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L’arte per la strada. I manifesti del Maggio francese
Un’ampia esposizione di manifesti del ’68 della collezione Antonio Ricci, imperdibile occasione per ammirare per la prima volta in Italia manifesti e bozzetti originali, che dai primi giorni del maggio francese fecero “parlare” di politica i muri con una lingua nuova, spezzando ogni modello realistico della rappresentazione della realtà, seminando inquietudine e disagio, polemizzando con l’avversario usando sberleffo e ironia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 10 aprile al 6 maggio 2008, a Torino, alla Sala Bolaffi (Via Cavour 17), verrà allestita la mostra L'ARTE PER LA STRADA. I manifesti del Maggio francese, curata da Fabio Freddi e organizzata dalla Direzione Cultura della Regione Piemonte.
Un’ampia esposizione di manifesti del ’68 della collezione Antonio Ricci, imperdibile occasione per ammirare per la prima volta in Italia manifesti e bozzetti originali, che dai primi giorni del maggio francese fecero “parlare” di politica i muri con una lingua nuova, spezzando ogni modello realistico della rappresentazione della realtà, seminando inquietudine e disagio, polemizzando con l’avversario usando sberleffo e ironia.
Manifesti che, a distanza di decenni, sono diventati dei documenti che ci consentono di avvicinarci alla realtà profonda di quell’evento. In quegli anni i primi studenti occuparono i locali dell’école des beaux – arts di Parigi, stampando il primo manifesto di protesta contro il sistema. Successivamente la scuola venne ribattezzata atelier populaire, dove ogni giorno i giovani organizzavano un’assemblea per discutere le parole d’ordine più adeguate al momento, traducendo le loro idee in manifesti, che una volta attaccati sui muri della città, rappresentavano un vero momento di creatività e di protesta di quella stagione: vere e proprie parole di libertà, arte popolare degli spazi comuni. Molti artisti si unirono al movimento, appoggiati da diversi direttori delle gallerie d’arte contemporanee di Parigi, solidali con la lotta della gioventù studentesca che si era proposta di contestare per mezzo della creazione.
La mostra prevede un'esposizione di 92 manifesti: un quinto dell'intera produzione realizzata nel maggio del '68, suddivisa in due parti, da un lato i manifesti prodotti dagli atelier populaire, e dall’altra le opere di 15 artisti di fama come Pietro Cascella, di cui verrà esposta l’opera originale, Jean Ipousteguy, Asger Jorn, Jean Helion, Jean Degottex e molti altri, che affiancarono gli studenti nelle contestazioni per le strade e nelle facoltà.
La mostra prevederà inoltre, nei mesi di aprile e maggio, un’appendice negli spazi del Circolo dei Lettori, con l'esposizione di una ventina di manifesti politici torinesi degli archivi Giorgio Nelva e Piero Gilardi.
Un’ampia esposizione di manifesti del ’68 della collezione Antonio Ricci, imperdibile occasione per ammirare per la prima volta in Italia manifesti e bozzetti originali, che dai primi giorni del maggio francese fecero “parlare” di politica i muri con una lingua nuova, spezzando ogni modello realistico della rappresentazione della realtà, seminando inquietudine e disagio, polemizzando con l’avversario usando sberleffo e ironia.
Manifesti che, a distanza di decenni, sono diventati dei documenti che ci consentono di avvicinarci alla realtà profonda di quell’evento. In quegli anni i primi studenti occuparono i locali dell’école des beaux – arts di Parigi, stampando il primo manifesto di protesta contro il sistema. Successivamente la scuola venne ribattezzata atelier populaire, dove ogni giorno i giovani organizzavano un’assemblea per discutere le parole d’ordine più adeguate al momento, traducendo le loro idee in manifesti, che una volta attaccati sui muri della città, rappresentavano un vero momento di creatività e di protesta di quella stagione: vere e proprie parole di libertà, arte popolare degli spazi comuni. Molti artisti si unirono al movimento, appoggiati da diversi direttori delle gallerie d’arte contemporanee di Parigi, solidali con la lotta della gioventù studentesca che si era proposta di contestare per mezzo della creazione.
La mostra prevede un'esposizione di 92 manifesti: un quinto dell'intera produzione realizzata nel maggio del '68, suddivisa in due parti, da un lato i manifesti prodotti dagli atelier populaire, e dall’altra le opere di 15 artisti di fama come Pietro Cascella, di cui verrà esposta l’opera originale, Jean Ipousteguy, Asger Jorn, Jean Helion, Jean Degottex e molti altri, che affiancarono gli studenti nelle contestazioni per le strade e nelle facoltà.
La mostra prevederà inoltre, nei mesi di aprile e maggio, un’appendice negli spazi del Circolo dei Lettori, con l'esposizione di una ventina di manifesti politici torinesi degli archivi Giorgio Nelva e Piero Gilardi.
09
aprile 2008
L’arte per la strada. I manifesti del Maggio francese
Dal 09 aprile al 06 maggio 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
SALA BOLAFFI
Torino, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 17, (Torino)
Torino, Via Camillo Benso Conte Di Cavour, 17, (Torino)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10.00 –19.00
Vernissage
9 Aprile 2008, ore 18.30
Ufficio stampa
STILEMA
Curatore