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Laura Facchini – Vagire
Laura Facchini presenta una selezione delle sue opere più recenti
Comunicato stampa
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Nell’ambito della rassegna FORME DEL NARRARE 7: ORDINE/DISORDINE, venerdì 21 dicembre la stagione espositiva di Grafio si arricchisce dell’iniziativa di Laura Facchini che presenta una selezione delle sue opere più recenti. Nata a Prato nel 1962, l’artista (di origine olandese) si è laureata in Progettazione e Gestione degli Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo, all’ Università di Firenze. Attualmente vive e lavora tra la città laniera e Roma.
***
Tramontato il concetto di avanguardia, l’arte del nostro tempo preferisce seguire un concetto ben sintetizzato da Beuys nella dichiarazione, “non c’è nulla da inventare, c’è solo da scoprire.” Gli artisti intenti a lavorare in questo modo tendono a rimuovere gli strati delle esperienze passate per arrivare a scoperte sempre più profonde divenendo spesso protagonisti di dolorosi processi di autocritica, di sguardi impietosi sulla propria biografia. In questa tendenza, le artiste donne hanno spesso guidato l’assalto, aprendo la strada a chi segue.
Tutto questo trova riscontro nel lavoro di Laura Facchini che sta portando alla luce la difficoltà del suo essere donna, dell’identità di appartenenza. Agli esordi della carriera elabora le prime opere usando materiali tessili, scelti per la vicinanza di questi alla sua vita: la sua carriera nel mondo del design e della moda, la disponibilità del materiale a Prato, sua città natale. Sebbene il disegno sia sempre stato il modo preferenziale di sviluppare le idee, è subito attratta dalla libertà di movimento che è insita nella scultura. Così le opere che prima usufruiscono del sostegno della parete si staccano prima in rilievo per poi invadere lo spazio del pavimento.
Laura Facchini presenta a Grafio una linea di ricerca che è da intendersi come una rinascita all’interno del suo lavoro. Malgrado alcuni aspetti del processo, come la libera manipolazione e sperimentazione della materia, rimangano immutati, la motivazione che sta dietro alle scelte dell’artista è radicalmente diversa e irrompe nel fare plastico. “Vagire” comprende una serie di forme chiamate “matrici” dove l’artista intende porre l’identità femminile in primo piano. Anche se non di matrice rigorosamente femminista, il lavoro di Laura Facchini è sicuramente collegabile a una tradizione femminile che va da Shigeku Kubota e Ana Mendieta fino a Cindy Sherman e Sophie Calle. La Facchini non teme l’estetica, anzi rivendica la bellezza come un’eredità del suo essere italiana e olandese, nella migliore tradizione artistica occidentale.
(testo di Miranda MacPhail)
Laura Facchini: mostre (selezione):
Personali:
1998. Prato - OPERE / WORKS - 1994-1998.
1999. Montebenichi, Siena - LA SELVA.
2000. Prato - FILO-SOFIA - Associazione Culturale Grafio.
2007. Prato – ONDE DI RIVERBERO ALL’INFINITO – Sopra TuttoLibri.
2007. Fregene – ONDE DI RIVERBERO ALL’INFINITO – a cura di M.Veronica Cesarini in occasione della presentazione del libro ROMA CONTEMPORANEA DI Gianfranco Spagnesi. Biblioteca Gino Pallotta.
Collettive recenti:
2000. Roma - OFF LOOM, Mostra Nazionale di Fiber Art. 2000/2002/2004. Como - Galleria Il Salotto.
2001. Lodz - Polonia - 10th International Triennial of Tapestry
2001/02/03/04. Montefiesole (FI) – Verso i Monti Dei Profumi
2002. PULCHRA ECCLESIA – Brescia.
2002. Lastra a Signa - Villa Caruso Bellosguardo - L'ESSENZA DELLO SGUARDO
2002. Ucraina - Biennale Internazionale Scythia.
2002. S.Gabriele - Isola del Gran Sasso - Decima Biennale D'arte Sacra
2002. Krosno – Polonia. II International artistic linen cloth Biennale.
2004. Prato - Museo del Tessuto - Bagliori di seta e oro
2005/06. Rufina - Villa Poggio Reale
2006. Milano – Chiostro Università Cattolica – Arte e Spiritualità
2007. Brescia – L’amore si fa Bellezza
***
Tramontato il concetto di avanguardia, l’arte del nostro tempo preferisce seguire un concetto ben sintetizzato da Beuys nella dichiarazione, “non c’è nulla da inventare, c’è solo da scoprire.” Gli artisti intenti a lavorare in questo modo tendono a rimuovere gli strati delle esperienze passate per arrivare a scoperte sempre più profonde divenendo spesso protagonisti di dolorosi processi di autocritica, di sguardi impietosi sulla propria biografia. In questa tendenza, le artiste donne hanno spesso guidato l’assalto, aprendo la strada a chi segue.
Tutto questo trova riscontro nel lavoro di Laura Facchini che sta portando alla luce la difficoltà del suo essere donna, dell’identità di appartenenza. Agli esordi della carriera elabora le prime opere usando materiali tessili, scelti per la vicinanza di questi alla sua vita: la sua carriera nel mondo del design e della moda, la disponibilità del materiale a Prato, sua città natale. Sebbene il disegno sia sempre stato il modo preferenziale di sviluppare le idee, è subito attratta dalla libertà di movimento che è insita nella scultura. Così le opere che prima usufruiscono del sostegno della parete si staccano prima in rilievo per poi invadere lo spazio del pavimento.
Laura Facchini presenta a Grafio una linea di ricerca che è da intendersi come una rinascita all’interno del suo lavoro. Malgrado alcuni aspetti del processo, come la libera manipolazione e sperimentazione della materia, rimangano immutati, la motivazione che sta dietro alle scelte dell’artista è radicalmente diversa e irrompe nel fare plastico. “Vagire” comprende una serie di forme chiamate “matrici” dove l’artista intende porre l’identità femminile in primo piano. Anche se non di matrice rigorosamente femminista, il lavoro di Laura Facchini è sicuramente collegabile a una tradizione femminile che va da Shigeku Kubota e Ana Mendieta fino a Cindy Sherman e Sophie Calle. La Facchini non teme l’estetica, anzi rivendica la bellezza come un’eredità del suo essere italiana e olandese, nella migliore tradizione artistica occidentale.
(testo di Miranda MacPhail)
Laura Facchini: mostre (selezione):
Personali:
1998. Prato - OPERE / WORKS - 1994-1998.
1999. Montebenichi, Siena - LA SELVA.
2000. Prato - FILO-SOFIA - Associazione Culturale Grafio.
2007. Prato – ONDE DI RIVERBERO ALL’INFINITO – Sopra TuttoLibri.
2007. Fregene – ONDE DI RIVERBERO ALL’INFINITO – a cura di M.Veronica Cesarini in occasione della presentazione del libro ROMA CONTEMPORANEA DI Gianfranco Spagnesi. Biblioteca Gino Pallotta.
Collettive recenti:
2000. Roma - OFF LOOM, Mostra Nazionale di Fiber Art. 2000/2002/2004. Como - Galleria Il Salotto.
2001. Lodz - Polonia - 10th International Triennial of Tapestry
2001/02/03/04. Montefiesole (FI) – Verso i Monti Dei Profumi
2002. PULCHRA ECCLESIA – Brescia.
2002. Lastra a Signa - Villa Caruso Bellosguardo - L'ESSENZA DELLO SGUARDO
2002. Ucraina - Biennale Internazionale Scythia.
2002. S.Gabriele - Isola del Gran Sasso - Decima Biennale D'arte Sacra
2002. Krosno – Polonia. II International artistic linen cloth Biennale.
2004. Prato - Museo del Tessuto - Bagliori di seta e oro
2005/06. Rufina - Villa Poggio Reale
2006. Milano – Chiostro Università Cattolica – Arte e Spiritualità
2007. Brescia – L’amore si fa Bellezza
21
dicembre 2007
Laura Facchini – Vagire
Dal 21 dicembre 2007 all'undici gennaio 2008
arte contemporanea
Location
GRAFIO
Prato, Via Santa Chiara, 38, (Prato)
Prato, Via Santa Chiara, 38, (Prato)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
21 Dicembre 2007, ore 18
Autore
Curatore