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L’attimo fuggente fra fotografia e cinema
L’attimo fuggente fra fotografia e cinema è l’architetto Renzo Piano, che del linguaggio fotografico ha dichiarato di apprezzare soprattutto l’istantanea e il suo rapporto con il cinema
Comunicato stampa
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La mostra, voluta dall'Associazione Amici Torinesi dell'Arte Contemporanea e dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, fa parte del ciclo “La fotografia vista da…”, che nelle mostre precedenti ha visto quali protagonisti eccellenti personalità come Alberto Arbasino, Leonardo Sciascia, Josif Brodskij, Furio Colombo, Gae Aulenti e Roberto Calasso. La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli.
Prestigioso testimonial della mostra
L’attimo fuggente fra fotografia e cinema è l’architetto Renzo Piano, che del linguaggio fotografico ha dichiarato di apprezzare soprattutto l’ istantanea e il suo rapporto con il cinema. L’immagine a cui fa riferimento è la sequenza finale del film Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, dove l’esplosione di una casa è resa con sensazionale efficacia dall’effetto di ralenti, grazie al quale ogni dettaglio, dato il ritmo frammentato, è restituito allo spettatore nella sua totale devastazione. Da questa idea è partita la riflessione di Daniela Palaz zoli, curatrice dell'iniziativa.
La mostra consentirà al visitatore di immergersi nelle varie fasi dell’evoluzione della fotografia istantanea. Il percorso ne seguirà gli sviluppi storici fino al suo collegamento con le apparecchiature che hanno permesso la proiezione alla velocità di ventiquattro fotogrammi al secondo, per ricostruire l’illusione ottica del movimento e giungere infine alla nascita del cinema.
L’esposizione si svolge contemporaneamente in due sedi:
presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto di Torino è proposta una antologica di circa duecento fotografie in b/n e a colori. Dopo avere reso omaggio all’inventore dell’istantanea Eadweard Muybridge (ca. 1878), la mostra racconta, attraverso scatti che hanno fatto epoca realizzati da autori come Cartier Bresson , Jacques-Henry Lartigue , Anton Giulio Bragaglia e attraverso immagini spettacolari come lo sbarco del primo uomo sulla luna, la goccia di latte di Edgerton, gli scatti d’amore di Eisenstaedt a New York , lo sviluppo storico dell’istantanea, curando sia l'aspetto artistico sia quello della comunicazione popolare delle varie forme di fotogiornalismo.
Nell’Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema di Torino viene proposto, attraverso le dieci tappe più significative, il percorso che ha condotto a quel fenomeno artistico e industriale di straordinaria importanza che è stata l’invenzione del cinema. La narrazione si svolge collegando preziose apparecchiature del precinema con le immagini, attraverso le quali si è arrivati a mettere a punto la più popolare forma d’arte del Novecento.
Prestigioso testimonial della mostra
L’attimo fuggente fra fotografia e cinema è l’architetto Renzo Piano, che del linguaggio fotografico ha dichiarato di apprezzare soprattutto l’ istantanea e il suo rapporto con il cinema. L’immagine a cui fa riferimento è la sequenza finale del film Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, dove l’esplosione di una casa è resa con sensazionale efficacia dall’effetto di ralenti, grazie al quale ogni dettaglio, dato il ritmo frammentato, è restituito allo spettatore nella sua totale devastazione. Da questa idea è partita la riflessione di Daniela Palaz zoli, curatrice dell'iniziativa.
La mostra consentirà al visitatore di immergersi nelle varie fasi dell’evoluzione della fotografia istantanea. Il percorso ne seguirà gli sviluppi storici fino al suo collegamento con le apparecchiature che hanno permesso la proiezione alla velocità di ventiquattro fotogrammi al secondo, per ricostruire l’illusione ottica del movimento e giungere infine alla nascita del cinema.
L’esposizione si svolge contemporaneamente in due sedi:
presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto di Torino è proposta una antologica di circa duecento fotografie in b/n e a colori. Dopo avere reso omaggio all’inventore dell’istantanea Eadweard Muybridge (ca. 1878), la mostra racconta, attraverso scatti che hanno fatto epoca realizzati da autori come Cartier Bresson , Jacques-Henry Lartigue , Anton Giulio Bragaglia e attraverso immagini spettacolari come lo sbarco del primo uomo sulla luna, la goccia di latte di Edgerton, gli scatti d’amore di Eisenstaedt a New York , lo sviluppo storico dell’istantanea, curando sia l'aspetto artistico sia quello della comunicazione popolare delle varie forme di fotogiornalismo.
Nell’Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema di Torino viene proposto, attraverso le dieci tappe più significative, il percorso che ha condotto a quel fenomeno artistico e industriale di straordinaria importanza che è stata l’invenzione del cinema. La narrazione si svolge collegando preziose apparecchiature del precinema con le immagini, attraverso le quali si è arrivati a mettere a punto la più popolare forma d’arte del Novecento.
29
ottobre 2003
L’attimo fuggente fra fotografia e cinema
Dal 29 ottobre 2003 al 18 gennaio 2004
fotografia
Location
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI – LINGOTTO
Torino, Via Nizza, 230, (Torino)
Torino, Via Nizza, 230, (Torino)
Orario di apertura
MA-DO 9-19, LU chiuso
Editore
SKIRA
Curatore