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L’arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis #6
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis a cura di Francesco Bernardelli
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis
Sabato 16 aprile, Sala Conferenze, ore 17
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis
a cura di Francesco Bernardelli
Ingresso gratuito
Spaziergaenger mit Hund (Passante con cane) - Sonsbeek 86 (1986),
La grande esposizione nel parco di Sonsbeek (Arnhem, Olanda) alla metà degli anni Ottanta, curata da Saskia Bos.
Een openbaar bad voor Münster ( Un bagno pubblico per Münster) (1987),
La celebrata esposizione di arte pubblica - a cadenza decennale - della città di Münster (Germania), colta nella sua seconda e fondamentale edizione.
Presentazione critica a cura di Maria Teresa Roberto
Spaziergaenger mit Hund (Passante con cane) - Sonsbeek 86 (1986)
colore, sonoro, 30'18"
In occasione della grande manifestazione d'arte contemporanea -Sonsbeek 1986- si presentano i particolari progetti nati e sviluppati in relazione al grande parco naturale olandese e in rapporto al senso di bellezza ispirato dal parco stesso. La particolare natura e conformazione del paesaggio rivelano un'atmosfera non dissimile da quella quasi di un museo. Un'importante serie di lavori era stata installata all'interno del vasto parco. Elemento particolare e fortemente caratterizzante, era stata infatti la decisione di considerare molti progetti realizzati come padiglioni di vetro trasparente specificamente concepiti e realizzati. Una vera e propria qualità trasparente sembrava così emergere fra simili modelli di "stanze" - quasi parte di un ipotetico museo all'aperto - attraverso le quali il parco era stato come trasformato. Nel documentario si susseguono vedute dei lavori di artisti come Katharina Fritsch, Marcel Broodthaers, Richard Artschwager, Michael Asher, Luciano Fabro, Ettore Spalletti, Thomas Schütte, Jan Vercruysse, Bruce Nauman, Claes Oldenburg, Rebecca Horn, Reinhard Mucha, Ger Van Elk, Richard Deacon, Mario Merz, Richard Deacon, Marisa Merz, Niek Kemps, Lili Dujourie, Georg Dokoupil, Thomas Schütte, James Casebere, mentre la curatrice Saskia Bos viene intervistata riguardo alla mostra, alle sue forme e incarnazioni, al motivo ispiratore, nonché su questioni relative allo stato dell'arte e della cultura contemporanee.
Een openbaar bad voor MünsterA public bath for Münster (1987)
colore, sonoro, 40'
Dieci anni dopo la prima e già importante esposizione avvenuta nel 1977, Skulptur Projekte - il progetto di un’importante esposizione concepita in rapporto e in dialogo con la città - venne ripetuta, questa volta però sviluppando l'occasione in una vasta mostra che arrivò a coinvolgere 63 artisti, diventando così un'inedita e importante esposizione di arte "situata" nel cuore di una città tedesca ricca di storia. L'occasione si trasformò anche in un momento di incontro fra differenti generazioni di artisti - una "polifonia di voci" - e così ebbero la possibilità di sviluppare importanti progetti anche artisti decisamente più giovani, che si affacciavano alla scena internazionale proprio alla metà degli anni Ottanta: Stephan Balkenhol, Lothar Baumgarten, Katharina Fritsch, Isa Genzken, Reinhard Mucha, Hermann Pitz. Altre figure di notevole fama arrivavano dagli Stati Uniti: Dennis Adams, Keith Haring, Jenny Holzer e Jeff Koons. Dall'Italia un importante contributo arrivò dagli artisti dell'esperienza dell'Arte Povera : Giovanni Anselmo, Luciano Fabro, Mario Merz e
Giuseppe Penone, che ben si ponevano in rapporto alla generazione dei Carl Andre, Sol LeWitt, Michael Asher e Daniel Buren.
Skulptur Projekte Münster 1987 fu recepita ed accolta in maniera non solo molto positiva bensì anche significativa - fin da subito fu considerata un autentico evento, una pietra miliare quasi, specchio dello sviluppo e affermazione di nuove pratiche, e di un rapporto diverso - più complesso (quando non problematizzante) - del progetto artistico calato nella realtà fisica urbana, con la sua storia, le sue stratificazioni e i retroscena caratterizzanti l'arte nella città. Occasione anche fondamentale per la crescita e l'affermazione di una generazione più giovane di artisti tedeschi, Skulptur Projekte indicava ora anche un avvenuto riconoscimento: l'arte concettuale poteva avere luogo al di fuori del museo e più precisamente fra gli echi storici e le maglie del tessuto urbano.
Nella prima parte del documentario lo spettatore è accompagnato attraverso la città (in una sorta di flanérie) dall'artista Christian-Philipp Muller, che aiuta a ricreare alcune condizioni storiche, fattuali e locali del contesto espositivo, quasi come una sorta di raccolta di souvenirs. Altri protagonisti seguono poi nella seconda parte, in cui il critico e curatore Chris Dercon (nonché co-autore del reportage) intervista gli organizzatori - i curatori Kasper König e Klaus Bussmann – su questioni riguardanti le relazioni fra arte e pubblico.
Jef Cornelis (Anversa, 1941) ha lavorato come produttore, regista e sceneggiatore per VRT, la televisione pubblica Belga in lingua neerlandese, dal 1963 fino al 1998. Lungo tutti i suoi 35 anni d'attività Cornelis ha così realizzato un corpus di lavori audiovisivi stupefacente: esso comprende oltre 200 titoli considerati più in generale come pietre miliari per la loro importanza di carattere sia artistico che storico-culturale. Seppure il numero di film documentari sia piuttosto ampio, raccogliendo opere sull'arte moderna e contemporanea, sull'architettura e sul paesaggio fiammingo, l'operato di Cornelis è innanzitutto una vera e propria analisi e dissezione della televisione stessa - il mezzo criticamente adottato lungo tanti anni.
Sabato 16 aprile, Sala Conferenze, ore 17
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis
a cura di Francesco Bernardelli
Ingresso gratuito
Spaziergaenger mit Hund (Passante con cane) - Sonsbeek 86 (1986),
La grande esposizione nel parco di Sonsbeek (Arnhem, Olanda) alla metà degli anni Ottanta, curata da Saskia Bos.
Een openbaar bad voor Münster ( Un bagno pubblico per Münster) (1987),
La celebrata esposizione di arte pubblica - a cadenza decennale - della città di Münster (Germania), colta nella sua seconda e fondamentale edizione.
Presentazione critica a cura di Maria Teresa Roberto
Spaziergaenger mit Hund (Passante con cane) - Sonsbeek 86 (1986)
colore, sonoro, 30'18"
In occasione della grande manifestazione d'arte contemporanea -Sonsbeek 1986- si presentano i particolari progetti nati e sviluppati in relazione al grande parco naturale olandese e in rapporto al senso di bellezza ispirato dal parco stesso. La particolare natura e conformazione del paesaggio rivelano un'atmosfera non dissimile da quella quasi di un museo. Un'importante serie di lavori era stata installata all'interno del vasto parco. Elemento particolare e fortemente caratterizzante, era stata infatti la decisione di considerare molti progetti realizzati come padiglioni di vetro trasparente specificamente concepiti e realizzati. Una vera e propria qualità trasparente sembrava così emergere fra simili modelli di "stanze" - quasi parte di un ipotetico museo all'aperto - attraverso le quali il parco era stato come trasformato. Nel documentario si susseguono vedute dei lavori di artisti come Katharina Fritsch, Marcel Broodthaers, Richard Artschwager, Michael Asher, Luciano Fabro, Ettore Spalletti, Thomas Schütte, Jan Vercruysse, Bruce Nauman, Claes Oldenburg, Rebecca Horn, Reinhard Mucha, Ger Van Elk, Richard Deacon, Mario Merz, Richard Deacon, Marisa Merz, Niek Kemps, Lili Dujourie, Georg Dokoupil, Thomas Schütte, James Casebere, mentre la curatrice Saskia Bos viene intervistata riguardo alla mostra, alle sue forme e incarnazioni, al motivo ispiratore, nonché su questioni relative allo stato dell'arte e della cultura contemporanee.
Een openbaar bad voor MünsterA public bath for Münster (1987)
colore, sonoro, 40'
Dieci anni dopo la prima e già importante esposizione avvenuta nel 1977, Skulptur Projekte - il progetto di un’importante esposizione concepita in rapporto e in dialogo con la città - venne ripetuta, questa volta però sviluppando l'occasione in una vasta mostra che arrivò a coinvolgere 63 artisti, diventando così un'inedita e importante esposizione di arte "situata" nel cuore di una città tedesca ricca di storia. L'occasione si trasformò anche in un momento di incontro fra differenti generazioni di artisti - una "polifonia di voci" - e così ebbero la possibilità di sviluppare importanti progetti anche artisti decisamente più giovani, che si affacciavano alla scena internazionale proprio alla metà degli anni Ottanta: Stephan Balkenhol, Lothar Baumgarten, Katharina Fritsch, Isa Genzken, Reinhard Mucha, Hermann Pitz. Altre figure di notevole fama arrivavano dagli Stati Uniti: Dennis Adams, Keith Haring, Jenny Holzer e Jeff Koons. Dall'Italia un importante contributo arrivò dagli artisti dell'esperienza dell'Arte Povera : Giovanni Anselmo, Luciano Fabro, Mario Merz e
Giuseppe Penone, che ben si ponevano in rapporto alla generazione dei Carl Andre, Sol LeWitt, Michael Asher e Daniel Buren.
Skulptur Projekte Münster 1987 fu recepita ed accolta in maniera non solo molto positiva bensì anche significativa - fin da subito fu considerata un autentico evento, una pietra miliare quasi, specchio dello sviluppo e affermazione di nuove pratiche, e di un rapporto diverso - più complesso (quando non problematizzante) - del progetto artistico calato nella realtà fisica urbana, con la sua storia, le sue stratificazioni e i retroscena caratterizzanti l'arte nella città. Occasione anche fondamentale per la crescita e l'affermazione di una generazione più giovane di artisti tedeschi, Skulptur Projekte indicava ora anche un avvenuto riconoscimento: l'arte concettuale poteva avere luogo al di fuori del museo e più precisamente fra gli echi storici e le maglie del tessuto urbano.
Nella prima parte del documentario lo spettatore è accompagnato attraverso la città (in una sorta di flanérie) dall'artista Christian-Philipp Muller, che aiuta a ricreare alcune condizioni storiche, fattuali e locali del contesto espositivo, quasi come una sorta di raccolta di souvenirs. Altri protagonisti seguono poi nella seconda parte, in cui il critico e curatore Chris Dercon (nonché co-autore del reportage) intervista gli organizzatori - i curatori Kasper König e Klaus Bussmann – su questioni riguardanti le relazioni fra arte e pubblico.
Jef Cornelis (Anversa, 1941) ha lavorato come produttore, regista e sceneggiatore per VRT, la televisione pubblica Belga in lingua neerlandese, dal 1963 fino al 1998. Lungo tutti i suoi 35 anni d'attività Cornelis ha così realizzato un corpus di lavori audiovisivi stupefacente: esso comprende oltre 200 titoli considerati più in generale come pietre miliari per la loro importanza di carattere sia artistico che storico-culturale. Seppure il numero di film documentari sia piuttosto ampio, raccogliendo opere sull'arte moderna e contemporanea, sull'architettura e sul paesaggio fiammingo, l'operato di Cornelis è innanzitutto una vera e propria analisi e dissezione della televisione stessa - il mezzo criticamente adottato lungo tanti anni.
16
aprile 2011
L’arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis #6
16 aprile 2011
incontro - conferenza
Location
CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 17 Teatro
Autore
Curatore