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L’arte e il suo calore. Cinque artisti
Domenica 19 marzo alle ore 18.30, presso il Museo Civico di Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (nel Palazzo Ducale), s’inaugura la mostra “L’arte e il suo calore. Cinque artisti”, a cura di Flaminio Gualdoni, noto critico e storico dell’arte. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di San Cesario, Andrea Paolo Filippo Romano, dell’Assessore alla Cultura, Daniela Litti, il programma prevede la presentazione della mostra ad opera dello stesso curatore, che firma anche il catalogo che accompagna la mostra
Comunicato stampa
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Domenica 19 marzo alle ore 18.30, presso il Museo Civico di Arte Contemporanea di San Cesario di Lecce (nel Palazzo Ducale), s’inaugura la mostra “L’arte e il suo calore. Cinque artisti”, a cura di Flaminio Gualdoni, noto critico e storico dell’arte. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di San Cesario, Andrea Paolo Filippo Romano, dell’Assessore alla Cultura, Daniela Litti, il programma prevede la presentazione della mostra ad opera dello stesso curatore, che firma anche il catalogo che accompagna la mostra.
Le opere di Salvatore Sava, Giovanni Valletta, Gino De Rinaldis, Marcello Leone, Domenico D’Aria a confronto per un “caso non banale di glocal artistico”, come lo definisce lo stesso Gualdoni. Cinque autori a confronto, uniti da comuni radici ma divisi da percorsi differenti, in cui ciascuno ha trovato la propria cifra stilistica negli astrattismi dell’arte contemporanea. «Questa mostra testimonia l’attenzione e la cura - spiega l’Assessore alla Cultura, Daniela Litti - che questa Amministrazione continua a dedicare alla promozione e alla valorizzazione dell’arte, la quale da pura espressione territoriale e locale diventa capace in questa occasione di aprirsi ad una dimensione nazionale, in un fruttuoso e fecondo dialogo tra artisti». La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 marzo al 19 aprile (da martedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17 alle 19).
La collettiva s’inserisce in un progetto culturale più ampio, dal titolo “Dialoghi fra arte e territorio”, promosso e realizzato dal Comune di San Cesario e cofinanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma delle Attività culturali per il triennio 2016-2018, con il coordinamento di Fabiola Carlino e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e l’Università del Salento. Il progetto, con mostre, open studio e visite guidate, si propone l’obiettivo di potenziare e valorizzare il Museo Civico di San Cesario di Lecce e il suo patrimonio artistico, al fine di valorizzare quei beni culturali che nelle realtà locali rappresentano uno specchio della storia delle comunità, integrandoli sistematicamente con gli itinerari culturali del territorio. «Sono profondamente soddisfatto della proposta culturale contenuta in questo progetto, sia per la qualità espressa sul piano artistico sia sul versante dell’accompagnamento curatoriale del prof. Gualdoni. Una conferma per San Cesario, per la sua comunità e per il suo museo di arte contemporanea, da sempre abituato a confrontarsi e a dialogare con le eccellenze nazionali e internazionali in campo artistico», commenta il Sindaco di San Cesario, Andrea Paolo Filippo Romano.
Dal 1979 ad oggi, il Museo ha attraversato un pezzo importante di storia della sua comunità, accogliendo numerose opere di artisti illustri, a molti dei quali San Cesario ha dato i natali. In questi anni il Museo, grazie alla costante attenzione e alla valorizzazione delle Amministrazioni che si sono succedute fino a quella presente, non solo ha ospitato numerose mostre, esposizioni e collettive, ma ha visto incrementare la propria collezione grazie alle donazioni delle opere di numerosi artisti salentini: dalla cospicua raccolta di opere di Aldo Calò, a Carlo e Francesco Barbieri ed Ezechiele Leandro, per citarne alcuni. Nell’ottica di fare del Museo Civico un museo-laboratorio, “Dialoghi fra arte e territorio” si propone di coinvolgere direttamente i giovani studenti del Liceo Artistico Pellegrino Ciardo di Lecce organizzando un Open Studio con gli artisti e avviando alcuni percorsi di alternanza scuola-lavoro mirati a sollecitare il loro interesse e la conoscenza critica delle opere e delle collezioni presenti sul territorio e a trasmettere saperi e conoscenze utili per l’acquisizione di nuove capacità e competenze professionali.
Per facilitare l’ingresso alla mostra (aperta a tutti) saranno predisposti specifici percorsi guidati, in particolare, per le scuole primarie e secondarie del territorio e le associazioni della società civile che ne faranno richiesta (info: 348.0602958).
Salvatore Sava nasce il 13 giugno 1966 a Surbo (Le), dove vive e lavora. Dal 1990 insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. La prima mostra personale risale al 1983. Nell'attività più recente è privilegiato il lavoro nelle tre dimensioni, ma si dedica anche alla grafica, alla pittura e alla fotografia, affrontando sovente temi di natura ecologica. Tra le personali (a cura di Luciano Caramel): 1996, “Magica Luna”, Castello Carlo V, Lecce; 1999, “Tramontana”, Galleria San Carlo, Milano; 2001, “Salvatore Sava. Opere 1994-2001”, Castello Carlo V, Lecce; 2009, “Eliomorfosi”, Galleria San Carlo, Milano. Nel 2010-2011, “Il Candido Presepe di Salvatore Sava”, a cura di Giuseppe Appella, Duomo di Orvieto. Nel 2014, “Follie barocche”, a cura di Letizia Gaeta e Massimo Guastella (Università del Salento, Monastero degli Olivetani, Lecce). Nell'ottobre 2014, a Castronuovo di Sant’Andrea (Pz), esegue una installazione-performance in Piazza Civiltà Contadina, dal titolo “L’albero di Castronuovo con il canto delle cicale di metà ottobre” in occasione della X Giornata del Contemporaneo - AMACI, a cura di Giuseppe Appella, del MIG Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale Alessandro Appella - Atelier Guido Strazza. Alcune collettive e premi: nel 2005 partecipa alla XIVa Quadriennale d'Arte di Roma. Nel 2006 vince il Premio Internazionale di Scultura Terzo Millennio, presso Terra Moretti a Erbusco (Bs); nel 2008 vince il Premio Mastroianni, nell'ambito della sesta Biennale Internazionale di Scultura della Regione Piemonte, a Torino. Nel 2011 partecipa alla 54a Biennale di Venezia, a cura di Toti Carpentieri e Vittorio Sgarbi, presso l’ex convento dei Teatini, Lecce. Nel 2012 vince il Premio Limen Arte (scultura) a Vibo Valentia; Natale 2012 al MUSMA, Museo della scultura contemporanea di Matera, a cura di Giuseppe Appella. Nel 2013-14 espone nella Mostra “Lavori in corso. Corpo2”, presso il MUST di Lecce, a cura di Toti Carpentieri. Nel 2016-2017, “Praesepe”, a cura di Massimiliano Cesari, Arnesano (Le), Palazzo Marchesale. Opere in collezioni pubbliche e private: Collezione Banca Nazionale del Lavoro, Roma; Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; MAP, Museo Mediterraneo dell’arte presente, Brindisi; MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea, Matera; Parco Sculture della Franciacorta, Terra Moretti, Erbusco (Bs); MIG, Museo internazionale della Grafica e Museo internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, Castronuovo di Sant'Andrea (Pz); Galleria d'Arte Contemporanea della Camera di Commercio, Vibo Valentia; MUST, Museo Storico, Lecce. Università di Lecce, sede degli Olivetani. Tra le pubblicazioni: “Salvatore Sava - opere 1994-2001”, a cura di Luciano Caramel, Edizioni Mazzotta, Milano, 2001; “Il Candido Presepe di Salvatore Sava”, a cura di Giuseppe Appella, Edizioni Della Cometa, Roma, 2004; “Eliomorfosi” a cura di Luciano Caramel, Edizioni Galleria San Carlo, Milano, 2009. “Follie Barocche”, Edizioni Frammenti d’Archivio - Salvatore Sava, Lecce 2015.
Giovanni Valletta ha costruito la sua ricerca nel dialogo tra scultura e grafica. In una prima formazione ha avuto come maestri: Aldo Calò, Guido Gremigni, Virgilio Carotti e Vittorio Bodini. Completa la sua formazione artistica a contatto con l’ambiente artistico napoletano, che ha tra i referenti artisti come Borrelli, Gaetaniello e Perez. Dopo gli esordi figurativi, le sue aperture lo immettono nel clima problematico dell’informale, scoprendo le radici moderne della scultura contemporanea e artisti come Hans Arp e successivamente Brancusi. Tale scoperta costituisce la vera svolta della sua ricerca, che lo vede decisamente impegnato a sperimentare il rapporto tra forma e materiali e tra i materiali e la luce. La sperimentazione delle forme astratte non significa per lui distacco dalla realtà, ma un modo per continuare a esprimere le sensazioni e le emozioni che si provano di fronte allo spettacolo naturale e per far diventare l’arte stessa parte viva del mondo naturale. Mostre principali: 1968 Rimini - IV Concorso Nazionale di Scultura “Francesca da Rimini”; 1970 Lecce - IV Rassegna d’Arte Contemporanea (medaglia d’oro); 1971 Padova - Biennale d’arte “VIII Concorso Nazionale del Bronzetto”; 1972 Bari - Personale presso la galleria d’arte Niccolò Piccinni; Arezzo - Mostra Nazionale di Grafica; Massa Carrara - “Michelangelo d’oro”; 1973 Lecce - Personale presso la Galleria “Il Sedile”; 1975 Lecce - Personale presso la Galleria “L’immagine”; 1986 Trieste - Personale presso la Galleria Malcanton; 1987 Nardò - Personale presso la Galleria “L’Osanna; 2005 Lecce - Collezione d’Arte Contemporanea Università degli Studi di Lecce, Dipartimento Beni Culturali; Napoli - “Stracci al vento”, Orto Botanico; 2006 Torino - “15 Artisti interpretano 100 anni di lavoro” Anniversario CGIL; Napoli - “Folate iridescenti” Villa Doria D’Angri Università Parthenope; Romania - Faget “Simposio d’arte internazionale III edizione” presenza operativa; Londra – “London biennale 2006”; 2007 Lecce - “I Maestri dell’Istituto d’Arte”, Castello Carlo V. to; 2009 Santa Fè - “Omaggio a Fernando Santi” collettiva internazionale; Slovenia (Mozirski Ga) - “Stracci al vento”; 2010 - XXXIII rassegna di arte sacra “Pro Arte Pro Deo”; 2011 Nardò - Personale presso la galleria L’Osanna; 2011 Alezio - Museo Civico Messapico “Dialogo con l’antico”, personale; Brindisi - “Incontro al Bastione “, personale; 2013 Lecce - Fondazione Palmieri “Installazione site specific”; 2015 Matera - Chiesa del Purgatorio Vecchio, personale.
Domenico D‘Aria, nato a Guagnano (Lecce), ha studiato all’Accademia di Brera a Milano iniziando ad esporre negli anni Settanta in mostre personali e collettive. Tra i riconoscimenti da segnalare “L’Ambrogino” del Comune di Milano e il primo premio al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Mostre principali: la sua arte è stata rappresentata in varie personali; tra le quali, si segnalano mostre a Palazzo Lanfranchi Matera (1992), ad arte fiera di Bologna con la Galleria L’Oro di Noma nel 1994, 1995, 1997 e con la stessa galleria a Gand (Belgio) e al Miart di Milano 1996-1997, Istituto di Archeologia Università di Insbruck con il Museo Nazionale della Siridite e l’Istituto di cultura Italiana all’estero. Nel 1996 allo Studio Dieci di Vercelli, dal 1999 al 2001 Arte Fiera di Bologna con “New Organization Modern Art”, 2003 Museo Provinciale di Lecce, nel 2005 Cascina Roma Civica Galleria di San Donato Milanese. Galleria Azzardo di Milano nel 2006, nel 2009 galleria Bel Art Gallery, 2011 Palazzo dei Teatini Comune di Lecce. Mostre collettive: 2012, 2013 Venature Milano Bucarest, 2016 Ricordo di Pier Paolo Pasolini Rozzano e Pinacoteca D Arte Contemporanea Casoli Pinta Comune di Atri, Mostra Ansaldo a cura di Andrea B. del Guercio. Vive e lavora a Milano. Hanno scritto: Rossana Bossaglia, Claudio Cerritelli, Andrea del Guercio, Mario De Micheli, Flaminio Gualdoni, Ermanno Krum per il Corriere della Sera, Roberto Sanesi.
Marcello Leone nasce a Guagnano nel 1950. Nei primi anni Settanta frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di Toti Scialoja. Nel 1976 si trasferisce a Milano dove alla ricerca artistica affianca l'insegnamento nella scuola media. Principali Mostre: 1976 - Galleria centro studi Rudiae , “Condizioni”, Lecce. 1978 - Galleria Caiulo, “Dieci anni di pittura in Puglia 1968- 1971”, Lecce. 1991 - Galleria Schmidlin Art Studio, Milano; Contatto Europa, “Ipotesi e Prospettive”, Milano. 1994 - Galleria Spaziotemporaneo, “Le ombre nel cassetto” a cura di Rachele Ferrario, Milano. 1995 - Studio Dieci, “Polvere Turchese”, a cura di Francesco Tedeschi, Vercelli; Circolo culturale Bertolt Brecht, “Immagine Ipotetica”, a cura di Patrizia Serra, Milano. 1997 - Foyer Cinema Apollo, “Opere Recenti”, Milano. 2005 - Spaziotemporaneo, “Polvereluce”, a cura Claudio Cerritelli, Milano. 2007 -“Tracce: riflessione sul primitivismo di diciotto artisti contemporanei”, a cura di Francesca Pensa, Rozzano(Mi); Castell’Arquato , “Carosello italiano, Contemporary art”, a cura di Claudio Rizzi, Biella. 2008 - Galleria Scoglio di Quarto, “Consonanze”, a cura di Alberto Veca, Milano. 2012 - Spazio Ansaldo, “XXV Venature”, Milano. 2013 - Centrul Artelor Vizuale, “XXV Venature”, Bucarest, Romani; Ansaldo, “Pittura, il disegno, il colore, la luce”, a cura di Andrea B. Del Guercio, Milano. 2014 - Spazio Sole Luna, “Contrappunti”, a cura di Giovanni Schiavo Campo, Provincia di Milano; Castello di Priamar, “Le Celle e L’Anima, otto Celle per otto Artisti”, Savona; Castello di Priamar, “Le Celle e L’Anima, otto Celle per otto Artisti”, Savona, a cura di Cristina Rossi. 2015 - Arte Passante, Stazione Metropolitana Porta Venezia Milano, "Corpi Inquieti, Corpi Assenti", a cura di Alessandra Quattordio.
Gino De Rinaldis nasce a Lecce nel 1954, dove vive e lavora. Durante gli studi di medicina si avvicina alla pittura da autodidatta e, dopo una breve esperienza di tipo tradizionale, intraprende una ricerca sulla tecnica pittorica. Nei primi anni Ottanta nascono le “essudazioni”, in cui la tela o la carta attraversate dal colore non sono più semplici supporti passivi, ma partecipano insieme all’artista al processo creativo. Successivamente approda alle “sfilature”, in cui si evidenzia lo stretto legame tra composizione e decomposizione. Con un lavoro certosino di asportazione della trama si generano sulla superficie della tela nuove immagini e una diversa percezione della superficie pittorica. Mostre principali: 1990 - Galleria L’Osanna, personale, Nardo’ (Lecce). 1991 - Centro d’arte Telamone, personale, Lecce. 1994 - “Mediterraneo”, personale, Castello Carlo V, Lecce; MIART 94, Milano. 1997 - IT 97, a cura di A. Cirignola, Palazzo Ducale, Monteroni (Lecce). 1999 - “Lo sguardo della distanza”, Castello Carlo V, Lecce; “Dissimiglianza”, Castello Angioino, Copertino (Lecce). 2000 - “ Situazione Duemila”, Palazzo Baronale, Novoli (Lecce); “Histoires”, Palazzo Comunale, Corbetta (Milano). 2012 - Chiesa di San Sebastiano, Fondazione Palmieri, personale, Lecce; “Dialogo con l’antico” , Museo Civico Messapico, Alezio (Le); “Incontro Al Bastione”, G. De Rinaldis e G. Valletta, bipersonale, a cura di C. Cipriani, Bastione San Giacomo (Brindisi). 2014 - “Silenti stanze”, a cura di C. Cipriani, Palazzo Baronale, Nociglia (Le). 2015 – Chiesa di San Giovanni da Matera e del Purgatorio Vecchio, a cura di L. Galante, Matera.
“Dialoghi fra arte e territorio” è un progetto promosso e realizzato dal Comune di San Cesario, con il cofinanziamento della Regione Puglia - Assessorato all'industria turistica e culturale, gestione e valorizzazione dei beni culturali e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e dell’Università del Salento.
Le opere di Salvatore Sava, Giovanni Valletta, Gino De Rinaldis, Marcello Leone, Domenico D’Aria a confronto per un “caso non banale di glocal artistico”, come lo definisce lo stesso Gualdoni. Cinque autori a confronto, uniti da comuni radici ma divisi da percorsi differenti, in cui ciascuno ha trovato la propria cifra stilistica negli astrattismi dell’arte contemporanea. «Questa mostra testimonia l’attenzione e la cura - spiega l’Assessore alla Cultura, Daniela Litti - che questa Amministrazione continua a dedicare alla promozione e alla valorizzazione dell’arte, la quale da pura espressione territoriale e locale diventa capace in questa occasione di aprirsi ad una dimensione nazionale, in un fruttuoso e fecondo dialogo tra artisti». La mostra sarà aperta al pubblico dal 19 marzo al 19 aprile (da martedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17 alle 19).
La collettiva s’inserisce in un progetto culturale più ampio, dal titolo “Dialoghi fra arte e territorio”, promosso e realizzato dal Comune di San Cesario e cofinanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma delle Attività culturali per il triennio 2016-2018, con il coordinamento di Fabiola Carlino e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e l’Università del Salento. Il progetto, con mostre, open studio e visite guidate, si propone l’obiettivo di potenziare e valorizzare il Museo Civico di San Cesario di Lecce e il suo patrimonio artistico, al fine di valorizzare quei beni culturali che nelle realtà locali rappresentano uno specchio della storia delle comunità, integrandoli sistematicamente con gli itinerari culturali del territorio. «Sono profondamente soddisfatto della proposta culturale contenuta in questo progetto, sia per la qualità espressa sul piano artistico sia sul versante dell’accompagnamento curatoriale del prof. Gualdoni. Una conferma per San Cesario, per la sua comunità e per il suo museo di arte contemporanea, da sempre abituato a confrontarsi e a dialogare con le eccellenze nazionali e internazionali in campo artistico», commenta il Sindaco di San Cesario, Andrea Paolo Filippo Romano.
Dal 1979 ad oggi, il Museo ha attraversato un pezzo importante di storia della sua comunità, accogliendo numerose opere di artisti illustri, a molti dei quali San Cesario ha dato i natali. In questi anni il Museo, grazie alla costante attenzione e alla valorizzazione delle Amministrazioni che si sono succedute fino a quella presente, non solo ha ospitato numerose mostre, esposizioni e collettive, ma ha visto incrementare la propria collezione grazie alle donazioni delle opere di numerosi artisti salentini: dalla cospicua raccolta di opere di Aldo Calò, a Carlo e Francesco Barbieri ed Ezechiele Leandro, per citarne alcuni. Nell’ottica di fare del Museo Civico un museo-laboratorio, “Dialoghi fra arte e territorio” si propone di coinvolgere direttamente i giovani studenti del Liceo Artistico Pellegrino Ciardo di Lecce organizzando un Open Studio con gli artisti e avviando alcuni percorsi di alternanza scuola-lavoro mirati a sollecitare il loro interesse e la conoscenza critica delle opere e delle collezioni presenti sul territorio e a trasmettere saperi e conoscenze utili per l’acquisizione di nuove capacità e competenze professionali.
Per facilitare l’ingresso alla mostra (aperta a tutti) saranno predisposti specifici percorsi guidati, in particolare, per le scuole primarie e secondarie del territorio e le associazioni della società civile che ne faranno richiesta (info: 348.0602958).
Salvatore Sava nasce il 13 giugno 1966 a Surbo (Le), dove vive e lavora. Dal 1990 insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. La prima mostra personale risale al 1983. Nell'attività più recente è privilegiato il lavoro nelle tre dimensioni, ma si dedica anche alla grafica, alla pittura e alla fotografia, affrontando sovente temi di natura ecologica. Tra le personali (a cura di Luciano Caramel): 1996, “Magica Luna”, Castello Carlo V, Lecce; 1999, “Tramontana”, Galleria San Carlo, Milano; 2001, “Salvatore Sava. Opere 1994-2001”, Castello Carlo V, Lecce; 2009, “Eliomorfosi”, Galleria San Carlo, Milano. Nel 2010-2011, “Il Candido Presepe di Salvatore Sava”, a cura di Giuseppe Appella, Duomo di Orvieto. Nel 2014, “Follie barocche”, a cura di Letizia Gaeta e Massimo Guastella (Università del Salento, Monastero degli Olivetani, Lecce). Nell'ottobre 2014, a Castronuovo di Sant’Andrea (Pz), esegue una installazione-performance in Piazza Civiltà Contadina, dal titolo “L’albero di Castronuovo con il canto delle cicale di metà ottobre” in occasione della X Giornata del Contemporaneo - AMACI, a cura di Giuseppe Appella, del MIG Museo Internazionale della Grafica - Biblioteca Comunale Alessandro Appella - Atelier Guido Strazza. Alcune collettive e premi: nel 2005 partecipa alla XIVa Quadriennale d'Arte di Roma. Nel 2006 vince il Premio Internazionale di Scultura Terzo Millennio, presso Terra Moretti a Erbusco (Bs); nel 2008 vince il Premio Mastroianni, nell'ambito della sesta Biennale Internazionale di Scultura della Regione Piemonte, a Torino. Nel 2011 partecipa alla 54a Biennale di Venezia, a cura di Toti Carpentieri e Vittorio Sgarbi, presso l’ex convento dei Teatini, Lecce. Nel 2012 vince il Premio Limen Arte (scultura) a Vibo Valentia; Natale 2012 al MUSMA, Museo della scultura contemporanea di Matera, a cura di Giuseppe Appella. Nel 2013-14 espone nella Mostra “Lavori in corso. Corpo2”, presso il MUST di Lecce, a cura di Toti Carpentieri. Nel 2016-2017, “Praesepe”, a cura di Massimiliano Cesari, Arnesano (Le), Palazzo Marchesale. Opere in collezioni pubbliche e private: Collezione Banca Nazionale del Lavoro, Roma; Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; MAP, Museo Mediterraneo dell’arte presente, Brindisi; MUSMA, Museo della Scultura Contemporanea, Matera; Parco Sculture della Franciacorta, Terra Moretti, Erbusco (Bs); MIG, Museo internazionale della Grafica e Museo internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, Castronuovo di Sant'Andrea (Pz); Galleria d'Arte Contemporanea della Camera di Commercio, Vibo Valentia; MUST, Museo Storico, Lecce. Università di Lecce, sede degli Olivetani. Tra le pubblicazioni: “Salvatore Sava - opere 1994-2001”, a cura di Luciano Caramel, Edizioni Mazzotta, Milano, 2001; “Il Candido Presepe di Salvatore Sava”, a cura di Giuseppe Appella, Edizioni Della Cometa, Roma, 2004; “Eliomorfosi” a cura di Luciano Caramel, Edizioni Galleria San Carlo, Milano, 2009. “Follie Barocche”, Edizioni Frammenti d’Archivio - Salvatore Sava, Lecce 2015.
Giovanni Valletta ha costruito la sua ricerca nel dialogo tra scultura e grafica. In una prima formazione ha avuto come maestri: Aldo Calò, Guido Gremigni, Virgilio Carotti e Vittorio Bodini. Completa la sua formazione artistica a contatto con l’ambiente artistico napoletano, che ha tra i referenti artisti come Borrelli, Gaetaniello e Perez. Dopo gli esordi figurativi, le sue aperture lo immettono nel clima problematico dell’informale, scoprendo le radici moderne della scultura contemporanea e artisti come Hans Arp e successivamente Brancusi. Tale scoperta costituisce la vera svolta della sua ricerca, che lo vede decisamente impegnato a sperimentare il rapporto tra forma e materiali e tra i materiali e la luce. La sperimentazione delle forme astratte non significa per lui distacco dalla realtà, ma un modo per continuare a esprimere le sensazioni e le emozioni che si provano di fronte allo spettacolo naturale e per far diventare l’arte stessa parte viva del mondo naturale. Mostre principali: 1968 Rimini - IV Concorso Nazionale di Scultura “Francesca da Rimini”; 1970 Lecce - IV Rassegna d’Arte Contemporanea (medaglia d’oro); 1971 Padova - Biennale d’arte “VIII Concorso Nazionale del Bronzetto”; 1972 Bari - Personale presso la galleria d’arte Niccolò Piccinni; Arezzo - Mostra Nazionale di Grafica; Massa Carrara - “Michelangelo d’oro”; 1973 Lecce - Personale presso la Galleria “Il Sedile”; 1975 Lecce - Personale presso la Galleria “L’immagine”; 1986 Trieste - Personale presso la Galleria Malcanton; 1987 Nardò - Personale presso la Galleria “L’Osanna; 2005 Lecce - Collezione d’Arte Contemporanea Università degli Studi di Lecce, Dipartimento Beni Culturali; Napoli - “Stracci al vento”, Orto Botanico; 2006 Torino - “15 Artisti interpretano 100 anni di lavoro” Anniversario CGIL; Napoli - “Folate iridescenti” Villa Doria D’Angri Università Parthenope; Romania - Faget “Simposio d’arte internazionale III edizione” presenza operativa; Londra – “London biennale 2006”; 2007 Lecce - “I Maestri dell’Istituto d’Arte”, Castello Carlo V. to; 2009 Santa Fè - “Omaggio a Fernando Santi” collettiva internazionale; Slovenia (Mozirski Ga) - “Stracci al vento”; 2010 - XXXIII rassegna di arte sacra “Pro Arte Pro Deo”; 2011 Nardò - Personale presso la galleria L’Osanna; 2011 Alezio - Museo Civico Messapico “Dialogo con l’antico”, personale; Brindisi - “Incontro al Bastione “, personale; 2013 Lecce - Fondazione Palmieri “Installazione site specific”; 2015 Matera - Chiesa del Purgatorio Vecchio, personale.
Domenico D‘Aria, nato a Guagnano (Lecce), ha studiato all’Accademia di Brera a Milano iniziando ad esporre negli anni Settanta in mostre personali e collettive. Tra i riconoscimenti da segnalare “L’Ambrogino” del Comune di Milano e il primo premio al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Mostre principali: la sua arte è stata rappresentata in varie personali; tra le quali, si segnalano mostre a Palazzo Lanfranchi Matera (1992), ad arte fiera di Bologna con la Galleria L’Oro di Noma nel 1994, 1995, 1997 e con la stessa galleria a Gand (Belgio) e al Miart di Milano 1996-1997, Istituto di Archeologia Università di Insbruck con il Museo Nazionale della Siridite e l’Istituto di cultura Italiana all’estero. Nel 1996 allo Studio Dieci di Vercelli, dal 1999 al 2001 Arte Fiera di Bologna con “New Organization Modern Art”, 2003 Museo Provinciale di Lecce, nel 2005 Cascina Roma Civica Galleria di San Donato Milanese. Galleria Azzardo di Milano nel 2006, nel 2009 galleria Bel Art Gallery, 2011 Palazzo dei Teatini Comune di Lecce. Mostre collettive: 2012, 2013 Venature Milano Bucarest, 2016 Ricordo di Pier Paolo Pasolini Rozzano e Pinacoteca D Arte Contemporanea Casoli Pinta Comune di Atri, Mostra Ansaldo a cura di Andrea B. del Guercio. Vive e lavora a Milano. Hanno scritto: Rossana Bossaglia, Claudio Cerritelli, Andrea del Guercio, Mario De Micheli, Flaminio Gualdoni, Ermanno Krum per il Corriere della Sera, Roberto Sanesi.
Marcello Leone nasce a Guagnano nel 1950. Nei primi anni Settanta frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di Toti Scialoja. Nel 1976 si trasferisce a Milano dove alla ricerca artistica affianca l'insegnamento nella scuola media. Principali Mostre: 1976 - Galleria centro studi Rudiae , “Condizioni”, Lecce. 1978 - Galleria Caiulo, “Dieci anni di pittura in Puglia 1968- 1971”, Lecce. 1991 - Galleria Schmidlin Art Studio, Milano; Contatto Europa, “Ipotesi e Prospettive”, Milano. 1994 - Galleria Spaziotemporaneo, “Le ombre nel cassetto” a cura di Rachele Ferrario, Milano. 1995 - Studio Dieci, “Polvere Turchese”, a cura di Francesco Tedeschi, Vercelli; Circolo culturale Bertolt Brecht, “Immagine Ipotetica”, a cura di Patrizia Serra, Milano. 1997 - Foyer Cinema Apollo, “Opere Recenti”, Milano. 2005 - Spaziotemporaneo, “Polvereluce”, a cura Claudio Cerritelli, Milano. 2007 -“Tracce: riflessione sul primitivismo di diciotto artisti contemporanei”, a cura di Francesca Pensa, Rozzano(Mi); Castell’Arquato , “Carosello italiano, Contemporary art”, a cura di Claudio Rizzi, Biella. 2008 - Galleria Scoglio di Quarto, “Consonanze”, a cura di Alberto Veca, Milano. 2012 - Spazio Ansaldo, “XXV Venature”, Milano. 2013 - Centrul Artelor Vizuale, “XXV Venature”, Bucarest, Romani; Ansaldo, “Pittura, il disegno, il colore, la luce”, a cura di Andrea B. Del Guercio, Milano. 2014 - Spazio Sole Luna, “Contrappunti”, a cura di Giovanni Schiavo Campo, Provincia di Milano; Castello di Priamar, “Le Celle e L’Anima, otto Celle per otto Artisti”, Savona; Castello di Priamar, “Le Celle e L’Anima, otto Celle per otto Artisti”, Savona, a cura di Cristina Rossi. 2015 - Arte Passante, Stazione Metropolitana Porta Venezia Milano, "Corpi Inquieti, Corpi Assenti", a cura di Alessandra Quattordio.
Gino De Rinaldis nasce a Lecce nel 1954, dove vive e lavora. Durante gli studi di medicina si avvicina alla pittura da autodidatta e, dopo una breve esperienza di tipo tradizionale, intraprende una ricerca sulla tecnica pittorica. Nei primi anni Ottanta nascono le “essudazioni”, in cui la tela o la carta attraversate dal colore non sono più semplici supporti passivi, ma partecipano insieme all’artista al processo creativo. Successivamente approda alle “sfilature”, in cui si evidenzia lo stretto legame tra composizione e decomposizione. Con un lavoro certosino di asportazione della trama si generano sulla superficie della tela nuove immagini e una diversa percezione della superficie pittorica. Mostre principali: 1990 - Galleria L’Osanna, personale, Nardo’ (Lecce). 1991 - Centro d’arte Telamone, personale, Lecce. 1994 - “Mediterraneo”, personale, Castello Carlo V, Lecce; MIART 94, Milano. 1997 - IT 97, a cura di A. Cirignola, Palazzo Ducale, Monteroni (Lecce). 1999 - “Lo sguardo della distanza”, Castello Carlo V, Lecce; “Dissimiglianza”, Castello Angioino, Copertino (Lecce). 2000 - “ Situazione Duemila”, Palazzo Baronale, Novoli (Lecce); “Histoires”, Palazzo Comunale, Corbetta (Milano). 2012 - Chiesa di San Sebastiano, Fondazione Palmieri, personale, Lecce; “Dialogo con l’antico” , Museo Civico Messapico, Alezio (Le); “Incontro Al Bastione”, G. De Rinaldis e G. Valletta, bipersonale, a cura di C. Cipriani, Bastione San Giacomo (Brindisi). 2014 - “Silenti stanze”, a cura di C. Cipriani, Palazzo Baronale, Nociglia (Le). 2015 – Chiesa di San Giovanni da Matera e del Purgatorio Vecchio, a cura di L. Galante, Matera.
“Dialoghi fra arte e territorio” è un progetto promosso e realizzato dal Comune di San Cesario, con il cofinanziamento della Regione Puglia - Assessorato all'industria turistica e culturale, gestione e valorizzazione dei beni culturali e il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e dell’Università del Salento.
19
marzo 2017
L’arte e il suo calore. Cinque artisti
Dal 19 marzo al 19 aprile 2017
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA – PALAZZO DUCALE
San Cesario Di Lecce, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Lecce)
San Cesario Di Lecce, Piazza Giuseppe Garibaldi, (Lecce)
Vernissage
19 Marzo 2017, ore 18,30
Autore
Curatore