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Lauro Lessio / Patrizia Murazzano – De-Structura
La galleria Zamenhof presenta la doppia personale con le opere di astratto geometrico del pittore Lauro Lessio e della scultrice Patrizia Murazzano vincitori del premio Emilio Vedova del concorso nazionale d’Arte Contemporanea “Il Segno”.
Comunicato stampa
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Estratto dal verbale della giuria del concorso nazionale d’arte Contemporanea “Il Segno”
[…] Gli artisti candidati al concorso e prescelti come finalisti dai membri della commissione esaminatrice hanno dimostrato un’acutezza di indagine estetica e concettuale che evidenzia non soltanto un rinnovamento tecnico-esecutivo nell’impiego degli strumenti che oggi l’arte mette a disposizione, ma anche una solida consapevolezza del patrimonio storico-artistico ereditato dalle Avanguardie storiche, spesso citato, ripensato, rielaborato, contaminato. Impossibile evidenziare una sola tendenza dominante: la Giuria, non muovendo da alcun pregiudizio preliminare, e valutando esclusivamente la forza e l’efficacia delle opere proposte e selezionate, si e’ trovata, alla fine, ad attribuire il primo premio nelle varie categorie previste ad opere di tendenze molto differenti: dall’astratto geometrico dei due vincitori a pari merito del Premio “Vedova”, al figurativo stilizzato del vincitore del Premio “Chagall”, dall’informale materico del vincitore del Premio “Basquiat”, al figurativo metafisico dei due fotografi vincitori del Premio “Man Ray”, fino all’opera cinetica e interattiva del vincitore del Premio “Fontana”.
Il verdetto della giuria è stato il seguente.
Il premio “Emilo Vedova” per la migliore opera astratta (aniconica) è stato assegnato ex-aequo e all’unanimita’ a Patrizia Murazzano, autrice della scultura in vetro “Disio” e al pittore Lauro Lessio per il dipinto intitolato “Decostruzione”.
Le loro opere sono state votate con le rispettive seguenti motivazioni:
“l’opera di Patrizia Murazzano si è distinta per una efficace e dinamica struttura geometrica e per una raffinatezza esecutiva che mira ad una sorta di apologia della luce, creando suggestivi riflessi e giochi di relazione tra piani”, mentre “L’opera di Lauro Lessio, dietro l’articolazione degli espliciti rimandi storici al Costruttivismo e al di la’ della sottile ricerca intellettuale capace di contaminare citazioni architettoniche e fotografiche con un disegno pseudo-progettuale e una elegantissima astrazione geometrica in punta di pennello, palpita in realta’ di un raffinato afflato poetico”.
La giuria:
Paolo Levi, Rossana Bossaglia, Virgilio Patarini, Valentina Carrera, Davide Corsetti, Michele Govoni e Sabrina Falzone.
[…] Gli artisti candidati al concorso e prescelti come finalisti dai membri della commissione esaminatrice hanno dimostrato un’acutezza di indagine estetica e concettuale che evidenzia non soltanto un rinnovamento tecnico-esecutivo nell’impiego degli strumenti che oggi l’arte mette a disposizione, ma anche una solida consapevolezza del patrimonio storico-artistico ereditato dalle Avanguardie storiche, spesso citato, ripensato, rielaborato, contaminato. Impossibile evidenziare una sola tendenza dominante: la Giuria, non muovendo da alcun pregiudizio preliminare, e valutando esclusivamente la forza e l’efficacia delle opere proposte e selezionate, si e’ trovata, alla fine, ad attribuire il primo premio nelle varie categorie previste ad opere di tendenze molto differenti: dall’astratto geometrico dei due vincitori a pari merito del Premio “Vedova”, al figurativo stilizzato del vincitore del Premio “Chagall”, dall’informale materico del vincitore del Premio “Basquiat”, al figurativo metafisico dei due fotografi vincitori del Premio “Man Ray”, fino all’opera cinetica e interattiva del vincitore del Premio “Fontana”.
Il verdetto della giuria è stato il seguente.
Il premio “Emilo Vedova” per la migliore opera astratta (aniconica) è stato assegnato ex-aequo e all’unanimita’ a Patrizia Murazzano, autrice della scultura in vetro “Disio” e al pittore Lauro Lessio per il dipinto intitolato “Decostruzione”.
Le loro opere sono state votate con le rispettive seguenti motivazioni:
“l’opera di Patrizia Murazzano si è distinta per una efficace e dinamica struttura geometrica e per una raffinatezza esecutiva che mira ad una sorta di apologia della luce, creando suggestivi riflessi e giochi di relazione tra piani”, mentre “L’opera di Lauro Lessio, dietro l’articolazione degli espliciti rimandi storici al Costruttivismo e al di la’ della sottile ricerca intellettuale capace di contaminare citazioni architettoniche e fotografiche con un disegno pseudo-progettuale e una elegantissima astrazione geometrica in punta di pennello, palpita in realta’ di un raffinato afflato poetico”.
La giuria:
Paolo Levi, Rossana Bossaglia, Virgilio Patarini, Valentina Carrera, Davide Corsetti, Michele Govoni e Sabrina Falzone.
21
ottobre 2009
Lauro Lessio / Patrizia Murazzano – De-Structura
Dal 21 ottobre al 15 novembre 2009
arte contemporanea
Location
ZAMENHOF
Milano, Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 11, (Milano)
Milano, Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 11, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica ore 15-19
Vernissage
21 Ottobre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore