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Lasciare un segno
Ognuno con una “punta secca” – che da il nome alla più immediata fra le tecniche contemplate nel catalogo dei procedimenti incisori – è stato chiamato a scalfire la lastrina in maniera diretta, fresca, spontanea e rapida con pochi segni. Perché di segni si tratta, espressione del singolo individuo che tenta di raccontare se stesso lasciando agli altri un pezzetto di quello che siamo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“LASCIARE UN SEGNO”
25 ottobre – 8 novembre 2008
Inaugurazione sabato 25 ottobre ore 18,30
dalle ore 18 alle ore 20,30 festivi esclusi – chiuso il lunedì
G28gallery
spazio per artisti in Cagliari
Palazzo Marini, via Ada Negri 28
Rainbow – Progetto Aperto.
Cagliari
“Lasciare un segno”
Ognuno vuole durare il più possibile e lasciare un segno.
Dopo “PROVE D’ARTISTA”, progetto che prometteva agli artisti di diventare incisori in sole otto ore, purché ognuno fosse disposto a “confinarsi” tra le mura di un laboratorio stamperia d’arte per acquisire velocemente e sperimentare le tecniche incisorie, arriva “Lasciare un segno”.
Invitare artisti affermati (e non) a vestire l’abito dell’incisore è soprattutto una sfida del PoliArtStudio e del suo promotore, Gianni Atzeni, persuaso sempre più che “l’incisione cerchi nuovi adepti”. Lo stravagante appello, accolto di buon grado tra il 2001 e il 2002 da un folto numero di partecipanti, viene oggi rinnovato con una proposta altrettanto curiosa.
Ecco pronte tante piccole matrici di zinco (misura????). Ognuno con una “punta secca” – che da il nome alla più immediata fra le tecniche contemplate nel catalogo dei procedimenti incisori - è stato chiamato a scalfire la lastrina in maniera diretta, fresca, spontanea e rapida con pochi segni. Perché di segni si tratta, espressione del singolo individuo che tenta di raccontare se stesso lasciando agli altri un pezzetto di quello che siamo.
In fondo cos’è l’arte se non una modalità di esprimere se stessi e i propri vissuti, con la convinzione che saranno tramandati ai nostri posteri come frammenti del nostro essere esistiti? L’arte che nasce dalla paura dell’oblio e del nulla che si traduce nel rappresentare, per rendere presente l’assente, attraverso l’immagine che evocherà, auspichiamo, ciò che vorremmo comunicare di noi stessi agli altri. L’artista lascia inevitabilmente dietro al suo passaggio tracce che garantiscano che non sarà mai dimenticato.
Questo lo stimolo più profondo e il senso del concetto di “giocare con l’arte”: creare affinché qualcuno un giorno possa leggere di noi. Consegniamoci dunque all’eternità, al seppur precario e piccolo supporto di una matrice di metallo incisa!
Giorgia Atzeni
Hanno lasciato un segno:
Alice Congiu, Andrea Mameli, Anna Paola Marturano
Annamaria Caracciolo, Annamaria Pillosu, Antonello Dessì
Antonino Soddu Pirellas, Attilio Della Maria, Beppe Vargiu
Carla Argiolas, Carlo Crasto, Carlo Zaccheddu
Caterina Lai, Cino Angioni, Claudia Boi, Dionigi Losengo
Enrico Troja, Eva Rasano, Fabrizio Tuveri, Francesco Picciau
Gabriela Espa, Giannetto Casula, Gianni Atzeni, Giorgia Atzeni, Giorgio Podda, Guglielmo Massidda, Guglielmo Melis
Italo Medda, Lalla Lussu, Luigi Corda, Marco Lampis
Maria Caboni, Maria Luisa Delzotto, Maria Spissu Nilson
Marilena Pitturru, Marta Fontana, Massimiliano Atzeni
Mauro Mulas, Moira Tierney, Nuria Montoja, Ottavio Pinna
Paola Porcedda, Paolo Atzeni, Paolo Ollano, Pia Valentinis
Pier Luigi Serra, Renè Rijnink, Riccardo Tanca, Sandro Sulis
Sara Orrù, Sergio Meloni, Simone Dulcis, Stefania Bellucci
Susanna Manca, Walter Melis
Ideazione Gianni Atzeni
Si ringraziano per la collaborazione, Assunta Pittaluga e Italo Medda
25 ottobre – 8 novembre 2008
Inaugurazione sabato 25 ottobre ore 18,30
dalle ore 18 alle ore 20,30 festivi esclusi – chiuso il lunedì
G28gallery
spazio per artisti in Cagliari
Palazzo Marini, via Ada Negri 28
Rainbow – Progetto Aperto.
Cagliari
“Lasciare un segno”
Ognuno vuole durare il più possibile e lasciare un segno.
Dopo “PROVE D’ARTISTA”, progetto che prometteva agli artisti di diventare incisori in sole otto ore, purché ognuno fosse disposto a “confinarsi” tra le mura di un laboratorio stamperia d’arte per acquisire velocemente e sperimentare le tecniche incisorie, arriva “Lasciare un segno”.
Invitare artisti affermati (e non) a vestire l’abito dell’incisore è soprattutto una sfida del PoliArtStudio e del suo promotore, Gianni Atzeni, persuaso sempre più che “l’incisione cerchi nuovi adepti”. Lo stravagante appello, accolto di buon grado tra il 2001 e il 2002 da un folto numero di partecipanti, viene oggi rinnovato con una proposta altrettanto curiosa.
Ecco pronte tante piccole matrici di zinco (misura????). Ognuno con una “punta secca” – che da il nome alla più immediata fra le tecniche contemplate nel catalogo dei procedimenti incisori - è stato chiamato a scalfire la lastrina in maniera diretta, fresca, spontanea e rapida con pochi segni. Perché di segni si tratta, espressione del singolo individuo che tenta di raccontare se stesso lasciando agli altri un pezzetto di quello che siamo.
In fondo cos’è l’arte se non una modalità di esprimere se stessi e i propri vissuti, con la convinzione che saranno tramandati ai nostri posteri come frammenti del nostro essere esistiti? L’arte che nasce dalla paura dell’oblio e del nulla che si traduce nel rappresentare, per rendere presente l’assente, attraverso l’immagine che evocherà, auspichiamo, ciò che vorremmo comunicare di noi stessi agli altri. L’artista lascia inevitabilmente dietro al suo passaggio tracce che garantiscano che non sarà mai dimenticato.
Questo lo stimolo più profondo e il senso del concetto di “giocare con l’arte”: creare affinché qualcuno un giorno possa leggere di noi. Consegniamoci dunque all’eternità, al seppur precario e piccolo supporto di una matrice di metallo incisa!
Giorgia Atzeni
Hanno lasciato un segno:
Alice Congiu, Andrea Mameli, Anna Paola Marturano
Annamaria Caracciolo, Annamaria Pillosu, Antonello Dessì
Antonino Soddu Pirellas, Attilio Della Maria, Beppe Vargiu
Carla Argiolas, Carlo Crasto, Carlo Zaccheddu
Caterina Lai, Cino Angioni, Claudia Boi, Dionigi Losengo
Enrico Troja, Eva Rasano, Fabrizio Tuveri, Francesco Picciau
Gabriela Espa, Giannetto Casula, Gianni Atzeni, Giorgia Atzeni, Giorgio Podda, Guglielmo Massidda, Guglielmo Melis
Italo Medda, Lalla Lussu, Luigi Corda, Marco Lampis
Maria Caboni, Maria Luisa Delzotto, Maria Spissu Nilson
Marilena Pitturru, Marta Fontana, Massimiliano Atzeni
Mauro Mulas, Moira Tierney, Nuria Montoja, Ottavio Pinna
Paola Porcedda, Paolo Atzeni, Paolo Ollano, Pia Valentinis
Pier Luigi Serra, Renè Rijnink, Riccardo Tanca, Sandro Sulis
Sara Orrù, Sergio Meloni, Simone Dulcis, Stefania Bellucci
Susanna Manca, Walter Melis
Ideazione Gianni Atzeni
Si ringraziano per la collaborazione, Assunta Pittaluga e Italo Medda
25
ottobre 2008
Lasciare un segno
Dal 25 ottobre all'otto novembre 2008
arte contemporanea
Location
G28 GALLERY – PALAZZO MARINI
Cagliari, Via Ada Negri, 28, (Cagliari)
Cagliari, Via Ada Negri, 28, (Cagliari)
Orario di apertura
dalle ore 18 alle ore 20,30 festivi esclusi – chiuso il lunedì
Vernissage
25 Ottobre 2008, ore 18,30
Sito web
www.poliartstudio.blogspot.com
Autore
Curatore