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Laura Guarinoni – Trama
La poetica di Laura Guerinoni recupera una sensibilità perduta, verso un’esistenza primordiale, delicatamente rude. Un lavoro di tradizione e traduzione, manualità e memoria si ritrovano coinvolti in un dialogo imperfetto. L’artista utilizza materiali grezzi, in particolare modo fili, tessuti e canapa
Comunicato stampa
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Cos'è la memoria, se non l’ordito del nostro tempo?
Il tempo bugiardo, regalato, offeso, pregato, consumato, lacerato, dimenticato, annodato, annegato e amato. Il tempo perso, ma soprattutto quello che non ci diamo, perché non sappiamo aspettare.
Una sensualità e una tattilità che il tempo ha perduto. E allora occorre ritornare alla materia.
Una sosta alle origini alla ricerca della cima del filo.
La poetica di Laura Guerinoni recupera una sensibilità perduta, verso un'esistenza primordiale, delicatamente rude. Un lavoro di tradizione e traduzione, manualità e memoria si ritrovano coinvolti in un dialogo imperfetto.
L'artista utilizza materiali grezzi, in particolare modo fili, tessuti e canapa.
La pazienza e l'artigianalitá domano le superfici selvagge e incolte che si piegano al gesto ossessivo e perentorio della maglia, del legame che ci parla di una fragilità complessa per la sua semplicità.
...E tesse "trame di un canto". Epica, calda, mediterranea.
Il lavoro della Guerinoni é di composizione e ricomposizione dell'Io con la natura, con la bios, con l'organicità dell'esistenza. In ogni lavoro è forte il richiamo a qualcosa di lontano che ci appartiene, qualcosa che si antepone a noi, un'ancestralitá ereditaria. Un odore forte.
Come i processi di mitosi e meiosi, il cellularismo intrinseco alle opere dell'artista ci apre ad un respiro forte e deciso di ritmo vitale.
La caducità dei legami e della memoria diventano una lode alla fragilità dell'esistenza, della materia che si attacca nei pensieri e sotto le suole delle scarpe esattamente come fa la vita.
Le creature marine, le sospensioni, le cellule, tutto riconduce ad un'organicità imprenscindibile, l'attenzione all'infitesimale e al microbiotico, viene celebrata in spazi altri, come quelli della galleria dove le opere si trovano a dialogare in una dimensione archetipica con gli spettatori.
E allora occorre ricongiungersi alla memoria e perdersi tra quelle trame silenziose. Tra le pagine di un libro d'artista, tra riduzioni di segno che portano all'assenza e delicate pieghe di stoffa.
Perché i tempi della memoria, sono come la Merini scriveva a proposito dell'amore per i colori:
"... tempi di un anelito inquieto, irresolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del "nostro" respiro.
Federica Fiumelli
CV
Laura Guarinoni nata a Bergamo nel 1985, vive e lavora a Bologna.
Dopo il diploma al liceo artistico di Bergamo, si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea di primo livello nel 2008 e quella di secondo livello in arti visive nel 2010 all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha frequentato il corso triennale di formazione Il Mestiere delle arti, patrocinato dalla regione Emilia Romagna. Nel 2008 è tra le fondatrici del gruppo artistico Mentelocale che opera tutt'ora in ambito di arte pubblica.
Tra le ultime mostre la troviamo nel 2015 in Off loom II. Arte fuori dal telaio al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. Nel 2014 espone al Premio Valcellina a Maniago (PN) e nel 2013 in Autoritratti I. Nuove Gen(d)erazioni, esposizione in collaborazione con MamBo, Museo d'Arte Contemporanea di Bologna. La troviamo poi in Contextile 2012 a Guimaraes in Portogallo. Del 2011 è la sua mostra personale Promemoria ai Musei Civici di Reggio Emilia e nello stesso anno espone a Feltrosa 2011 presso lo spazio Fabbrica di Gambettola (FC). Nel 2010 espone in Here we are presso il PAC di Ferrara e nel 2009 a Open XII sull'isola di San Servolo a Venezia.
vernissage venerdì 30 ottobre dalle ore 19.00
H. dal lunedì al venerdì 15_19:00
Il tempo bugiardo, regalato, offeso, pregato, consumato, lacerato, dimenticato, annodato, annegato e amato. Il tempo perso, ma soprattutto quello che non ci diamo, perché non sappiamo aspettare.
Una sensualità e una tattilità che il tempo ha perduto. E allora occorre ritornare alla materia.
Una sosta alle origini alla ricerca della cima del filo.
La poetica di Laura Guerinoni recupera una sensibilità perduta, verso un'esistenza primordiale, delicatamente rude. Un lavoro di tradizione e traduzione, manualità e memoria si ritrovano coinvolti in un dialogo imperfetto.
L'artista utilizza materiali grezzi, in particolare modo fili, tessuti e canapa.
La pazienza e l'artigianalitá domano le superfici selvagge e incolte che si piegano al gesto ossessivo e perentorio della maglia, del legame che ci parla di una fragilità complessa per la sua semplicità.
...E tesse "trame di un canto". Epica, calda, mediterranea.
Il lavoro della Guerinoni é di composizione e ricomposizione dell'Io con la natura, con la bios, con l'organicità dell'esistenza. In ogni lavoro è forte il richiamo a qualcosa di lontano che ci appartiene, qualcosa che si antepone a noi, un'ancestralitá ereditaria. Un odore forte.
Come i processi di mitosi e meiosi, il cellularismo intrinseco alle opere dell'artista ci apre ad un respiro forte e deciso di ritmo vitale.
La caducità dei legami e della memoria diventano una lode alla fragilità dell'esistenza, della materia che si attacca nei pensieri e sotto le suole delle scarpe esattamente come fa la vita.
Le creature marine, le sospensioni, le cellule, tutto riconduce ad un'organicità imprenscindibile, l'attenzione all'infitesimale e al microbiotico, viene celebrata in spazi altri, come quelli della galleria dove le opere si trovano a dialogare in una dimensione archetipica con gli spettatori.
E allora occorre ricongiungersi alla memoria e perdersi tra quelle trame silenziose. Tra le pagine di un libro d'artista, tra riduzioni di segno che portano all'assenza e delicate pieghe di stoffa.
Perché i tempi della memoria, sono come la Merini scriveva a proposito dell'amore per i colori:
"... tempi di un anelito inquieto, irresolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del "nostro" respiro.
Federica Fiumelli
CV
Laura Guarinoni nata a Bergamo nel 1985, vive e lavora a Bologna.
Dopo il diploma al liceo artistico di Bergamo, si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea di primo livello nel 2008 e quella di secondo livello in arti visive nel 2010 all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha frequentato il corso triennale di formazione Il Mestiere delle arti, patrocinato dalla regione Emilia Romagna. Nel 2008 è tra le fondatrici del gruppo artistico Mentelocale che opera tutt'ora in ambito di arte pubblica.
Tra le ultime mostre la troviamo nel 2015 in Off loom II. Arte fuori dal telaio al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. Nel 2014 espone al Premio Valcellina a Maniago (PN) e nel 2013 in Autoritratti I. Nuove Gen(d)erazioni, esposizione in collaborazione con MamBo, Museo d'Arte Contemporanea di Bologna. La troviamo poi in Contextile 2012 a Guimaraes in Portogallo. Del 2011 è la sua mostra personale Promemoria ai Musei Civici di Reggio Emilia e nello stesso anno espone a Feltrosa 2011 presso lo spazio Fabbrica di Gambettola (FC). Nel 2010 espone in Here we are presso il PAC di Ferrara e nel 2009 a Open XII sull'isola di San Servolo a Venezia.
vernissage venerdì 30 ottobre dalle ore 19.00
H. dal lunedì al venerdì 15_19:00
30
ottobre 2015
Laura Guarinoni – Trama
Dal 30 ottobre all'undici dicembre 2015
arte contemporanea
Location
SPAZIO MOO
Prato, Via San Giorgio, 9a, (Prato)
Prato, Via San Giorgio, 9a, (Prato)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 15-19
Vernissage
30 Ottobre 2015, h 19
Autore