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Laura Barbarini – In natura
Il grande tema della natura da questa mostra riceve nuove riflessioni. Lo spettatore si troverà di fronte a una combinazione di tele in cui la soggettività chiaramente impone il suo tratto al mondo naturale.
Comunicato stampa
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Nella radicale revisione che sta toccando i cardini della civiltà europea, non mancano cambiamenti anche nell’estetica. Nel secolo scorso l’arte ha percorso le vie della contestazione e dell’inconsueto, oggi invece le nuove generazioni procedono verso una conoscenza più intima della storia, così può sembrare che l’Astrattismo sia arrivato troppo presto, e che il dialogo con la natura sia stato interrotto anzi tempo, concordando con l’area più radicale del movimento ecologista.
Laura Barbarini vuole suggerire che occorre riprendere il dialogo con la natura, non tanto per le suggestioni estetiche che ben potrebbero derivarne (conosciute già dal periodo Corinzio), ma perché interagire con la natura è riconoscere una parte di noi stessi altrimenti irraggiungibile. Quante volte tra gli alberi abbiamo affettuosamente cercato la misura delle nostre emozioni e del nostro essere, quante volte abbiamo affidato un silenzioso messaggio a un particolare accostamento di forme vegetali, come se il comporre arcano della natura potesse diventare il nostro, e così giungere all’equilibrio. L’armonia non è di pertinenza del moderno, sembrano affermare le opere di Laura Barbarini, infatti se da una parte l’urbanesimo risolve nella superficialità collettiva i nostri assilli, dall’altra i modi della natura, il suo tacito rinnovarsi, il suo sommesso intraprendere, possono ancora dare una chiave che dall’estetica può insinuarsi anche nel vissuto.
L’insieme composto nella galleria propone un’interazione di esterno ed intimo, concludendo in natura un ambiente urbano. La composizione vive di questo equilibrio, infatti da una parte è mutuata dall’osservazione degli elementi, che in natura si accostano tra loro in modo spontaneo, dall’altra vengono accolte le richieste della cultura e la loro quota di artificio. Il principio che accomuna le varie istanze del comporre di Laura Barbarini è il procedere di un gusto che vuole essere unitario in tutte le necessità dell’estetica. Sebbene allontanata, la natura sa suggerire ancora la bellezza, e l’antica imitazione oggi diventa critica. L’individuo si scioglie nella natura, e scoprendosi diventa più umano.
Se il cuore concorda con queste opere e assegna loro una quota seppur minima di bellezza, è il caso di continuare questo dialogo.
Paolo Aita
Laura Barbarini( Sao Paulo, 1956 - vive e lavora a Roma) Principali mostre:1993: Personale, galleria Il Segno, Roma. 1996: Pitture, Casa dei Carraresi, Treviso. 1999: Distanze Istituto Polacco, Roma; Personale, galleria Edieuropa, Roma. 2000: Una banca per l’arte oltre il mecenatismo, Chiostro del Bramante, Roma. 2002: LIII Premio Michetti La città e le nuvole, Italia-Argentina, Museo Michetti, Francavilla a Mare. 2005: Ascolti verticali, Centro di medicina naturale J.T. Kent ,Roma; Rappresentazioni, foyer del teatro Sala Umberto, Roma; XXXII Premio Sulmona,Sulmona; RecitArt per la BNL, Officine del volo, Milano; Vedo blu, il blu nell’arte contemporanea, galleria Edieuropa, Roma. 2006: XXII Biennale d’Arte Sacra, San Gabriele. 2008: Antico e Novissimo,Palazzo Berardi Mochi Zamperoli, Cagli. 2009: Pittura d’Italia luoghi veri e dell’anima, Castel Sismondo, Rimini; Gli amici pittori, galleria Ceribelli, Bergamo; Un contemporaneo a Palazzo, Palazzo della Direzione Generale della BNL, Roma. 2011: Una ricerca continua galleria Edieuropa, Roma.
Hanno scritto di lei : Paolo Aita, Mariano Apa, Vito Apuleo, Carlotta Battistelli, Maria Teresa Benedetti, Enzo Bilardello, Giovanni Bonanno, Francesca Bottari, Carlo Fabrizio Carli, Laura Ciabatti, Tiziana D’Acchille, Vittorio Emiliani, Patrizia Ferri, Fedora Franzè, Enrico Gallian, Marco Goldin, Fabiana Mendia, Ruggero Savinio, Michela Scolaro, Stefania Severi, Maria Rosa Sossai, Duccio Trombadori.
Laura Barbarini vuole suggerire che occorre riprendere il dialogo con la natura, non tanto per le suggestioni estetiche che ben potrebbero derivarne (conosciute già dal periodo Corinzio), ma perché interagire con la natura è riconoscere una parte di noi stessi altrimenti irraggiungibile. Quante volte tra gli alberi abbiamo affettuosamente cercato la misura delle nostre emozioni e del nostro essere, quante volte abbiamo affidato un silenzioso messaggio a un particolare accostamento di forme vegetali, come se il comporre arcano della natura potesse diventare il nostro, e così giungere all’equilibrio. L’armonia non è di pertinenza del moderno, sembrano affermare le opere di Laura Barbarini, infatti se da una parte l’urbanesimo risolve nella superficialità collettiva i nostri assilli, dall’altra i modi della natura, il suo tacito rinnovarsi, il suo sommesso intraprendere, possono ancora dare una chiave che dall’estetica può insinuarsi anche nel vissuto.
L’insieme composto nella galleria propone un’interazione di esterno ed intimo, concludendo in natura un ambiente urbano. La composizione vive di questo equilibrio, infatti da una parte è mutuata dall’osservazione degli elementi, che in natura si accostano tra loro in modo spontaneo, dall’altra vengono accolte le richieste della cultura e la loro quota di artificio. Il principio che accomuna le varie istanze del comporre di Laura Barbarini è il procedere di un gusto che vuole essere unitario in tutte le necessità dell’estetica. Sebbene allontanata, la natura sa suggerire ancora la bellezza, e l’antica imitazione oggi diventa critica. L’individuo si scioglie nella natura, e scoprendosi diventa più umano.
Se il cuore concorda con queste opere e assegna loro una quota seppur minima di bellezza, è il caso di continuare questo dialogo.
Paolo Aita
Laura Barbarini( Sao Paulo, 1956 - vive e lavora a Roma) Principali mostre:1993: Personale, galleria Il Segno, Roma. 1996: Pitture, Casa dei Carraresi, Treviso. 1999: Distanze Istituto Polacco, Roma; Personale, galleria Edieuropa, Roma. 2000: Una banca per l’arte oltre il mecenatismo, Chiostro del Bramante, Roma. 2002: LIII Premio Michetti La città e le nuvole, Italia-Argentina, Museo Michetti, Francavilla a Mare. 2005: Ascolti verticali, Centro di medicina naturale J.T. Kent ,Roma; Rappresentazioni, foyer del teatro Sala Umberto, Roma; XXXII Premio Sulmona,Sulmona; RecitArt per la BNL, Officine del volo, Milano; Vedo blu, il blu nell’arte contemporanea, galleria Edieuropa, Roma. 2006: XXII Biennale d’Arte Sacra, San Gabriele. 2008: Antico e Novissimo,Palazzo Berardi Mochi Zamperoli, Cagli. 2009: Pittura d’Italia luoghi veri e dell’anima, Castel Sismondo, Rimini; Gli amici pittori, galleria Ceribelli, Bergamo; Un contemporaneo a Palazzo, Palazzo della Direzione Generale della BNL, Roma. 2011: Una ricerca continua galleria Edieuropa, Roma.
Hanno scritto di lei : Paolo Aita, Mariano Apa, Vito Apuleo, Carlotta Battistelli, Maria Teresa Benedetti, Enzo Bilardello, Giovanni Bonanno, Francesca Bottari, Carlo Fabrizio Carli, Laura Ciabatti, Tiziana D’Acchille, Vittorio Emiliani, Patrizia Ferri, Fedora Franzè, Enrico Gallian, Marco Goldin, Fabiana Mendia, Ruggero Savinio, Michela Scolaro, Stefania Severi, Maria Rosa Sossai, Duccio Trombadori.
22
gennaio 2012
Laura Barbarini – In natura
Dal 22 gennaio al 25 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA MANIERO
Roma, Via Dell'arancio, 79, (Roma)
Roma, Via Dell'arancio, 79, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16 - 20 - altri orari su appuntamento
Vernissage
22 Gennaio 2012, ore 11
Autore