fra invisibilità e forte presenza. Lo scrittore e giornalista Georges Adé pone una serie di precise domande a Buren riguardanti la natura e le caratteristiche del suo lavoro, soprattutto riguardo alle modalità con cui esso si relaziona all'ambiente circostante.
05
febbraio 2011
L’arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis #1
05 febbraio 2011
incontro - conferenza
Location
CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Vernissage
5 Febbraio 2011, ore 17 Teatro
Autore
Curatore