Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Laura Castagno – Carte e/o libranti
Il segno su carta come traccia di colore o grafia che si accompagna all’impronta della piegatura, che lo trasporta nello spazio e stabilisce un legane di senso tra le parti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'esposizione porta attenzione ad alcuni aspetti importanti nell'ampio panorama del lavoro di Laura Castagno: il segno e il movimento.
Il segno su carta come traccia di colore o grafia che si accompagna all'impronta della piegatura, che lo trasporta nello spazio e stabilisce un legane di senso tra le parti.
Il movimento di segni flessibili, che influenzati dalle energie naturali o artificiali (vento, calore, tensione, forza di gravità, ecc.) si dispongono liberamente nello spazio secondo i loro campi di forza.
Il titolo stesso dell'esposizione "Carte e/o libranti" quasi sintetizza l'opera dell'artista: l'aggettivo e insieme sostantivo "librante" è infatti indicativo del carattere operativo e della poetica di Laura Castagno.
Per esempio, la sospensione leggera e in dinamica di movimento a causa dei flussi d'aria in un certo filone di sue opere. Dove talvolta si tratta davvero di "quasi libri" in fascicoli, con le pagine cucite e portanti segni e scritte su carte lievi, esposte come quadri a fogli multipli, frementi e sfogliati da un ventilatore curioso: che fa proprio quanto l'opera stessa sembra proporre al visitatore attento.
Altre carte, più spesse, mostrano piegature a geometria rigida e volumetrica e segnalano l'iniziale lavoro sull'opera stessa, che ancora si fa leggere nel gesto interrotto, che precede il segno di colore.
Soprattutto nelle opere in esterno è invece la mobilità nel vento delle multicolori asticciole flessibili a dichiararsi come elemento costitutivo del volume plastico.
Laura Castagno vive e lavora in Italia e Germania, è laureata in architettura al Politecnico di Torino. Dal 1969 esposizioni personali e collettive nei paesi europei e extraeuropei. Al suo lavoro sono stati dedicati molti testi critici e i volumi "Laura Castagno: luoghi partiture stanze", con testi di Paolo Fossati, Lida von Mengden, Alberto Veca ( Eidos 1996) e "Lavori degli anni Sessanta", con testo di Giovanni Maria Accame ( Eidos 2006).
Il segno su carta come traccia di colore o grafia che si accompagna all'impronta della piegatura, che lo trasporta nello spazio e stabilisce un legane di senso tra le parti.
Il movimento di segni flessibili, che influenzati dalle energie naturali o artificiali (vento, calore, tensione, forza di gravità, ecc.) si dispongono liberamente nello spazio secondo i loro campi di forza.
Il titolo stesso dell'esposizione "Carte e/o libranti" quasi sintetizza l'opera dell'artista: l'aggettivo e insieme sostantivo "librante" è infatti indicativo del carattere operativo e della poetica di Laura Castagno.
Per esempio, la sospensione leggera e in dinamica di movimento a causa dei flussi d'aria in un certo filone di sue opere. Dove talvolta si tratta davvero di "quasi libri" in fascicoli, con le pagine cucite e portanti segni e scritte su carte lievi, esposte come quadri a fogli multipli, frementi e sfogliati da un ventilatore curioso: che fa proprio quanto l'opera stessa sembra proporre al visitatore attento.
Altre carte, più spesse, mostrano piegature a geometria rigida e volumetrica e segnalano l'iniziale lavoro sull'opera stessa, che ancora si fa leggere nel gesto interrotto, che precede il segno di colore.
Soprattutto nelle opere in esterno è invece la mobilità nel vento delle multicolori asticciole flessibili a dichiararsi come elemento costitutivo del volume plastico.
Laura Castagno vive e lavora in Italia e Germania, è laureata in architettura al Politecnico di Torino. Dal 1969 esposizioni personali e collettive nei paesi europei e extraeuropei. Al suo lavoro sono stati dedicati molti testi critici e i volumi "Laura Castagno: luoghi partiture stanze", con testi di Paolo Fossati, Lida von Mengden, Alberto Veca ( Eidos 1996) e "Lavori degli anni Sessanta", con testo di Giovanni Maria Accame ( Eidos 2006).
29
aprile 2009
Laura Castagno – Carte e/o libranti
Dal 29 aprile al 16 maggio 2009
arte contemporanea
Location
BIBLIOTECA CIVICA – VILLA AMORETTI
Torino, Corso Orbassano, 200, (Torino)
Torino, Corso Orbassano, 200, (Torino)
Orario di apertura
lun 15-19,55, mar-ven 8,15-19,55, sab 10,30-18
Vernissage
29 Aprile 2009, ore 18
Autore
Curatore