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Laura Cristinzio – Ultimo reperto
L’installazione, al centro del monumentale atrio del Museo, propone e “interpreta” la “Villa di Poppea” a Oplonti, suggestivamente sintetizzandone spazi e illusioni prospettiche, affreschi e mosaici. La relazione tra forma architettonica ed idea diventa l’ incipit di tutta l’opera scultorea. Potremmo dire che è un messaggio intenso e diretto che esprime il concetto di bellezza attraverso la metafora del viso di Poppea Sabina
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 11 settembre alle ore 17,30 sarà inaugurata, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, "Ultimo Reperto", installazione di Laura Cristinzio.
L’installazione, al centro del monumentale atrio del Museo, propone e “interpreta” la “Villa di Poppea” a Oplonti, suggestivamente sintetizzandone spazi e illusioni prospettiche, affreschi e mosaici. La relazione tra forma architettonica ed idea diventa l' incipit di tutta l'opera scultorea. Potremmo dire che è un messaggio intenso e diretto che esprime il concetto di bellezza attraverso la metafora del viso di Poppea Sabina.
Due pareti parallele di acciaio cor-ten e di metacrilato rosso, composte ciascuna da 12 pannelli incernierati larghi 1 metro e alti 2, rimandano all’antico contesto e in particolare a un triclinio, alludendo fra l’altro alla presenza della donna e ricordando, attraverso i frammenti sparsi sul pavimento, la catastrofica eruzione del 79 d.C. che seppellì la splendida villa. Completano l'installazione due Polipedi e due Mense realizzati in metacrilato e disposti lateralmente alla doppia parete
"Ultimo reperto" diventa per l'artista "codice" di lettura della qualità dello spazio segnato dall'impianto architettonico della storica dimora e dei suoi affreschi. Attribuendo questo titolo alla installazione la Cristinzio intende dirci quanto consideri quest'opera intimamente connessa con quel luogo.
Con “Ultimo reperto” il Museo Archeologico di Napoli si propone, una volta di più, di accorciare la distanza fra il passato e i modi possibili di percepirlo e raccontarlo al presente, ancora una volta attraverso il Servizio Educativo.
L'installazione realizzata con i contributi di Banca Credito Popolare - Cartesar s.p.a. - Riccardi s.p.a.,
Azienda agricola Di Meo s.a.s., Il ristorantino dell'Avvocato, Napoli, gode del patrocinio del Consiglio
regionale della Campania, del Comune di Napoli e dell'Università Federico II Napoli e della collaborazione
dell' Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli
I testi a catalogo, di Paparo Editore, sono di Mariantonietta Picone Petrusa, Valeria Sampaolo e Marco De Gemmis, col contributo di Angelo Trimarco, Vitaliano Corbi, Luigi Caramiello, Almerigo de Angelis.
Cenni biografici
Laura Cristinzio, nata a Monteroduni (IS),risiede a Ercolano dove ha casa/ studio, lavora a Napoli. Dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura della Universita' Federico II, ha completato la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli diplomandosi in scultura. Svolge attività artistica dal 1970. Dal 1987-88 la sua produzione ha assunto una scala monumentale, arrivando a realizzare su commissione complesse istallazioni site-specific.
L’installazione, al centro del monumentale atrio del Museo, propone e “interpreta” la “Villa di Poppea” a Oplonti, suggestivamente sintetizzandone spazi e illusioni prospettiche, affreschi e mosaici. La relazione tra forma architettonica ed idea diventa l' incipit di tutta l'opera scultorea. Potremmo dire che è un messaggio intenso e diretto che esprime il concetto di bellezza attraverso la metafora del viso di Poppea Sabina.
Due pareti parallele di acciaio cor-ten e di metacrilato rosso, composte ciascuna da 12 pannelli incernierati larghi 1 metro e alti 2, rimandano all’antico contesto e in particolare a un triclinio, alludendo fra l’altro alla presenza della donna e ricordando, attraverso i frammenti sparsi sul pavimento, la catastrofica eruzione del 79 d.C. che seppellì la splendida villa. Completano l'installazione due Polipedi e due Mense realizzati in metacrilato e disposti lateralmente alla doppia parete
"Ultimo reperto" diventa per l'artista "codice" di lettura della qualità dello spazio segnato dall'impianto architettonico della storica dimora e dei suoi affreschi. Attribuendo questo titolo alla installazione la Cristinzio intende dirci quanto consideri quest'opera intimamente connessa con quel luogo.
Con “Ultimo reperto” il Museo Archeologico di Napoli si propone, una volta di più, di accorciare la distanza fra il passato e i modi possibili di percepirlo e raccontarlo al presente, ancora una volta attraverso il Servizio Educativo.
L'installazione realizzata con i contributi di Banca Credito Popolare - Cartesar s.p.a. - Riccardi s.p.a.,
Azienda agricola Di Meo s.a.s., Il ristorantino dell'Avvocato, Napoli, gode del patrocinio del Consiglio
regionale della Campania, del Comune di Napoli e dell'Università Federico II Napoli e della collaborazione
dell' Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli
I testi a catalogo, di Paparo Editore, sono di Mariantonietta Picone Petrusa, Valeria Sampaolo e Marco De Gemmis, col contributo di Angelo Trimarco, Vitaliano Corbi, Luigi Caramiello, Almerigo de Angelis.
Cenni biografici
Laura Cristinzio, nata a Monteroduni (IS),risiede a Ercolano dove ha casa/ studio, lavora a Napoli. Dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura della Universita' Federico II, ha completato la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli diplomandosi in scultura. Svolge attività artistica dal 1970. Dal 1987-88 la sua produzione ha assunto una scala monumentale, arrivando a realizzare su commissione complesse istallazioni site-specific.
11
settembre 2015
Laura Cristinzio – Ultimo reperto
Dall'undici settembre al 13 novembre 2015
arte contemporanea
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Vernissage
11 Settembre 2015, ore 17.30 con presentazione del catalogo in sala conferenze - ore 18 performance “Cratere 0/15”
Editore
PAPARO
Autore
Curatore