Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Laura Spazzacampagna / Tiziana Lucattini / Mauro Bagella – Al limitare del bosco, un mattino
Tra performance e teatro, un intenso monologo che mette in scena in un lontano futuro una “vita umana” che ancora si racconta, ricordando le vicende di un’umanità perduta… Scritto da Laura Spazzacampagna, interpretato da Tiziana Lucattini con musica appositamente composta da Mauro Bagella.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un futuro molto, molto lontano. Un'umanoide che vive in una sorta di società compiuta, racconta in pochi minuti la sua storia. Brevemente, come quando ci si confida; gravemente, quando si sono attraversate molte vite. Emergono così accenni di un percorso fatto di vite successive, estinzioni e di rinascite, di lotte di poteri, di istinto di vita e di morte. Malgrado le innumerevoli visioni scientifiche o fantascientifiche ad oggi elaborate, non sappiamo se, in un domani molto di là da venire, una umanità potrà mai arrivare a vivere in equilibro tra i propri elementi in conflitto, e se in ogni essere umano i propri impulsi contrastanti potranno mai sciogliersi prima di diventare forme di violenza. Che effetto fa toccare questa ipotesi?
Il racconto breve "Al limitare del bosco, un mattino", nasce durante il secondo lockdown pandemico. E' qui arricchito dalle musiche del compositore Mauro Bagella, che tesse per l'occasione un intreccio sonoro sospeso. Presta la sua voce all'io narrante l'attrice Tiziana Lucattini.
Laura Spazzacampagna lavora come assistente sociale dal 1989, specializzandosi su invecchiamento, marginalità estrema, integrazione sociosanitaria e nuove residenzialità. Nel 2010 si laurea in Teorie e pratiche dell'antropologia, presso l'Università La Sapienza. Collabora negli anni con diverse riviste di Servizio Sociale come curatrice di rubriche e autrice (Rassegna di Servizio Sociale, Risorse, Composizioni Sociali); suoi interventi appaiono in volumi dedicati al lavoro sociale, da ultimo "Invecchiare con destrezza" in "Un universo da (ri)conoscere" a cura di R. Cutini e P. Cottatellucci, edito da Maggioli nel 2018. Scrive dall'adolescenza poesie e racconti brevi, ad uso esclusivo della propria cerchia amicale. Nelle uniche due occasioni in cui viene convinta a inviare i suoi materiali, viene pubblicata: nel 1997, alcune poesie appaiono sulla rivista "Orizzonti"; nel 2020, l'editore Fusibilia inserisce una silloge nella raccolta: "Il libro delle storie finite". A 58 anni decide di fare la sua prima uscita pubblica come autrice di testi all'interno di un progetto a quattro mani con il pittore Federico Bario, con "Officina 21", Entheos Edizioni, 2022, confermando la dimensione plurale alla base di tutte le sue scelte.
Tiziana Lucattini: Attrice, autrice, regista, dal 1999 si dedica anche alla ricerca e alla pedagogia teatrale fondando la scuola di teatro La Pietra Parla e coniugando la ricerca barbiana del Terzo Teatro con quella dell’Actor’s Studio e con la sua personale pratica ed esperienza, sintesi personale fra gli insegnamenti dei grandi maestri del novecento. Direttrice artistica della compagnia Ruotalibera, continuativamente dal’91, e del teatro Centrale Preneste dal 2012, riceve riconoscimenti per un teatro della necessità con il premio ETI - Stregagatto ‘92 per Scarpette rosse, testo pubblicato nella sua versione francese Les Souliers Rouges dalla casa editrice L'École des loisirs, Paris 96 e successivamente tradotto in tedesco, inglese, spagnolo, fiammingo e portato in scena in diverse città europee - Lille, Lione, Strasburgo, Avignone, Berlino, Madrid, Anversa, e negli US, Fringe Festival - New York City; e Regis College University, Massachusetts.
Nel 2003 riceve la Menzione Speciale ETI per Il bambino che non c’è, portato a Lille e Lione nella sua versione francese Neige noir.
Autrice e regista di una quarantina di opere, diversi suoi altri testi vengono tradotti e messi in scena in Francia, Irlanda, Spagna. Dal 2000 nella realizzazione dei suoi spettacoli collabora strettamente con Fabio Traversa.
Fra il 2010 e il 2012 riceve riconoscimenti internazionali nell’ambito della pedagogia teatrale quando le viene chiesto di condurre progetti speciali di formazione con il Dipartimento Teatrale dell’Università Americana del Vermont, in collaborazione con la Scuola Paolo Grassi di Milano. Con gli studenti attori del Vermont a partire da Red shoes (versione inglese del suo Scarpette rosse, nel 2010 mette in scena The night of Madness; e dalla filmografia neorealista, nel 2012 mette in scena Tumblers, sogno di riscatto di poveri funamboli della vita.
Come regista mette in scena negli anni, dal 2014 ad oggi, autori classici e contemporanei, da Aristofane, Shakespeare, Cechov, Ibsen, Steinbeck, Beckett, Pirandello, Camus, Williams, Osborne, Pinter, Berkoff, Ayckbourn.
Attualmente sta portando in scena in tournée nazionale Il Principe delle Tenebre di Fabio Traversa, ispirato alla filmografia espressionista tedesca, e sta allestendo sempre con Traversa, un originale Pinocchio da Collodi, progetto speciale della Scuola, con venticinque attrici/attori in scena.
Teatro musicale, performance, videoarte, danza e installazioni sono i campi privilegiati in cui Mauro Bagella si muove per realizzare le sue opere, anche in collaborazione con altri artisti. La sua attività creativa si svolge in “zone di confine” - come segnala anche il titolo di uno dei CD che ha realizzato - al punto di confluenza di varie esperienze e spazia dall'utilizzo della voce di sopranista - ha cantato per anni in un ensemble di musica barocca - all’esplorazione di materiali compositi, all'uso del suono elettronico o appartenente a culture diverse dalla nostra. Fin dagli esordi, infatti, la sua musica si è aperta a ogni sorta di sperimentazione e alle possibilità offerte dal suono elettronico, ma scorre comunque nell'alveo della tradizione colta occidentale, che ha oggi vastità e contaminazioni planetarie e ha a che fare con l'uso umano e poetico delle nuove tecnologie. Diplomato in Composizione e in Musica Elettronica e laureato in Filosofia, per le esigenze del suo lavoro di compositore, Mauro Bagella ha anche inventato e realizzato il P.O.P.System un sistema per la produzione degli armonici del pianoforte - poi utilizzato anche da altri compositori - che ha impiegato in molte composizioni e in Una dolcezza inquieta, brano legato, nel web, al suggestivo video di un artista belga.
Il racconto breve "Al limitare del bosco, un mattino", nasce durante il secondo lockdown pandemico. E' qui arricchito dalle musiche del compositore Mauro Bagella, che tesse per l'occasione un intreccio sonoro sospeso. Presta la sua voce all'io narrante l'attrice Tiziana Lucattini.
Laura Spazzacampagna lavora come assistente sociale dal 1989, specializzandosi su invecchiamento, marginalità estrema, integrazione sociosanitaria e nuove residenzialità. Nel 2010 si laurea in Teorie e pratiche dell'antropologia, presso l'Università La Sapienza. Collabora negli anni con diverse riviste di Servizio Sociale come curatrice di rubriche e autrice (Rassegna di Servizio Sociale, Risorse, Composizioni Sociali); suoi interventi appaiono in volumi dedicati al lavoro sociale, da ultimo "Invecchiare con destrezza" in "Un universo da (ri)conoscere" a cura di R. Cutini e P. Cottatellucci, edito da Maggioli nel 2018. Scrive dall'adolescenza poesie e racconti brevi, ad uso esclusivo della propria cerchia amicale. Nelle uniche due occasioni in cui viene convinta a inviare i suoi materiali, viene pubblicata: nel 1997, alcune poesie appaiono sulla rivista "Orizzonti"; nel 2020, l'editore Fusibilia inserisce una silloge nella raccolta: "Il libro delle storie finite". A 58 anni decide di fare la sua prima uscita pubblica come autrice di testi all'interno di un progetto a quattro mani con il pittore Federico Bario, con "Officina 21", Entheos Edizioni, 2022, confermando la dimensione plurale alla base di tutte le sue scelte.
Tiziana Lucattini: Attrice, autrice, regista, dal 1999 si dedica anche alla ricerca e alla pedagogia teatrale fondando la scuola di teatro La Pietra Parla e coniugando la ricerca barbiana del Terzo Teatro con quella dell’Actor’s Studio e con la sua personale pratica ed esperienza, sintesi personale fra gli insegnamenti dei grandi maestri del novecento. Direttrice artistica della compagnia Ruotalibera, continuativamente dal’91, e del teatro Centrale Preneste dal 2012, riceve riconoscimenti per un teatro della necessità con il premio ETI - Stregagatto ‘92 per Scarpette rosse, testo pubblicato nella sua versione francese Les Souliers Rouges dalla casa editrice L'École des loisirs, Paris 96 e successivamente tradotto in tedesco, inglese, spagnolo, fiammingo e portato in scena in diverse città europee - Lille, Lione, Strasburgo, Avignone, Berlino, Madrid, Anversa, e negli US, Fringe Festival - New York City; e Regis College University, Massachusetts.
Nel 2003 riceve la Menzione Speciale ETI per Il bambino che non c’è, portato a Lille e Lione nella sua versione francese Neige noir.
Autrice e regista di una quarantina di opere, diversi suoi altri testi vengono tradotti e messi in scena in Francia, Irlanda, Spagna. Dal 2000 nella realizzazione dei suoi spettacoli collabora strettamente con Fabio Traversa.
Fra il 2010 e il 2012 riceve riconoscimenti internazionali nell’ambito della pedagogia teatrale quando le viene chiesto di condurre progetti speciali di formazione con il Dipartimento Teatrale dell’Università Americana del Vermont, in collaborazione con la Scuola Paolo Grassi di Milano. Con gli studenti attori del Vermont a partire da Red shoes (versione inglese del suo Scarpette rosse, nel 2010 mette in scena The night of Madness; e dalla filmografia neorealista, nel 2012 mette in scena Tumblers, sogno di riscatto di poveri funamboli della vita.
Come regista mette in scena negli anni, dal 2014 ad oggi, autori classici e contemporanei, da Aristofane, Shakespeare, Cechov, Ibsen, Steinbeck, Beckett, Pirandello, Camus, Williams, Osborne, Pinter, Berkoff, Ayckbourn.
Attualmente sta portando in scena in tournée nazionale Il Principe delle Tenebre di Fabio Traversa, ispirato alla filmografia espressionista tedesca, e sta allestendo sempre con Traversa, un originale Pinocchio da Collodi, progetto speciale della Scuola, con venticinque attrici/attori in scena.
Teatro musicale, performance, videoarte, danza e installazioni sono i campi privilegiati in cui Mauro Bagella si muove per realizzare le sue opere, anche in collaborazione con altri artisti. La sua attività creativa si svolge in “zone di confine” - come segnala anche il titolo di uno dei CD che ha realizzato - al punto di confluenza di varie esperienze e spazia dall'utilizzo della voce di sopranista - ha cantato per anni in un ensemble di musica barocca - all’esplorazione di materiali compositi, all'uso del suono elettronico o appartenente a culture diverse dalla nostra. Fin dagli esordi, infatti, la sua musica si è aperta a ogni sorta di sperimentazione e alle possibilità offerte dal suono elettronico, ma scorre comunque nell'alveo della tradizione colta occidentale, che ha oggi vastità e contaminazioni planetarie e ha a che fare con l'uso umano e poetico delle nuove tecnologie. Diplomato in Composizione e in Musica Elettronica e laureato in Filosofia, per le esigenze del suo lavoro di compositore, Mauro Bagella ha anche inventato e realizzato il P.O.P.System un sistema per la produzione degli armonici del pianoforte - poi utilizzato anche da altri compositori - che ha impiegato in molte composizioni e in Una dolcezza inquieta, brano legato, nel web, al suggestivo video di un artista belga.
28
marzo 2025
Laura Spazzacampagna / Tiziana Lucattini / Mauro Bagella – Al limitare del bosco, un mattino
28 marzo 2025
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
MESIA SPACE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Roma, Largo Mesia, 3, (Roma)
Orario di apertura
dalle 18.30 alle 20.30
Vernissage
28 Marzo 2025, dalle 18.30 alle 20.30 - Gli autori al termine della performance dialogheranno con il pubblico
Sito web
Autore