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Latitudine 45 28 38 28 N Longitudine 09 10 45 40 E
Cinque artisti emergenti e Milano, città di appartenenza o d’azione. Nel ritrovare luoghi, persone del presente e del passato, simboli ed elementi della città, ognuno di loro opera una rielaborazione personale per una riflessione su identità e memoria collettiva.
Comunicato stampa
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Crima’rt presenta cinque giovani artisti: Naima Faraò, Bicio Folco Zambelli, Valentina Maggi, Giulia Roncucci e Fernanda Uribe.
Il loro lavoro fortemente eterogeneo è però accomunato da un interesse per Milano, città di appartenenza o d’adozione, declinato sotto molteplici letture: religiosa, socio-politica, di testimonianza storica, e insieme fantastica. Nel ritrovare luoghi, persone del presente e del passato, simboli ed elementi della storia della città, ognuno di loro opera una rielaborazione personale per una riflessione su identità e memoria collettiva.
In-Mobility è il progetto fotografico di Naima Faraò, realizzato a Milano nel dicembre 2010, durante le manifestazioni studentesche. Protagonisti sono i voyeur, coloro che guardano dall'alto, ai margini di una realtà che prende forma dal basso: se ne stanno fuori, ma non riescono a fare a meno di guardare, mentre migliaia di studenti sfilano in strada rivendicando la loro identità culturale, la libertà di pensiero e il diritto allo studio.
Tracce instabili di Bicio Folco Zambelli è una serie fotografica realizzata nel 1997 e dedicata al polo lombardo già dismesso della Magneti Marelli; lavoro che e’ testimonianza di un passaggio epocale, quando la toponomastica della citta’ si adegua alle nuove esigenze e inaugura nuovi e piu’ moderni insediamenti urbani. Nella serie Involucri con maniglia n.14..19..23..55..60..63..78..90 (2010), nata durante l’archiviazione delle valigie realizzate da P. Greenaway per la mostra “The Tulse Luper”, Folco Zambelli prescindendo dal contenitore si sofferma sui particolari, selezionando alcune icone/memorie della società contemporanea.
Il video Untitled. Health, love and money di Valentina Maggi documenta il fascino cui molti di noi sono soggetti per le credenze popolari, incanto che prescinde da credo religioso e appartenenza socio-culturale. Nell’opera Specie di Spazi, attraverso la costruzione di dispositivi di visione, è messa ironicamente in atto una violazione dell’intima sicurezza su cui tutti ci adagiamo ed è profanato il riferimento sicuro dato dalle mura domestiche; lo spettatore è confinato in una posizione non partecipata.
Nella serie Rebus la giovane Giulia Roncucci ha attinto a due differenti fonti di immagini: quelle da lei scattate esplorando una Milano moderna e quelle d’epoca pervenutegli dall’eredità dell’archivio fotografico dei suoi vicini di casa, i signori Maranotti. Immagini che diventano oggetto-soggetto per una messa in scena-narrazione il cui fine ultimo è quello di coinvolgere, anche attraverso il complesso e mai svelato "gioco" del rebus, in un viaggio archetipico attraverso tempo, spazio e memorie.
Il lavoro di Fernanda Uribe è invece condizionato dal forte sentimento religioso e dalla situazione sociopolitica della sua terra d’origine, il Messico. Nella sua ricerca di ambienti o situazioni simili a quelli del suo paese, la Uribe ha fotografato in Burning Thoughts e Domus gli interni del Duomo, in cui la distesa di candele accese rende l’afflato religioso. Nella serie Virgines parte da un’icona religiosa (la Vergine di Guadalupe) molto venerata in Messico, per una riflessione iconoclasta sul divario tra come le donne devono comportarsi secondo i dettami cattolici e come le donne sono viste al di fuori della religione. In Inside e Outside, invece, l’artista nel raccogliere i suoi effetti personali e il suo corpo in una valigia rappresenta il senso di lontananza tipico dei migranti.
Naima Faraò (1984), dopo la laurea in Comunicazione e Gestione nei Mercati dell'Arte e della Cultura presso l'università IULM è ora iscritta al biennio specialistico in Visual Art e and Curatorial Studies alla NABA, Milano. Selected Exhibitions: LOASI, 2011, Isola Art Center, Milano; About a Tyre, 2011, Fondazione Pirelli, Milano; Open#3, 2011, S.a.L.E Docks, Venezia; Italian Folktales, 2010, NABA, Milano.
Bicio Folco Zambelli (1967), con una formazione da architetto, opera nel campo della fotografia e della scenografia. Selected Exhibitions: Spazio Guicciardini, 1997 , Milano; La strada, 1998, Roma; Tutti in guerra, 2000, Museo della Scienza e della Tecnica, Milano. Collaborazioni per la realizzazione di scenografie per mostre e spettacoli di Bob Wilson e Peter Greenaway (Ultima Cena di Leonardo; Giorni felici) e anche: Tutti a tavola, 2010, Villa Reale, Milano; My Life, 2010, Teatro Franco Parenti, Milano.
Valentina Maggi (1981) si è laureata alla NABA in Visual Art and Curatorial Studies e in Scultura all’Accademia di Brera. Selected Exhibitions: Open#3, 2011, S.a.L.E., Venezia; Da Storia nasce cosa, 2011, Fondazione San Domenico, Crema; There is no place like home, 2010, casa privata, Milano; Block Party, 2010, Auditorium Santa Chiara, Vercelli; Horror vacui, occupare il presente, 2010, Isola Art Center, Milano; Emergency Room and Biennalist Collaboration at the 53rd Venice Biennale; Festival della bassa risoluzione, 2009, Bari; Video.it, 2009, Fondazione Merz, Torino - Fabbrica del Vapore Careof e altre sedi; BugTopia. International exhibition by BugTettura. 2008, Biennale di Architettura, Venezia; Ingerencias! Acciones per la Gerencia Publica, 2006, Centro culturale la Gerencia, Valencia, Spagna.
Giulia Roncucci (1982) è laureata alla’Accademia di Brera in Pittura ed Educazione visiva. Selected Exhibitions: Premio Nazionale delle Arti 2011, Accademia di Brera, Milano; Premio Arti Visive, Galleria San Fedele, 2011, Milano; VIDEOZERO, 2011, Fabbrica del Vapore, Careof, Milano; Festival Futura 2010, Festival d’art acousmatique, Crest, Francia; Videozero, 2010, Accademia di Brera, Milano; Premio Arti Visive 2009, Galleria San Fedele, Milano; Visioni Digitali, 2008, Fabbrica del Vapore, Milano; Fondazione Mudima, Milano, 2007; PrimoSalone, 2007, Fabbrica del Vapore, 2007; SalonPrimo, 2005, Museo della Permanente, Milano
Fernanda Uribe (1986) è iscritta al Biennio specialistico in Visual Art and Curatorial Studies alla NABA: Selected Exhibitions: LOASI, 2011, Isola Art Center, Milano; Open#3, 2011, S.a.L.E Docks, Venezia; Spanning a Blink, 2010, Pratt Institute, New York; Dia de Muertes, 2009, Hollywood Cemetery, Los Angeles; Cantiere Cemento Armato #2, 2009, Galleria Artra, Milano; La Muerte Sonriente, 2007, Tijuana, Mexico.
Il loro lavoro fortemente eterogeneo è però accomunato da un interesse per Milano, città di appartenenza o d’adozione, declinato sotto molteplici letture: religiosa, socio-politica, di testimonianza storica, e insieme fantastica. Nel ritrovare luoghi, persone del presente e del passato, simboli ed elementi della storia della città, ognuno di loro opera una rielaborazione personale per una riflessione su identità e memoria collettiva.
In-Mobility è il progetto fotografico di Naima Faraò, realizzato a Milano nel dicembre 2010, durante le manifestazioni studentesche. Protagonisti sono i voyeur, coloro che guardano dall'alto, ai margini di una realtà che prende forma dal basso: se ne stanno fuori, ma non riescono a fare a meno di guardare, mentre migliaia di studenti sfilano in strada rivendicando la loro identità culturale, la libertà di pensiero e il diritto allo studio.
Tracce instabili di Bicio Folco Zambelli è una serie fotografica realizzata nel 1997 e dedicata al polo lombardo già dismesso della Magneti Marelli; lavoro che e’ testimonianza di un passaggio epocale, quando la toponomastica della citta’ si adegua alle nuove esigenze e inaugura nuovi e piu’ moderni insediamenti urbani. Nella serie Involucri con maniglia n.14..19..23..55..60..63..78..90 (2010), nata durante l’archiviazione delle valigie realizzate da P. Greenaway per la mostra “The Tulse Luper”, Folco Zambelli prescindendo dal contenitore si sofferma sui particolari, selezionando alcune icone/memorie della società contemporanea.
Il video Untitled. Health, love and money di Valentina Maggi documenta il fascino cui molti di noi sono soggetti per le credenze popolari, incanto che prescinde da credo religioso e appartenenza socio-culturale. Nell’opera Specie di Spazi, attraverso la costruzione di dispositivi di visione, è messa ironicamente in atto una violazione dell’intima sicurezza su cui tutti ci adagiamo ed è profanato il riferimento sicuro dato dalle mura domestiche; lo spettatore è confinato in una posizione non partecipata.
Nella serie Rebus la giovane Giulia Roncucci ha attinto a due differenti fonti di immagini: quelle da lei scattate esplorando una Milano moderna e quelle d’epoca pervenutegli dall’eredità dell’archivio fotografico dei suoi vicini di casa, i signori Maranotti. Immagini che diventano oggetto-soggetto per una messa in scena-narrazione il cui fine ultimo è quello di coinvolgere, anche attraverso il complesso e mai svelato "gioco" del rebus, in un viaggio archetipico attraverso tempo, spazio e memorie.
Il lavoro di Fernanda Uribe è invece condizionato dal forte sentimento religioso e dalla situazione sociopolitica della sua terra d’origine, il Messico. Nella sua ricerca di ambienti o situazioni simili a quelli del suo paese, la Uribe ha fotografato in Burning Thoughts e Domus gli interni del Duomo, in cui la distesa di candele accese rende l’afflato religioso. Nella serie Virgines parte da un’icona religiosa (la Vergine di Guadalupe) molto venerata in Messico, per una riflessione iconoclasta sul divario tra come le donne devono comportarsi secondo i dettami cattolici e come le donne sono viste al di fuori della religione. In Inside e Outside, invece, l’artista nel raccogliere i suoi effetti personali e il suo corpo in una valigia rappresenta il senso di lontananza tipico dei migranti.
Naima Faraò (1984), dopo la laurea in Comunicazione e Gestione nei Mercati dell'Arte e della Cultura presso l'università IULM è ora iscritta al biennio specialistico in Visual Art e and Curatorial Studies alla NABA, Milano. Selected Exhibitions: LOASI, 2011, Isola Art Center, Milano; About a Tyre, 2011, Fondazione Pirelli, Milano; Open#3, 2011, S.a.L.E Docks, Venezia; Italian Folktales, 2010, NABA, Milano.
Bicio Folco Zambelli (1967), con una formazione da architetto, opera nel campo della fotografia e della scenografia. Selected Exhibitions: Spazio Guicciardini, 1997 , Milano; La strada, 1998, Roma; Tutti in guerra, 2000, Museo della Scienza e della Tecnica, Milano. Collaborazioni per la realizzazione di scenografie per mostre e spettacoli di Bob Wilson e Peter Greenaway (Ultima Cena di Leonardo; Giorni felici) e anche: Tutti a tavola, 2010, Villa Reale, Milano; My Life, 2010, Teatro Franco Parenti, Milano.
Valentina Maggi (1981) si è laureata alla NABA in Visual Art and Curatorial Studies e in Scultura all’Accademia di Brera. Selected Exhibitions: Open#3, 2011, S.a.L.E., Venezia; Da Storia nasce cosa, 2011, Fondazione San Domenico, Crema; There is no place like home, 2010, casa privata, Milano; Block Party, 2010, Auditorium Santa Chiara, Vercelli; Horror vacui, occupare il presente, 2010, Isola Art Center, Milano; Emergency Room and Biennalist Collaboration at the 53rd Venice Biennale; Festival della bassa risoluzione, 2009, Bari; Video.it, 2009, Fondazione Merz, Torino - Fabbrica del Vapore Careof e altre sedi; BugTopia. International exhibition by BugTettura. 2008, Biennale di Architettura, Venezia; Ingerencias! Acciones per la Gerencia Publica, 2006, Centro culturale la Gerencia, Valencia, Spagna.
Giulia Roncucci (1982) è laureata alla’Accademia di Brera in Pittura ed Educazione visiva. Selected Exhibitions: Premio Nazionale delle Arti 2011, Accademia di Brera, Milano; Premio Arti Visive, Galleria San Fedele, 2011, Milano; VIDEOZERO, 2011, Fabbrica del Vapore, Careof, Milano; Festival Futura 2010, Festival d’art acousmatique, Crest, Francia; Videozero, 2010, Accademia di Brera, Milano; Premio Arti Visive 2009, Galleria San Fedele, Milano; Visioni Digitali, 2008, Fabbrica del Vapore, Milano; Fondazione Mudima, Milano, 2007; PrimoSalone, 2007, Fabbrica del Vapore, 2007; SalonPrimo, 2005, Museo della Permanente, Milano
Fernanda Uribe (1986) è iscritta al Biennio specialistico in Visual Art and Curatorial Studies alla NABA: Selected Exhibitions: LOASI, 2011, Isola Art Center, Milano; Open#3, 2011, S.a.L.E Docks, Venezia; Spanning a Blink, 2010, Pratt Institute, New York; Dia de Muertes, 2009, Hollywood Cemetery, Los Angeles; Cantiere Cemento Armato #2, 2009, Galleria Artra, Milano; La Muerte Sonriente, 2007, Tijuana, Mexico.
08
giugno 2011
Latitudine 45 28 38 28 N Longitudine 09 10 45 40 E
Dall'otto al 29 giugno 2011
giovane arte
Location
CRIMA’RT
Milano, Via Borgonuovo, 27, (Milano)
Milano, Via Borgonuovo, 27, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-14 e su appuntamento
Vernissage
8 Giugno 2011, ore 18-22
Autore