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L’arte e la moda
Ancora una volta la moda italiana trova un suo spazio in mostra, con disegni, grafiche a tiratura limitata, appunti, e che danno un panorama e un’idea di quelli che sono i cardini della creatività italiana.
Comunicato stampa
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In uno spazio ove alberga già il progetto “Scenari”, a Firenze, è ospitata la mostra “L’arte e la Moda” con opere di “Ottavio Missoni, Elio Fiorucci, Ettore Sottsass, Giuliano Grittini, Marisa Settembrini”. L'esposizione, ideata e curata dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, è una sorta di termometro della spettacolarità e della storicità dell’arte nuova, di un'arte che si fa veicolo di novelle idee scolpite nella cultura occidentale, di un'arte capace di rigenerare mondi e uomini, e si fa anche bussola in un mare di proposizioni della cultura e delle arti internazionali.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il lucido intervento fatto a suo tempo da Giulio Carlo Argan sulla moda di Gianni Versace, trova ancora una volta conferma sia in quella che è stata una bellissima mostra allestita nella Galleria del Naviglio di Renato Cardazzo a Milano negli anni Ottanta che nel lavoro che molti stilisti hanno esemplato di recente in proprio con l’arte, ed è stato il caso specifico di Ottavio Missoni e Elio Fiorucci. I nomi degli stilisti italiani che hanno fatto il giro del mondo sono Gianni Versace, Giorgio Armani, Gigi Monti della Basile, Laura Biagiotti, Fendi, Gianfranco Ferrè, Ottavio Missoni, Fiorucci e Mario Valentino, per citarne alcuni, ma altri ce ne sono e fortemente creativi. Ancora una volta la moda italiana trova un suo spazio in mostra, con disegni, grafiche a tiratura limitata, appunti, e che danno un panorama e un’idea di quelli che sono i cardini della creatività italiana. Anche questa mostra da me ordinata a Firenze chiarisce come si fa moda visto che iul messaggio moda è ormai entrato nell’apparato delò design e dell’architettura. Anche gli stilisti in mostra e gli artisti che hanno occasionato il loro lavoro sul tema moda fanno cultura, perché le loro progettazioni e le loro creazioni si adeguano alla storia, al costume dell’epoca, assecondando le esegenze di chi vuole sfuggire con un capo firmato la standardizzazione e l’omologazione del modo di vestire della massa. Lo stile della moda italiana seduce tutti, ed acquista un ruolo privilegiato del fare e del produrre. Valga infine fra tutti la lettura delle opere di Ottavio Missoni per la conquista ricca e umana dei colori soprattutto che rimandano agli arazzi di Gunta Stolze insegnante di laboratorio di tessitura della Bauhaus”.
Biografia degli artisti
Ottavio Missoni nasce nel 1921 a Ragusa di Dalmazia (Croazia) politicamente parte del Regno di Jugoslavia; il padre è di origine friulana (l'"omo de mar" Vittorio Missoni, capitano, figlio di un magistrato) mentre la madre è dalmata (de' Vidovich, di antica e nobile famiglia di Sebenico). Quando Ottavio ha solo sei anni si trasferisce con la famiglia a Zara (oggi in Croazia), luogo in cui trascorre la propria giovinezza fino ai suoi vent'anni di età. Il 18 aprile 1953 Missoni sposa Rosita Jelmini, la cui famiglia possiede una fabbrica di scialli e tessuti ricamati a Golasecca, in provincia di Varese. Intanto apre un laboratorio di maglieria a Trieste. I Missoni, spostano la produzione artigianale interamente a Sumirago (Varese). Rosita disegna i vestiti e prepara le confezioni, Ottavio viaggia con il campionario. Nel 1954 nasce il loro primo figlio, Vittorio Missoni, poi Luca nel 1956 e Angela nel 1958. Gli abiti firmati Missoni iniziano ad apparire sulle riviste di moda nel 1960. La prima boutique Missoni viene aperta a Milano nel 1976. Nel 1983 Ottavio Missoni realizza i costumi di scena per la prima della Scala. Tre anni più tardi riceve l'onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. Nella lunga carriera di Missoni della moda, un suo classico motto è: "Per vestirsi male non serve seguire la moda, ma aiuta". Il pittore francese Balthus, sintetizzando la fantasia e l'eleganza dello stile Missoni, lo ha definito "Maestro del colore". Nel 2011 esce un libro biografico, scritto con il giornalista Paolo Scandaletti, dal titolo "Ottavio Missoni - Una vita sul filo di lana". Muore nel 2013 nella sua casa di Sumirago (Varese).
Elio Fiorucci nasce a Milano nel 1935 e comincia a lavorare presso il negozio di famiglia specializzato nella vendita di pantofole. Partecipa così vivamente alla vita lavorativa da intraprendere la ricerca di modi e mondi nuovi nel mercato calzaturiero e nel 1962 gestisce una sua rivendita. Il 1967 è l'anno della grande svolta non solo per lui, ma per la moda intera. Si butta a capofitto nell'opera dell'apertura del negozio che diventerà più che famoso in tutto il mondo sito in Galleria Passerella. Tre anni dopo, Italo Lupi disegna il celebre logo con gli angioletti vittoriani, segnando il successo di un logo che diventa opera d'arte esso stesso. E' inevitabile quindi il salto dalla dimensione del negozio a quella industriale: negli anni '70 le proporzioni della Fiorucci toccano livelli internazionali, poi l'apertura del negozio di New York. Fiorucci segna il consolidamento di un look che continua a fare storia ed a stupire nella sua ricchezza ideativa. Dell'eclettico stilista e designer milanese, che ha rivoluzionato il modo di vestire e di arredare, portando in Italia e rielaborando gli stili emergenti della Swinging London e della New York di Keith Haring e Jean- Michel Basquiat, i musei di Arte contemporanea americani ed inglesi collezionano e raccolgono "pezzi" firmati Fiorucci (il prototipo della shopping-bag utilizzata per la vendita al pubblico è esposto presso l'Albert and Victoria Museum di Londra). Muore a Milano all'età di 80 anni il 20 luglio 2015.
Ettore Sottsass è nato a Innsbruck nel 1917. Nel 1939 si laureò in architettura al Politecnico di Torino
Una delle figure più influenti e importanti del secolo scorso, architetto e designer, ha partecipato a tutti i movimenti radicali creati dagli anni '70 e '80. Nel 1981 fonda il gruppo Memphis, un gruppo che ha radicalmente cambiato lo scenario del design italiano e mondiale. Onorato con numerosi premi internazionali, è stato vincitore della bussola d'oro nel 1959. Ha disegnato il primo laptop "Valentina" di Olivetti. Muore nel 2007 all'età di 90 anni.
Giuliano Grittini nasce e vive a Milano dove ha frequentato la scuola di Disegno Grafico e alcuni studi di importanti artisti, lavorando e realizzando libri d'artista e approfondisce l'arte della stampa. Realizza opere con artisti tra cui: Baj, Fiume, Sassu, Guttuso, Scanavino, Tadini, Warhol, Vasarely, Rotella, Ugo Nespolo e altri. Appassionato di fotografia, frequentando studi di artisti li fotografa in varie fasi del loro lavoro e durante le mostre in gallerie d'Arte. Con il critico e scrittore Luciano Prada pubblica il Volume "44 facce d'Autore" Fotografie e aforismi di artisti e personaggi del mondo dell'arte. Fotografie e opere sono state pubblicate da: Rizzoli, Bompiani, Frassinelli, "L'Espresso", "Panorama", "Corriere della Sera", "La Stampa", "l'Unità".Ha tenuto numerose mostre personali e collettive e ha partecipato a fiere nazionali e internazionali..Libri: E' già difficile vivere una volta, figuriamoci molte volte" con una prefazione di Carlo Franza (con Alda Merini, CLON - ART, 1997 ); Ringrazio sempre chi mi da ragione (con Alda Merini, Stampa Alternativa, 1997); Il piacere di scrivere (L'Incisione Edizioni d'Arte - Milano ). Donna tra Mito e Società - personale Biblioteca - Boffalora Ticino. Nel 2003 viene pubblicato- Libro Unico - "ANTE LUCEM", Marina Cerati. Per l'edizione "Pulcinoelefante" realizza numerose fotografie di poeti ed artisti, per Dialogo Libri realizza la copertina "Oggi come Ieri". Novembre 2010 allo Spazio Oberdan per la Provincia di Milano "ALDA MERINI - L'anima della luce – Testimonianze",dedicata ad Alda Merini, e testimonianze di artisti nazionali e internazionali. Autore insieme al regista Cosimo Damiano Damato del Film "una donna sul Palcoscenico" con foto e video su Alda Merini e testimonianza di Mariangela Melato. Presentato nel 2009 al festival del cinema di Venezia. Dal Dicembre 2010 a Palazzo Reale di Milano presenta immagini dedicate ad Alda Merini nella mostra "Ultimo atto d'Amore" con Mimmo Rotella e una serie di opere dedicate a Marilyn.Nel 2015 a Milano lavora con l’Amiga di Andy Wharol per Deodato Arte, dopo aver realizzato cartelle di opere per Missoni e Fiorucci.
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. Nel 2011 viene invitata da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54ma edizione della Biennale di Venezia. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da J. P. Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da D. Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da A. Ginesi a V. Guzzi e a D. Montalto, dalla E. Muritti a N. Ponente, da F. Russoli a R. Sanesi, da E. Schatz a W. Schonenberg, da F. Papi a M. Valsecchi.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere . E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il lucido intervento fatto a suo tempo da Giulio Carlo Argan sulla moda di Gianni Versace, trova ancora una volta conferma sia in quella che è stata una bellissima mostra allestita nella Galleria del Naviglio di Renato Cardazzo a Milano negli anni Ottanta che nel lavoro che molti stilisti hanno esemplato di recente in proprio con l’arte, ed è stato il caso specifico di Ottavio Missoni e Elio Fiorucci. I nomi degli stilisti italiani che hanno fatto il giro del mondo sono Gianni Versace, Giorgio Armani, Gigi Monti della Basile, Laura Biagiotti, Fendi, Gianfranco Ferrè, Ottavio Missoni, Fiorucci e Mario Valentino, per citarne alcuni, ma altri ce ne sono e fortemente creativi. Ancora una volta la moda italiana trova un suo spazio in mostra, con disegni, grafiche a tiratura limitata, appunti, e che danno un panorama e un’idea di quelli che sono i cardini della creatività italiana. Anche questa mostra da me ordinata a Firenze chiarisce come si fa moda visto che iul messaggio moda è ormai entrato nell’apparato delò design e dell’architettura. Anche gli stilisti in mostra e gli artisti che hanno occasionato il loro lavoro sul tema moda fanno cultura, perché le loro progettazioni e le loro creazioni si adeguano alla storia, al costume dell’epoca, assecondando le esegenze di chi vuole sfuggire con un capo firmato la standardizzazione e l’omologazione del modo di vestire della massa. Lo stile della moda italiana seduce tutti, ed acquista un ruolo privilegiato del fare e del produrre. Valga infine fra tutti la lettura delle opere di Ottavio Missoni per la conquista ricca e umana dei colori soprattutto che rimandano agli arazzi di Gunta Stolze insegnante di laboratorio di tessitura della Bauhaus”.
Biografia degli artisti
Ottavio Missoni nasce nel 1921 a Ragusa di Dalmazia (Croazia) politicamente parte del Regno di Jugoslavia; il padre è di origine friulana (l'"omo de mar" Vittorio Missoni, capitano, figlio di un magistrato) mentre la madre è dalmata (de' Vidovich, di antica e nobile famiglia di Sebenico). Quando Ottavio ha solo sei anni si trasferisce con la famiglia a Zara (oggi in Croazia), luogo in cui trascorre la propria giovinezza fino ai suoi vent'anni di età. Il 18 aprile 1953 Missoni sposa Rosita Jelmini, la cui famiglia possiede una fabbrica di scialli e tessuti ricamati a Golasecca, in provincia di Varese. Intanto apre un laboratorio di maglieria a Trieste. I Missoni, spostano la produzione artigianale interamente a Sumirago (Varese). Rosita disegna i vestiti e prepara le confezioni, Ottavio viaggia con il campionario. Nel 1954 nasce il loro primo figlio, Vittorio Missoni, poi Luca nel 1956 e Angela nel 1958. Gli abiti firmati Missoni iniziano ad apparire sulle riviste di moda nel 1960. La prima boutique Missoni viene aperta a Milano nel 1976. Nel 1983 Ottavio Missoni realizza i costumi di scena per la prima della Scala. Tre anni più tardi riceve l'onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. Nella lunga carriera di Missoni della moda, un suo classico motto è: "Per vestirsi male non serve seguire la moda, ma aiuta". Il pittore francese Balthus, sintetizzando la fantasia e l'eleganza dello stile Missoni, lo ha definito "Maestro del colore". Nel 2011 esce un libro biografico, scritto con il giornalista Paolo Scandaletti, dal titolo "Ottavio Missoni - Una vita sul filo di lana". Muore nel 2013 nella sua casa di Sumirago (Varese).
Elio Fiorucci nasce a Milano nel 1935 e comincia a lavorare presso il negozio di famiglia specializzato nella vendita di pantofole. Partecipa così vivamente alla vita lavorativa da intraprendere la ricerca di modi e mondi nuovi nel mercato calzaturiero e nel 1962 gestisce una sua rivendita. Il 1967 è l'anno della grande svolta non solo per lui, ma per la moda intera. Si butta a capofitto nell'opera dell'apertura del negozio che diventerà più che famoso in tutto il mondo sito in Galleria Passerella. Tre anni dopo, Italo Lupi disegna il celebre logo con gli angioletti vittoriani, segnando il successo di un logo che diventa opera d'arte esso stesso. E' inevitabile quindi il salto dalla dimensione del negozio a quella industriale: negli anni '70 le proporzioni della Fiorucci toccano livelli internazionali, poi l'apertura del negozio di New York. Fiorucci segna il consolidamento di un look che continua a fare storia ed a stupire nella sua ricchezza ideativa. Dell'eclettico stilista e designer milanese, che ha rivoluzionato il modo di vestire e di arredare, portando in Italia e rielaborando gli stili emergenti della Swinging London e della New York di Keith Haring e Jean- Michel Basquiat, i musei di Arte contemporanea americani ed inglesi collezionano e raccolgono "pezzi" firmati Fiorucci (il prototipo della shopping-bag utilizzata per la vendita al pubblico è esposto presso l'Albert and Victoria Museum di Londra). Muore a Milano all'età di 80 anni il 20 luglio 2015.
Ettore Sottsass è nato a Innsbruck nel 1917. Nel 1939 si laureò in architettura al Politecnico di Torino
Una delle figure più influenti e importanti del secolo scorso, architetto e designer, ha partecipato a tutti i movimenti radicali creati dagli anni '70 e '80. Nel 1981 fonda il gruppo Memphis, un gruppo che ha radicalmente cambiato lo scenario del design italiano e mondiale. Onorato con numerosi premi internazionali, è stato vincitore della bussola d'oro nel 1959. Ha disegnato il primo laptop "Valentina" di Olivetti. Muore nel 2007 all'età di 90 anni.
Giuliano Grittini nasce e vive a Milano dove ha frequentato la scuola di Disegno Grafico e alcuni studi di importanti artisti, lavorando e realizzando libri d'artista e approfondisce l'arte della stampa. Realizza opere con artisti tra cui: Baj, Fiume, Sassu, Guttuso, Scanavino, Tadini, Warhol, Vasarely, Rotella, Ugo Nespolo e altri. Appassionato di fotografia, frequentando studi di artisti li fotografa in varie fasi del loro lavoro e durante le mostre in gallerie d'Arte. Con il critico e scrittore Luciano Prada pubblica il Volume "44 facce d'Autore" Fotografie e aforismi di artisti e personaggi del mondo dell'arte. Fotografie e opere sono state pubblicate da: Rizzoli, Bompiani, Frassinelli, "L'Espresso", "Panorama", "Corriere della Sera", "La Stampa", "l'Unità".Ha tenuto numerose mostre personali e collettive e ha partecipato a fiere nazionali e internazionali..Libri: E' già difficile vivere una volta, figuriamoci molte volte" con una prefazione di Carlo Franza (con Alda Merini, CLON - ART, 1997 ); Ringrazio sempre chi mi da ragione (con Alda Merini, Stampa Alternativa, 1997); Il piacere di scrivere (L'Incisione Edizioni d'Arte - Milano ). Donna tra Mito e Società - personale Biblioteca - Boffalora Ticino. Nel 2003 viene pubblicato- Libro Unico - "ANTE LUCEM", Marina Cerati. Per l'edizione "Pulcinoelefante" realizza numerose fotografie di poeti ed artisti, per Dialogo Libri realizza la copertina "Oggi come Ieri". Novembre 2010 allo Spazio Oberdan per la Provincia di Milano "ALDA MERINI - L'anima della luce – Testimonianze",dedicata ad Alda Merini, e testimonianze di artisti nazionali e internazionali. Autore insieme al regista Cosimo Damiano Damato del Film "una donna sul Palcoscenico" con foto e video su Alda Merini e testimonianza di Mariangela Melato. Presentato nel 2009 al festival del cinema di Venezia. Dal Dicembre 2010 a Palazzo Reale di Milano presenta immagini dedicate ad Alda Merini nella mostra "Ultimo atto d'Amore" con Mimmo Rotella e una serie di opere dedicate a Marilyn.Nel 2015 a Milano lavora con l’Amiga di Andy Wharol per Deodato Arte, dopo aver realizzato cartelle di opere per Missoni e Fiorucci.
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. Nel 2011 viene invitata da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54ma edizione della Biennale di Venezia. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da J. P. Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da D. Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da A. Ginesi a V. Guzzi e a D. Montalto, dalla E. Muritti a N. Ponente, da F. Russoli a R. Sanesi, da E. Schatz a W. Schonenberg, da F. Papi a M. Valsecchi.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nell’Università della Slesia e in altre numerose Università Estere . E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Città di Tricase nel 2008.Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
19
ottobre 2019
L’arte e la moda
Dal 19 ottobre 2019 al 27 marzo 2020
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento.
Vernissage
19 Ottobre 2019, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Patrocini