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Lawrence Carroll – Pitture attorno al bianco
una retrospettiva sugli ultimi quindici anni di attività di Lawrence Carroll, artista cinquantenne, australiano di nascita, americano di residenza, italiano di adozion
Comunicato stampa
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Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano promuove a Villa Panza dal 7 maggio al 28 agosto la mostra “Lawrence Carroll. Pitture attorno al bianco”: una retrospettiva sugli ultimi quindici anni di attività di Lawrence Carroll, artista cinquantenne, australiano di nascita, americano di residenza, italiano di adozione. La mostra è realizzata grazie al contributo di Grandi Stazioni e Nescafé.
Una trentina di opere, appartenenti alla collezione privata di Giuseppe Panza, saranno esposte nelle grandiose Scuderie della Villa settecentesca e offriranno al pubblico una doppia opportunità di lettura: conoscere e approfondire l’opera dell’artista e, al tempo stesso, affrontare più ampiamente il tema di una delle recenti tendenze dell’arte contemporanea.
Lawrence Carroll si propone come uno dei maggiori interpreti attuali del monocromo, tema che ha accompagnato tutto lo sviluppo del Novecento artistico. La mostra che il FAI dedica all’artista è la prima rassegna importante a livello nazionale, un omaggio anche alla decisione dell’artista di trascorrere parte del suo tempo, ogni anno, nel nostro paese. La poetica di Carroll si fonda su un uso della tela e della pittura che fa parte della lunga storia del monocromo: nei suoi quadri tridimensionali, che spesso hanno parti aggettanti o addirittura sportelli, la purezza del bianco viene sempre sporcata e mostrata come se fosse stata vissuta. Spesso l’artista inserisce oggetti usati e riciclati. A volte una grande tela viene ripiegata e posata all’interno di un vano nella tela maggiore, come per dare al quadro una seconda e più nascosta lettura.
Cenni biografici dell’artista
Lawrence Carroll (1954), artista nato in Australia ma californiano d’adozione, ama definirsi pittore anche se le sue opere sconfinano nella scultura. Esse, anche quelle di grande dimensione - e alcune sono veramente grandi - rispecchiano sempre l'umanità dell'artista e non sono mai intimidatorie. In parte questo è dovuto al suo modo di lavorare e al suo atteggiamento verso i materiali, che sono quasi sempre già adoperati per qualche altro fine e le tracce di quest'impiego rimangono visibili: mantengono la memoria della propria storia. Poi il lento agire manuale dell'artista li trasforma in opere altamente personali, senza perdere nulla però della loro vita precedente. La pittura, sommessa ma calda, rispetta la colorazione originale ed enfatizza le forme, tuttavia rimane sempre immediatamente riconoscibile come quella di Carroll. La nuova pelle di cera permette alle precedenti vicissitudini del legno e della tela di trasparire, ma il trattamento è sempre molto umano e controllato.
L’esposizione è curata da Giuseppe Panza di Biumo, con la collaborazione di Angela Vettese.
Una trentina di opere, appartenenti alla collezione privata di Giuseppe Panza, saranno esposte nelle grandiose Scuderie della Villa settecentesca e offriranno al pubblico una doppia opportunità di lettura: conoscere e approfondire l’opera dell’artista e, al tempo stesso, affrontare più ampiamente il tema di una delle recenti tendenze dell’arte contemporanea.
Lawrence Carroll si propone come uno dei maggiori interpreti attuali del monocromo, tema che ha accompagnato tutto lo sviluppo del Novecento artistico. La mostra che il FAI dedica all’artista è la prima rassegna importante a livello nazionale, un omaggio anche alla decisione dell’artista di trascorrere parte del suo tempo, ogni anno, nel nostro paese. La poetica di Carroll si fonda su un uso della tela e della pittura che fa parte della lunga storia del monocromo: nei suoi quadri tridimensionali, che spesso hanno parti aggettanti o addirittura sportelli, la purezza del bianco viene sempre sporcata e mostrata come se fosse stata vissuta. Spesso l’artista inserisce oggetti usati e riciclati. A volte una grande tela viene ripiegata e posata all’interno di un vano nella tela maggiore, come per dare al quadro una seconda e più nascosta lettura.
Cenni biografici dell’artista
Lawrence Carroll (1954), artista nato in Australia ma californiano d’adozione, ama definirsi pittore anche se le sue opere sconfinano nella scultura. Esse, anche quelle di grande dimensione - e alcune sono veramente grandi - rispecchiano sempre l'umanità dell'artista e non sono mai intimidatorie. In parte questo è dovuto al suo modo di lavorare e al suo atteggiamento verso i materiali, che sono quasi sempre già adoperati per qualche altro fine e le tracce di quest'impiego rimangono visibili: mantengono la memoria della propria storia. Poi il lento agire manuale dell'artista li trasforma in opere altamente personali, senza perdere nulla però della loro vita precedente. La pittura, sommessa ma calda, rispetta la colorazione originale ed enfatizza le forme, tuttavia rimane sempre immediatamente riconoscibile come quella di Carroll. La nuova pelle di cera permette alle precedenti vicissitudini del legno e della tela di trasparire, ma il trattamento è sempre molto umano e controllato.
L’esposizione è curata da Giuseppe Panza di Biumo, con la collaborazione di Angela Vettese.
07
maggio 2005
Lawrence Carroll – Pitture attorno al bianco
Dal 07 maggio al 28 agosto 2005
arte contemporanea
Location
VILLA PANZA
Varese, Piazza Litta, 1, (Varese)
Varese, Piazza Litta, 1, (Varese)
Biglietti
€ 6,00; studenti € 3,00
Orario di apertura
10–18 (tutti i giorni escluso i lunedì non festivi). Ultimo ingresso ore 17.30
Autore
Curatore