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le Alpi in giardino
Progetti per il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone. Presentazione progetti del workshop di progettazione del 5-12 luglio 2009 viotte09
Comunicato stampa
Segnala l'evento
venerdì 4 dicembre 2009, ore 10, Aula Magna, Museo Tridentino di Scienze Naturali
LE ALPI IN GIARDINO.
Progetti per il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone
Presentazione progetti del workshop di progettazione del 5-12 luglio 2009 viotte09
Il 4 dicembre saranno presentati con una tavola rotonda presso l’aula magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali i progetti elaborati nel workshop di progettazione “il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone” che si è tenuto dal 5 al 12 luglio e nei successivi incontri di approfondimento, sotto la guida di due prestigiosi docenti di architettura del paesaggio, lo svizzero Paolo L. Bürgi e la catalana Imma Jansana con i docenti tutor archh. Francesca Benati e Giovanna Salgarello.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
ore 10:00
Interventi di saluto e introduzione
dott. Michele Lanzinger, Direttore del Museo Tridentino di Scienze Naturali
prof. Marco Tubino, Preside della Facoltà di Ingegneria – Università degli Studi di Trento
prof. Amerigo Restucci, Rettore Istituto Universitario Architettura Venezia
arch. Vittoria Wolf Gerola, Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Trento
ore 10:30
I temi del workshop: prof. Renato Bocchi e prof. Claudio Lamanna
ore 10:45
Illustrazione dei progetti esito del workshop da parte dei gruppi di lavoro
ore 11:15
Tavola rotonda con la partecipazione dei docenti del workshop proff. Paolo L. Bürgi e Imma Jansana e arch. Francesca Benati e arch. Giovanna Salgarello
Contributi specifici al dibattito generale:
dott. Costantino Bonomi, Responsabile botanico del Museo Tridentino di Scienze Naturali
prof. Maria Giulia Cantiani, Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria, Ecologia Forestale
prof. Luigi Latini, IUAV, Istituto Universitario di Venezia, Facoltà di Architettura.
dott. Sara Tamanini, Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria, Ecologia Forestale
Partecipano inoltre i rappresentanti del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale e dell’Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento.
ore 13:00
Chiusura lavori
Il progetto nato dalla collaborazione tra il Museo Tridentino di Scienze Naturali e le Università IUAV di Venezia (Facoltà di Architettura, Dipartimento di Progettazione Architettonica) e Università degli Studi di Trento (Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura), coordinate rispettivamente dai proff. Renato Bocchi e Claudio Lamanna, si è proposto di elaborare delle idee per un intervento di riordino del giardino botanico alpino delle Viotte del monte Bondone e di sviluppare linee guida di arricchimento della sua offerta.
Ad un primo sguardo si nota come i successivi ampliamenti subiti dal giardino botanico rispetto ad un nucleo originario abbiano delineato la mancanza di un impianto unitario architettonico e paesaggistico e come risulti quindi evidente la necessità di una infrastruttura, che coinvolga tutti gli elementi che si sono stratificati nella storia del giardino e li faccia interagire tra loro e col visitatore secondo un filo conduttore che valorizzi opportunamente anche il contesto paesaggistico in cui il giardino si colloca.
Entrambi i progetti presentati si propongono quindi di riorganizzare il giardino attraverso un percorso, l’infrastruttura principale, che leghi insieme gli spazi storici e di nuova realizzazione, e tramite l’introduzione di ambiti vegetazionali ed emozionali diversi.
La sintesi compositiva ha portato a due diversi approcci progettuali definiti dagli slogan di progetto:
§ patch-scape, il Giardino Botanico Alpino Viotte con particolare riferimento alla componente arborea per l’Università IUAV di Venezia (Facoltà di Architettura, Dipartimento di Progettazione Architettonica)
§ dal Macro al Micro: un nuovo percorso per il Giardino Botanico Alpino Viotte di Monte Bondone per l’Università degli Studi di Trento (Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura)
patch-scape | IUAV
Il progetto prevede di riordinare il nuovo giardino secondo patches, ambiti tematici di vegetazione a macchie prendendo a prestito gli ambiti già esistenti e prevedendone di nuovi. Attraverso queste patches il percorso prende forma e si delinea come principio ordinatore del giardino, da questo si dipartono percorsi secondari che garantiscono l’accessibilità al giardino anche alle persone disabili e tappa finale del percorso è il giardino storico, considerato il cuore dell’intera attrazione.
In ogni singola patch il visitatore ha la possibilità di interagire con la natura in molteplici modi, per poterne comprendere aspetti diversi: si attraversano le zone umide della torbiera su passerelle o si costeggiano patches di alberi ad alto fusto, si percorrono camminamenti in trincea che ci avvicinano alle aree fiorite specifiche. Il risultato è un’osservazione più attenta ma soprattutto una maggiore interazione per poter coinvolgere maggiormente anche chi cerca oltre all’aspetto naturalistico anche quello emozionale.
dal Macro al Micro | UniTN
La progettazione è basata sulla sistemazione di alcune viste strategiche che diano respiro all’area attraverso interventi di abbattimento di alcune siepi di abete rosso e di altra piantumazione; si ottiene così un’immediata riconoscibilità del giardino dall’esterno e si libera quella continuità effettiva ma negata con l’ambiente circostante, facendola diventare anche visiva.
Il progetto si compone di un nuovo sistema d’accesso e di un nuovo percorso, di due chilometri e mezzo di lunghezza, che accompagna il visitatore attraverso il prato, gli arboreti ed infine le roccere, quasi a prepararlo all’esperienza ultima, più minuta, del giardino storico. Il nuovo approccio ribalta l’impostazione esistente dove alle roccere storiche, e quindi al fiore, segue una dislocazione disordinata di boschi e prato.
Dal macro alla microscala quindi e tutto ciò che accade nel mezzo diventa la nuova immagine dell'orto botanico delle Viotte.
Oltre agli studenti, i docenti ed i coordinatori coinvolti, alla tavola rotonda parteciperanno anche: dott. Costantino Bonomi esperto botanico del museo, prof. Maria Giulia Cantiani del dipartimento di Ecologia Forestale della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trento, prof. Luigi Latini dell’Istituto Universitario di Venezia IUAV, Facoltà di Architettura ed il dott. Fabrizio Fronza, Responsabile del SCNVA della Provincia Autonoma di Trento ……..
Alla presentazione dei progetti seguirà la mostra “LE ALPI IN GIARDINO. Progetti per il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone” che si terrà dal 4 al 30 dicembre presso la sala espositiva della Biblioteca del MTSN con l’allestimento, grafica e comunicazione di Giovanna Salgarello con Serena Negrente e Alessandra Endrici.
phd Giovanna Salgarello
30 novembre 2009
Paolo Bürgi è un noto paesaggista operante nel Cantone Ticino ed affermato al livello internazionale, attualmente professore a contratto presso IUAV di Venezia e la Pennsylvania University.
Imma Jansana è un’importante paesaggista di Barcellona che collabora con la scuola di dottorato dell’Università di Trento, autrice di progetti rilevanti in area catalana e di recente impegnata anche in Italia con progetti per il litorale romagnolo.
LE ALPI IN GIARDINO.
Progetti per il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone
Presentazione progetti del workshop di progettazione del 5-12 luglio 2009 viotte09
Il 4 dicembre saranno presentati con una tavola rotonda presso l’aula magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali i progetti elaborati nel workshop di progettazione “il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone” che si è tenuto dal 5 al 12 luglio e nei successivi incontri di approfondimento, sotto la guida di due prestigiosi docenti di architettura del paesaggio, lo svizzero Paolo L. Bürgi e la catalana Imma Jansana con i docenti tutor archh. Francesca Benati e Giovanna Salgarello.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
ore 10:00
Interventi di saluto e introduzione
dott. Michele Lanzinger, Direttore del Museo Tridentino di Scienze Naturali
prof. Marco Tubino, Preside della Facoltà di Ingegneria – Università degli Studi di Trento
prof. Amerigo Restucci, Rettore Istituto Universitario Architettura Venezia
arch. Vittoria Wolf Gerola, Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Trento
ore 10:30
I temi del workshop: prof. Renato Bocchi e prof. Claudio Lamanna
ore 10:45
Illustrazione dei progetti esito del workshop da parte dei gruppi di lavoro
ore 11:15
Tavola rotonda con la partecipazione dei docenti del workshop proff. Paolo L. Bürgi e Imma Jansana e arch. Francesca Benati e arch. Giovanna Salgarello
Contributi specifici al dibattito generale:
dott. Costantino Bonomi, Responsabile botanico del Museo Tridentino di Scienze Naturali
prof. Maria Giulia Cantiani, Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria, Ecologia Forestale
prof. Luigi Latini, IUAV, Istituto Universitario di Venezia, Facoltà di Architettura.
dott. Sara Tamanini, Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria, Ecologia Forestale
Partecipano inoltre i rappresentanti del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale e dell’Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali della Provincia Autonoma di Trento.
ore 13:00
Chiusura lavori
Il progetto nato dalla collaborazione tra il Museo Tridentino di Scienze Naturali e le Università IUAV di Venezia (Facoltà di Architettura, Dipartimento di Progettazione Architettonica) e Università degli Studi di Trento (Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura), coordinate rispettivamente dai proff. Renato Bocchi e Claudio Lamanna, si è proposto di elaborare delle idee per un intervento di riordino del giardino botanico alpino delle Viotte del monte Bondone e di sviluppare linee guida di arricchimento della sua offerta.
Ad un primo sguardo si nota come i successivi ampliamenti subiti dal giardino botanico rispetto ad un nucleo originario abbiano delineato la mancanza di un impianto unitario architettonico e paesaggistico e come risulti quindi evidente la necessità di una infrastruttura, che coinvolga tutti gli elementi che si sono stratificati nella storia del giardino e li faccia interagire tra loro e col visitatore secondo un filo conduttore che valorizzi opportunamente anche il contesto paesaggistico in cui il giardino si colloca.
Entrambi i progetti presentati si propongono quindi di riorganizzare il giardino attraverso un percorso, l’infrastruttura principale, che leghi insieme gli spazi storici e di nuova realizzazione, e tramite l’introduzione di ambiti vegetazionali ed emozionali diversi.
La sintesi compositiva ha portato a due diversi approcci progettuali definiti dagli slogan di progetto:
§ patch-scape, il Giardino Botanico Alpino Viotte con particolare riferimento alla componente arborea per l’Università IUAV di Venezia (Facoltà di Architettura, Dipartimento di Progettazione Architettonica)
§ dal Macro al Micro: un nuovo percorso per il Giardino Botanico Alpino Viotte di Monte Bondone per l’Università degli Studi di Trento (Facoltà di Ingegneria, Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura)
patch-scape | IUAV
Il progetto prevede di riordinare il nuovo giardino secondo patches, ambiti tematici di vegetazione a macchie prendendo a prestito gli ambiti già esistenti e prevedendone di nuovi. Attraverso queste patches il percorso prende forma e si delinea come principio ordinatore del giardino, da questo si dipartono percorsi secondari che garantiscono l’accessibilità al giardino anche alle persone disabili e tappa finale del percorso è il giardino storico, considerato il cuore dell’intera attrazione.
In ogni singola patch il visitatore ha la possibilità di interagire con la natura in molteplici modi, per poterne comprendere aspetti diversi: si attraversano le zone umide della torbiera su passerelle o si costeggiano patches di alberi ad alto fusto, si percorrono camminamenti in trincea che ci avvicinano alle aree fiorite specifiche. Il risultato è un’osservazione più attenta ma soprattutto una maggiore interazione per poter coinvolgere maggiormente anche chi cerca oltre all’aspetto naturalistico anche quello emozionale.
dal Macro al Micro | UniTN
La progettazione è basata sulla sistemazione di alcune viste strategiche che diano respiro all’area attraverso interventi di abbattimento di alcune siepi di abete rosso e di altra piantumazione; si ottiene così un’immediata riconoscibilità del giardino dall’esterno e si libera quella continuità effettiva ma negata con l’ambiente circostante, facendola diventare anche visiva.
Il progetto si compone di un nuovo sistema d’accesso e di un nuovo percorso, di due chilometri e mezzo di lunghezza, che accompagna il visitatore attraverso il prato, gli arboreti ed infine le roccere, quasi a prepararlo all’esperienza ultima, più minuta, del giardino storico. Il nuovo approccio ribalta l’impostazione esistente dove alle roccere storiche, e quindi al fiore, segue una dislocazione disordinata di boschi e prato.
Dal macro alla microscala quindi e tutto ciò che accade nel mezzo diventa la nuova immagine dell'orto botanico delle Viotte.
Oltre agli studenti, i docenti ed i coordinatori coinvolti, alla tavola rotonda parteciperanno anche: dott. Costantino Bonomi esperto botanico del museo, prof. Maria Giulia Cantiani del dipartimento di Ecologia Forestale della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trento, prof. Luigi Latini dell’Istituto Universitario di Venezia IUAV, Facoltà di Architettura ed il dott. Fabrizio Fronza, Responsabile del SCNVA della Provincia Autonoma di Trento ……..
Alla presentazione dei progetti seguirà la mostra “LE ALPI IN GIARDINO. Progetti per il giardino botanico alpino Viotte di Monte Bondone” che si terrà dal 4 al 30 dicembre presso la sala espositiva della Biblioteca del MTSN con l’allestimento, grafica e comunicazione di Giovanna Salgarello con Serena Negrente e Alessandra Endrici.
phd Giovanna Salgarello
30 novembre 2009
Paolo Bürgi è un noto paesaggista operante nel Cantone Ticino ed affermato al livello internazionale, attualmente professore a contratto presso IUAV di Venezia e la Pennsylvania University.
Imma Jansana è un’importante paesaggista di Barcellona che collabora con la scuola di dottorato dell’Università di Trento, autrice di progetti rilevanti in area catalana e di recente impegnata anche in Italia con progetti per il litorale romagnolo.
04
dicembre 2009
le Alpi in giardino
Dal 04 al 30 dicembre 2009
architettura
presentazione
presentazione
Location
MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI
Trento, Via Calepina, 14, (Trento)
Trento, Via Calepina, 14, (Trento)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì con orario dalle 8:30 alle 12 :30 e dalle 14:00 allle 18:00.
Vernissage
4 Dicembre 2009, alle 10 presso l'Aula Magna