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L’attualità dell’arte moderna
Il confine labile fra “arte moderna” e “arte contemporanea”, è riportato all’attenzione visiva ed esperienziale dello spettatore, nella mostra, “L’attualità dell’arte moderna”, che sarà inaugurata sabato 15 dicembre 2012, alle ore 17, nello spazio espositivo del Caffè “La Terrazza” a Larderello (Pomarance – PI).
Comunicato stampa
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Una distinzione sfuggente, intuibile, necessaria orientativamente, ma mai definitiva e oscillante, come il suo stesso criterio di differenziazione.
Il confine labile fra “arte moderna” e “arte contemporanea”, è riportato all’attenzione visiva ed esperienziale dello spettatore, nella mostra, “L’attualità dell’arte moderna”, che sarà inaugurata sabato 15 dicembre 2012, alle ore 17, nello spazio espositivo del Caffè “La Terrazza” a Larderello (Pomarance – PI).
Da un’idea del gallerista Mario Andrei, direttore della Galleria “Imparallarte” di Pomarance, in collaborazione con “Ciclat Valdicecina”, in allestimento opere fondamentali di tre significativi autori contemporanei, dagli stilemi “moderni”, eppure di sicura forza espressiva, qualità esecutive, e linguaggi, adeguati all’immaginario ed alla fruibilità artistica nel contemporaneo.
Nei vitali “mondi pittorici paralleli” di Giuliano Giuggioli, Salvatore Magazzini ed Endza, l’esposizione sonda anche la velocizzazione del cambiamento nell’era attuale, ed i binari paralleli di forme d’arte “contemporanee” temporalmente, eppure distinguibili.
Nello scenario “intonato” della Valle del Diavolo a Larderello, dove il grande impatto della modernità conviveva con il ritmo agreste e i sontuosi palazzi storici, le forme di poetiche pittoriche come l’espressionismo, il fauvismo, il surrealismo e la metafisica, assumono personalissime cifre stilistiche e esiti originali, che mantengono il fascino della figurazione trasfigurata dalle ragioni visionarie del concetto e dell’anima, eppure smuovono l’immaginario e il temperamento del contemporaneo.
Enigmi classico-filosofici e analitici, precipitati nel e dal tempo, negli spazi impossibili, dove cade la frontiera fra surrealismo onirico e metafisica del quotidiano, nell’opera dalla potenza compositiva neobarocca, insieme sensuale ed evocativa, definita e sfumata, di Giuliano Giuggioli. Perfezione di forma e improbabilità di assi spazio-temporali, in un Umanesimo scivolato nel sogno e che riconcilia le certezze visive del reale con la fantasia e la trasfigurazione dirompente dall’inconscio – individuale e collettivo - regista e attore.
Sono spazi aperti e paesaggi semplificati e “geometrizzanti” che si sovrappongono e contaminano reciprocamente, al vissuto ed alla memoria. Sospensioni temporali sull’infinito di evocazione hopperiana, dalla pennellata post-impressionista e talvolta post-macchiaiola. I dipinti del maestro Salvatore Magazzini, re-interpretano il piano pittorico, fra la linea arcaica ed il ritmo della modernità, fra tenui gradazioni sul naturale e timbri più accesi, dove l’Uomo e l’ambiente, sono i pari protagonisti del senso ultimo della presenza-assenza, in un minimalismo romantico dal profondo rimando esistenziale.
Derivano dalla raccolta “In memoria di NOF4 ” e sono i dipinti e i ritratti dalla drammatica e magnetica forza espressionista, che Endza (Endza Babakhanyan), pittore armeno, maestro di forma e colore, dedicò a Oreste Fernando Nannetti, l’artista internato all’ospedale psichiatrico di Volterra, autore del celebre Graffito inciso lungo le pareti esterne del reparto Ferri.
Icone bizantine dai contorni moderni di Modigliani, “custodite” e impresse nella forza fauvista di cromie accese o più tenebrose. Accenti “selvaggi” matissiani, ma che attraversano condizioni estreme di solitudine, destini segnati e disincanti, dove persiste la poesia stessa della forma in archetipici e incancellabili, autobiografici passaggi consegnati all’universale.
La mostra resterà aperta ai visitatori fino al 13 gennaio 2013, negli orari di apertura del Caffè.
Il confine labile fra “arte moderna” e “arte contemporanea”, è riportato all’attenzione visiva ed esperienziale dello spettatore, nella mostra, “L’attualità dell’arte moderna”, che sarà inaugurata sabato 15 dicembre 2012, alle ore 17, nello spazio espositivo del Caffè “La Terrazza” a Larderello (Pomarance – PI).
Da un’idea del gallerista Mario Andrei, direttore della Galleria “Imparallarte” di Pomarance, in collaborazione con “Ciclat Valdicecina”, in allestimento opere fondamentali di tre significativi autori contemporanei, dagli stilemi “moderni”, eppure di sicura forza espressiva, qualità esecutive, e linguaggi, adeguati all’immaginario ed alla fruibilità artistica nel contemporaneo.
Nei vitali “mondi pittorici paralleli” di Giuliano Giuggioli, Salvatore Magazzini ed Endza, l’esposizione sonda anche la velocizzazione del cambiamento nell’era attuale, ed i binari paralleli di forme d’arte “contemporanee” temporalmente, eppure distinguibili.
Nello scenario “intonato” della Valle del Diavolo a Larderello, dove il grande impatto della modernità conviveva con il ritmo agreste e i sontuosi palazzi storici, le forme di poetiche pittoriche come l’espressionismo, il fauvismo, il surrealismo e la metafisica, assumono personalissime cifre stilistiche e esiti originali, che mantengono il fascino della figurazione trasfigurata dalle ragioni visionarie del concetto e dell’anima, eppure smuovono l’immaginario e il temperamento del contemporaneo.
Enigmi classico-filosofici e analitici, precipitati nel e dal tempo, negli spazi impossibili, dove cade la frontiera fra surrealismo onirico e metafisica del quotidiano, nell’opera dalla potenza compositiva neobarocca, insieme sensuale ed evocativa, definita e sfumata, di Giuliano Giuggioli. Perfezione di forma e improbabilità di assi spazio-temporali, in un Umanesimo scivolato nel sogno e che riconcilia le certezze visive del reale con la fantasia e la trasfigurazione dirompente dall’inconscio – individuale e collettivo - regista e attore.
Sono spazi aperti e paesaggi semplificati e “geometrizzanti” che si sovrappongono e contaminano reciprocamente, al vissuto ed alla memoria. Sospensioni temporali sull’infinito di evocazione hopperiana, dalla pennellata post-impressionista e talvolta post-macchiaiola. I dipinti del maestro Salvatore Magazzini, re-interpretano il piano pittorico, fra la linea arcaica ed il ritmo della modernità, fra tenui gradazioni sul naturale e timbri più accesi, dove l’Uomo e l’ambiente, sono i pari protagonisti del senso ultimo della presenza-assenza, in un minimalismo romantico dal profondo rimando esistenziale.
Derivano dalla raccolta “In memoria di NOF4 ” e sono i dipinti e i ritratti dalla drammatica e magnetica forza espressionista, che Endza (Endza Babakhanyan), pittore armeno, maestro di forma e colore, dedicò a Oreste Fernando Nannetti, l’artista internato all’ospedale psichiatrico di Volterra, autore del celebre Graffito inciso lungo le pareti esterne del reparto Ferri.
Icone bizantine dai contorni moderni di Modigliani, “custodite” e impresse nella forza fauvista di cromie accese o più tenebrose. Accenti “selvaggi” matissiani, ma che attraversano condizioni estreme di solitudine, destini segnati e disincanti, dove persiste la poesia stessa della forma in archetipici e incancellabili, autobiografici passaggi consegnati all’universale.
La mostra resterà aperta ai visitatori fino al 13 gennaio 2013, negli orari di apertura del Caffè.
15
dicembre 2012
L’attualità dell’arte moderna
Dal 15 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
CAFFE’ LA TERRAZZA
Pomarance, (Pisa)
Pomarance, (Pisa)
Vernissage
15 Dicembre 2012, h 17
Autore