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L’Arte in testa. Storia di un’ossessione da Picasso ai giorni nostri
“L’arte in testa”, oltre a rappresentare metaforicamente quella “magnifica ossessione” che sta alla base del processo creativo, è uno spaccato sugli ultimi trent’anni di arte: pittura, fotografie, sculture, video e installazioni nell’atto di dialogare con l’esistente e il contemporaneo.
Comunicato stampa
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Dal 12 marzo 2004 l’Italia si arricchisce di un nuovo centro per l’arte contemporanea, con il MACI – Museo Arte Contemporanea Isernia, il primo in Molise, nelle sale del Palazzo della Provincia, diretto da Pietro Campellone.
La programmazione del MACI prende il via con “L’Arte in testa. Storia di un’ossessione da Picasso ai giorni nostri”, una vasta rassegna collettiva curata da Luca Beatrice, con oltre ottanta opere provenienti da importanti gallerie italiane ed internazionali, molte delle quali approdate in collezioni private del Molise. “L’arte in testa”, oltre a rappresentare metaforicamente quella “magnifica ossessione” che sta alla base del processo creativo, è uno spaccato sugli ultimi trent’anni di arte: pittura, fotografie, sculture, video e installazioni nell’atto di dialogare con l’esistente e il contemporaneo.
Il percorso della mostra si apre idealmente con due opere di Picasso, artista simbolo del Novecento, la figura chiave in cui si condensano tutte le tematiche portanti dell’esperienza artistica del secolo scorso, una sorta di dedica al nume tutelare dell’avanguardia.
La mostra quindi prosegue toccando momenti cruciali, come la stagione della Pop Art, rappresentata tra gli altri da opere di Andy Warhol e Tom Wesselmann, e quella dell’arte concettuale internazionale, con opere di Joseph Beuys, Marina Abramovic, Salvo, Luigi Ontani, e dell’Arte Povera, con Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto. La svolta pittorica della Transavanguardia è rappresentata dai cinque protagonisti, Chia, Clemente, Cucchi, De Maria, Paladino, mentre sul versante americano, fa da contraltare il neo minimalismo e la Graffiti Art con Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, aprendo a quell’attitudine urbana che segnerà profondamente l’arte verso il 2000, in particolar egli artisti che usano la fotografia come mezzo primario d’espressione (es. Andres Serrano, Cindy Sherman, Georgina Starr, Nan Goldin).
L’articolato scenario dell’arte italiana degli anni ‘90 si apre con alcune opere di Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli (tra i più noti sul panorama internazionale) anticipa la fine del percorso, che si conclude con uno sguardo sulla produzione più recente attraverso le opere di giovani come Andrea Salvino, Francesco Jodice, Gabriele Picco, Daniele Galliano.
La programmazione del MACI prende il via con “L’Arte in testa. Storia di un’ossessione da Picasso ai giorni nostri”, una vasta rassegna collettiva curata da Luca Beatrice, con oltre ottanta opere provenienti da importanti gallerie italiane ed internazionali, molte delle quali approdate in collezioni private del Molise. “L’arte in testa”, oltre a rappresentare metaforicamente quella “magnifica ossessione” che sta alla base del processo creativo, è uno spaccato sugli ultimi trent’anni di arte: pittura, fotografie, sculture, video e installazioni nell’atto di dialogare con l’esistente e il contemporaneo.
Il percorso della mostra si apre idealmente con due opere di Picasso, artista simbolo del Novecento, la figura chiave in cui si condensano tutte le tematiche portanti dell’esperienza artistica del secolo scorso, una sorta di dedica al nume tutelare dell’avanguardia.
La mostra quindi prosegue toccando momenti cruciali, come la stagione della Pop Art, rappresentata tra gli altri da opere di Andy Warhol e Tom Wesselmann, e quella dell’arte concettuale internazionale, con opere di Joseph Beuys, Marina Abramovic, Salvo, Luigi Ontani, e dell’Arte Povera, con Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto. La svolta pittorica della Transavanguardia è rappresentata dai cinque protagonisti, Chia, Clemente, Cucchi, De Maria, Paladino, mentre sul versante americano, fa da contraltare il neo minimalismo e la Graffiti Art con Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, aprendo a quell’attitudine urbana che segnerà profondamente l’arte verso il 2000, in particolar egli artisti che usano la fotografia come mezzo primario d’espressione (es. Andres Serrano, Cindy Sherman, Georgina Starr, Nan Goldin).
L’articolato scenario dell’arte italiana degli anni ‘90 si apre con alcune opere di Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli (tra i più noti sul panorama internazionale) anticipa la fine del percorso, che si conclude con uno sguardo sulla produzione più recente attraverso le opere di giovani come Andrea Salvino, Francesco Jodice, Gabriele Picco, Daniele Galliano.
12
marzo 2004
L’Arte in testa. Storia di un’ossessione da Picasso ai giorni nostri
Dal 12 marzo al 06 giugno 2004
arte contemporanea
Location
MACI – MUSEO ARTE CONTEMPORANEA ISERNIA
Isernia, Via Giovanni Berta, 1, (Isernia)
Isernia, Via Giovanni Berta, 1, (Isernia)
Vernissage
12 Marzo 2004, ore 18