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L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta_50 years later
Un percorso attraverso opere storiche di quegli artisti legati creativamente alla psicologia della Gestalt, il cui studio è incentrato sull’interazione tra l’uomo e la forma, ovvero come la percezione delle forme divenga esperienza psicologica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 24 settembre al 26 novembre 2011 a Brescia la Galleria Kanalidarte ospita
“L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta_cinquant’anni dopo” a cura di Enrico Baleri prodotta ed organizzata dal suo Centro Ricerche in stretta collaborazione con la Galleria stessa.
L’inaugurazione avviene in concomitanza con la “Settimana dell’arte di Brescia” ...
La mostra presenta il lavoro degli artisti che hanno iniziato
quel movimento definito in Italia Arte cinetica e programmata (definizione errata, castellani e manzoni non sono artisti programmati!!!):
Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari,
il Gruppo N di Padova (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi,
Manfredo Massironi), il Gruppo T di Milano (Giovanni Anceschi, Davide Boriani,
Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco).
Gli anni sessanta sono stati, in Italia e non solo, un periodo frenetico segnato dal boom economico
e dalla rivoluzione culturale, un momento in cui idee e cambiamenti si susseguirono velocemente,
dal mondo della ricerca al mondo dell’arte, attraverso le nuove tecnologie fino a coinvolgere
tutti gli aspetti della vita quotidiana. In questo momento di vivacità culturale e di curiosità intellettuale,
molti artisti si trovarono concordi sulla necessità di definire un ruolo nuovo e diverso alle espressioni artistiche.
L’Arte programmata si confronta quindi con i nuovi materiali e con le nuove tecnologie
che si stanno diffondendo e soprattutto modifica il rapporto tra opera e spettatore.
Lo spettatore assume un ruolo di rilievo nella definizione dell’opera stessa, ne viene coinvolto,
ne diventa parte integrante, cessa di essere unicamente passivo. Inoltre l’opera d’arte fino a quel momento unica
e irripetibile perde queste sue caratteristiche per diventare riproducibile all’infinito.
La curiosità di confrontare la vivacità culturale e lo spirito di ricerca della generazione degli anni sessanta
con il clima culturale dei primi anni novanta è stata all’origine della mostra organizzata da Enrico Baleri nel 1993 a Milano nello showroom Baleri Italia.
Per l’occasione è stata realizzata un’edizione in tiratura limitata di 100 esemplari firmati e numerati. Ciascuna si compone di 13 opere, una di Gianni Colombo in legno, acciaio e vetro
e dodici lavori degli altri artisti presenti in mostra realizzati su carta con tecniche miste:
serigrafia, litografia, incisione e collage.
Oggi la mostra alla Galleria Kanalidarte con i 13 multipli esposti accanto alle opere originali, una per ogni artista, attualizza questo confronto invitando a riflettere sul contributo delle nuove generazioni alla società contemporanea e sull’importanza della ricerca dell’avanguardia gestaltica, ancora perfettamente attuale, cinquant’anni dopo.
“L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta_cinquant’anni dopo” a cura di Enrico Baleri prodotta ed organizzata dal suo Centro Ricerche in stretta collaborazione con la Galleria stessa.
L’inaugurazione avviene in concomitanza con la “Settimana dell’arte di Brescia” ...
La mostra presenta il lavoro degli artisti che hanno iniziato
quel movimento definito in Italia Arte cinetica e programmata (definizione errata, castellani e manzoni non sono artisti programmati!!!):
Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari,
il Gruppo N di Padova (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi,
Manfredo Massironi), il Gruppo T di Milano (Giovanni Anceschi, Davide Boriani,
Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco).
Gli anni sessanta sono stati, in Italia e non solo, un periodo frenetico segnato dal boom economico
e dalla rivoluzione culturale, un momento in cui idee e cambiamenti si susseguirono velocemente,
dal mondo della ricerca al mondo dell’arte, attraverso le nuove tecnologie fino a coinvolgere
tutti gli aspetti della vita quotidiana. In questo momento di vivacità culturale e di curiosità intellettuale,
molti artisti si trovarono concordi sulla necessità di definire un ruolo nuovo e diverso alle espressioni artistiche.
L’Arte programmata si confronta quindi con i nuovi materiali e con le nuove tecnologie
che si stanno diffondendo e soprattutto modifica il rapporto tra opera e spettatore.
Lo spettatore assume un ruolo di rilievo nella definizione dell’opera stessa, ne viene coinvolto,
ne diventa parte integrante, cessa di essere unicamente passivo. Inoltre l’opera d’arte fino a quel momento unica
e irripetibile perde queste sue caratteristiche per diventare riproducibile all’infinito.
La curiosità di confrontare la vivacità culturale e lo spirito di ricerca della generazione degli anni sessanta
con il clima culturale dei primi anni novanta è stata all’origine della mostra organizzata da Enrico Baleri nel 1993 a Milano nello showroom Baleri Italia.
Per l’occasione è stata realizzata un’edizione in tiratura limitata di 100 esemplari firmati e numerati. Ciascuna si compone di 13 opere, una di Gianni Colombo in legno, acciaio e vetro
e dodici lavori degli altri artisti presenti in mostra realizzati su carta con tecniche miste:
serigrafia, litografia, incisione e collage.
Oggi la mostra alla Galleria Kanalidarte con i 13 multipli esposti accanto alle opere originali, una per ogni artista, attualizza questo confronto invitando a riflettere sul contributo delle nuove generazioni alla società contemporanea e sull’importanza della ricerca dell’avanguardia gestaltica, ancora perfettamente attuale, cinquant’anni dopo.
24
settembre 2011
L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta_50 years later
Dal 24 settembre al 26 novembre 2011
arte moderna e contemporanea
Location
KANALIDARTE
Brescia, Via Alberto Mario, 55, (Brescia)
Brescia, Via Alberto Mario, 55, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30 e 19.30
Vernissage
24 Settembre 2011, ore 18.30
Autore