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Le acquisizioni 2002-2003 delle Collezioni Permanenti
Un “mazzo” di carte futuriste ed un drappello di nuovi arrivi per la 5° edizione della Giornata dell’artista. Segue l’inaugurazione della mostra.
Comunicato stampa
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La manifestazione inizierà nella Sala Polivalente alle ore 11.00 con il saluto di Giulio Bargellini, fondatore del Museo, e la prolusione al dibattito del direttore artistico Giorgio Di Genova, autore del testo Nuove acquisizioni della nostra Casa dell’arte italiana, pubblicato sul catalogo della Edizioni Bora, Bologna.
Conclusa questa prima parte della manifestazione, alle ore 12.00 si proseguirà con l’inaugurazione della mostra Le acquisizioni 2002-2003 delle Collezioni Permanenti del Museo che, anno dopo anno, in ottemperanza all’idea di struttura in progress, si arricchisce sempre più di nuovi artisti e di loro opere prestigiose ed anche storiche.
Entra a far parte delle Collezioni Permanenti del Museo anche la Donazione Cesare Siviglia – artista colombiano ma italiano d’adozione, recentemente scomparso – che viene documentata in questa occasione.
Come nei precedenti consuntivi, pure il presente risulta variamente articolato e innovativamente ricco. E le opere esposte lo stanno ad attestare. Per quanto attiene alla Generazione Maestri storici, sono giunti sia un Autoritratto di Emilio Notte, sia la Pavoncella di Ennio Tomai. Tuttavia assieme ai due importanti arrivi citati quest’anno va segnalato l’ingresso nel Museo di un gruppo di fogli per la maggioranza di futuristi, i quali, aggiungendosi ai 4 fogli di Boccioni ed ai dipinti ed alle sculture dei futuristi già presenti, documentano un significativo spaccato dell’avanguardia storica italiana. Tra questo “mazzo” di carte dell’arte si possono contemplare i fogli di Luigi Russolo, Francesco Cangiullo, Virgilio Marchi e Rosa Rosà, oltre ai fogli di Gino Galli, Antonio Valente,, Ugo Giannattasio, Enrico Prampolini e di Tato. Nel “mazzo” c’è anche il bozzetto di un famoso manifesto realizzato a Parigi dal livornese Leonetto Cappiello. Altre carte futuriste sono di artisti della Generazione primo decennio, quali Giovanni Acquaviva, Luigi Verderame, Primo Conti, Giovanni Korompay ed Ivo Pannaggi, a cui si aggiunge l’architetto Attilio Calzavara con una coppia di fogli ideati per illustrazioni
Con il dipinto Sintesi aeropittorica del Duce di Barbara (prima donna “pilota aviatrice”) si passa alla Generazione anni Dieci. A far da contorno a questo aeroritratto, che nel 1940 fu esposto alla Biennale di Venezia nella sala futurista, oltre ai lavori di Luigi Colantuoni, Bruno Pecchioli e Gigi Guadagnucci, ci sono due fogli di Corrado Forlin Duce e Duce faber.
I nuovi arrivi dalla Generazione anni Venti sono più numerosi. Si va dal corpus di grafiche di Carlo Leoni e dal polimaterico di Franco Palumbo, alle opere di Goffredo Godi, Walter Valentini, Aldo Matteotti, Guido Sammarchi, Teobaldo da Vinci e Bruna Zanetti.
Anche la Generazione anni Trenta, a cui nel 2001, in occasione della Terza Giornata dell’Artista, fu dedicata una rivisitazione, mai vista in precedenza, rivisitazione che riunì ben 285 artisti distribuiti in 2 piani e mezzo del Museo, vanta nuove entrées. Tra esse le opere di Luigi Fagioli, Elvi Ratti, Igina Biriaco, Sergio Pucci , Sergio Agosti, Guerrino Bardeggia e Rosario Tornatore. Completano il drappello gli scultori Artemisia Viscoli e Belisario Mancini.
“Queste donazioni, in certi casi cospicue – scrive Giorgio Di Genova in catalogo – quali quella di Aldo Borgonzoni, che abbiamo reso pubblica nella primavera scorsa, o quella di Cesare Siviglia, che documentiamo in questa occasione, attestano un tangibile consenso verso il lavoro che stiamo facendo per l’arte italiana, consenso che va interpretato come stima e insieme sostegno, dato che in più di un caso gli artisti, gli eredi (e non solo loro, come visto) non si limitano ad un lavoro o due”; ad esempio, mentre Marina Amadio, Paolo Chimeri, Sergio Palladini e Paolo Scirpa hanno voluto arricchire il numero delle loro opere già donate, Salvatore Sebaste ha inteso aggiungere alla già codificata presenza nelle Collezioni Permanenti la donazione di altri 6 suoi lavori, documentata con l’esposizione tenutasi nello scorso ottobre nella Sala Ospiti.
“Dell’unicità, ma anche della necessità, della nostra Casa dell’arte italiana diversi artisti ed i loro eredi si vanno sempre più convincendo. E’ in ragione di questo sentire che anche il settore della grafica, oltre al citato corpus di fogli di Carlo Leoni e i fogli di tanti altri artisti donati negli anni passati, come documentano i precedenti cataloghi delle Collezioni Permanenti, è stato arricchito da Giuseppe Zunica con la donazione del cospicuo numero di sue incisioni, esposte in questo Museo nel confronto a quattro da poco conclusosi, di cui faceva parte anche l’altrettanto cospicua donazione di fogli di Julianos Kattinis” (Di Genova). Zunica, poi, ha voluto aggiungere anche la donazione di grafiche della sua collezione, dalle cartelle di Carlo Leoni, Luciano De Vita (due), Ernesto Treccani, presente anche con Cassinari, Migneco, Morlotti e Sassu in quella dei Cinque artisti di Corrente, e di diversi fogli incisi di Tono Zancanaro, Giuseppe Santomaso, Virgilio Guidi, Gino Covili e Carlo Verdecchia.
LA COLLEZIONE 8X10 DI CESARE ZAVATTINI.
Il 20 aprile 2002, in occasione dell’inaugurazione della mostra itinerante Zavattini e la pittura, è stata ufficializzata la decisione di proseguire la Collezione degli 8x10 di cui il Museo ha recuperato centinaia di opere. L’invito non è caduto nel vuoto e vengono qui presentate altre risposte avute tra il 2002 ed il 2003 (che si aggiungono ai 26 piccoli formati realizzati da 11 artisti nati negli anni Trenta “entrati” l’anno scorso). Accanto alle nuove acquisizioni di 8x10 di Montanarini e di Borgonzoni, sono infatti affluite altre opere “minime” appositamente realizzate da Serafino Babini, Renato Barisani, Nadia Benelli, Angelo Giuseppe Bertolio, Mauro Bini, Enzo Bioli, Igina Biriaco, Mario Bizzarri, Franco Bulletti, Libera Carraro, Paolo Chimeri, Desireau, Mirella Forlivesi, Marcello Guasti, Natale De Luca, Paolo Favi, Antonio Fiore, Vittorio Fortunati, Reale F. Frangi, Aldo Fulchignoni, Gino Gini, Gino Luggi, Italo Medda, Giuseppe Minoretti, Gianfranco Nicolato, Gloria G. Persiani, Lorenzo Piemonti, Gaetano Pinna, Lori Scarpellini.
IL CATALOGO
Tutte le opere esposte sono riprodotte nel sesto volume del Catalogo Generale delle Collezioni Permanenti. Le acquisizioni 2002-2003 (Edizioni Bora) che di ogni artista riporta notizie biografiche ed indicazioni bibliografiche, appositamente stilate. Formato cm. 23x29, 128 pp., 175 ill. di cui 135 a col. e 40 in b.n. - € 20,66.
Conclusa questa prima parte della manifestazione, alle ore 12.00 si proseguirà con l’inaugurazione della mostra Le acquisizioni 2002-2003 delle Collezioni Permanenti del Museo che, anno dopo anno, in ottemperanza all’idea di struttura in progress, si arricchisce sempre più di nuovi artisti e di loro opere prestigiose ed anche storiche.
Entra a far parte delle Collezioni Permanenti del Museo anche la Donazione Cesare Siviglia – artista colombiano ma italiano d’adozione, recentemente scomparso – che viene documentata in questa occasione.
Come nei precedenti consuntivi, pure il presente risulta variamente articolato e innovativamente ricco. E le opere esposte lo stanno ad attestare. Per quanto attiene alla Generazione Maestri storici, sono giunti sia un Autoritratto di Emilio Notte, sia la Pavoncella di Ennio Tomai. Tuttavia assieme ai due importanti arrivi citati quest’anno va segnalato l’ingresso nel Museo di un gruppo di fogli per la maggioranza di futuristi, i quali, aggiungendosi ai 4 fogli di Boccioni ed ai dipinti ed alle sculture dei futuristi già presenti, documentano un significativo spaccato dell’avanguardia storica italiana. Tra questo “mazzo” di carte dell’arte si possono contemplare i fogli di Luigi Russolo, Francesco Cangiullo, Virgilio Marchi e Rosa Rosà, oltre ai fogli di Gino Galli, Antonio Valente,, Ugo Giannattasio, Enrico Prampolini e di Tato. Nel “mazzo” c’è anche il bozzetto di un famoso manifesto realizzato a Parigi dal livornese Leonetto Cappiello. Altre carte futuriste sono di artisti della Generazione primo decennio, quali Giovanni Acquaviva, Luigi Verderame, Primo Conti, Giovanni Korompay ed Ivo Pannaggi, a cui si aggiunge l’architetto Attilio Calzavara con una coppia di fogli ideati per illustrazioni
Con il dipinto Sintesi aeropittorica del Duce di Barbara (prima donna “pilota aviatrice”) si passa alla Generazione anni Dieci. A far da contorno a questo aeroritratto, che nel 1940 fu esposto alla Biennale di Venezia nella sala futurista, oltre ai lavori di Luigi Colantuoni, Bruno Pecchioli e Gigi Guadagnucci, ci sono due fogli di Corrado Forlin Duce e Duce faber.
I nuovi arrivi dalla Generazione anni Venti sono più numerosi. Si va dal corpus di grafiche di Carlo Leoni e dal polimaterico di Franco Palumbo, alle opere di Goffredo Godi, Walter Valentini, Aldo Matteotti, Guido Sammarchi, Teobaldo da Vinci e Bruna Zanetti.
Anche la Generazione anni Trenta, a cui nel 2001, in occasione della Terza Giornata dell’Artista, fu dedicata una rivisitazione, mai vista in precedenza, rivisitazione che riunì ben 285 artisti distribuiti in 2 piani e mezzo del Museo, vanta nuove entrées. Tra esse le opere di Luigi Fagioli, Elvi Ratti, Igina Biriaco, Sergio Pucci , Sergio Agosti, Guerrino Bardeggia e Rosario Tornatore. Completano il drappello gli scultori Artemisia Viscoli e Belisario Mancini.
“Queste donazioni, in certi casi cospicue – scrive Giorgio Di Genova in catalogo – quali quella di Aldo Borgonzoni, che abbiamo reso pubblica nella primavera scorsa, o quella di Cesare Siviglia, che documentiamo in questa occasione, attestano un tangibile consenso verso il lavoro che stiamo facendo per l’arte italiana, consenso che va interpretato come stima e insieme sostegno, dato che in più di un caso gli artisti, gli eredi (e non solo loro, come visto) non si limitano ad un lavoro o due”; ad esempio, mentre Marina Amadio, Paolo Chimeri, Sergio Palladini e Paolo Scirpa hanno voluto arricchire il numero delle loro opere già donate, Salvatore Sebaste ha inteso aggiungere alla già codificata presenza nelle Collezioni Permanenti la donazione di altri 6 suoi lavori, documentata con l’esposizione tenutasi nello scorso ottobre nella Sala Ospiti.
“Dell’unicità, ma anche della necessità, della nostra Casa dell’arte italiana diversi artisti ed i loro eredi si vanno sempre più convincendo. E’ in ragione di questo sentire che anche il settore della grafica, oltre al citato corpus di fogli di Carlo Leoni e i fogli di tanti altri artisti donati negli anni passati, come documentano i precedenti cataloghi delle Collezioni Permanenti, è stato arricchito da Giuseppe Zunica con la donazione del cospicuo numero di sue incisioni, esposte in questo Museo nel confronto a quattro da poco conclusosi, di cui faceva parte anche l’altrettanto cospicua donazione di fogli di Julianos Kattinis” (Di Genova). Zunica, poi, ha voluto aggiungere anche la donazione di grafiche della sua collezione, dalle cartelle di Carlo Leoni, Luciano De Vita (due), Ernesto Treccani, presente anche con Cassinari, Migneco, Morlotti e Sassu in quella dei Cinque artisti di Corrente, e di diversi fogli incisi di Tono Zancanaro, Giuseppe Santomaso, Virgilio Guidi, Gino Covili e Carlo Verdecchia.
LA COLLEZIONE 8X10 DI CESARE ZAVATTINI.
Il 20 aprile 2002, in occasione dell’inaugurazione della mostra itinerante Zavattini e la pittura, è stata ufficializzata la decisione di proseguire la Collezione degli 8x10 di cui il Museo ha recuperato centinaia di opere. L’invito non è caduto nel vuoto e vengono qui presentate altre risposte avute tra il 2002 ed il 2003 (che si aggiungono ai 26 piccoli formati realizzati da 11 artisti nati negli anni Trenta “entrati” l’anno scorso). Accanto alle nuove acquisizioni di 8x10 di Montanarini e di Borgonzoni, sono infatti affluite altre opere “minime” appositamente realizzate da Serafino Babini, Renato Barisani, Nadia Benelli, Angelo Giuseppe Bertolio, Mauro Bini, Enzo Bioli, Igina Biriaco, Mario Bizzarri, Franco Bulletti, Libera Carraro, Paolo Chimeri, Desireau, Mirella Forlivesi, Marcello Guasti, Natale De Luca, Paolo Favi, Antonio Fiore, Vittorio Fortunati, Reale F. Frangi, Aldo Fulchignoni, Gino Gini, Gino Luggi, Italo Medda, Giuseppe Minoretti, Gianfranco Nicolato, Gloria G. Persiani, Lorenzo Piemonti, Gaetano Pinna, Lori Scarpellini.
IL CATALOGO
Tutte le opere esposte sono riprodotte nel sesto volume del Catalogo Generale delle Collezioni Permanenti. Le acquisizioni 2002-2003 (Edizioni Bora) che di ogni artista riporta notizie biografiche ed indicazioni bibliografiche, appositamente stilate. Formato cm. 23x29, 128 pp., 175 ill. di cui 135 a col. e 40 in b.n. - € 20,66.
29
novembre 2003
Le acquisizioni 2002-2003 delle Collezioni Permanenti
Dal 29 novembre 2003 al 07 gennaio 2004
arte moderna e contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Biglietti
€. 4,00 (intero), €. 3,00 (ridotto) compresa la visita al Museo
Orario di apertura
tutti i giorni 10,00-18,00 (chiuso il lunedì)
Vernissage
29 Novembre 2003, ORE 11