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Laura Liverani – Villaggi verticali. Ipermercati a Hong Kong
Lo shopping mall è il cuore di ogni quartiere honkonghese, dalle popolose periferie al centro finanziario e commerciale della città.
Comunicato stampa
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Lo shopping mall è il cuore di ogni quartiere honkonghese, dalle popolose periferie al centro
finanziario e commerciale della città. Universo urbano a sé stante, articolato su più livelli
collegati da ascensori e scale mobili che convergono in una grande area centrale, il centro
commerciale assume a Hong Kong proporzoni gigantesche ospitando centinaia di ambienti
diversi al suo interno.
Lo shopping è quasi un’attività marginale in questi mostri metropolitani: cinema, caffè, ristoranti,
piazzette artificiali, gli spettacoli gratuiti del fine settimana, l’aria condizionata gratis in estate
sono la vera ragione della loro popolarità. A Hong Kong come nelle altre metropoli asiatiche,
in queste città artificiali gente di ogni condizione economica, età e classe sociale trascorre gran
parte del tempo libero, oppure vi lavora, esposta perennemente alla luce al neon.
Secondo l’Hong Kong Tourism Board, i grandi centri commerciali dell’isola “offrono tutto ciò
che abbiate mai desiderato sotto un unico tetto di aria-condizionata”.
E’ facile smarrirsi nei mostruosi ipercubi dello shopping. Il Metroplaza vanta una superficie
complessiva di un milione di metri quadrati in cui si addensano più di duecento negozi, cinema
e ristoranti. Il Grand Century Plaza è costato 2000 dollari di Hong Kong ed è stato completato
dopo sette anni di lavoro ininterrotto. Il Feng Shui spesso utilizzato come parte integrante dei progetti
architettonici non sempre è efficace però: l’affollatissimo Times Square di Causeway Bay era
il preferito degli aspiranti suicidi, che salivano in ascensore fino alla galleria dell’ultimo piano e da qui
si gettavano sul marmo lucido della hall centrale. Ora vi è una rete protettiva.
Laura Liverani vive attualmente a Bologna dove si laurea in Arte al DAMS nel 1996.
Nel 1999 consegue un Master’s Degree in Fotografia alla University of Westminster di Londra,
dove resta a vivere e a lavorare per quattro anni. Insegna linguaggio e tecnica fotografica, e collabora
come fotografa con riviste in Italia e all’estero. Nel 2002 vince il Festival Foto di Savignano con un
reportage sulle case popolari di Hong Kong. Al momento i suoi interessi vertono sulle culture urbane
delle metropoli cinesi, dove torna a fotografare ogni anno.
In italia è rappresentata dall’agenzia Franca Speranza.
finanziario e commerciale della città. Universo urbano a sé stante, articolato su più livelli
collegati da ascensori e scale mobili che convergono in una grande area centrale, il centro
commerciale assume a Hong Kong proporzoni gigantesche ospitando centinaia di ambienti
diversi al suo interno.
Lo shopping è quasi un’attività marginale in questi mostri metropolitani: cinema, caffè, ristoranti,
piazzette artificiali, gli spettacoli gratuiti del fine settimana, l’aria condizionata gratis in estate
sono la vera ragione della loro popolarità. A Hong Kong come nelle altre metropoli asiatiche,
in queste città artificiali gente di ogni condizione economica, età e classe sociale trascorre gran
parte del tempo libero, oppure vi lavora, esposta perennemente alla luce al neon.
Secondo l’Hong Kong Tourism Board, i grandi centri commerciali dell’isola “offrono tutto ciò
che abbiate mai desiderato sotto un unico tetto di aria-condizionata”.
E’ facile smarrirsi nei mostruosi ipercubi dello shopping. Il Metroplaza vanta una superficie
complessiva di un milione di metri quadrati in cui si addensano più di duecento negozi, cinema
e ristoranti. Il Grand Century Plaza è costato 2000 dollari di Hong Kong ed è stato completato
dopo sette anni di lavoro ininterrotto. Il Feng Shui spesso utilizzato come parte integrante dei progetti
architettonici non sempre è efficace però: l’affollatissimo Times Square di Causeway Bay era
il preferito degli aspiranti suicidi, che salivano in ascensore fino alla galleria dell’ultimo piano e da qui
si gettavano sul marmo lucido della hall centrale. Ora vi è una rete protettiva.
Laura Liverani vive attualmente a Bologna dove si laurea in Arte al DAMS nel 1996.
Nel 1999 consegue un Master’s Degree in Fotografia alla University of Westminster di Londra,
dove resta a vivere e a lavorare per quattro anni. Insegna linguaggio e tecnica fotografica, e collabora
come fotografa con riviste in Italia e all’estero. Nel 2002 vince il Festival Foto di Savignano con un
reportage sulle case popolari di Hong Kong. Al momento i suoi interessi vertono sulle culture urbane
delle metropoli cinesi, dove torna a fotografare ogni anno.
In italia è rappresentata dall’agenzia Franca Speranza.
27
novembre 2004
Laura Liverani – Villaggi verticali. Ipermercati a Hong Kong
Dal 27 novembre all'undici dicembre 2004
fotografia
Location
MODO INFOSHOP
Bologna, Via Mascarella, 24B, (Bologna)
Bologna, Via Mascarella, 24B, (Bologna)
Vernissage
27 Novembre 2004, ore 18,30