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Laura Salvinelli – Congo Reportraits
Qui diventa palese il riferimento alle vicissitudini della Repubblica Democratica del Congo, segnata dalla guerra civile e dalla corruzione politica: un paese in continua crisi, dove continuano ad esserci ogni giorno migliaia di sfollati, vittime di fame e abusi
Comunicato stampa
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Nell'ambito di "Fotografia. Festival Internazionale di Roma", dal 13 aprile al 13 maggio 2007, lo spazio espositivo della Centrale Montemartini di Roma ospita la mostra fotografica di Laura Salvinelli "Congo Reportraits", promossa dall' Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Roma.
Si tratta di un progetto espositivo inedito, ideato dalla Fondazione Pangea Onlus e curato da Manuela Fugenzi, elaborato seguendo le tappe di una galleria di ritratti lungo la quale poter seguire l’andamento di un reportage profondo. Fare reportage attraverso l’uso del ritratto, significa registrare gli stati d’animo di quell’esistenza toccata dalle inquietudini e dal dolore ed insieme raccontare l’emergenza dell’impulso di vivere. I reportraits dal Congo di Laura Salvinelli, sono ritratti che testimoniano le presenze umane di un luogo la cui tragedia lascia senza parole.
Qui diventa palese il riferimento alle vicissitudini della Repubblica Democratica del Congo, segnata dalla guerra civile e dalla corruzione politica: un paese in continua crisi, dove continuano ad esserci ogni giorno migliaia di sfollati, vittime di fame e abusi.
Nelle foto di Salvinelli le impronte della guerra appaiono come trattenute nella superficie fotografica, percepibili tra i volti e gli sguardi, tra la luce e l’ombra del bianconero di occhi, pelle e vesti.
L’alto valore estetico di questi ritratti accompagna la fruizione di territori inconcepibili e insopportabili, nelle vite solcate dall’orrore: l’arte rivela, medita e consola le ferite.
Laura Salvinelli intende documentare una realtà che ha visto, seppur costretta dai limiti e dai divieti imposti dalle autorità locali, raccogliendo con energia la potenza della sua sensibilità fotografica. Una sensibilità che ha cura, attenzione e rispetto per la bellezza, così come per la dignità umana.
L’arte del ritratto muove le corde interiori della compassione e della dedizione all’individuo. Le tragedie a cui fa riferimento il reportage della Salvinelli, sono quelle dei bambini abbandonati e accusati di stregoneria, quelle dei campi profughi affollati di gente proveniente dalle zone del Kivu e dell’Ituri ancora in guerra, delle donne colpite da AIDS.
L’accento cade anche sulle “rinascite”delle giovani donne povere e ragazze madri, di Kimbanseke, periferia di Kinshasa sostenute nel loro percorso di riscatto economico e sociale dal progetto Makita della Fondazione Pangea Onlus, che da anni promuove progetti di sviluppo a favore delle donne attraverso la microfinanza, l’alfabetizzazione, la formazione professionale e sulle questioni igienico-sanitarie, sui diritti umani, e sulle questioni di genere.
Come insegna la fotografia impegnata di Lewis Hine di un secolo fa sul lavoro minorile e sugli immigrati in America, così i ritratti in mostra alla Centrale Montemartini di Roma, incentrati sulle ultime emergenze del mondo, sono accompagnati dalle microstorie che la fotografa ha raccolto con sensibilità giornalistica.
Laura Salvinelli lavora nell’ambiente dello spettacolo come ritrattista. Dal 1989 si reca regolarmente in Asia realizzando reportages per l’editoria e negli ultimi anni ha iniziato una stretta collaborazione con alcune associazioni umanitarie, raccogliendo e pubblicando le storie delle persone da lei ritratte.
Questo portfolio sul Congo rientra in un progetto più ampio sul mondo delle donne e dei bambini, un impegno anche personale per la costruzione della pace.
Tra le mostre più recenti: La cura (2004) sulla ricostruzione dell’Afghanistan; Sulla Prima Nobile Verità-ritratti di guerra, esilio e rinuncia (2005) realizzati nel continente asiatico. E' l'unica presenza europea nella mostra collettiva In the Eyes of a Woman organizzata dall'Art Program della World Bank a Washington DC (marzo-luglio 2007). In Francia è stata pubblicata da Piterak e Mythra.
Si tratta di un progetto espositivo inedito, ideato dalla Fondazione Pangea Onlus e curato da Manuela Fugenzi, elaborato seguendo le tappe di una galleria di ritratti lungo la quale poter seguire l’andamento di un reportage profondo. Fare reportage attraverso l’uso del ritratto, significa registrare gli stati d’animo di quell’esistenza toccata dalle inquietudini e dal dolore ed insieme raccontare l’emergenza dell’impulso di vivere. I reportraits dal Congo di Laura Salvinelli, sono ritratti che testimoniano le presenze umane di un luogo la cui tragedia lascia senza parole.
Qui diventa palese il riferimento alle vicissitudini della Repubblica Democratica del Congo, segnata dalla guerra civile e dalla corruzione politica: un paese in continua crisi, dove continuano ad esserci ogni giorno migliaia di sfollati, vittime di fame e abusi.
Nelle foto di Salvinelli le impronte della guerra appaiono come trattenute nella superficie fotografica, percepibili tra i volti e gli sguardi, tra la luce e l’ombra del bianconero di occhi, pelle e vesti.
L’alto valore estetico di questi ritratti accompagna la fruizione di territori inconcepibili e insopportabili, nelle vite solcate dall’orrore: l’arte rivela, medita e consola le ferite.
Laura Salvinelli intende documentare una realtà che ha visto, seppur costretta dai limiti e dai divieti imposti dalle autorità locali, raccogliendo con energia la potenza della sua sensibilità fotografica. Una sensibilità che ha cura, attenzione e rispetto per la bellezza, così come per la dignità umana.
L’arte del ritratto muove le corde interiori della compassione e della dedizione all’individuo. Le tragedie a cui fa riferimento il reportage della Salvinelli, sono quelle dei bambini abbandonati e accusati di stregoneria, quelle dei campi profughi affollati di gente proveniente dalle zone del Kivu e dell’Ituri ancora in guerra, delle donne colpite da AIDS.
L’accento cade anche sulle “rinascite”delle giovani donne povere e ragazze madri, di Kimbanseke, periferia di Kinshasa sostenute nel loro percorso di riscatto economico e sociale dal progetto Makita della Fondazione Pangea Onlus, che da anni promuove progetti di sviluppo a favore delle donne attraverso la microfinanza, l’alfabetizzazione, la formazione professionale e sulle questioni igienico-sanitarie, sui diritti umani, e sulle questioni di genere.
Come insegna la fotografia impegnata di Lewis Hine di un secolo fa sul lavoro minorile e sugli immigrati in America, così i ritratti in mostra alla Centrale Montemartini di Roma, incentrati sulle ultime emergenze del mondo, sono accompagnati dalle microstorie che la fotografa ha raccolto con sensibilità giornalistica.
Laura Salvinelli lavora nell’ambiente dello spettacolo come ritrattista. Dal 1989 si reca regolarmente in Asia realizzando reportages per l’editoria e negli ultimi anni ha iniziato una stretta collaborazione con alcune associazioni umanitarie, raccogliendo e pubblicando le storie delle persone da lei ritratte.
Questo portfolio sul Congo rientra in un progetto più ampio sul mondo delle donne e dei bambini, un impegno anche personale per la costruzione della pace.
Tra le mostre più recenti: La cura (2004) sulla ricostruzione dell’Afghanistan; Sulla Prima Nobile Verità-ritratti di guerra, esilio e rinuncia (2005) realizzati nel continente asiatico. E' l'unica presenza europea nella mostra collettiva In the Eyes of a Woman organizzata dall'Art Program della World Bank a Washington DC (marzo-luglio 2007). In Francia è stata pubblicata da Piterak e Mythra.
12
aprile 2007
Laura Salvinelli – Congo Reportraits
Dal 12 aprile al 13 maggio 2007
fotografia
Location
MUSEO CENTRALE MONTEMARTINI
Roma, Via Ostiense, 106, (Roma)
Roma, Via Ostiense, 106, (Roma)
Biglietti
ingresso museo: euro 4.50 intero, 2.50 ridotto, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente, il biglietto del Museo consente anche la visita della mostra
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 9.00 - 19.00 la biglietteria chiude alle 18.30; lunedi chiuso
Vernissage
12 Aprile 2007, ore 17
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore